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Questo che vi mostro è invece il classico tipo di orologio che prediligo comprare ad uso personale, in quanto rottami di questa portata li paghi poco e una volta sistemati acquistano il loro giusto valore.
Vediamo come si presentava...
questo il bariletto con la molla...
e questo lo stato dell'asse, dell'ancora e della spirale...
Operazioni di pulizia a parte, il grosso dell'intervento era ovviamente legato al ripristino dell'asse e della spirale, che in questo caso è anche una Breguet...
Cominciamo quindi dalla parte più ostica, ovvero raddrizzare la spirale!
Quando ci si trova in condizioni di questo tipo, la prima cosa da fare è cercare di sgarbugliare le spire, che è una delle operazioni forse più complesse...!
e fatto questo si comincia con il paziente lavoro di ripristino...
e via cosi fino a raggiungere il miglior risultato possibile...
Fatto questo mi ero dedicato all'asse, cercando di riportare il perno mancante...in questo periodo (il lavoro è abbastanza datato) lavoravo con il carro croce...
ma non tutte le Ciambelle (e in questo caso gli assi) riescono con il buco...infatti mi si era rotta dentro la punta...
Quindi sono passato al rifacimento dell'asse...in questo caso lavorato proprio con il carro croce.
Era poi mia abitudine dopo aver eseguito il centraggio del volano lasciarlo montato per il resto della lavorazione, come vedrete nelle foto che seguono, ma è sconsigliabile in quanto soggetto a possibili danneggiamenti...quindi non fatelo!
Terminato quindi l'asse, rimontate tutte le parti debitamente ripulite e sostituita la molla...
L'orologio è praticamente tornato alla sua antica dignità e bellezza!
Ciao -
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Sperando di fare cosa gradita, in questo post vi mostro come è possibile affrontare un eventuale resaturo di un orologio trovato in condizioni non proprio delle migliori, al quale in prima analisi mancava la spirale e il cui asse bilanciere aveva i due perni spezzati.
Ma cominciamo a vedere l'orologio...
Come prima cosa andiamo a smontare il quadrante e l'asse bilanciere...
Quando un orologio di quest' epoca si presenta con i perni dell'asse bilanciere rotti, in genere ci sono anche problemi sui relativi rubini sia del ponte che della platina, ed è quindi sempre buona norma andare a verificarli subito...e infatti il rubino del ponte è addirittura fuori sede...ed è presente ancora il rimasuglio di perno rotto...!
ora passiamo all'asse bilanciere...e anche questo non è proprio messo bene...
A questo punto per quanto riguarda l'asse, non essendo più reperibile in fornitura, ci possono essere due alternative:
Riportare entrambi i perni, evitando cosi di smontare l'asse
Rifare l'intero asse
In questo caso ho scelto di intraprendere la prima strada, in quanto comunque questo orologio appartiene ad una categoria piuttosto economica e quindi anche un intervento di questo tipo non avrebbe inficiato in modo esagerato sulla sua precisione di funzionamento...
Quindi si passa al tornio e si procede con la foratura e il riporto dei perni...
fino ad arrivare ai perni finiti...
Fatto questo, è venuto il momento di occuparci del ponte e del relativo rubino, che per nostra fortuna è ancora integro e che quindi può essere rimontato in sede.
la prima operazione da eseguire consiste nell'allargare opportunamente il labbro di ritenzione del rubino
e per fare questo ci avvaliamo dell'apposito divaricatore...
e una volta creata la giusta sede...
per mezzo dell'apposito strumento atto a chiudere il labbro, fissiamo in modo permanente il rubino
A questo punto possiamo smontare completamente l'orologio per poterlo opportunamente pulire, ma anche per controllare come detto anche il perno lato platina dell'asse...
che come sospettavo si presenta in tutta la sua drammaticità...
A questo punto non ci rimane altro che cambiarlo e per fare questo come prima operazione lo si estrae dalla platina utilizzando l'apposito strumento piazza pietre...
e una volta estratto il rubino, andiamo a cercarne uno che possa essere compatibile...scegliendone uno che sia per caratteristiche quanto più simile all'originale...
per poi andarlo a montare...
Fatto questo, si passa alla fase di verifica dell'equilibratura dell'asse, che grazie all'apposito strumento ci consente di correggere eventuali squilibri del volano che se lasciati influenzerebbero in modo sensibile la marcia dell'orologio nelle posizioni con quadrante verticale.
Una prima verifica la faccio senza plateau, per poi passare ad una più accurata con plateau montato, correggendo di volta in volta lo squilibrio fino alla quasi totale eliminazione...
Quelle che seguono sono alcune fasi dell'operazione con indicati i punti di squilibrio che si presentavano di volta in volta...
Fatto questo si rimonta tutto e si passa alla scelta della spirale, che nel mio caso, non avendo riferimenti precisi è stata presa da un orologio simile a questo.
Rimontato quindi l'orologio...
e montato l'asse, mi sono accorto di un piccolo insignificante problema...
Nel rifare i perni, uno è risultato leggermente troppo corto e nelle posizioni orizzontali tendeva a perdere in ampiezza, segno evidente di un problema ai perni dell'asse.
Questa è una circostanza che può verificarsi facilmente e la si rileva, salvo casi eclatanti, con il cronocoparatore, in quanto all'atto pratico, il grado di libertà dell'asse sembra comunque buono, in quanto in genere l'errore è dell'ordine di qualche centesimo di millimetro.
A questo punto una possibilità sarebbe potuta essere quella di "sfilare" il perno riportato e ripristinarlo nuovamente, ma la cosa si "pasticciava" troppo e quindi ho deciso di rifare l'asse ex novo...
La lavorazione di questo asse è stata eseguita con bulino a mano, a sbalzo, partendo da una barretta rettificata di C45...ecco le fasi salienti
e infine il nuovo asse montato...
Ora non rimane che ricontrollare l'equilibratura come abbiamo già visto...
e montare il bilanciere completo di spirale...
che andremo ad accorciare opporunamente sulla base di quanto il cronocomparatore ci indicherà...
le prove si fanno partendo prima dalle due posizioni orizzontali quadrante in alto (DU) e quadrante in basso (DD) che ci indicano se il bilanciere è libero di muoversi in modo corretto, per poi passare (volendo) alle quattro posizioni verticali (PU, PD, PL, PR) (pendente in alto, in basso, a sinistra, a destra), che ci indicheranno se sono presenti eventuali squilibri che potrebbero influenzare in modo significativo la marcia...
ecco alcuni tracciati ottenuti in fase regolazione
e infine quello che ho assunto come definitivo...
Si è poi proceduto con il restauro del quadrante, ma questo alla prossima puntata...
Grazie per l'attenzione!
Ciao -
.leggo con molto interesse i tuoi lavori, non posso che unirmi al coro dei complimenti.
Io non ho mai fatto un corso di torinura, sono in lista di attesa, appena parte io sono già iscritto. ;-)
ho letto della brunitura, sia in questo che in un altro topic, cos'è?
Grazie...
Con il termine "brunitura" si intende una lavaorazione eseguita con il "Brunitore" che in sostanza è una barretta di acciaio con una superficie piuttosto liscia atta a "spianare" per compressione le asperità che sono caratteristiche della "rugosità superficiale" di un pezzo e che varia in funzione del tipo di macchina utensile utilizzata, nel nostro caso il tornio...
Questa operazione oltre a modificare la rugosità conferisce al pezzo una certa durezza superficiale detta anche "incrudimento" che è dovuto allo schiacciamento e parziale stiramente delle fibre...
Questo per riassumere...!
CiaoScusa Nematos, ma pur fissando l'asse dalla parte conica, dopo aver verificato la planarità del volano, un indice di riscontro fisso non può dare la verifica del corretto fissaggio del bilancere in rotazione?
Credo tu faccia riferimento all'uso di un comparatore?
E' una soluzione, ma il problema è la dimensione del pezzo che spesso non consente di fare questa verifica...
Un sistema per essere certi di serrare un asse senza perderne la concentricità è quello di usare una contropunta...
Ciao -
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Per dare seguito ad una gentile richiesta che mi è stata fatta da un forumista, inserisco qualche foto del tornio che ho attualmente in uso e con il quale eseguo i miei lavoretti.
Si tratta di un Boley & Leinen con una discreta dotazione di serie alla quale ho poi aggiunto dell'altro...
e questo è sempre lui "ambientato" e dotato di Microscopio...
e qualche accessorio...
Ciao -
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Grazie Renato...
infatti quella è solo la prima piccola parte di un insieme di interventi che messi insieme portano (almeno si spera) al risultato...
Poi giustamente le strade percorribili sono molte e vanno valutate di volta in volta in base alle possibilità che ci si presentano, mi è anche capitato che si rompesse la punta durante la foratura... ...e quindi butti l'asse e lo rifai...
Visto che la cosa può essere di interesse, prossimamente posterò la revisione completa di un Hebdiomas al quale avevo fatto molte cosine interessanti e di cui ho la documentazione completa...!
Ciao -
.Onore al merito per il lavoro svolto. Avrei però un'osservazione da fare ... ..... Dal punto di vista della precisione credo che l'intervento sia tecnicamente sbagliato.
... Come puoi centrare con precisione un asse del bilanciere afferrandolo dalla parte dove è conica? IMHO non hai alcuna garanzia sulla centratura..
Somonsss
Ottima osservazione, in effetti il lato plateau è leggermente conico, ma con delle buone pinze e spingendo bene a fondo l'asse, proprio in virtu del fatto che la conicità è davvero minima, in modo particolare alla base di questa parte di asse, si riesce ad aver un serraggio preciso, prova ne è la possibilità di eseguire un foro da 0,20 mm senza rompere la punta e come visibile dalla foto con una buona precisione di centraggio.
L'errore che si può introdurre in questo tipo di lavorazioni può essere molto piccolo o molto grande in funzione di come lo si esegue...
Ovviamente quanto detto da me in questa sede è supportato dal responso del cronocomparatore di cui allego un paio di schermate dell'orologio sotto test durante le regolazioni, purtroppo non ho molta documentazione riguardo questo orologio, ma ne ho dell'altra in merito ad altri interventi (se la cosa può essere di qualche interesse)...
Posizione orizzontale con Quadrante su
Posizione verticale con Tige in alto
Grazie -
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Sempre nell'ambito del restauro, talvolta capita di trovare orologi ai quali manca la tige di carica e la stessa non sia reperibile in fornitura per via dell' epoca dell'orologio e quindi non rimane che costruirla.
Quello che segue è un esempio di come procedere...
Si parte da una barretta rettificata di opprtuna dimensione e come prima cosa si tornisce l'aberinio di centraggio della Tige tipico di questo orologio, per poi passare alla realizzazione del cilindro dal quale ricaveremo il quadro...
La divisione delle quattro facce la facciamo sfruttando il divisore in dotazione al tornio e si comincia a limare le quattro facce per gradi, avendo cura di ottenere piani simmetrici e ben rettangolari, indice di una corretta planarità
Si procede in questo modo fino ad ottenere il quadro con spigoli vivi...
che deve calzare perfettamente sulla ruota a rocchetto...
Fatto questo, dovremo andare a realizzare il centraggio dello stelo sulla platina e la cava di fermo per il tiretto...
e verificato che tutto sia a misura, non rimane che accorciare e fare il quadro per la corona...
...fine!
Ciao -
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I perni di un asse bilanciere sono in genere la parte più soggetta alle rotture accidentali.
In genere le soluzioni più comunemente adottate sono la sostituzione dell'intero asse con uno di fornitura e quando non si trova il ricambio la ricostruzione integrale dell'asse con il tornio.
Queste due operazioni però non sono mai indolori e portano inevitabilmente a scompensi di equilibratura al volano che andrà poi riequilibrato e in taluni casi si rischia anche di stortare il volano stesso con tutti i problemi che ne conseguono.
Per affrontare restauri conservativi che non vadano a ledere in modo troppo profondo l'integrità dell'orologio, e quindi mi riferisco a quella fascia di orologi che possono essere considerabili più da collezione e di valore storico museale che di uso corrente, vi è la possibilità di intraprendere un percorso di "riparazione" della parte lesa, purchè questa sia limitata al solo perno e non troppo estesa.
Quello che segue è un intervento di ripernaggio di un asse bilanciere di un orologio da tasca OMEGA, al quale si è voluto mantenere quanto più possibile integro l'insieme asse/volano...
Ecco quindi come si presentava l'asse...
e addirittura c'era ancora il perno rotto all'interno del rubino...
Quindi come prima cosa si esegue il centrino per la foratura e con il tornio, usando delle speciali punte al Carburo di Tungsteno si realizza il foro, che nel caso specifico ha un diametro di 0,20 mm, che andrà ad ospitare il riporto dal quale si ricaverà il nuovo perno...
Fatta questa operazione si realizza il riporto che andremo a calettare opportunamente forzato sull'asse...
e una volta calettato viene poi opportunamente portato a misura (diametro 0,13 mm) brunito e lucidato...
Se l'operazione viene eseguita in modo preciso e corretto non sia hanno scompensi di nessun tipo ne a livello di bilanciatura ne di funzionalità...ovviamente il problema è riuscire a fare un lavoro quanto più preciso possibile...
Alla prossima! -
.molto interessante.
ho letto che non ribatti il perno altrimenti si piega e blocca la catena.. come fai a bloccare il perno?
acciaio rettificato c45? cos'è?
per caso va anche per ricostruire assi ruote? assi bilancere?
cmq complimenti!
Il perno viene bloccato semplicemente dalla bava che si forma durante l'operazione di limatura, considera che sono molto piccoli (anche se in foto non sembra)
Il C45 è un acciaio da costruzione che va bene anche per assi bilanciere, tamponi, alberini, assi ruote etc...
Per gli assi sui quali viene ricavato il Pignone direttamente dal pieno, invece si dovrebbe usare un acciaio da cementazione in quanto poi il pignone andrebbe appunto cementato...
Ciao -
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L'eptano appartiene alla famiglia degli Alcani comunemente anche noti come paraffine...
Non ha nessuna particolarità specifica se non essere una base dalla quale ricavare per miscelazioni di vari alcani le Benzine.
Il Metano, l' Etano, l' Esano il Butano, sono tutti Alcani con molecole di carbonio e Idrogeno composte secondo legami diversi.
La pulizia dei movimenti è una cosa spesso complessa per via dei differenti materiali facenti parte del movimento stesso e quindi risulta spesso difficile generalizzare.
Per farti un esempio, a livello industriale il decapaggio delle leghe di rame e quindi ottone e bronzo viene eseguito con miscele di Acidi e Ammoniaca e nello specifico ad esempio:
Acido Solforico e Ammoniaca
Acido Cloridrico e Ammoniaca
Acido Solforico + Acido Cloridrico e Ammoniaca
Queste miscele sono molto efficaci anche con parti di ottone macchiate e fortemente ossidate e i tempi di immersione vanno dai 30 ai 60 secondi...e sono altrettanto devastanti con acciai, cromatuire o peggio con acciai armonici...
Io ho provato a pulire le Platine con questi sistemi e il risultato è davvero sorprendente, MA ci sono un sacco di controindicazioni per la salute e per la pericolosità di questi composti che per altro sviluppano forti reazioni quando miscelati e quindi assolutamente da sconsigliare per un uso casalingo...
Per le normali operazioni credo sia bene per tutti usare il classico TIBI è la benzina rettificata che sono estremamente efficaci e assolutamente privi di rischi...!
Ciao -
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Ciao, 20 minuti al giorno di anticipo sono davvero moltissimi...
Dalla foto sembra una spirale Breguet leggermente fuori centro...ma non credo che possa essere la causa di un cosi grande anticipo, forse hanno cambiato la spirale o forse l'hanno accorciata in modo anomalo...
Ciao -
.Bravo!!!.....però modestamente posso dirti che anch'io sono un RADDRIZZATORE di spirali, soprattutto quando non si trovano ricambi. Posso chiederti l'età? io ho 48 anni e le raddrizzo da almeno trent'anni
Ti aggiungo che però il mio compianto babbouna volta raddrizzò l'imòpossibile ......una spirale di un orologio da donna che praticamente era dal mio punto di vista inutilizzabile. E fu difficoltoso soprattutto la messa in piano. E aveva 81 anni Salutoni
Ciao, grazie per il complimento, io sono ancora molto alle prime armi con questa tecnica, ho 43 anni ed è meglio che non ti dica da quanto lo faccio...
Inoltre hai avuto la fortuna di avere un grande maestro...complimenti e anzi, se hai qualche suggerimento da darmi, sono sempre ben accetti...!
Ciao -
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Sempre restando nell'ambito del restauro conservativo di vecchi orologi, capita spesso di imbattersi in orologi a catena o con i gancetti rotti o con maglie spezzate.
Spesso il reperimento di catene di ricambio diventa ostico e allora non rimane che intervenire ripristinando la giunzione e ricostruendo il gancetto.
Quello che segue è un esempio di come procedere in questo delicato intervento di ripristino...
Quello che andremo a fare sarà il riporto di un nuovo gancetto lato bariletto recuperato da un'altra catena e la ricostruzione del gancetto lato Conoide
Come prima operazione si prepara la parte di catena da riportare...
Poi si prepara il nuovo perno con il tornio, avendo l'accortezza di farlo in modo che l'accoppiamento sia preciso, non troppo forzato e ne troppo lasco...
Preparato il perno lo stacca dalla matrice e si porta a misura con la lima, avendo l'accortezza di non ribatterlo in quanto tenderebbe a stortarsi bloccando la maglia della catena
Fatta la giunzione passiamo ora alla ricostruzione del gancetto mancante.
Per fare questo io preferisco partire da una barretta di acciaio rettificato C45, che viene opportunamente spianata e lavorata...
Quando si è arrivati alla quasi totale foggiatura del gancio, si pratica il foro per la spina
e lo si stacca dalla matrice per essere poi montato e finito...
...alla prossima! -
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Uno dei più grossi problemi che ci si può trovare ad affrontare durante una revisione o un restauro di un vecchio orologio è la spirale rovinata o storta.
In modo particolare quando si parla di orologi molto vecchi, come i primi tasca a conoide o orologi tipo Hebdomas che montano spirali Breguet.
Qunado non si trova il ricambio diventa di vitale importanza riuscire a recuperare la spirale danneggiata e questo lo si può fare con tanta pazienza e un paio di pinzette ben affilate e sottili.
Il primo esempio che vorrei condividere con voi, riguarda appunto il recupero di una spirale di un Hebdomas che era davvero messo male, ma recuperabile...
e la sua spirale una volta smonatata si presentava cosi...
Per sistemare la spira o le spire storte, si deve prima di tutto osservare bene i punti in cui si sono piegate e per mezzo di pinzette si eliminano in modo graduale tutte le pieghe anomale cercando di riportare la spirale al suo stato originario
Poi vi sono casi ancora più disastrosi, dove talvolta il recupero potrebbe apparire quasi impossibile, ma che la disperazione... ...aiuta ad affrontare, come nel caso di questo antico orologio a conoide e catena...
Dove come già avrete notato, la spirale si presentava in modo preoccupante...
fino a che, tolto il ponte, si è mostrata in tutta la sua drammaticità...
In questo caso, il lavoro è piuttosto lungo e complesso, in quanto come prima cosa si devono portare le spire sullo stesso piano, si devono poi sgrarbugliarle e cominciare a riposizionarle fino ad ottenere un primo abbozzo di forma...
al quale seguiranno ulteriori piccole correzioni volte a riportare la spirale quanto più simmetrica possibile
...e cosi via...!
Ciao