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miche...
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Mi sono sempre chiesto come sono fatte (procedimento meccanico) le sedi delle viti sulla ghiera del Royal Oak...
Qualcuno magari me lo saprà dire in due secondi, tanto meglio e fatica risparmiata ma se non lo sapete neppure voi sarebbe interessante partire da un'immagine della sola ghiera... chi ce l'ha..???
L'unica cosa che mi viene in mente (senza aver trovato nessuna immagine della sola ghiera senza viti) è la punzonatura che fra l'altro non potrebbe essere eseguita anche in uscita per due motivi: il primo e dovuto allo spessore della ghiera superiore al diametro dell'ipotetico punzone (cederebbe il punzone anzichè il materiale stesso della ghiera). Il secondo motivo sarebbe che con la punzonatura anche in uscita non rimane materiale per consentire alla vite di stringere la stessa alla cassa. Quindi ne deduco che venga fatta una semipunzonatura profonda un paio di millimetri per poi riprendere la sede esagonale con una punta da trapano in centro.....
Qualcuno mi sa togliere i dubbi.......... -
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Mi sono sempre chiesto come sono fatte (procedimento meccanico) le sedi delle viti sulla ghiera del Royal Oak...
Qualcuno magari me lo saprà dire in due secondi, tanto meglio e fatica risparmiata ma se non lo sapete neppure voi sarebbe interessante partire da un'immagine della sola ghiera... chi ce l'ha..???
L'unica cosa che mi viene in mente (senza aver trovato nessuna immagine della sola ghiera senza viti) è la punzonatura che fra l'altro non potrebbe essere eseguita anche in uscita per due motivi: il primo e dovuto allo spessore della ghiera superiore al diametro dell'ipotetico punzone (cederebbe il punzone anzichè il materiale stesso della ghiera). Il secondo motivo sarebbe che con la punzonatura anche in uscita non rimane materiale per consentire alla vite di stringere la stessa alla cassa. Quindi ne deduco che venga fatta una semipunzonatura profonda un paio di millimetri per poi riprendere la sede esagonale con una punta da trapano in centro.....
Qualcuno mi sa togliere i dubbi.........
ha pensato alla soluzione a tuffo?
Mi spiego meglio.. Crei un elettrodo in negativo o positivo per creare il pezzo che desideri. La corrente elettrica fa il resto. -
miche...
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Mi sono sempre chiesto come sono fatte (procedimento meccanico) le sedi delle viti sulla ghiera del Royal Oak...
Qualcuno magari me lo saprà dire in due secondi, tanto meglio e fatica risparmiata ma se non lo sapete neppure voi sarebbe interessante partire da un'immagine della sola ghiera... chi ce l'ha..???
L'unica cosa che mi viene in mente (senza aver trovato nessuna immagine della sola ghiera senza viti) è la punzonatura che fra l'altro non potrebbe essere eseguita anche in uscita per due motivi: il primo e dovuto allo spessore della ghiera superiore al diametro dell'ipotetico punzone (cederebbe il punzone anzichè il materiale stesso della ghiera). Il secondo motivo sarebbe che con la punzonatura anche in uscita non rimane materiale per consentire alla vite di stringere la stessa alla cassa. Quindi ne deduco che venga fatta una semipunzonatura profonda un paio di millimetri per poi riprendere la sede esagonale con una punta da trapano in centro.....
Qualcuno mi sa togliere i dubbi.........
ha pensato alla soluzione a tuffo?
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Spiega.... Spiega.....
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Qualche tempo fa, un amico aveva bisogno di fare lo stampo per i tappi della bottiglia. Il metodo più semplice è stato fare un elettrodo con le rigature e lavorare un tondo in acciaio. il passaggio di corrente tra l'elettrodo e il materiale, fa si che venga inciso fino a creare la forma desiderata
Immagina un elettrodo con la forma della vite Audemar e il gioco è fatto. -
miche...
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Qualche tempo fa, un amico aveva bisogno di fare lo stampo per i tappi della bottiglia. Il metodo più semplice è stato fare un elettrodo con le rigature e lavorare un tondo in acciaio. il passaggio di corrente tra l'elettrodo e il materiale, fa si che venga inciso fino a creare la forma desiderata
Immagina un elettrodo con la forma della vite Audemar e il gioco è fatto
Ok, una sorta di elettroerosione... Bene allora come dicevo ( Apparte la diversa lavorazione) si procede con una penetrazione di uno/due millimetri e poi si riprende il centro dell'esagono con punta da trapano .... Immagino...
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non ne hai bisogno. prima passa il cilindro per la sede della vite. Alla fine si lavora la testa e non hai bisogno di rettifiche perchè il taglio è precisissimo . -
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Questa non la sapevo.. . -
miche...
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non ne hai bisogno. prima passa il cilindro per la sede della vite. Alla fine si lavora la testa e non hai bisogno di rettifiche perchè il taglio è precisissimo
Quindi, prima il foro circolare.. poi, suppongo, l'elettrodo avrà una sede centrale cilindrica che si innesta sul foro circolare così da prendere la posizione.. dopo di che si fa scendere l'elettrodo per l'erosione.. o si fa tutto ad elettrodo compreso il foro circolare. -
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Forse da questo video si può capire qualcosa, anche se si vede solo la lunetta.
http://m.youtube.com/watch?v=zn0UHZuOEeY
1.10 particolare viti
http://m.youtube.com/watch?v=k9fl22vk8J4
Su youtub ci sono un sacco di bei video di AP, gli stessi delle mostre sul Royal Oak di Milano e Parigi. -
sheva76.
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Non è un elettrodo ad erosione a creare l'esagono ma una fresa a controllo numerico ad alta velocità e precisione... . -
miche...
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Non è un elettrodo ad erosione a creare l'esagono ma una fresa a controllo numerico ad alta velocità e precisione...
È una tua supposizione o una certezza documentata? Perché ritengo impossibile che una fresa faccia cave esagone se non con raggiature enormi rispetto a questa microlavorazione... Ma per carità, pronto ad essere smentito .. ma anche molto certo dell'impossibilità di ciò che affermi.. anche perché quanto grande sarebbe, di diametro, la punta di questa fresa ?. -
Isotopo 235.
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sheva76.
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Non è un elettrodo ad erosione a creare l'esagono ma una fresa a controllo numerico ad alta velocità e precisione...
È una tua supposizione o una certezza documentata? Perché ritengo impossibile che una fresa faccia cave esagone se non con raggiature enormi rispetto a questa microlavorazione... Ma per carità, pronto ad essere smentito .. ma anche molto certo dell'impossibilità di ciò che affermi.. anche perché quanto grande sarebbe, di diametro, la punta di questa fresa ?
http://m.youtube.com/watch?v=zn0UHZuOEeY
Guarda il video...stiamo parlando di micro meccanica, frese così piccole esistono eccome come esistono pantografi a controllo numerico in grado di fare questo tipo di micro lavorazioni .... -
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Interessante discussione.......
Non mi ero mai posto la domanda.
Se dovessi ipotizzare direi che, vista la semplicità del pezzo, uno stampaggio (a freddo od a caldo) con una pressa sarebbe la soluzione più economica.
Ma, ripeto, non lo sò quindi aspetto chi ha notizie più precise.Interessante discussione.......
Non mi ero mai posto la domanda.
Se dovessi ipotizzare direi che, vista la semplicità del pezzo, uno stampaggio (a freddo od a caldo) con una pressa sarebbe la soluzione più economica.
Ma, ripeto, non lo sò quindi aspetto chi ha notizie più precise.
Mi correggo !!
Ho appena visto il bellissimo video e sembra che in effatti le sedi esagonali siano scavate dal pieno con una mini-fresa a controllo numerico......
P.S.: avete visto come satinano verticalmente la lunetta? solo una o due passate dall'alto in basso su un piano abrasivo....... -
miche...
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È una tua supposizione o una certezza documentata? Perché ritengo impossibile che una fresa faccia cave esagone se non con raggiature enormi rispetto a questa microlavorazione... Ma per carità, pronto ad essere smentito .. ma anche molto certo dell'impossibilità di ciò che affermi.. anche perché quanto grande sarebbe, di diametro, la punta di questa fresa ?
http://m.youtube.com/watch?v=zn0UHZuOEeY
Guarda il video...stiamo parlando di micro meccanica, frese così piccole esistono eccome come esistono pantografi a controllo numerico in grado di fare questo tipo di micro lavorazioni ...
Ok, mi hai tolto tutti i dubbi... Ti ringrazio molto e scusami se ho dubitato... È incredibile che ci siano queste frese... Chissà se è sempre stato così fin dalla prima produzione....