Orologi e Passioni

Posts written by Formarc

  1. .
    CITAZIONE (ZioSt @ 7/9/2023, 21:55) 
    Ammetto non aver mai letto LeCarrè
    Mi incuriosisce la descrizione che hai fatto del personaggio. Mi frena quella dello stile di scrittura.
    Purtroppo non so consigliarti rispetto il genere spy

    Non vorrei assolutamente averti spaventato.
    Il mio intento, semmai, era quello di avvicinare, non di allontanare dal genere.
    È che quando leggo Le Carrè mi immergo talmente tanto che mi trovo spesso ad andare indietro con le pagine per fissare al meglio concetti o ambientazioni.
    Ci sono letture assolutamente più complicate, sia chiaro!
    Mettiamola così: Le Carrè, pace all’anima sua, è più Spy e meno Novel. Ecco.😁
  2. .
    Ho appena finito di leggere “Tutti gli uomini di Smiley”, di John Le Carrè.
    Spy story, guerra fredda, indagini dettagliatissime e risvolti psicologici da brivido.
    Le Carré maestro indiscusso, capace di dar vita a personaggi davvero memorabili e lontanissimi dal mondo delle spie ipertrofiche e dotate di gadget sopraffini. Qua di sopraffino c’è solo l’intelligenza di George Smiley, ex funzionario dei servizi segreti richiamato sul campo per dare una mano nella risoluzione di un’indagine intricata. Smiley, con le sue fattezze da uomo comune, con le sue ossessioni e le sue paure, la sua pancetta e gli occhialoni spessi, si rivela personaggio estremamente complesso, capace, nonostante tutto, di un cinismo affilatissimo.
    Questo è il terzo libro del ciclo di Smiley, dopo il celeberrimo “La talpa”ed il meno conosciuto, ma non per questo meno intenso (almeno per me), “L’onorevole scolaro”.
    Tre capolavori! Talmente ben scritti che rimpiango di averli finiti.
    Bene inteso, Le Carrè è per amanti, non è per tutti. È una lettura complessa, intricata, talvolta occorre dare una scorsa alle pagine precedenti per cogliere al meglio un pensiero di un personaggio o per ricostruire con precisione un determinato accadimento. Io personalmente gongolo leggendolo ma capisco che si tratta di gusto personale.
    Adesso chiedo a voi, sperando che ci sia qualche altro amante della materia, cosa consigliereste in tema?
  3. .
    Dal mio soggiorno…
    IMG_0906
  4. .
    Io confesso di non aver ancora ben capito se la cassa è la stessa (tranne le anse forate) e se i bracciali siano o no interscambiabili.
    Qualcuno che dà il verdetto?
  5. .
    Il mio, a memoria, mi pare che anticipi circa sette secondi al giorno, risultato che accetto serenamente. Il bracciale è quello che è ed oramai me ne sono fatto una ragione. Le anse forate sono un innegabile plus che aumenta la versatilità e migliora l’estetica, nel senso che ci si mette al riparo da tutti i graffi che si generano inevitabilmente quando si alternano vari cinturini.
    Nell’idea che mi sono fatto è un ottimo entry level, non dimentichiamo svizzero, progettato ottimamente ma realizzato in maniera non proprio impeccabile.
    Nel complesso, a quel prezzo, è da prendere al volo!
  6. .
    CITAZIONE (Enricoo_ @ 31/8/2023, 16:46) 
    Con che cosa hai ripristinato la satinatura? Sembra venuto bene.

    Comunque il mio è abbastanza preciso (circa sui 4 sec/die), ma ho notato che mettendolo nella posizione con quadrante in basso la notte rallenta un po'.
    Prova

    Quadrante in basso intendi con il vetro che tocca la superficie su cui poggia?
  7. .
    Secondo me il primo Carrera somiglia troppo all’Omega e l’Hamilton cromaticamente ricorda troppo il Seiko, che onestamente tra i due preferisco.
    Il Cal 5 sembrerebbe proprio essere ciò che ti manca.
  8. .
    CITAZIONE (Air @ 25/8/2023, 12:35) 
    Ma quello nel post n°1 del 3d è la referenza GL0407??

    Ho cercato di capirlo ma non ci sono mai riuscito. Gli indici sembrano bianchi e non fintage.
  9. .
    CITAZIONE (Nik4sil @ 24/8/2023, 21:11) 
    Scusate ma qual è il prezzo del CW?

    Oggi? Boh!
    Sembra che addirittura il Trident 600 non sia neanche più a catalogo!

    Una volta, se non erro, era arrivato a costare di listino appena oltre i 1000.
  10. .
    CITAZIONE (Utente 183 @ 24/8/2023, 13:35) 
    Bella presentazione: i pareri sono, come sempre, soggettivi, ma ben motivati.

    Come ho già scritto altre volte comprai con convinzione un Hydroconquest con il "vecchio" (ma estremamente ben regolato) 2824: è l'unico orologio economico che non ho rivenduto.

    Di CW, non solo Trident, ne ho maneggiati moltissimi, dato che conosco diversi forumisti nella vita reale, quindi sono orologi che conosco.

    Ribadisco le mie critiche a CW come azienda: l'ossessiva ricerca di un nuovo logo è disorientante per chi non segue le discussioni dedicate su questo ed altri forum, cioè per la stragrande maggioranza dei suoi acquirenti ed ha stancato molti forumisti e vecchi acquirenti delle prime serie, ribadisco che per me è un errore; inoltre rimangono incomprensibili i motivi per cui non si estende l'utilizzo del loro calibro "in house" (beh, sono inglesi, quindi possiamo ben scriverlo così), che mi aveva portato ad essere vicinissimo all'acquisto di un C9, perfino il Bel Canto si basa sul 2824 di Sellita... boh?
    Comuqnue la versione del Trident oggetto della presentazione è probabilmente la più equilibrata, le sfere di ore e minuti della versione in commercio sono drammaticamente più banali: avevano trovato una loro cifra stilistica, che ravvivava un quadrante altrimenti semplice e l'hanno abbandonata, perchè?

    Tornando ai due modelli ecco i miei modesti pareri:
    - a mio avviso nessuno dei due (di vecchie, nuove o future serie) ha bisogno di ulteriori estensioni della resistenza all'acqua: per entrambi va bene così.
    - quando si investono più di 1.000€ in un orologio, il suo "motore" diventa importante, l'ho affermo quando si parla di certi marchi RMW, lo ribadisco per un'azienda che ha un suo calibro proprietario. Purtroppo per molti, anche maison più importanti di CW e forse perfino di Longines, a furia di leggere articoli su giornali, blog ecc, riguardanti la "manifattura" una fetta sempre più grande di pubblico generico (mainstream), pur con la grande confusione che c'è, si sta interessando a questo aspetto.
    - il logo del marchio è importante, strano doverlo ricordare a chi vive e lavora nella patria delle due RR, del giaguaro, della G (di Guinnes), della E (Queen Elizabeth) ecc. ecc..
    - materiali: non è tanto la tipologia, ma la qualità che conta. Produrre un orologio con cassa in titanio che si graffia come il burro (chi ricorda i primi Certina?) significa darsi la zappa sui piedi e vale per tutti: CW, Longines, Tudor, Oris, vattelapesca.
    - blasone: conta, punto. Fatevene una ragione.


    Infine: devo fondare il club di "Quelli che apprezzano la maglia centrale lucida dell'Hydronconquest (e di altri orologi)", peccato che non arriveremo mai a più di dieci iscritti... :unsure:

    Wow, quante ottime argomentazioni!
    Sono pienamente d’accordo sull’ossessiva ricerca del giusto marchio e del suo corretto posizionamento sul dial, ma è pur vero che proprio grazie a quello abbiamo assistito alle varie svendite che hanno permesso al popolino (a noi popolino!) di conoscere più facilmente la maison e di poter toccare con mano la qualità dei suoi pezzi.

    A me personalmente di Ward perplime anche la mole spropositata di nuove uscite e di limited, che probabilmente possono addirittura confondere il consumatore finale. Tutto ciò senza contare il fatto che spesso e volentieri vediamo dei modelli uscire di produzione per non essere più riproposti.
    Vero, C65?

    Quanto poi ti devo dare ragione sul discorso motore! È verissimo che iniziando a spendere cifre mediamente importanti, si voglia anche un movimento con qualcosa in più. Sacrosanto!

    Wr superiore? Ancora? Ma anche no!
    Titanio? Può piacere o non piacere, ma onestamente lo vedrei innanzitutto mai abbinato ad un bracciale ma esclusivamente ad un caucciù e su diver più spartani, più da battaglia, più…Citizen!

    Maglia lucida? De gustibus, ma almeno la rastrematura…😊
  11. .
    CITAZIONE (Animadifrank @ 23/8/2023, 10:54) 
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13380518/...345C420FC2.jpeg)

    Nel campo dell’ orologeria il blasone riveste una notevole importanza, confrontare due orologi di pari caratteristiche ma di “casata” antica e recente, vedrà prevalere quasi sempre il primo.

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13380518/...E1E8757ABD.jpeg)

    Un confronto ad armi pari, potrebbe essere Oris Vs Longines.

    Christopher Ward per primeggiare deve alzare L’asticella del materiale (titanio), delle funzioni (gmt), de della WR (1000mt).

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13380518/...3640AAE75E.jpeg)

    Sono parzialmente d’accordo con te, nel senso che è vero che probabilmente, a parità di valori, si propenderà quasi sempre a preferire un blasonato e sono anche d’accordo a poter facilmente paragonare un Aquis ad un Hydroconquest.

    Tuttavia, per sillogismo, anche un Trident potrebbe giocarsela con un Oris, magari con uno degli Aquis senza movimento di manifattura.

    Ti confesso che più di una volta ho pensato di prendere proprio uno di questi ma, guarda caso, è stato sempre il possesso del Trident a farmi desistere dall’acquisto.

    Non sono invece d’accordo sul fatto che per far competere Longines e Ward ci sia bisogno del titanio, che può piacere o non piacere, di aggiungere complicazioni e addirittura di portare la wr a 1000 metri.
    Mille!
  12. .
    Mah…
    Per me non è per niente una questione di genere, nè di dimensioni, si tratta proprio dei colori del dial.
    Non me ne riesce a piacere nessuno, nè da 40, nè da 36.
    Ci volevano, a mio modo di vedere, un nero che fosse nero ed un bianco che fosse bianco. Persino il blu lo trovo troppo blu elettrico.
    Sono anche d’accordo col fatto che troppi modelli, troppe limited, troppe uscite ravvicinate, finiscono alla fine per creare confusione e confondere il consumatore finale. Mia opinione, ovviamente.
  13. .
    “Pensavi di stare in mezzo a gente sana” è da applausi!
    🤣🤣🤣
    Mi autoincludo, ovviamente!
  14. .
    Allora, rispondo a tutti solo adesso perché ero impegnato lavorativamente.
    Grazie a chi ha apprezzato, a chi è intervenuto e, soprattutto, grazie a chi è riuscito ad intravedere passione😉.

    Effettivamente ce ne ho messo di tempo e di impegno e mi fa piacere che a qualcuno sia stato utile.

    Non vi ho detto qualcosina: il Trident, preso da un forumista che saluto, è stato praticamente il mio benchmark per diversi anni e forse lo è ancora!
    Ne ho sempre apprezzato in pratica tutto, fuorché il solito dilemma sulle dimensioni, vivendolo veramente appieno e portandolo al mare, in viaggio, in arereo, in nave, ovunque. Tutto ciò per dirvi che sono uno che reputa gli oggetti in quanto tali, magari anche affezionandocisi, ma comunque godendoseli e sfruttandoli e in questo, il C60, ha perfettamente sempre retto a tutto.
    Adesso per la spiaggia onestamente mi affido proprio ad Skx ed NY, ma solo perché li trovo effettivamente più comodi del Trident.
    Pensate che per un periodo presi anche un “fratellino” delle stesse dimensioni con ghiera Bordeaux, poi partito per far spazio proprio al Longines, preso da altro forumista che sempre saluto.

    Ecco, il Longines.
    Non so perché, sarà forse che in termini economici è il mio orologio più costoso, ma al mare non riesco proprio ad immaginarlo.
    300 metri di impermeabilità, un nomen-omen da far paura, eppure al massimo vede l’acqua della doccia. Forse lo vedo più gioiello, più (per far arrabbiare qualcuno😊) cocktail diver, ma, almeno ad oggi, non sono mai riuscito a portarlo al mare.
  15. .
    Smithers…
3467 replies since 23/7/2012
.