Pulsar P3 Date Command: Mini Recensione

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  1. vpn
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    Grazie tante Zevio! E' un grande onore. ^_^
     
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  2. lucasultano
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    Leggendo una vecchia rivista del settore ...... il primo Pulsar è stato realizzato da Hamilton nel 70 , è esatto ?
     
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  3. vpn
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    Precisamente, il Pulsar realizzato dalla Hamilton, e mostrato nel '70, era il prototipo che fu realizzato in collaborazione con la Electro/Data, infatti il P1, debuttò solo un anno dopo, anche se "virtualmente" (alcuni dei primissimi P1 riportavano 1971 come anno di produzione, ma sono piuttosto rari. Principalmente molti di questi sono i cosiddetti "Salesman's Model", dati esclusivamente ai rappresentanti della Hamilton -poi della Time Computer- per pubblicizzare il P1), mentre fu distribuito effettivamente solo nel 1972, anno in cui la HDWD (Hamilton Digital Watches Division) fu smembrata dalla Hamilton, per volere della HMW Industries, diventando la Time Computer Incorporated. Il prototipo mostrato nel '70 fu l'unico vero "Hamilton Pulsar". :)

    Auto-cito un mio vecchio intervento sulla genesi del P1:

    CITAZIONE (vpn @ 18/9/2012, 18:28) 
    Ma non solo, molti furono anche i prototipi e le proposte di stile realizzate per il suo predecessore, il P1. In tutto le proposte per il P1 furono ben cinque. Il primo prototipo, nel 1970, fu realizzato interamente dalla Hamilton, con modulo della Electro/Data, che fu il prototipo che fu effettivamente mostrato alla stampa, l'unico vero Hamilton Pulsar, questo qui (IMHO molto bello, peccato che questo stile non fu scelto per la produzione su piccola scala. Immaginatelo con il modulo del P2 e la scritta Pulsar sulla parte superiore della cassa, abbinato ad un cinturino a maglie orizzontali in stile Zenith Futur, sarebbe fantastico!):

    expt1)


    Dopodichè, un anno dopo, s'iniziò a pensare la versione definitiva da produrre in serie limitata, e per far ciò, fu chiamato l'artista americano Ernest Trova, a cui fu commissionata la realizzazione di un prototipo per la cassa del nuovo orologio. Il progetto di Trova però, non fu mai portato avanti, dato che la cassa progettata da Trova risultava troppo futuristica, e soprattutto troppo grande di dimensioni per poter essere abbastanza portabile.
    Ecco uno dei pochi disegni che mostrano la proposta di Trova:

    Trova%209


    Dopo che la sua proposta fu scartata, la Hamilton (dato che allora la divisione degli orologi digitali, stiamo parlando del 1970, era ancora appartenente alla Hamilton) chiamò Jean Wuischpard, un designer di orologi svizzero di madrelingua francese, che si occupò dei restanti tre prototipi del P1, il primo prototipo ufficiale, il WP-01 (abbreviazione di Wuischpard Prototype 1), un secondo prototipo, il WP-02, ed un terzo prototipo (WP-03?), di cui non si conosce pressochè nulla, che aveva una cassa completamente in plastica, ed era concepito come variante "più sportiva" dell'orologio che poi sarebbe diventato il Pulsar P1. Ecco un'immagine del prototipo WP-01:

    WP-01-500)



    Da come si vede, Wuischpard giocò molto sui contrasti e sulla forma del filtro, che era ispirata alla posizione delle cifre nel modulo della Electro/Data, che aveva la visualizzazione dei secondi sotto quella delle ore e dei minuti, presentando un display a sei cifre. Il prototipo però fu scartato, ma da questo prototipo, la Hamilton brevettò la proposta di Wuischpard della "fibbia con scomparto" per poter riporre il magnete quando non si utilizzava. Questo brevetto poi passò alla Time Computer, insieme a tutti i progetti della ex divisione orologi digitali della Hamilton.

    Vorrei poter anche mettere delle immagini del WP-02, compreso delle sue informazioni, ma purtroppo di questo secondo prototipo del P1, non si sa nulla, e probabilmente oggi non è rimasto niente di questo secondo prototipo, compreso il misterioso Pulsar di plastica che non entrò mai in produzione. Si presume che il motivo per cui il prototipo del P1 in plastica fu cassato, era dovuto al fatto che avrebbe potuto dare un'aria "cheap" ad un prodotto di altissima orologeria.

    Ma nel 1972, quei prototipi portarono al debutto del P1, che diventò il primo orologio elettronico digitale della storia, ma che -commercialmente- fu un bagno di sangue: l'orologio non fu prodotto in serie, era prodotto in maniera semi-artigianale, ed il suo modulo, realizzato dalla Electro/Data, era piuttosto inaffidabile, e questo portò la Time Computer, che già si era divisa dalla Hamilton nei primi del '72 (nonostante per alcuni ritardi nella comunicazione, le brochure ufficiali e i fondelli dei P1 mostravano ancora la scritta "Hamilton Watch Co."), a richiamare quasi tutti i P1, per sostituirli con un nuovo modulo, derivato dal modello che sarebbe succeduto al P1, e che avrebbe rappresentato la "prova del fuoco" per la sopravvivenza della TCI stessa, e per saggiare il gradimento del grande pubblico nei confronti del "computer temporale", il P2, che passò alla storia come il primo orologio digitale elettronico prodotto in serie. Ecco un'immagine del P1, qui con il modulo derivato dal P2:

    (IMG:pulsar+p1+led



    E questo il rarissimo P1 con il modulo originale della Electro/Data, questo appartenente ad un mio amico collezionista. Come potete vedere, i primissimi P1 non erano realizzati con la tradizionale cassa d'oro massiccio, bensi, i primi 50, soprannominati "Salesman's watch", erano dati solo ai rappresentanti della TCI, per scopi pubblicitari, ed avevano una cassa fatta da una lega di argento e nickel.
    L'orologio funziona parzialmente, ed ha molti malfunzionamenti.

    dsc5095900x13503)


    Oggi trovare un P1 con il modulo originale della Electro/Data, è quasi come trovare il Santo Graal, dato che attualmente sono solo 5 i P1 che hanno il loro modulo originale. Forse ce ne potrebbero essere altri, ma è una cosa incerta. Si sa solo, che i moduli E/D di questi P1 hanno vari problemi, tra cui segmenti mancanti e/o più scuri del dovuto, oppure perdono secondi. Ma comunque, già avere un P2 o un P3 al polso, è avere un importante pezzo di storia dell'orologeria. Insomma, il P1, fu sì un successo per il fatto che rivoluzionò per sempre il mondo dell'orologeria, ma dall'altra parte, fu un disastro di proporzioni gigantesche, dato che con l'imponente richiamo dei P1 con i moduli Electro/Data, la Time Computer andò in attivo solo quando il P2 entrò in produzione nella fine del 1972.


    Edited by vpn - 6/1/2013, 13:41
     
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  4. lucasultano
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    Allora è esatto !!! C'è anche la foto del prototipo al polso di uno dei suoi co-inventori John Bergey ..... pensavo non fosse veritiero l'articolo ....

    Ottimo , grazie mille !!! ;)
     
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  5. Grifone66
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    CITAZIONE (vpn @ 7/12/2012, 15:05) 
    Pulsar P3 Date Command: Mini Recensione
    ...

    ...che bella "recensione" !!!

    clapping

    davvero interessante, complimenti e grazie per la condivisione

    ;)
     
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  6. vpn
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    CITAZIONE (lucasultano @ 7/1/2013, 00:28)
    Allora è esatto !!! C'è anche la foto del prototipo al polso di uno dei suoi co-inventori John Bergey ..... pensavo non fosse veritiero l'articolo ....

    Ottimo , grazie mille !!! ;)

    Fantastico! Se è possibile, sarebbe bello poter scannerizzare l'articolo e la fotografia, per poterla includere nella mini recensione del suo predecessore, il Pulsar P2, figlio diretto del P1. :)

    CITAZIONE (Grifone66 @ 7/1/2013, 10:56)
    CITAZIONE (vpn @ 7/12/2012, 15:05) 
    Pulsar P3 Date Command: Mini Recensione
    ...

    ...che bella "recensione" !!!

    clapping

    davvero interessante, complimenti e grazie per la condivisione

    ;)

    Grazie Grifone! Sono ben felice che hai apprezzato la recensione di questo particolare e affascinante segnatempo, che, come tutti i modelli realizzati dalla Time Computer a marchio Pulsar, ha segnato la storia dell'orologeria digitale.
     
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    Grande vpn, le tue presentazioni sono sempre una meraviglia.
    Peccato solo che tu mi abbia fatto venire voglia pure di un orologio a led, mannaggia... :angry: non vi sopporto più!!! :angry: :angry:
    :ph34r: :ph34r: :woot: :woot: :woot:
     
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  8. lucasultano
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    CITAZIONE (vpn @ 7/1/2013, 12:04) 
    CITAZIONE (lucasultano @ 7/1/2013, 00:28)
    Allora è esatto !!! C'è anche la foto del prototipo al polso di uno dei suoi co-inventori John Bergey ..... pensavo non fosse veritiero l'articolo ....

    Ottimo , grazie mille !!! ;)

    Fantastico! Se è possibile, sarebbe bello poter scannerizzare l'articolo e la fotografia, per poterla includere nella mini recensione del suo predecessore, il Pulsar P2, figlio diretto del P1. :)

    CITAZIONE (Grifone66 @ 7/1/2013, 10:56)
    CITAZIONE (vpn @ 7/12/2012, 15:05) 
    Pulsar P3 Date Command: Mini Recensione
    ...

    ...che bella "recensione" !!!

    clapping

    davvero interessante, complimenti e grazie per la condivisione

    ;)

    Grazie Grifone! Sono ben felice che hai apprezzato la recensione di questo particolare e affascinante segnatempo, che, come tutti i modelli realizzati dalla Time Computer a marchio Pulsar, ha segnato la storia dell'orologeria digitale.

    Non riesco .....l'orologio n 23 ottobre 1994 a pag 160 se qualcuno non riesce .... faccio le foto !!
     
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  9. vpn
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    Fantastico, grazie Lucasultano! :D

    CITAZIONE (CalVa @ 7/1/2013, 20:57) 
    Grande vpn, le tue presentazioni sono sempre una meraviglia.
    Peccato solo che tu mi abbia fatto venire voglia pure di un orologio a led, mannaggia... :angry: non vi sopporto più!!! :angry: :angry:
    :ph34r: :ph34r: :woot: :woot: :woot:

    La scimmia per i LED è più che legittima, mio amico CalVa, non dovrebbero mai mancare in una collezione, tant'è che ne ho ben sei di modelli! Più LED per tutti! (cit. par.) :woot:
    Ti raccomando un bel Pulsar P2, o un P3, oppure un Compu-Chron con modulo Hughes Aircraft, oppure il mitico orologio a LED Commodore, che puoi trovare facilmente NOS sulla baja. ;)

    Se invece vuoi qualcosa di elegante... Vai sul Bulova Computron "Automobilista", non rimarrai deluso! ^_^
     
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    CITAZIONE (vpn @ 7/1/2013, 21:43) 
    La scimmia per i LED è più che legittima, mio amico CalVa, non dovrebbero mai mancare in una collezione, tant'è che ne ho ben sei di modelli! Più LED per tutti! (cit. par.) :woot:
    Ti raccomando un bel Pulsar P2, o un P3, oppure un Compu-Chron con modulo Hughes Aircraft, oppure il mitico orologio a LED Commodore, che puoi trovare facilmente NOS sulla baja. ;)

    Se invece vuoi qualcosa di elegante... Vai sul Bulova Computron "Automobilista", non rimarrai deluso! ^_^

    Ecco, bastava solo mi citassi C= per rovinarmi del tutto caro vpn :woot: :woot: :woot:
     
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  11. vpn
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    CITAZIONE (CalVa @ 7/1/2013, 22:22) 
    Ecco, bastava solo mi citassi C= per rovinarmi del tutto caro vpn :woot: :woot: :woot:

    Allora ci ritroveremo presto al tuo polso un LED Commodore preso per colpa della scimmia che ti ha fatto salire il sottoscritto, LED Man colpisce ancora! :woot: :lol: :P

    Tornando al Pulsar P3, ecco due video estratti da un filmato promozionale, datato 1974. Da notare... Alla fine del secondo video, si vedono altri modelli che successivamente entrarono a far parte della gamma Pulsar, tra cui il P4 Dress ed il Big Time, che nel 1974 erano poco più che prototipi. La serie P4 debuttò solo un anno dopo. ;)

     
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  12. shake812
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    Ciao a tutti.
    Intanto aggiungo anche i miei complementi a VPN per la bella recensione del P3.
    Sono + o - da sempre, un fortunato possessore del P3, da quando cioè venne regalato a mio padre nell'estate del 1975, e sono sempre ammirato dalla bellezza estetica ma anche funzionale di questo splendido pezzo di storia: sarò di parte, ma secondo me tra gli orologi digitali non c'e mai stato niente di così innovativo ed equilibrato.
    Tuttavia non ho mai occasione di indossarlo anche se ogni anno in estate mi ritorna la voglia di farlo (visto anche che al polso libero, fa la sua bella figura!).
    Vi chiedo: dove posso acquistare le batterie e soprattutto quale modello?
    Anni fa trovai una pila con sopra stampigliata una sigla PX625A (Cina!) che tutto sommato si alloggiava bene, ma ora non riesco più a ritrovarla.
    Avete suggerimenti?

    Edited by shake812 - 22/7/2013, 16:15
     
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  13. vpn
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    Ciao Shake, grazie per aver apprezzato la recensione! Le batterie che usa il Pulsar P2 e il P3 Date Command sono le 357 all'ossido d'argento, che sostituiscono le vecchie 355, non più in produzione. Comunque, per utilizzare le 357, devi realizzarti dei distanziatori affinchè le batterie si adattino all'alloggiamento delle vecchie 355, e non si muovano all'interno del modulo, così non si verificano malfunzionamenti. In commercio ci sono delle batterie che hanno lo stesso diametro delle 355, ma uno spessore più elevato, e sono assolutamente da evitare, poichè il loro spessore può danneggiare il modulo, facendolo spaccare, quindi solo le 357 (AG13/LR44 nella versione alcalina) sono le batterie raccomandate per i Pulsar, eccetto i modelli da donna.
    Ecco come appare un modulo Pulsar con le 357 e i relativi distanziatori (fonte Oldpulsars):

    Module-Spacers-sm



    Puoi realizzare i distanziatori in questo modo:

    Prendi un tubo di gomma dal diametro esterno di 14mm e dal diametro interno di 11mm, taglialo ed infilaci le due pile 357 dentro il tubo. Dopodichè, taglia il tubo per formare due piccoli anelli, le pile vanno messe dentro questi anelli. Ti sei fatto così il tuo paio di distanziatori in casa, senza dover spendere soldi per comprarli su Ebay.

    Accertati che il tuo P3 non abbia le batterie vecchie dentro! In quel caso potrebbero aver versato acido e di conseguenza aver distrutto il modulo dell'orologio. (Danno comunque riparabile, ma che richiede di ricostruire il modulo).

    Una volta che hai fatto i distanziatori, puoi portarlo ad un orologiaio per mettere le nuove batterie, oppure puoi aprirlo da te, come si vede in questo video di Youtube:



    Ricordati, se vuoi cambiare le pile da solo, scarica sempre la tua elettricità statica! Perchè anche una piccola scarica elettrostatica può danneggiare il modulo. Se non hai la piastrina di metallo per svitare l'anello che tiene fermo il fondello dell'orologio, puoi usare un paio di forbici o una pinzetta dal beccuccio lungo e sottile. In questo caso fai molta attenzione, perchè potresti graffiare il fondello, se ti sfugge di mano.

    Aspettiamo poi la presentazione e le foto del tuo P3 una volta resuscitato! ^_^

    Le batterie che raccomando per il tuo P3 sono la Renata 357, oppre in alternativa le Sony SR44W, poichè sono quelle che hanno il miglior rapporto di amperaggio e qualità, ed hanno una durata piuttosto lunga.

    Edited by vpn - 17/7/2013, 10:57
     
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  14. shake812
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    Grazie VPN per le utilissime indicazioni.
    Devo dire che ho avuto paura di aver combinato disastri dopo i primi tentativi di sostituzione delle batterie: distrattamente le inserivio nei modi più strani ma fortunatamente poi tutto ha funzionato.
    Non sono in grado di scrivere una bella recensione anche perchè probabilmente già tu hai riportato tutto quello che c'era da dire :-)
    Aggiungo solo qualche curiosità a cui forse puoi fornire dei chiarimenti:
    1) sul fondello del mio è riportato il numero di serie 507292: quali altre informazioni può rivelare questo numero?
    2) sempre sul fondello del mio P3, a differenza del tuo, gli alloggiamenti del magnete per la regolazione dell'orologio non riportano alcuna indicazione incisa o stampigliata: ci sono stati stock di produzione differenti in tal senso?
    3) fortunatamente conservo ancora la scatola originale con istruzioni (in 8 lingue diverse, tra cui l'Italiano) e una bustina contenente 2 maglie aggiuntive del bracciale e un magnete di scorta oltre quello contenuto nella fibbia.
    4) a differenza di quanto scrivi nella tua recensione mi risulta che il P3 conteggi tutti gli anni come di 366 giorni, per cui solo negli anni bisestili non sono necessarie correzioni (in pratica supporta solo gli anni bisestili).
    5) nella mia memoria è presente un settaggio relativo all'anno di calendario in corso (e mi ricordo che andava dal 1970 (forse) al 2020), ma siccome non sono riuscito a ritrovare questo settaggio, forse è frutto della mia immaginazione! Devo rileggere le istruzioni se per caso non fosse scritto li sopra.
    Infine allego qui una foto del mio P3 e un link dove ho inserito tutto il servizio fotografico.
    IMG_20130720_090236_zpsccca518f

    La serie di foto al completo:
    [URL=http://s1274.photobucket.com/user/shake812/library/#/user/shake812/library/Pulsar%20P3?sort=2&page=1&_suid=137449448890505773495086169856]

    P.S. incredibile: ho ritrovato anche una pila di quelle originali che in passato hanno alimentato il mio P3 :-), non ho resistito a mettere le foto anche di quella!!

    Edited by shake812 - 22/7/2013, 16:09
     
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  15. vpn
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    Bellissimo il tuo P3 Shake! Al momento però si vede solo una fotografia! :P

    Puoi scoprire l'anno di produzione del tuo P3 guardando sulla fisarmonica del bracciale (la parte del bracciale che si chiude a fisarmonica, agganciandosi alla scatoletta). Sulla parte esterna della "fisarmonica" ci deve essere stampato il mese e l'anno di produzione. Per esempio sul mio è 9-74, ossia settembre del 1974.

    Da quanto vedo, il tuo P3 ha la cassa prodotta dalla EPSA, che ha alcune piccole differenze rispetto a quella prodotta negli USA dalla Star Watch Case Company.

    Mentre per quanto riguarda il calendario, il P3 Date-Command, come tutti gli altri Pulsar con calendario, supportano solo il giorno del mese, il mese dell'anno, e l'indicazione AM/PM. :)

    Ecco le altre foto del P3 di Shake, che ho reso visibili con il link diretto da Photobucket:

    IMG_20130720_085843_zps8cf6b357

    IMG_20130720_085940_zps48bae948

    IMG_20130720_090056_zps9957b191

    IMG_20130720_090246_zps19a991dd

    IMG_20130720_111933_zpsdfba2ecb

    IMG_20130720_112139_zpsc1163d2f

    IMG_20130720_112234_zps1dc3d2aa

    IMG_20130720_112250_zps5a0d9363



    E le batterie originali, le Ray-O-Vac RW25 (355 nella versione all'ossido d'argento), non più in produzione dalla fine degli anni '90.

    IMG_20130722_141513_zps8c36e1af

    IMG_20130722_141639_zps634338f6

    IMG_20130722_141939_zps50a49ba8



    Edited by vpn - 22/7/2013, 16:16
     
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