Far revisionare un orologio solo tempo presso l'Assistenza Ufficiale, che si tratti di Hamilton o Patek Philippe, è sempre ed ormai da molti anni un'azione antieconomica e masochistica. E' una scelta del tutto sconsiderata, in alcuni casi addirittura folle. Non parliamo poi degli appena appena complicati, dai cronografi a salire.
Quindi esistono tutta una serie di espedienti per evitare di farsi inutilmente del male, che vengono adottati soprattutto dai molti appassionati che non hanno soldi da buttare.
Il ricorso ad orologiai indipendenti, il continuo rinvio della spesa (tanto l'orologio marcia bene e lo indosso alternandolo con altri), la vendita del medesimo nel momento in cui si prospetta il salasso.

Il fatto che l'orologio sia stato revsionato, in caso di vendita come usato, ha importanza soltanto se si riesce a dimostrare, documenti alla mano, che la revisione è stata curata dall'Assistenza Ufficiale ed in periodo molto recente (uno/due mesi prima della vendita), possibilmente esibendo distinta dettagliata dei lavori eseguiti. Le rassicurazioni di altro tenore e genere contano poco o nulla, ai fini di una maggiore valutazione dell'oggetto.
Io tendo a non prestarvi fede, poichè conosco i miei polli. Per quanto mi riguarda è già abbastanza che il movimento non sia stato toccato dagli orologiai zappatori, sminchiaviti, scassacalibri, e la mia offerta di acquisto terrà sempre conto della possibilità di dover affrontare la spesa (tramite canali non ufficiali) per la revisione.

Alberto.