Zenith "El Primero": la nascita, il salvataggio, la riscoperta

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  1. nicola1960
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    CITAZIONE (-Lory- @ 30/8/2008, 14:10)
    [Questo ovviamente è il mio pensiero, e trattasi di elucubrazioni tipiche di appassionati...

    Sperando di non annoiare troppo, vorrei, se possibile, continuare anch'io con le mie elucubrazioni.

    Cercherò di rispondere, dividendo schematicamente la risposta in quattro punti punti:

    Punto 1)
    CITAZIONE (-Lory- @ 30/8/2008, 14:10)
    ... poi tra il dire che un 400 sia migliore di un 400Z ce ne passa (ed onestamente sarebbe da idioti), io non l'ho mai asserito riportando semplicemente alcuni sentori in alcuni ambienti di amanti Zenith accaniti.

    Neppure io ho affermato il contrario :)

    Punto 2)
    CITAZIONE (-Lory- @ 30/8/2008, 14:10)
    Cercando di riassumere, le modifiche del 40.0 rispetto al 3019 sono parecchie, tutte piuttosto "funzionali" e quasi tutte rivolte a correggere problemi tipici del 3019

    Ed infatti io, infatti, in due occasioni, avevo risposto:

    CITAZIONE (nicola1960 @ 29/8/2008, 14:53)
    CITAZIONE (-Lory- @ 29/8/2008, 12:34)
    ...inolte le vecchie versioni senza Z sono spesso considerate probabilmente ancora "più fedeli" al DNA della Zenith vecchio corso perchè costruite con macchine dell'antica tradizione manifatturiera di questa maison...

    In verità, le mie ricerche mi hanno portato a ritenenere che già col il calibro 400 venissero utilizzati macchine a controllo numerico guidate dal computer.
    Pertanto, a rigor di termini, credo che i calibri prodotti con le sole " macchine dell'antica tradizione manifatturiera" siano soltanto i più vecchi 3019 PHC/PHF.

    CITAZIONE (nicola1960 @ 29/8/2008, 21:37)
    Considerato, inoltre, che “nuove” macchine a controllo numerico, necessarie per la produzione di un gran numero di pezzi con il rispetto di tolleranze veramente minine (del'ordine dei centesimi di mm) furono utilizzate per la costruzione dei calibri 40.0, ne deriva che lo “hiatus storico-tecnologico” (se così vogliamo chiamarlo) tra la vecchia produzione Zenith con "macchine dell'antica tradizione manifatturiera" e la nuova produzione fu certamente costituito dalla produzione del calibro medesimo 40.0.

    Convengo con te , quindi, che le modifiche principali tra i calibri “El Primero” sono certamente quelle rappresentate dall’introduzione del calibro 40.0 ( se noti, addirittura io ho parlato di “hiatus” con la vecchia produzione Zenith con "macchine dell'antica tradizione manifatturiera").

    Punto 3)

    CITAZIONE (-Lory- @ 30/8/2008, 14:10)
    Rolex non voleva lo "sviluppo" ed il miglioramento Zenith e non credo quest'ultima volesse fornirli , Rolex voleva un buon numero di calibri per utilizzare il progetto al minor costo possibile...

    Non mi pare di aver scritto così…anzi nella mia storia mi pareva di aver messo in risalto il fatto che la Zenith si era trovata in difficoltà considerato che probabilmente non sapeva neppure se fosse stata in grado di poter soddisfare la richiesta:
    “…Inoltre, la Rolex insistette sul fatto che la qualità delle ébauches dovesse significativamente superare la qualità di quelle presenti nei depositi della Zenith e, per questo motivo, la Zenith, una volta assicuratasi un congruo ordinativo di calibri, non ebbe altra scelta che riprendere la fabbricazione del calibro… La Direzione della Zenith si rivolse al Direttore Tecnico Jean-Pierre Gerber per studiare la fattibilità di una rimessa in produzione. Fù allora che Charles Vermot visse uno dei più bei momenti della sua vita e con le lacrime agli occhi raccontò quanto aveva fatto nel lontano 1975 per fare in modo che il suo “prottetto” potesse nuovamente esser prodotto…” ( tratto da Watch Time Aprile 2005, GIisbert L. Brunner pag.119 e seg.)

    Punto 4)

    Infine l’ultimo punto: quelle fornite alla Rolex furono ebauches su base 3019 oppure su base 40.00 ?

    Tu sostieni che si trattasse di calibri 3019; io, in verità, non lo so con certezza, ma avevo dedotto che si trattasse del calibro 40.0 sulla base delle seguenti notizie:

    a) i calibri forniti alla Rolex erano prodotti dalla Zenith nello stabilimento di Le Locle, ove venne allestito un atelier apposito per la Rolex, mentre i calibri ove venivano, negli anni ’70, prodotti i 3019 erano situati negli stabilimenti Martel di Les Ponts-de-Martel;

    b) le macchine a controllo numerico, furono certamente utilizzate per il calibro 40.0 ed io ne ho dedotto che servissero non solo per migliorare la linea produttiva del movimento, ma anche (e soprattutto) per per la produzione di un gran numero di pezzi quali erano quelli richiesti da Rolex;

    c) infine, la frase “…la Rolex insistette sul fatto che la qualità delle ébauches dovesse significativamente superare la qualità di quelle presenti nei depositi della Zenith…(ripresa ancora da WatchTime )” mi ha indotto a ritenere che non solo la Rolex richiedesse la ripresa della produzione del calibro, ma anche che la necessità di alcune migliorie che poi avrebbero condotto la Zenith, secondo la mia ricostruzione storica, a produrre il “suo” calibro 40.0.

    d) anche per ciò che riguarda gli anni, mi pare che la produzione del Daytona-Zenith sia iniziata nel 1988, mentre il primo orologio con calibro 40.0 che io conosco è del 1989. E’ una coincidenza questo stretto intervallo di tempo ? Non lo so.

    In ogni caso, considerate le modifiche intervenute nel calibro 40.0, rispetto a quelle del cal. 3019, si potrebbe avere una risposta più sicura ( e non fare, come ho fatto, delle semplici deduzioni, sia pure concordanti), osservando il sistema antiurto, la lancetta dei secondi cronografici e il martello di azzeramento di un Rolex-Zenith che, sulla base di tutto quello che ho detto in apertura in relazione alle differenze tra i due calibri:
    “…si differenziano per alcuni piccoli miglioramenti come il sistema antiurto Kif al posto dell’Incabloc…”
    “…con il rocchetto dei minuti e la ruota delle ore più alti: in questo modo vi è un maggior spazio tra la lancetta dei secondi cronografici e quella delle ore…”
    “…se rileggete quanto ho scritto in apertura, noterete che, in riferimento al primo caso, lo spazio tra la sovrastante lancetta dei secondi cronografici e la sottostante lancetta delle ore è maggiore…”
    “…Infine, questi calibri, presentavano un nuovo perfezionato martello dei secondi e dei minuti cronografaci…”
    permetterebbero, credo facilmente, di distinguere se il calibro di partenza è 3019 oppure 40.0… a meno che, tra le 200 e passa modifiche che dicono la Rolex abbia fatto sul calibro fornito dalla Zenith non ci siano anche queste.



     
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