Orologi e Passioni

Posts written by Fede2.0

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    CITAZIONE (Perseo1973 @ 15/4/2022, 16:30) 
    andrò un po' controcorrente, ma io spero che Oisa continui ad ascoltare i vari suggerimenti senza però esserne influenzata, cerchi una propria identità ed un proprio stile in cui si possa riconoscere e non in quello dei possibili acquirenti, di Case che seguono il mercato ce ne sono fin troppe, mancano quelle che creano un loro mercato, certo alla fine si fanno i conti con i costi delle proprie scelte e se queste non pagano probabilmente ci si dovrà piegare, ma confido che non accada e che possano farsi riconoscere senza scendere a compromessi.

    Sono d'accordo, concettualmente, con te: un produttore se vuol provare ad essere una nicchia d'elite deve provare ad imporsi. E poi deve fare i conti col mercato ma, prima ancora, necessita di una solida strategia commerciale. Ora, se l'intento di OISA è fare un ottimo movimento per poi venderlo - da terzista - a vari produttori di orologi, mi pare promettente modello di business fondato su un progetto del tutto interessante. Se vuole anche realizzare orologi - in continuità, non solo fermandosi a queste iniziali edizioni limitate - appunto sarebbe meglio che tali proposte avessero loro precise e spiccate identità ed appeal, e quindi a mio parere lato quadrante al momento siamo piuttosto fuori strada.

    Anche perché alla fin fine, certo, qui parliamo di "mi piace, interessante, bello ma farei così e cosà" però poi si tratta di quasi 15k per la versione in oro e quasi 5k per quelle in acciaio. Serve convinzione piena per valutare un acquisto concreto, ovvero lo step successivo al "bravi, continuate così" che sarà certo gradito ed incoraggiante ma non paga gli stipendi dei dipendenti e le fatture di fornitori e terzisti.

    Forse meglio a tal punto fermarsi allo scopo primario, ovvero fornire X mila calibri annui a Locman che ci farà quei Montecristo, o magari anche ad altri che forse ci metteranno attorno qualcosa di sperabilmente plù gustoso.
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    Come discusso in un recente topic in merito all'utilizzo del titanio resta a mio avviso un fatto concreto che tale materiale renda al meglio quando declinato in forme particolari, spigoli netti e vivi, alternanze di lucido e satinato, sapienti trattamenti a specchio e contrasti netti. Ma devi saperlo lavorare a dovere: preferendolo sempre su modelli sportivi o comunque dal design futurista, ritengo che alcune Case farebbero meglio a non approcciare affatto il titanio, altre invece sanno proporlo alla grande, e Bulgari è per me decisamente fra queste.
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    Buongiorno.

    Mi permetto come anche in precedenza già fatto alcune considerazioni personali. Intanto vedo che per fortuna si sta parlando di orologio e calibro e non più della ininfluente questione - ai fini dell'orologio in quanto tale - della dicitura "made in Italy" o simili.

    Venendo alla ciccia: da quel che si vede, bene l'aspetto dimensionale nel rapporto calibro/carrure con assenza di ciambella. E' possibile avere conferma ultima dello spessore totale, oltre che del diametro effettivo?

    Gradisco la forma della carrure anche se sarebbe il caso di vederla per bene dal vivo, non mi disturba affatto il QR code, e trovo abbastanza azzeccata la grafica del dial corrispondente alla versione in blu - parlo comunque di grafica, non del colore in quanto tale - mentre per bianco e nero la numerazione mi risulta troppo vistosa ed accentrata nonché un aspetto generale molto cheap e "facile". In ogni caso anche nella grafica preferita vedrei meglio numeri Breguet o comunque con uno stile diverso dall'attuale. Sotto il marchio OISA, che ridurrei nelle dimensioni, porterei la data 1937 levando di mezzo alla svelta quella scritta EXTRA che trovo tragica. Ridurrei la dicitura Domenico Morezzi Milano e magari la porterei, molto rimpicciolita, al margine del dial a seguire la curva del medesimo, anche levando la stessa "made in Italy" in favore in un più personale "D. Morezzi - made in Milano".

    Troppo grande la corona di carica.

    Comprendo perfettamente che quello descritto sarebbe l'orologio a me gradito, non significa affatto che possa aver maggiore successo commerciale. Sebbene, essendo una nicchia, allontanarsi nettamente da un certo Locman style farebbe solo bene, per quanto sappiamo che vi sia una partnership in atto. Poi Locman metta il vostro calibro dove meglio crede in orologi a proprio marchio, tipo appunto il recente Montecristo OISA che mi pare non abbia grandi riscontri positivi, anzi...
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    CITAZIONE (Foto Polaroid1 @ 13/4/2022, 13:06) 
    Una cosa sono le tirature limitate, sneakers et simili un’altra degli orologi prodotti in quantita’ “industriale"

    Corro immediatamente alla ricerca di scarpazze limited edition.
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    CITAZIONE (Dottorbald @ 10/4/2022, 12:40) 
    In effetti un Breguet in titanio (e pure con il quadrante in fibra di carbonio! :woot: ) è un po' una contraddizione...

    Questo per quanto sia un Breguet è uno sportivo, se realizzato in titanio ha un preciso senso e nessuna contraddizione; il mio riferimento ad uso "disinvolto" del titanio, che mi lascia perplesso, era verso orologi tipicamente classici ed eleganti.

    Un Breguet Classique in titanio può essere una contraddizione, e non mi piacerebbe. Un - eventuale - Breguet "futurista" magari non lo sarebbe.
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    CITAZIONE (Ilpresidente78 @ 10/4/2022, 11:55) 
    CITAZIONE (Fede2.0 @ 4/9/2022, 02:13 PM)
    Un orologio classico o dress - o quasi - in titanio, anche se realizzato alla grande, mi lascia sempre un po' a mezza via...

    Sono completamente d'accordo a meta' con lei mister :)

    Nel senso, la pensavo allo stesso modo prima di provare il Gauthier microrotor in titanio. Meraviglioso, con delle finiture, degli angoli interni... quasi commovente

    Ok però alla fine mi verrebbe sempre da pensare che ho al polso un oggetto artigianale, di nicchia, tecnicamente eccellente ma esternamente costituito da materiale ipertecnico per protesi all'anca e non da metallo prezioso per monili imperiali :P
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    CITAZIONE (Ilpresidente78 @ 10/4/2022, 11:42) 
    Il titanio puo' assumere vari colori: dal blu al giallo all'argento lucido simil acciaio

    Si trovano davvero, a volte, sfumature bellissime.

    Poi il giallo per le casse primeggia fra i miei colori preferiti in orologeria, specie quando si cercano contrasti... Sarà che sono un nostalgico pure dell'oro giallo, nonostante sia spesso accostato all'immagine del malvivente gradasso ed esibizionista, e di bassa cultura, ma io non credo di avere una cultura tanto bassa :D
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    CITAZIONE (cicciomz @ 9/4/2022, 23:21) 
    E' leggero e ideale per orologi "sportivi" e nelle ultime proposte si segna meno che in passato, però ha un aspetto un po' "cheap" e probabilmente per questo le grandi case non lo utilizzano (Rolex e Cartier per niente, Omega non sui modelli di punta, PP no, VC in passato qualche tentativo durato pochissimo), con l eccezione di AP, che ne ha fatto grande uso sugli Offshore, HUblot, all' avanguardia nei materiali, e IWC.

    Appare povero se, come penso, non sai lavorarlo a dovere o se devi limitarti al minimo per contenere a forza i costi in base al posizionamento commerciale, e/o se decidi di usare il titanio perché lo "usano tutti" e lo fai senza aver un tuo preciso progetto ed identità, o magari anche se non si identifica con una consolidata tradizione aziendale. E il titanio è decisamente più caro dell'acciaio, quindi una versione in titanio per un orologio di pari livello realizzativo rispetto al corrispondente in acciaio dovrà costare un po' di più, ammesso che "venga fuori bene" e parlando comunque di lusso accessibile e non certo di DB o Gauthier, dove i materiali in quanto tali - e tutti - non hanno in pratica alcuna reale incidenza sui prezzi di listino.

    Quindi riterrei sia soprattutto una questione di convenienza e tradizione, commercialmente parlando. Comfort zone... La proposta globale Rolex, Cellini e Day Date a parte, a mio parere si presterebbe perfettamente all'uso del titanio per casse e bracciali, volessero farlo, però forse andrebbe a cozzare proprio con la tradizione del marchio, ed infatti mi sembra stiano tastando un po' il terreno a mezzo Tudor. Cartier credo abbia alcune referenze adatte al titanio ed altre niente affatto, e vale credo per numerosi produttori.
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    Altro bel prodotto in questa sempre gradevole linea di Hermes.

    Non capisco il motivo del mancato utilizzo del titanio anche nella versione da 38mm che trovo dimensionalmente preferibile, almeno sulla carta.

    Prezzi alti.
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    CITAZIONE (Barcode @ 9/4/2022, 12:09) 
    Grazie dei contributi e degli esempi, la mia domanda però era sulle tendenze di mercato e in particolare capire se negli ultimi anni c’è un effettivo maggiore interesse da parte delle case di proporre orologi in questo materiale.

    Ok ma sappiamo bene che la tendenza di mercato può essere soprattutto fine a se stessa - "lo faccio in titanio perché va di moda" - o motivata da ragioni specifiche, legate poi alla destinazione d'uso, quali minor peso e maggior resistenza alla corrosione, sempre facendo paragone con l'acciaio.

    Un orologio classico o dress - o quasi - in titanio, anche se realizzato alla grande, mi lascia sempre un po' a mezza via... Meglio dell'acciaio, peggio dell'oro, che a mio gusto rimane il materiale preferito per l'orologeria sostanzialmente classica e tradizionale.

    Un paio di esempi a caso dove invece trovo sia perfetto: un De Bethune "futuristico" in titanio è pazzesco anche per quello che riescono a farci per lavorazione ed aspetto, tornando sulla terra pure i Grand Seiko in titanio lucidato a specchio con tecnica zaratsu hanno i loro perché. In diversi casi invece trovo la resa del titanio non all'altezza per aspetto e lavorazione, restituendo freddezza ed anonimato.

    Ovvero credo che il ricorso al titanio sia una scelta talvolta di sola tendenza ma in larga parte motivata dai pregi di questo elemento, per quanto in alcuni orologi si travalichi nel "doverlo" fare in titanio, e magari con resa non entusiasmante, proprio perché lo utlizzano già tanti concorrenti e specie se ne sia risultato un consolidato successo commerciale.
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    Premettendo una personale noia per l'acciaio, trovo il titanio perfetto per modelli sportivi e/o ipertecnologici, non per orologi classici e/o eleganti per i quali seguito a veder meglio i metalli preziosi.

    Detto ciò la principale discriminante è stata fornita da Ilpresidente78, ovvero la resa finale, estetica e qualitativa, di una cassa in titanio dipende in massima parte dall'abilità ed "impegno" nella lavorazione, c'è un abisso fra lavorazioni eccellenti e lavorazioni "volemose bene", soprattutto quando si tratta di parti lucide, spigoli vivi, trattamenti particolari.

    CITAZIONE (Menodizero @ 9/4/2022, 07:59)
    Ma la resistenza ai graffi e abrasioni?

    Le parti lucide sono piuttosto delicate, in compenso lievi hairlines sul lucido si possono trattare spesso anche meglio rispetto all'acciaio. E dipende dalla qualità della lavorazione, torniamo al punto di prima anche perché il titanio, a differenza dell'acciaio, in origine non è una lega, seppur sovente venga utilizzato in unione ad altri elementi creando una lega di fatto.

    Un bravo professionista può lucidarlo a macchina senza grossi problemi se il possessore ritenga si debba arrivare a questo. Un improvvisato farà danni come li fa anche sull'acciaio o sull'oro.

    CITAZIONE (PP(83) @ 9/4/2022, 08:10)
    A quanto ne so l’unico problema ancora per adesso sono i ripristini a laser in quanto non mi sembra che ci sia qualcuno che li faccia….

    Li tentano anche ma magari eviterei se non contemplati direttamente dalla Casa madre proprio perché non è dato sapere se e quale lega con titanio possa essere stata impiegata.

    Sono poi già presenti diverse discussioni interesanti riguardo il titanio e varrebbe la pena cercare e valutare :)
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    CITAZIONE (Alstare @ 5/4/2022, 18:21) 
    Tornando in topic è interessante notare come al momento della presentazione quest'orlogio sia stato accolto (eufemisticamente) con freddezza dal forum, e invece sia entrato nella schiera degli inarrivabili!

    Beh nasce già come abbastanza divisivo nell'estetica; devo dire che questo in titanio mi pare il più riuscito, oltre ad avere una personale predilezione per gli sportivi in titanio, tutto sommato ancora ben poco diffusi.

    Volendo far finta sia disponibile all'acquisto, il "problema" è che, a mio avviso, ha un listino di 55k proprio per la limitazione produttiva e la novità del titanio, e non certo per la differenza di prezzo del materiale, minima, fra acciaio e titanio, o abbastanza ingente riguardo ad esempio l'oro.

    La versione in oro rimane per me indiscutibilmente la migliore - anche in relazione al listino - non essendo affatto uno sportivo estremo ma più che altro un weekend watch - esiste già tale dicitura? :P - di alta orologeria. Tenendo infine conto che ritengo tutta la famiglia Odysseus piuttosto overpriced rispetto alla qualità del resto della linea AL&S.

    Quindi lo comprerei a listino se potessi averlo e permettermelo? No, in nessuna declinazione, però nel complesso non mi dispiace :)
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    Visto che siamo tornati a parlare vagamente di orologi mi permetto di aggiungere alcune mie considerazioni.

    Lange, come noto, produce circa 5.000 pezzi ogni anno. Certamente avrebbe potuto instradare parte della produzione verso questi nuovi Odysseus in titanio ma di fatto che ne produca 250 o 1.000 sempre pochi restano in termini assoluti, in termini relativi sarebbero tantissimi anche proprio per le giustamente citate e sacrosante - ci piacciano o meno risulta ininfluente - logiche commerciali, e questo pure se fossero prodotti nel corso di più stagioni. Ricordiamoci poi che AL&S, per la grande maggioranza della propria offerta salvo eccezioni fra i modelli più particolari, produce e rifinisce in sede i calibri ma si rivolge a terzisti per casse e quadranti, e parlando di cassa titanio è più che certo provenga da un terzista essendo una novità assoluta.

    Lange però, avendo alle spalle Richemont e fino a che quindi potrà permetterselo per precisa scelta aziendale di gruppo, può di certo operare nella sua nicchia seguitando a produrre i suoi 5.000 pezzi annui senza bisogno di dover diventare AP o PP la cui floridità economica è in buona parte garantita proprio da modelli apparentabili all'Odysseus e non principalmente dalle grandi complicazioni, e con numeri produttivi totali, a spanne, fra le otto e le dodici volte superiori a quelli di AL&S.
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    Una cosa che mi stavo chiedendo... Ma quando verrà l'annunciazione della sospirata consegna dopo lunga e logorante attesa, la foto di presentazione dovrà forse essere scattata nell'abitacolo di una vettura commercializzata nel Regno Unito? :unsure: :P
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    CITAZIONE (Ilpresidente78 @ 5/4/2022, 09:17) 
    Esatto! Solo che sono ancora in fila per il MoonSwatch, appena finisco qui mi butto sull’orrido

    Vedi di muoverti a tornare in coda che devo andare in bagno, altro che "tienimi un attimo il posto che faccio un salto in Svizzera".
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