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.Bevuto sabato e mi sono dimenticato di postare la foto, un produttore che non avevo ancora provato e gli ho dato una possibilità, ma non penso di aprirlo un’altra volta. Allo stesso prezzo ( in un bar ) trovo la 746 e per mio gusto personale è una bella bevuta
pagato 58€ al ristorante
Edited by delta02 - 11/10/2023, 14:06 -
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100% Pinot Meunier
50% vini di Reserva
Zucchero 8 gr litro
Bolla piacevole e senza troppe pretese -
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I ragazzi di Controcorrente hanno aperto il loro Bistrot.
Si chiama "Sapido" e ieri abbiamo voluto provare qualche piatto
Carta vini ampia con una buona selezione e ricerca
Menù con parecchi piatti e tapas
Noi abbiamo scelto il tris di Langa (carne cruda, insalata russa e vitello tonnato), trippa fritta, acciughe impanate e fritte, battuta di Fassona, baccalà con crema di peperoni, ravioli fritti, milanese con patate fritte e un ottimo Champagne.
Tutto davvero molto buono con un servizio attento e gentile. -
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Proprio buono il BdN di Grumier
Valle delle Marna per uno champagne molto piacevole con una bolla fine e delicata.
Il sorso è cremoso e con la giusta persistenza -
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2018
Che bel vino lo Stoan
Chardonnay Sauvignon Pinot bianco e Gewurztraminer.
Giallo oro carico
Al naso pesca e spezie
Il sorso è ampio ricco e corposo con ananas e agrumi.
Bello il finale succoso -
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A cena col Fluence di Pascal
Deg 05/2020
51% Pinot Meunier
25% Pinot Nero
24% Chardonnay
24 mesi sui lieviti
Giallo paglierino scarico
Bolla fine e fitta
Naso di frutta gialla
Sorso fresco ed equilibrato con un’ottima beva -
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A cena con l'Alta Langa 2019 di Ettore Germono
75% Pinot Noir e 25 % Chardonnay
30 mesi sui lieviti
Giallo paglierino luminoso
Bolla fine
Naso di nocciola e agrumi
In bocca stupisce per cremosità e buona persistenza -
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Catartico 2017 di Longarico.
Si vola in Sicilia con un Catarratto in purezza che fermenta spontaneamente con una breve macerazione sulle bucce per circa 3 giorni a cui segue affinamento in tonneau di castagno per 7 mesi.
Arancione torbido.
Naso minerale di agrumi e spezie con un sorso fresco e sapido.
Domaine Vincent Parigi St. Joseph Les Cotes.
Un Syrah del Rodano settentrionale, rosso rubino acceso con profumi di frutti rossi e legno.
Bocca lievemente speziata che da spazio all'amarena e al mirtillo.
Il tannino levigato e la struttura speziata, hanno tenuto testa a questa portata di carne.
Mon P'tit Pithon di Olivier Pithon Côtes Catalanes lievemente fruttato e floreale.
Pineau de Charentes
Colore giallo paglierino con riflessi profondi, completato da un naso elegante e intenso.
In bocca frutta fresca, pesche, prugne, fichi...una favola!
Torniamo in Sicilia col Grillodoro di Gorghi Tondi Vendemmia tardiva.
Giallo oro intenso, in bocca esplode con la dolcezza del miele e dell'albicocca, ma sempre elegante, caldo e armonico con una buona persistenza. -
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Michel Delhommeau La Dame de Onze Heures Terroir de Gabbro.
Giallo paglierino con riflessi verde tenue, naso agrumato con pompelmo.
Sorso fresco e lievemente minerale con un buona persistenza fruttata.
Freiheit di Nigl.
Qui siamo in Austria con un Gruner Veltliner ben equilibrato e strutturato con note di melone, mela e fiori. -
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Travaglino Monteceresino 2019 Rosé Brut.
Un metodo classico Oltrepò Pavese 100% Pinot Nero con 24 mesi di affinamento in bottiglia.
Fresco e gustoso con una bella nota di frutti rossi -
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Erano già diversi anni che volevo passare all'Arcade a Porto San Giorgio per provare la cucina di Niki De Mosca Sergeev, ma il poco tempo e soprattutto i 600 Km di distanza, mi hanno sempre fatto cambiare idea.
Al ritorno dalle vacanze in Puglia, l'occasione era ghiotta tanto da fermarci a cena.
Il locale è ampio e moderno con una bella vetrata sul mare e tavoli ben disposti e distanziati.
Mise en place molto curata nel dettaglio.
Come di consueto decidiamo per il degustazione più ampio e articolato il "Percorso Nikita" mentre i ragazzi il "Nikita Smart".
Carta vini copiosa e ben strutturata con una bella ricerca sia in Italia che all'estero tanto da farci decidere per un accompagnamento al calice, abbiamo piena fiducia di Leonardo Niccià, storico sommelier dell'Arcade.
Ecco il primo calice della serata: Travaglino Monteceresino 2019 Rosé Brut.
Un metodo classico Oltrepò Pavese 100% Pinot Nero con 24 mesi di affinamento in bottiglia.
Fresco e gustoso con una bella nota di frutti rossi, ha aperto le danze al corposo aperitivo:
- Oliva (ricostruzione di un’oliva al forno: oliva nera, crema d’arancia e mandorla)
- Ricotta di capra, passattina di ceci e olio al mandarino (omaggio a Pierangelini)...buonissimo.
- Gamberi rosa e estratto di rapa rossa
- Insalata russa in gelato, yogurt e rafano
- Riccio di mare e mandorla amara
- Pralina di grana e tartufo bianco, the affumicato...una non bastava!
- Taco si friggitelli ed erbe piccanti, granita di olivello spinoso...godurioso.
- Royale di foie gras e fichi sottaceto...anche qui ne avrei mangiato un piattone.
Si continua con l'Ostrica poché, caviale e pomodoro verde, servita all'interno di un'ostrica in vetro, insieme a Michel Delhommeau La Dame de Onze Heures Terroir de Gabbro.
Giallo paglierino con riflessi verde tenue, naso agrumato con pompelmo.
Sorso fresco e lievemente minerale con un buona persistenza fruttata.
Abbinamento perfetto!
Iniziamo a vedere come gira la sala, la calibrazione dei tempi e dei movimenti e la professionalità di Andrea Bianchini (già nelle Selezioni Centro Sud di EmergenteSala 2021).
Ecco il Sedano rapa, mazzancolle e salsa Tom Kha Ga e a seguire la Triglia in zuppa fredda di triglia.
Piatto davvero ottimo accompagnato dal Freiheit di Nigl.
Qui siamo in Austria con un Gruner Veltliner ben equilibrato e strutturato con note di melone, mela e fiori.
Altro abbinamento vincente è il contrasto cromatico della ceramica e il giallo della zuppa nel piatto, particolari che personalmente apprezzo molto.
I ragazzi viaggiano sereni con le Linguine ai cipollotti e peperoni cruschi e Tortelli à la minute di ricotta, ruta, portate che troveremo anche noi nel piatto.
Le linguine in modo particolare mi hanno davvero stupito per il perfetto equilibrio dei sapori, piatto buonissimo.
Altro piattone goloso era la Capasanta alla Rossini e caviale qui in abbinamento al Catartico 2017 di Longarico.
Si vola in Sicilia con un Catarratto in purezza che fermenta spontaneamente con una breve macerazione sulle bucce per circa 3 giorni a cui segue affinamento in tonneau di castagno per 7 mesi.
Arancione torbido.
Naso minerale di agrumi e spezie con un sorso fresco e sapido.
Si continua con l'Agnello, whisky e coriandolo insieme al Domaine Vincent Parigi St. Joseph Les Cotes.
Un Syrah del Rodano settentrionale, rosso rubino acceso con profumi di frutti rossi e legno.
Bocca lievemente speziata che da spazio all'amarena e al mirtillo.
Il tannino levigato e la struttura speziata, hanno tenuto testa a questa portata di carne.
Golosa la Ricciola al Vin Jaune insieme ad un calide di Mon P'tit Pithon di Olivier Pithon Côtes Catalanes lievemente fruttato e floreale.
Piccolo reset col Soffritto all'italiana: Carota, Cipolla e Sedano.
Simpatico intermezzo che non vuole essere ne dolce ne salato ma semplicemente ripulire il palato mantenendo una piacevole cremosità....bell'idea.
E' il momento del dessert con l'Albicocca, tagete e curry.
Qui c'è un gran lavoro nel dosare gli ingredienti e ancora una volta lo Chef da prova di grande maestria e conoscenza delle materia prima.
Il risultato è un dolce ben dosato col tagete perfettamente equilibrato (pepe e anice), buonissimo!
In abbinamento troviamo due calici.
Sta a noi scegliere il preferito.
Pineau de Charentes
Colore giallo paglierino con riflessi profondi, completato da un naso elegante e intenso.
In bocca frutta fresca, pesche, prugne, fichi...una favola!
Torniamo in Sicilia col Grillodoro di Gorghi Tondi Vendemmia tardiva.
Giallo oro intenso, in bocca esplode con la dolcezza del miele e dell'albicocca, ma sempre elegante, caldo e armonico con una buona persistenza.
Terminiamo le danze con la piccola pasticceria e un ottimo caffè ad estrazione a freddo.
Cena encomiabile!
Qui davvero c'è un ristorante che onora la stella Michelin con una cucina che riesce a stupire per equilibrio dei sapori e riconoscibilità degli ingredienti, uso sapiente delle spezie e impiattamenti meticolosi e ben studiati.
Niki De Mosca Sergeev, classe 1989, ha dato prova di maturità ed estro creativo.
Sala ben al di sopra della categoria, con un servizio preciso, puntuale e professionale.
Raramente col degustazione mi affido ad un accompagnamento al calice per paura di scelte banali e scontate da parte del sommelier.
Non è il caso di Leonardo Niccià che letteralmente "non ne ha sbagliata una", rinnovando il piacere e la curiosità di scoprire nuove etichette e vitigni.
Bravissimi! -
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Aperitivo col mio amato Kerner
Oggi col 2017 di Köfererhof (uno dei mie produttori preferiti)
Giallo oro luminoso
Naso leggermente speziato con pesca e fiori
Bocca splendida con una bella struttura e sapidità.
Finale lungo e piacevolmente acidulo
Buonissimo ❤️ -
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A Fasano abbiamo voluto provare la cucina di Trabalzini Luca nel suo ristorante Pentole e Provette.
Locale dall'atmosfera moderna, ma caldo e accogliente con un piccolo spazio esterno.
Mise en place minimale.
Il menù comprende varie possibilità solo come degustazione.
Noi lasciamo fare allo Chef con portate sia di mare che di terra.
Buona la scelta dei vini, decidiamo per il BdN di Alexandre Bonnet.
Subito il ricco benvenuto dello Chef con le polpette di carne e tartufo strepitose.
A seguire il Tagliolini riccio e limone....qui però il riccio si sentiva poco.
Molto buono il Polpo alla piastra, spuma di rucola, crumble di oliva.
Piatto ben eseguito e perfettamente equilibrato la Tartare di manzo, salicornia, spuma aglio e miele, limone candito.
Altro piattone la Lattuga alla griglia, glassa allo zenzero e riso soffiato.
Seguono i Bottoni ripieni di bolognese, purea di cipolla, pomodoro e fondo bruno.
Anche con la Guancia, peperone e salsa bbq in stile orientale, lo Chef da prova di estro e piena riconoscibilità dei sapori.
Piaciuto molto il pre dessert: Banana lampone, Crumble al cioccolato e Pane raffermo.
Chiudiamo con 2 ottimi dessert: Panna cotta, caramello salato, pop corn e zucchero vanigliato.
Mattonella al cioccolato, gelato agli arachidi, arachidi sabbiate e polvere di arachidi, assolutamente non stucchevole.
Ci è piaciuta la cucina dello Chef con piatti che denotano competenza tecnica e gusto creativo, sempre ben equilibrati nei sapori.
Discutibile solo la scelta di fare uscire sempre le 2 portate in contemporanea costringendo il cliente a muoversi in fretta per non far freddare i piatti.
Anche la quantità di alcune pietanze in un degustazione così ampio ,forse era di rivedere.
In sala la moglie Rossella riesce sempre a mettere a proprio agio il cliente con un servizio cortese e professionale. -
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Cena col BdN di Alexandre Bonnet
Buonino ma troppo morbido e dolcino -
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Cena a Palazzo Tafuti Nardò.
Avevo conosciuto lo Chef Antonio Capoccello l'anno scorso e già all'epoca mi aveva fatto una bella impressione.
Torniamo quest'anno carichi di aspettative che non sono state deluse.
Ovviamente diamo carta bianca con un degustazione a mano libera.
Da bere una bottiglia di Bruno Paillard.
Subito la selezioni di prosciutti 12, 24 e 48mesi, San Daniele DOK dall'Ava e Pio Tosini di Parma.
A seguire escargot à la Bourguignonne e i gamberi viola di Gallipoli cotti e crudi con maionese al curry al nero di seppia e mostarda di Dijon.
Ottimo il Tataki di tonno Balfego con guacamole, finocchi, cocomero croccante e citronette.
Continuiamo con gli Scampi Porcupine scottati al burro, fagiolini, pan brioche croccante, bisque allo zenzero e lemongrass.
Piatto della serata i Bottoni di pasta all'uovo ripieni all'aragosta, panna semimontata e coriandolo...piatto strepitoso.
Faraona (leggermente asciutta), salsa di foie gras Larnaudie, topinambur e carote glassate.
Molto buona la cernia con burro nocciola, chutney di pomodorini e rossi, alga nori e bieta rossa, piatto gustoso e ben equilibrato.
Ottimi i dessert: Mousse al cioccolato bianco e lingue di gatto, Concerto di nocciole, gelato, cialda, crumble, nocciole tostate e caramello salato.
Un'ottima cena in un ambiente molto confortevole e rilassato.
Peccato solo il servizio a volte un po' confusionario e disattento.