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Ambros.
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Piccolo contributo con tasti a pompa oro giallo
..e uno tasti quadri oro rosa..
Certo che questo è davvero un intervento a gamba tesa!. -
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http://img823.imageshack.us/img823/795/imagetxve.jpg
http://img43.imageshack.us/img43/8014/imagehlc.jpg
http://img844.imageshack.us/img844/1706/imagecxc.jpg
Rosa 38 mm
Ref 12296. -
Ambros.
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A parer mio i font non rispecchiano le vecchie grafiche, il nove chiuso nel contatore delle ore parla da solo, escludendo la grafica anni 60 con i font allungati.
Inoltre le sfere ore e minuti sono state presumibilmente adattate, trottouse corta, disco luna anni 40,....insomma, questa tipologia di orologi insieme ad un'altro tipo con anse a pronunciate, sempre di grande diametro, tutti con quadranti neri, tutti che arrivano dall'australia, mi danno MOLTO da pensare.
Saluto
A.
[/QUOTE]
Caro Alberto,
i tuoi dubbi mi hanno fatto riflettere,
ed in questi giorni ho fatto una ricerca su internet per capirne di più.
Come già ti dissi, tre anni fa ho letto un topic su un sito inglese su cui si discuteva su di un orologio analogo.
Iniziando dalla tipologia che hai definito "con anse pronunciate",
ho visto un paio di esemplari: entrambi hanno quadranti analoghi (più o meno...) al mio,
ed entrambi mi sembrano del tutto improponibili;
il primo, venduto in Francia ad un'asta per 2.500 euro, ha un bell'aspetto,
sfere folli, monta in calibro 283 degli anni 40 con ghiera, assolutamente non pertinente al modello,
e purtroppo non ci sono i numeri di seriale e referenza.
Eccone una foto:
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il secondo (esteticamente del tutto identico al primo) ha pecche anche più grandi:
quadrante come sopra, cassa corrosa (dunque materiale scadente) calibro 287, seriali cancellati ma del tutto non pertinenti;
eccolo:
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Riassumendo, il mio personalissimo giudizio su questa tipologia,
almeno a giudicare da questi due esemplari che comunque andrebbero sempre visti dal vivo,
mi sembra totalmente negativo: entrambi probabilmente assemblati e cassa inverosimile per i criteri della Mason.. -
Ambros.
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Passando al secondo "modello" che lascia perplesso l'amico Buba01,
ho solo tre modelli su cui impostare un ragionamento;
oltre al mio esemplare, c'è quello pubblicato su wikipedia sotto la voce Universal Geneve,
del tutto identico al mio, ma non ci sono ultriori informazioni che possano esserci d'aiuto;
questa la foto di wikipedia
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Come si vede, anche qui le sfere sono a fantasia..
mentre la cassa appare del tutto identica alla mia, come identico è il quadrante.
Si noti che la grafica della "seconda tipologia" incriminata è decisamente diversa (e più plausibile)
della grafica della "prima tipologia" incriminata, anche se ad una prima occhiata sembrano simili.
Ma per entrambe le tipologie di quadranti non vengono rispettati i criteri generali
che io stesso ho indicato all'inizio di questo topic (che comunque non vanno presi come oro colato,
ma come semplici indicazioni di massima, per orientarsi in prima battuta).
In particolare, oltre alla grafica diversa, nei primi due quadranti neri manca totalmente la scritta SWISS
che - nel dopoguerra - non può non apparire sui prodotti UG. -
Ambros.
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Il terzo esemplare di questa seconda tipologia è passato sulla baia circa 4 anni fa,
da un venditore di Sidney, e conservai la foto che sottopongo al vostro giudizio.
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Anche qui cassa del tutto identica ai primi due esemplari,
ed anche qui stesso quadrante e sfere a fantasia.
In questo caso c'era anche la foto del fondello, riportante la referenza 22297 - 2 ed il seriale 1.717.XXX,
e l'orologio montava il calibro 281;
l'analogia di questo esemplare con il mio è forte, posto che hanno la medesima referenza,
seriali diversi di qualche centinaio di numeri appena, ed il medesimo calibro 281.
Le conclusioni non sono facili come per la prima tipologia incriminata:
il mio orologio ha un calibro 281 rodiato (esattamente come deve essere, uguale a quello della referenza 22297)
la referenza appare plausibile, ed il seriale appare plausibile, le scritte interne ed esterne del fondello sono esattamente
quelle che devono essere ed ordinate nel medesimo modo della precedente referenza;;
Inoltre mentre la prima tipologia è inguardabile, questo modello (se dovesse essere stato creato ad arte)
sarebbe davvero ben riuscito (falsario da assumere da UG );
certo il quadrante mi lascia davvero perplesso (non le sfere nel mio unico caso, nonostante l'opinione di Buba01),
l'esistenza della "prima tipologia" incriminata non depone a favore,
e le manomissioni sul vintage sono all'ordine del giorno...
Quali sono le opinioni del forum?. -
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Tutti questi ultimi modelli hanno sempre qualcosa di differente nella grafica dei quadranti: i 6 e i 9 del contatore delle ore a volte chiusi a volte aperti; i numeri del datario; il 60 dei secondi e così via. Però non ho idea se e quali possano essere autentici e quali belle ristampe (perché comunque se sono ristampe non sono male). Però, chi per un motivo, chi per un altro, a me sembrano tutte ristampe.
La cassa con grandi anse a ragno saldate alla carrure per me è una cassa assolutamente falsa.
Daniele. -
helter_skelter.
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Sono tutti quadranti falsi prodotti in far east. Tutti nero grenèè anzichè lucidi. . -
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Ciao Ambros.
Hai recuperato proprio gli esemplari che ricordavo... appunto quelli dubbi.
Ora non riesco a postare pero' come ti dissi in mp, la refrenza 22297 2 non ha cassa 38 mm .
Tale referenza e' una delle varie degli spillini con casse da 35 mm. (appena riesco posto qualche esemplare).
Posto questo, i quadranti, e mi riferisco alle grafiche, scusa ma sono ristampati, tutti.
Mi hai spiegato poi che, se non ho capito male, nel tuo esemplare il movimento si estrae dal lato quadrante. Ma.... ti sembra che con il fondello avvitato, sia l'unico cronografo universal che si conosca con questa particolarita'..
Poi e concludo, questa mattina, mentre pulivo la mia bagnarola al lago, mi ha chiamato Sala e il discorso e' andato dritto a questa questione.
Anche lui mi ha annichilito dicendomi che queste tipologie, proprio tutti gli esemplari che hai ricercato molto minuziosamente, sono fake. Tutti stranamente arrivano dall'Australia...
Ovviamente se fosse cosi me ne dispiacerebbe, ma questo e' quanto e' emerso.
Qualcuno si e' divertito pure a farlo passare per militare, imprimendogli amenicoli vari... sul fondello..
Resta cmq un cronografo affascinante.
Un saluto
A.
Edited by buba01 - 26/4/2013, 09:57. -
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Allora, visto che non mi piace parlare cosi tanto per....posto tre esemplari 22297 2 di cui uno quasi NOS ed altri con quadranti ristampati, ma questo non e' il tema di questo approfondimento
In ultimo uno di quelli incriminati con il fondello e il movimento .
Lascio i commenti ad altri
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Ecco il fake
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Edited by buba01 - 26/4/2013, 09:58. -
Ambros.
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Ciao Ambros.
Hai recuperato proprio gli esemplari che ricordavo... appunto quelli dubbi.
Ora non riesco a postare pero' come ti dissi in mp, la refrenza 22297 2 non ha cassa 38 mm .
Tale referenza e' una delle varie degli spillini con casse da 35 mm. (appena riesco posto qualche esemplare).
Posto questo, i quadranti, e mi riferisco alle grafiche, scusa ma sono ristampati, tutti.
Mi hai spiegato poi che, se non ho capito male, nel tuo esemplare il movimento si estrae dal lato quadrante. Ma.... ti sembra che con il fondello avvitato, l'unico cronografo universal che conosco ha questa particolarita'..
Poi e concludo, questa mattina, mentre pulivo la mia bagnarola al lago, mi ha chiamato Sala e il discorso e' andato dritto a questa questione.
Anche lui mi ha annichilito dicendomi che queste tipologie, proprio tutti gli esemplari che hai ricercato molto minuziosamente, sono fake. Tutti stranamente arrivano dall'Australia...
Ovviamente se fosse cosi me ne dispiacerebbe, ma questa e' quanto e' emerso.
Resta cmq un cronografo affascinante, qualcuno si e' divertito pure a farlo passare per militare, imprimendogli amenicoli vari...
Un saluto
A.
Grazie per le informazioni, Alberto,
come sai sono un tipo pignolo, ed amo sapere come stanno le cose.
Che la prima tipologia con le zampe a ragno fosse "a fantasia" mi era già chiaro.
Per la seconda, vedo con piacere un orologio della referenza 22297 - 2 giusto, che taglia la testa al toro;
come ti dicevo in mp, l'idea che il movimento si estraesse dal lato quadrante era bizzarra, almeno per UG,
e conseguentemente sospetta.
Ciò che è davvero assurdo è che questo modello (al falsario!) è venuto benissimo!!. -
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Vabbè "Ambros" superati gli anni cinquanta?
Dai inizio agli anni '60?
Ciao
A.. -
Ambros.
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Vabbè "Ambros" superati gli anni cinquanta?
Dai inizio agli anni '60?
Ciao
A.
Caspita,
sento già il rombo dei motori......... -
Ambros.
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Riassunto delle puntate precedenti:
- negli anni 40 il boom del modello Tri – Compax, tantissime forme di casse in tutte le tipologie di materiali, tantissimi quadranti (tuttavia con elementi costanti e riconoscibili), tanti gli esemplari prodotti e giunti fino a noi;
- negli anni 50 la produzione si riduce, le casse sono prodotte in un numero minore di varianti e generalmente solo in oro o acciaio, si introducono i pulsanti a pompa, i quadranti si aggiornano nella grafica.
Nella seconda parte degli anni 50 prende piede la cassa con le anse elicoidali, prendendo spunto dal polerouter, che nel decennio successivo diventerà “la” cassa unica del modello; inoltre, ormai le casse sono tutte con i pulsanti a pompa.
Con riferimento alle lancette, gli anni 50 sono il periodo delle Dauphine, che inizialmente sono intere, e verso la fine del decennio hanno la scanalatura centrale per il trizio; molto usate anche le lancette a foglia con scanalatura centrale.
Negli anni 50 la lancetta centrale dei secondi, come per gli anni 40, è sempre quella con la coda terminante a bulbo, e solo nei primi anni 60 sarà sostituita dalla lancetta a coda tronca, inizialmente sempre nera, ma dopo il 65 spesso rossa.
Ecco un esemplare in oro (purtroppo non mio ) della fine degli anni 50, con una bella e semplice grafica.
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Ambros.
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Con gli anni 60 il Tri – Compax ormai utilizza sempre il calibro 281 e la cassa con le anse elicoidali (con rarissime eccezioni) con i pulsanti a pompa.
I quadranti iniziano a presentare sempre la tipica svasatura sui quattro quadratini, che sembrano quindi scalettati; le uniche fantasie, quindi, sono proprio sui colori e le varianti dei dials.
Ecco tre modelli (non miei ) del periodo 60/65, le lancette sono sempre le Dauphine fessurate, il primo quadrante è molto semplice ed elegante, gli altri due sono argentè; molto rappresentativo del periodo in questione quello satinato.
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Dopo il 65, inseguendo la moda del periodo, le lancette diventano tozze e tronche, la lancetta centrale dei secondi perde la coda a bulbo ed è spesso verniciata di rosso, come rossi spesso sono i dischetti del nome del giorno e del mese; la cassa con le anse elicoidali acquista la ghiera nera; alla fine del decennio (purtroppo) anche le piccole lancette dei quadratini divengono larghe e tozze.. -
Ambros.
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Ecco un esemplare (non mio) del 1965 circa:
come dicevo, le lancette divengono tozze, seguendo la moda del periodo,
la lancetta centrale dei secondi cambia forma, solito calibro 281, solita cassa ma quadrante fantastico!
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Qui, invece, la versione col quadrante satinato ma più tarda:
lancette tozze e lancetta centrale dei secondi rossa.
La disgrazia degli orologi UG degli anni 60 è che i numeri seriali e della referenza
vengono incisi sui fondelli in maniera estremamente leggera, già poco leggibili sin dall'origine,
ed alla minima lucidatura non si vedono più!
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PS: la lancetta rossa del quadrantino in basso del contaore è in posizione sbagliata!
..correttamente dovrebbe essere montata sul contagiorni....