Orologi e Passioni

Posts written by Margniffo

  1. .
    CITAZIONE (LmKf @ 6/3/2024, 14:53) 
    Tra le varie tappe quale consiglieresti da fare in giornata dal punto di vista paesaggistico?

    Domanda difficilissima: ti direi a pari merito le tappe 1/3/5 quelle dove si vede, da differenti angolazioni, tutta il massiccio del Bianco.
  2. .
    CITAZIONE (Menodizero @ 5/3/2024, 18:25) 
    complimenti per l'esperienza e per la tenacia di portarla a termine
    sono cose che ti rimarranno per sempre
    hai fatto bene a non perdere l'occasione perchè non sempre si ripete

    Si, devo dire che l'esperienza mi ha aiutato, qualche anno fa dissi di no ad un amico che mi proponeva di fare il Cammino di Santiago (sempre in bici). Da allora mi mangio le mani e, ovviamente, non sono riuscito a farlo (per adesso).
  3. .
    CITAZIONE (DiabolikGT @ 5/3/2024, 18:14) 
    Bellissimo! Complimenti!

    Nel 2004 feci anche io una cosa del genere (ginobike, esiste ancora il sito) in val d'Aosta, fui colpito dalla sfortuna perchè al secondo giorno di 4, sulla prima salita, passando sopra un tubo di gomma, mi scivola la ruota dietro e invece di cadere ho picchiato forte il ginocchio destro sul telaio: sono riuscito a malapena a terminare la giornata, ma la mattina dopo ero zoppo e a metà della prima salita ho dovuto rinunciare.
    A parte quello, fu una gita comunque molto bella.

    E, come dicevo, oltre ad essere fortunati bisogna usare la testa, evitare di fare il fenomeno e, ragionare, nell'ottica di più giorni altrimenti diventa facile farsi male. Diciamo che sono stati 5 giorni di grazia per tutto, ad iniziare dal tempo,
  4. .
    D1

    IMG_20220808_121025
    IMG_20220808_123714-17096583175343
    IMG_20220808_144047-PANO
    IMG_20220808_150031-PANO

    D2

    IMG-20220811-WA0046
    IMG-20220811-WA0095
    IMG-20220811-WA0102
    IMG_20220809_093012

    D3

    IMG-20220811-WA0110
    IMG-20220811-WA0113

    D4

    IMG_20220811_133958
    IMG_20220811_164940

    D5
    IMG_20220812_090834
    IMG_20220812_090855
    IMG_20220812_105128-PANO
    IMG_20220812_111535
    IMG_20220812_115802-PANO
  5. .
    Spero (e credo) sia la sezione giusta... ^_^

    Il sogno di una vita, è da quando ho iniziato ad andare in MTB (una ventina d'anni fa) che era un chiodo fisso, nel corso di tutti questi anni ho pensato, pianificato tappe, tempi, tabelle di allenamento, ma nulla, oramai avevo quasi rinunciato all'idea quando, improvvisamente, mi chiama un amico di pedalate e mi prospetta la possibilità di farlo insieme ad altre persone (sconosciute per lo più). Qui iniziano i dubbi e le perplessità, non sono io ad organizzare, mi dovrà attenere al percorso scelto da altri (ci sono infinite varianti) e alle tempistiche non mie. Alla fine non posso che accettare non senza preoccupazioni, il giro è impegnativo e si farà in totale autonomia (nessun supporto da persone munite di mezzi meccanici insomma). Eccovi un mio, breve, diario di viaggio.

    Tappa 1 Courmayeur - Les Chiapeaux

    L'appuntamento è fissato in un parcheggio poco sotto Entreves dove lasceremo le macchine, sarà che sono il più vicino sarà che non ho dormito molto per via dell'adrenalina ma sono il primo ad arrivare. Alla spicciolata arrivano anche gli altri, dopo una, lenta, preparazione si parte. La prima parte è semplice si fa,un pezzo, di una strada strada sterrata che porta alla Val Veny, si sbuca poco prima dell santuario di Notre Dame de la Guèrison si risale per la strada asfaltata. Traffico micidiale fino all'ultimo parcheggio per le auto dove, finalmente, si inizia a respirare l'aria di montagna. Si continua a salire fino ad arrivare al bivio per il Lago Combal. Si gira a destra e inizia un tratto in lieve falsopiano prima e con una bella salita poi che ci porterà al Rifugio Elisabetta (2195 m). E da li , salvo un breve tratto iniziale, si inizia a spingere perchè le pendenze sono micidiali. Incontriamo una coppia (lui e lei) che fanno il nostro stesso percorso, li incroceremo più volte nel corso del viaggio (nel prosieguo del racconto riappariranno), dopo un paio di ore si arriva al confine, il Col de la Seigne (2516 m). Il panorama è mozzafiato, dopo le foto di rito inizia una bella discesa verso Chapieux, ci complichiamo la vita seguendo una traccia che fa su è giù nel vallone sottostante ma, dopo più di un'imprecazione, arriviamo all'ostello. Discretamente pulito ma non c'è assolutamente connessione a internet e il telefono non funziona. Camera da 4 letti tutto sommato, sistemazione decente.


    Tappa 2 Les Chiapeaux - Chamonix

    Sulla carta era la tappa più dura in assoluto e rimarrà fedele alle attese. Si parte da Les Chiapeaux e si affronta, su asfalto, una delle mitiche salite del Tour de France il Cormet de Roselend, si inizia a salire con pendenze tutto sommato pedalabili ma il bello dura poco, a metò salita si gira in una stradina a sinistra e dopo 5 o 600 metri di sterrto inizia la via crucis. Tre ore abbondanti di portage per arrivare al rifugio de la Croix de Bonhomme a 2443 metri (Les Chiapeaux 1550 metri), sotto un sole devastante. Arrivati in cima incontriamo un gruppo di koreani che ci accolgono come degli eroi! Dopo una pausa si pensava che il peggio fosse passato e invece no, inizia una discesa micidiale che ci porta fino al Col de Bonhomme (2239 metri), poi la discesa riprende, sempre pedalabile al 40% circa, in più ci si mette anche un traffico pedonale non indifferente, finalmente vediamo Les Contamines (1160 m), discesa finalmente pedalabile di 5 o 6 km e si arriva in paese, piccola sosta e si riprende. Si perde ancora quota per poi rincominciare a salire per arrivare al Col de Voza. Un po' di asfalto e poi si sale con pendenze micidiale, altro portage di 1, 30 h. circa, ovviamente le fatiche precedente il caldo non aiutano. Finalmente arriviamo al Col de Voza (1657 m.) e si scende, anche qui ci sono vari sentieri, io per buon senso scelgo il più semplice (la stanchezza non aiuta) e arriviamo a Les Houches, poi una decina di km di strada asfaltata e si arriva a Chamonix alle 20. Alla fine sono 12 ore visto che eravamo partiti alle 8 del mattino, piedi che fanno male perchè purtroppo abbiamo scelto una traccia poco pedalabile ma, come dicevo all'inizio, non ero io ad aver disegnato il giro.

    Tappa 3 Chamonix - Trient

    Tappa di casa e meno impegnativa di quella del giorno precedente, si parte con comodo e si risale la valle fino all'Argentiere, poi breve tratto di asfalto e si riprende a salire fino ad arrivare al Col de Montets, da li si scende fino a Vallorcine per poi iniziare la risalita fino al Col de Posettes. In realtà il tragitto tradizionale preverebbe di arrivare fino a Le Tour e risalire fino al Col de Balme (frontiera franco svizzera) ma questa traccia è completamente esposta al sole e quindi molto più faticosa quando fa caldo. Dal Col de Posettes al Col de Balme ci sono altri 200 metri circa di dislivello però tutti, salvo una piccola sezione di grossi massi, pedalibili e con pendenze mai troppo arcigne. Si arriva così l confine dove è posizionato un rifugio, da li inizia la discesa pedalibile al 50% circa, ovviamente sta alle capacità di ognuno ma, in un'ottica di un giro lungo, la prudenza non è mai troppa (e la giornata seguente lo dimostrerà). Finalmente si arriva a destinazione, alloggiamento pessimo ma occorre adattarsi.

    Tappa 4 Trient - La Fouly

    Come scrivevo al termine della tappa 3 l'alloggiamento è pessimo, grande chalet in cui si dorme tutti assieme (una quarantina di persone), io purtroppo ho problemi e ad addormentarmi e di sonno leggero, morale della favola riesco a prendere sonno solo alle 5 di mattina, alle 6 accendono la luce stile caserma e inizia un gran casino, Sono distrutto e medito, seriamente, di abbandonare, mi salva il supporto morale di un mio caro amico che mi incita e mi sprona a non mollare. Per rendere la cosa più gestibile (e anche meno pericolosa) decidiamo di andare su asfalto. Si parte e subito c'è una bella salita, quando arriviamo al Col de la Forclaz veniamo fermati dalla ragazza italiana che avevamo conosciuto nella prima tappa dicendoci che, il suo ragazzo, era caduto e si era fatto male seriamente e che era stato trasportato all'ospedale. Con questa prospettiva la tappa diventa ancora più difficile, Dopo il col de la Forclaz inizia una veloce discesa verso Martigny, a metà si taglia e si sbuca sullo stradone che va verso Verbier e il Gran Sn Bernardo. Dopo una decina di km (brutti) tra e auto si gira a destra e inizia una lunga salita che ci porterà a Champex Lac. Un bel pranzo in riva al lago e e si riprende, si scende e si arriva a fondovalle dove inizia la salita finale che percorre tutta la parte svizzera della Val Ferret. Salita non troppo impegnativa, ma il caldo (oltre 30°) e la stanchezza la rendono tale, per fortuna ci sono tante fontanelle e ogni 15/20 minuti ci fermiamo per farci letteralmente il bagno. Alla fine di una lunga giornata porto a casa la tappa , rimane un po' il rammarico di non aver fatto sterrati ma, in quelle condizioni, non potevo fare di più (circa 60 km per 1700/1800 metri di dislivello).

    Tappa 5 La Fouly – Courmayeur

    Ultima giornata, dopo una, finalmente, bella dormita nell'ostello di La Fouly (bello e pulito come da tradizione svizzera) si parte. I sentimenti sono contrastanti: felicità e soddisfazione perchè si completa il giro ma tristezza allo stesso tempo perchè finisce una bella avventura. All'uscita dell'ostello si percorre una strada asfaltata in leggera salita non prima di aver visitato una chiesetta di montagna, poi la strada diventa sterrata, si attraversa un fiume e si arriva ad un bivio, da una parte il sentiero va verso il Gran San Bernardo, dall'altro verso il Col du Gran Ferret. La salita è pedalabile anche se dura fino all'arrivo del rifugio de La Peule (2100 m.), li , dopo una breve sosta, la salita diventa impossibile e tocca spingere per circa un ora. Arrivati in quota la salita spiana un po' quindi si alternano zone pedalabili a zone non pedalabili. Si arriva quindi e, finalmente, al Col du Gran Ferret che è la Cima Coppi del TMB con i 2537 metri. Da li il panorama è spettacolare, da un lato si vede tutta la Val Ferret svizzera dall'altra la Val Ferret italiana e la Val Veny con il Col de la Seigne in lontananza (prima tappa). Inizia l'ultima discesa tutt'altro che facile, primo per le difficoltà tecniche, secondo perchè si vuole arrivare a casa, ora che l'obiettivo è cosi vicino, tutti interi. Alla fine si raggiunge il rifugio Elena, primo caffè decente dopo 3 giorni e si scende per una bella carrabile verso l'ultimo parcheggio della valle. Lì inizia una bella strada asfaltata che ci riporta ad Entreves, la cosa bella è che, per via di una frana, la strada è chiusa non ci sono auto e, praticamente, neppure gente. Poco prima delle Funivie Monte Bianco veniamo fermati dalle FFOO che ci chiedono se non sapessimo della chiusura della strada, quando gli diciamo che veniamo dalla Svizzera ci guardano come fossimo dei marziani. Cinque minuti ancora di discesa e siamo alle auto, felici, nessuno si è fatto male, incredibilmente nessuno ha bucato o ha avuto guasti meccanici, non abbiamo preso neppure una goccia di pioggia, insomma condizioni praticamente irrepetibili. Alla fine sono circa 180 km e 8000 metri di dislivello.
  6. .
    CITAZIONE (marcop1968 @ 3/3/2024, 10:17) 
    E il Rolex d'ordinanza al polso :D

    Doppio però (vedasi foto di Fidel)!
  7. .
    CITAZIONE (ardux @ 2/3/2024, 14:43) 
    Ammesso anche che sia un embargo sostanziale e non solamente di facciata o propaganda, c'è quasi tutto il resto del mondo che non lo applica, basti pensare solo alla Cina alla Russia e al Canada che da sempre hanno avuto ed ancora hanno rapporti commerciali con l'Isola.

    La Spagna, qui vi linko i rapporti, che in Italia non molti conoscono, tra Castro e Franco...

    https://www.lasexta.com/programas/sexta-co...77e0099a1a.html

    Per onore di verità c'è sempre stato un rapporto molto speciale tra i due paesi, ricordiamo che Cuba è stata l'ultima "colonia" spagnola in America a staccarsi dalla madrepatria
  8. .
    Comunque c'è un sistema semplice ed efficace per capirlo: se ce l'hai nel portafoglio puoi stare sicuro che la moneta in to possesso varrà esattamente quanto il valore facciale... :asd: :asd:
  9. .
    CITAZIONE (Domenico_89 @ 1/3/2024, 23:05) 
    Io so molto più di numismatica (sono un collezionista) che di orologi (dove sono solo un appassionato). Il 2€ in questione vale ben 2€ (mi spiace, ma è così). E non ha nessun errore di conio. Gli errori di conio sono un'altra cosa. Una moneta in Euro con dei veri errori di conio (come può essere l'occhio di bue per citarne uno) può valere alcune decine di Euro, non di certo migliaia. Gli annunci che sì leggono su Ebay sono tutte stupidaggini. È un fenomeno diffuso e non solo in Italia. Molti siti spazzatura online alimentano l'idea che monete con errori di conio valgono una fortuna. Molti inesperti ci credono, e mettono annunci su Ebay assurdi (poi ovviamente c'è chi sa e tenta il colpo o la truffa). E tutto ciò via via si è autoalimentato e diffuso sempre più. Ridicolizzando e danneggiando un po' la numismatica, quella vera.
    Quindi, spendi pure la tua moneta tranquillamente, oppure tienila se ti piace o incuriosisce

    Subito è pure peggio...😂
  10. .
    CITAZIONE (Bibo Babesi @ 29/2/2024, 22:37) 
    Buonasera a tutti, anche se forse è ormai troppo tardi, mi era venuto in mente di fare un giro alle Cinque Terre per Pasqua...
    Dovremmo essere 2 forse 3 famiglie tutti imparentate con ragazzi al seguito per un totale di 7/9 persone e mi servirebbe in primis qualche consiglio dove poter alloggiare e poi anche di come muoversi, cosa visitare e dove mangiare....
    Un amico mi ha consigliato di fare base a Levanto e muoversi poi con il treno ma sono ben disposto ad ogni altra indicazione che possa fare al caso nostro....
    Van bene sia alberghi tranquilli ma senza esagerare che qualche bel B&B.....
    Un saluto a chi mi leggerà solamente ed un grazie a tutti coloro che vorranno partecipare e dare una mano, Ste..... ;)

    Ho un amico che affitta casa su Airbnb a Levanto, se hai bisogno scrivimi in MP
  11. .
    CITAZIONE (Arturo63 @ 1/3/2024, 21:35) 
    Nessuno si pone il dubbio che un regime dittatoriale comunista o pseudotale non funzioni e provochi miseria'

    A giudicare dal tenore delle risposte e dal credito di cui gode Cuba nel nostro paese direi che non è così evidente.
  12. .
    CITAZIONE (Etrusco73 @ 1/3/2024, 16:57) 
    Cuba vive la fame più per colpa degli americani che per via del suo regime.

    Ripeto che non ci sono restrizioni di vendita di prodotti agroalimentari americani a Cuba, semplicemente l'agricoltura è un disastro totale (e non solo quella)
  13. .
    CITAZIONE (Domenico_89 @ 1/3/2024, 14:06) 
    Che i popoli abbiano le proprie responsabilità lo condivido. E che i regimi siano penosi lo credo senza difficoltà. Mi pare anche evidente. Ma l'embargo aggrava enormemente ogni difficoltà. Ed è un qualcosa di criminale. Non nei confronti dei regimi (che ne traggono anche forza) ma nei confronti del popolo

    L'embargo o meglio le sanzioni avevano un "senso" negli anni '60 quando gli americani detenevano almeno metà del commercio mondiali, ora non è più cosi e Cuba può commerciare con tutti (Cina e UE in primis), quindi, come dicevo prima, è assolutamente inutile sia a livello politico (non ci sarà un regime change per il peso delle sanzioni) sia a livello economico
  14. .
    CITAZIONE (Domenico_89 @ 1/3/2024, 13:26) 
    Sicuramente alcuni problemi sono dovuti ai Cubani stessi, ma con quale diritto l'avanzato Occidente democratico tiene alla fame un intero popolo? Isolando e mantenendo arretrata un'intera isola? Meravigliosa isola. Solo perché hanno adottato un sistema politico non condiviso. Stessa cosa vale per il Venezuela. Tutto ciò è molto simile a ciò che fanno gli Israeliani con i Palestinesi, solo che poi loro si spingono un po' più dalle parti del genocidio (qui l'interesse è di rubargli l'intero territorio spingendoli ad andarsene). Non siamo migliori. Siamo solo più benestanti da un mero punto di vista economico. Ed è dall'alto della nostra ricchezza che ci crediamo migliori

    Gran parte del pollo consumato a Cuba è di provenienza americana, sono riusciti pure ad importare zucchero (dagli Usa e dalla Francia) perché non sono in grado di gestire neppure quella coltivazione. Quindi no non c'è nessun "embargo" dei generi alimentari.
    Peggio ancora il Venezuela che è collassato per l'incapacità di Chávez prima e Maduro poi pur avendo avuto a disposizione 1000 miliardi di $ derivanti dal petrolio e scialaquati (e rubati). No le disgrazie di quei popoli sono i loro governanti non gli Usa. Che poi le sanzioni siano anacronistiche è un dato di fatto, ma evidentemente fanno comodo ad entrambi: agli americani per ingraziarsi il voto latino (in gran parte anticomunista) e al regime cubano per alimentare la propria propaganda.
  15. .
    CITAZIONE (Superpippo1973 @ 1/3/2024, 09:34) 
    Penso però si possa affermare apertamente che il governo 5 stelle + lega sia stato il peggiore ed economicamente più disastroso della storia recente e non recente.
    Se perso ai mille bonus a pioggia, al 110%, al reddito di cittadinanza, ai banchi a rotelle e tante altre cacchiate cosmiche mi vengono i brividi.

    Porteremo per molti anni le ferite sul corpo per questo disastro.

    Sono inoltre convinto che un'alleanza tra centro sinistra e movimento 5 stelle possa solo rispondere a mere esigenze aritmetiche (sommando i voti potrebbero vincere mentre da soli perdono) ma alla prova dei fatti, se ce ne sarà occasione, potranno solo portare avanti politiche finanziarie devastanti come nel caso del governo Conte.

    Hai dimenticato la ciliegina sulla torta: i camion russi che scorazzavano sulle nostre autostrade...
6562 replies since 10/12/2010
.