ZIM B6-02: Direttamente da Kuibyshev.

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    CITAZIONE (vpn @ 19/5/2013, 21:41) 
    Il Chaika 3050-KR va avanti di 4 secondi al giorno

    Accidenti, ma è tantissimo per un quarzo. Hai idea di come e perché ciò sia possibile?
     
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  2. vpn
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    CITAZIONE (fmc000 @ 20/5/2013, 12:20) 
    CITAZIONE (vpn @ 19/5/2013, 21:41) 
    Il Chaika 3050-KR va avanti di 4 secondi al giorno

    Accidenti, ma è tantissimo per un quarzo. Hai idea di come e perché ciò sia possibile?

    Sembra sia una cosa fisiologica del movimento CRP-3050. Ho chiesto ad alcuni possessori su forum stranieri quant'è la precisione dei loro 3050 (un Chaika 3050-KR, un 3050-KR II e uno Slava Kvartz 3050 "ore del mondo"), e molti mi hanno confermato quest'andatura. Anche il vecchio Chaika che presi prima del secondo andava ugualmente avanti 4 secondi al giorno. Si può interventire con il trimmer, ma preferisco evitare di toccarlo, soprattutto perchè è un esemplare poco comune, essendo dell'annata 1977.

    Probabilmente ciò è dovuto alla qualità del quarzo usato dai Sovietici, che vibra in maniera non uniforme, oppure è dovuto al suo invecchiamento: se l'invecchiamento artificiale del quarzo non è stato fatto in maniera completa, la vibrazione non sarà regolare.

    Può anche darsi che con la differenza di temperatura, vivendo in un paese con clima mediterraneo -temperato- incida sulla performance dei 3050... In fondo il clima rigido che contraddistingue la Russia e la maggior parte dei paesi dell'ex Patto di Varsavia può aver fatto si che per evitare un forte rallentamento durante il freddo, gli orologi al quarzo venissero regolati un pò più veloci del normale, per non avere scarti eccessivi, ma quest'ultima è solo una mia ipotesi, dato che i quarzi Sovietici non sono termocompensati.

    Potrei quindi dire che la precisione della prima generazione di Sovietici analogici al quarzo non sia superiore a quella di un meccanico, bensì è più simile a quella di un meccanico tradizionale o un elettromeccanico. Non so dire però quale sia invece la precisione della seconda generazione, la 3056, ma penso sia diversa: non appena acchiapperò anche un esemplare con quel movimento (vorrei riuscire a fare mie le tre generazioni di movimento al quarzo CCCP, 3050, 3056 e 2356. La prima l'ho quasi fatta, mi resta solo la versione Slava, poi mi toccheranno le altre due generazioni), controllerò anche la sua precisione.

    Sul fronte dei digitali invece, il mio Elektronika-1 perde 4-5 secondi dopo due settimane, per poi stabilizzarsi (il massimo che ha perso è stato 10 secondi, senza andare oltre, ma non ho mai fatto misurazioni dettagliate sulla sua precisione).

    E ora mi sopraggiunge un'ipotesi... Non è che fu questo il motivo per cui il CRP-3050 e i 3056 non furono mai esportati a marchio Sekonda, mentre si dovette aspettare il debutto del Luch/Poljot 2350 per poterlo esportare nei mercati Occidentali?

    CITAZIONE (Donald Duck @ 20/5/2013, 12:14) 
    Il display "verdino" è quello che sento maggiormente vicino ad i miei gusti... il suo colore mi ricorda vagamente la visiera del casco dell'alieno di UFO... :D

    Grazie Carmine! Proprio il colore del pannello riflettente e quella cassa, così massiccia, che lascia pochissimo spazio al display, è stata una delle cose che mi ha intrigato di più di quest'orologio, oltre che per la storia e la tecnica che si porta dietro. Potremmo considerarlo una sorta di Optel LCD in salsa Sovietica, dato che tecnicamente sono simili, anche se il B6-02 ha uno schermo LCD molto più resistente rispetto a quello -molto fragile- montato sull'Optel.

    Edited by vpn - 20/5/2013, 16:49
     
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  3. Wojar
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    Mi sono informato un po' e posso confermare quanto scritto da Enzo: il movimento CRP 3050 ha una certa "attitudine" a correre (i miei dati parlano di 1, 1.5 sec al giorno).

    CITAZIONE (Donald Duck @ 20/5/2013, 12:14) 
    Il display "verdino" è quello che sento maggiormente vicino ad i miei gusti... il suo colore mi ricorda vagamente la visiera del casco dell'alieno di UFO... :D

    Carmine quanti ricordi..
    il comandante Straker e sopratutto le signorine di Base Luna :D
    (solo noi vecchietti possiamo capire :P )
     
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  4. vpn
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    CITAZIONE (Wojar @ 20/5/2013, 17:41) 
    Mi sono informato un po' e posso confermare quanto scritto da Enzo: il movimento CRP 3050 ha una certa "attitudine" a correre (i miei dati parlano di 1, 1.5 sec al giorno).

    CITAZIONE (Donald Duck @ 20/5/2013, 12:14) 
    Il display "verdino" è quello che sento maggiormente vicino ad i miei gusti... il suo colore mi ricorda vagamente la visiera del casco dell'alieno di UFO... :D

    Carmine quanti ricordi..
    il comandante Straker e sopratutto le signorine di Base Luna :D
    (solo noi vecchietti possiamo capire :P )

    Spero che anche il 3056 non abbia la stessa performance... Un Chaika 3056 è nella mia lista di aggiunte future... :woot:
    Credo che dovrò informarmi anche su UFO... :shifty:
     
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    Altra performance enciclopedica del mitico Enzo.
    Grande!
     
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  6. vpn
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    CITAZIONE (lelekas69 @ 20/5/2013, 22:13) 
    Altra performance enciclopedica del mitico Enzo.
    Grande!

    Grazie Lele! :)
     
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    è sempre un piacere leggere i tuoi lavori
    Complimenti Enzo
     
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  8. vpn
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    CITAZIONE (barino1978 @ 20/5/2013, 22:45) 
    è sempre un piacere leggere i tuoi lavori
    Complimenti Enzo

    Grazie Simone! Spero che arrivi presto a destinazione... Anche perchè ho parecchi dilemmi per il bracciale che devo montargli. :woot:
     
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    CITAZIONE (Wojar @ 20/5/2013, 17:41) 
    le signorine di Base Luna :D

    Il tenente Ellis... ho detto tutto!!! :woot: :woot: :woot:
     
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  10. vpn
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    Dopo una piccola ricerca, ho trovato il nome ufficiale del modello che era ZIM 3049 (Elektronika 3049 nella versione con tale marchio) dato che B6-02 era il codice di progetto. Da ciò si evince che l'orologio monta il modulo 3049 di seconda generazione, poiché la prima aveva un font diverso per il display, con i numeri non in corsivo e più squadrati, come si vede nella pubblicità di ELERS (Elektronzagranpostavka) nel post principale. :)
     
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  11. vpn
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    L'attesa è stata lunga, accidenti se è stata lunga! Sono passati quasi 45 giorni da quando lo ZIM 3049 ha lasciato Kuibyshev, per arrivare in Italia. La lunga attesa è stata dovuta a diversi fattori, tra cui l'incendio del Centro di Smistamento Internazionale di Mosca, che ha causato non pochi problemi (e tralaltro ha portato anche ad un cambio di vertice delle Poste Russe), ma fortunatamente, in questi giorni, le cose hanno iniziato a muoversi, arrivando finalmente in Italia, e oggi qui a casa mia.

    Ripercorriamo il momento in cui è arrivato, quando il postino, suonando al mio citofono, mi ha detto che c'era posta da firmare. Subito ho pensato che fosse la solita raccomanda di cose da pagare, ma quando sono sceso, ho notato che aveva uno strano pacchettino in mano. Ho firmato il contrassegno, senza pagare nulla di dogana (Deo Gratias!), ed il postino se n'è andato.

    Ho iniziato a guardarmi il pacchetto in ascensore, osservandolo nei suoi più minuti dettagli, e più lo guardavo e più sembrava di ritornare indietro nel tempo, proprio al periodo Sovietico, in cui i pacchi si chiudevano con lo spago. Così, una volta salito a casa, sono pronto per aprire il pacchettino contenente l'oggetto dei miei desideri, che stavo aspettando da parecchio tempo.

    ZIM_1_zps7792b16b



    Una volta rimossa la carta da pacchi, trovo una base in polistirolo, dove intravedo un cinturino in pelle da 18mm, e un buco al centro della base, protetto da una striscia di cartoncino. L'orologio è li! E così, con un paio di forbici, rimuovo il nastro adesivo e tolgo il cinturino, che lo metto prontamente in "archivio", potrà sempre tornarmi utile.

    ZIM_2_zps163b448f



    Ho impiegato un pò di tempo per togliere lo strato di skotch che copriva la base in polistirolo, dato che non si staccava facilmente, era quasi incollato alla base, ma alla fine ho vinto la battaglia contro il nastro adesivo, e dopo aver "archiviato" il cinturino, ecco spuntare una cosina che contribuisce ad aumentare l'atmosfera "Sovietica" del pacco...

    Una scatolina in vetroresina! Proprio come in epoca Sovietica, quando gli orologi erano venduti solo testa, all'interno di queste scatoline su cui era riportato il marchio dell'azienda produttrice, ed all'interno vi era il "Passport", ossia la documentazione tecnica dell'orologio. Quando vedo questa scatola sbucare davanti ai miei occhi, ammetto che ho una certa preoccupazione, dato che non vorrei ritrovarmi qualche sorpresa sgradita, come l'orologio non funzionante. Così, lentamente, la apro, e...

    ZIM_3_zpsadc86baf



    ...Un brivido mi assale. Un brivido gelido, che sà di morte, di abbandono. Come direbbero gli anglosassoni, l'orologio è DOA, "Dead on Arrival", "Morto all'Arrivo". Proprio così. Lo ZIM 3049, che tanto aspettavo, non funziona. Mi faccio prendere dal panico.

    ZIM_4_zpsce0d4401



    Ma sfruttando quel poco di lucidità che mi è rimasta, apro l'orologio, non notando nulla di irregolare.

    "Non è possibile" dico tra me e me. "Nelle foto del venditore l'orologio funzionava! Com'è possibile che ora non và?"

    E quindi, provo a vedere quale può essere il problema, sperando di non fare nessun danno, dato che era da tempo che non mettevo le mani su un digitale. Così, svito il contatto e rimuovo le batterie, due LR1130, e recupero la mia vecchia calcolatrice Texas Instruments che uso come tester casereccio per le batterie (funziona con qualsiasi batteria che abbia 1,55 volt, indipendentemente dalle dimensioni e dal diametro :woot: ).

    Quando metto la prima batteria, la calcolatrice si accende ed il display è perfettamente nitido e leggibile, ma le cose cambiano quando metto l'altra batteria: dopo aver montato questa, la calcolatrice non dà il minimo segno di vita. Quindi, recupero una 390 all'ossido d'argento mai usata che avevo in "archivio", e provo a vedere se sostituendo la batteria scarica con la 390, l'orologio riparte.

    Così, rimetto le batterie, rimonto tutto, ma senza chiudere il coperchio, e improvvisamente si risveglia il Russo che c'è in me: Rabotayet! Funziona! Mostrando sul display le 20:00 (la foto di sotto è stata scattata dopo, a lavoro finito :P)

    Il lavoro però non è ancora concluso, dato che l'orologio sì, ora funziona, ma nel momento in cui provo a regolarlo, non risponde ai comandi. Così, rimuovo il modulo dalla cassa, e armato di gomma per cancellare, pulisco i contatti dei pulsanti e quello delle batterie.
    Dopodichè, reinserisco le batterie, rimetto il modulo nella cassa, e quando premo con uno spillo, il secondo tasto per regolare l'ora, la regolazione avviene con successo! Noto però che, confermando pienamente l'arcaicità dell'orologio, la regolazione non avviene premendo continuamente il tasto, bensì avviene tenendolo premuto, cosicchè a ogni secondo cambia l'ora o il minuto, a seconda che si tenga premuto il secondo tasto (per regolare l'ora) o il terzo (per regolare i minuti). Così, dopo aver passato un pò di tempo per regolarlo, resetto i secondi per sincronizzarlo con l'orologio dell'INRIM, premendo il primo tasto, e richiudo l'orologio.

    Recupero il bracciale d'acciaio del mio Timex Q-Quartz, che per un motivo sconosciuto, ha smesso di funzionare (lo sostituirò in futuro con un "gemello"), da 19mm, ma che si adatta bene allo stile dell'orologio e finalmente, sono pronto per indossarlo!

    ZIM_5_zps5ee6df70



    Guardandolo con attenzione, ho notato alcune cose interessanti, che secondo me non fanno che contribuire al fascino di quest'orologio. Il pannello riflettente di colore verde, effettivamente contribuisce a rendere il display più leggibile alla luce. Infatti, quando questo è esposto alla luce calda, il suo contrasto è ottimo se lo si guarda frontalmente, infatti i primi orologi LCD avevano una buona leggibilità solo a livello frontale, e si dovette aspettare solo la fine degli anni '70, per avere display con un angolo di lettura superiore.

    Il suo contrasto invece cambia nel caso in cui la luce è fredda, in questo caso il display risulta leggermente meno contrastato, ma è una differenza che non si nota a meno che non si aguzza la vista. Inoltre, proprio come la concorrenza dell'epoca, che ricordiamo era fatta dalla prima generazione di orologi LCD ad inversione nematica, come l'Optel LCD, il Gruen Teletime, il Seiko 06LC e tanti altri, la frequenza di refresh (ossia il tempo che il display impiega tra lo spegnimento e l'accensione di uno dei segmenti) è piuttosto lenta, dato che i primi pannelli LCD ad inversione nematica assorbivano parecchia energia, e di conseguenza, una frequenza di refresh maggiore avrebbe portato ad un dimezzamento dell'autonomia delle batterie.

    Non è un caso, che la serie B6-02 adottava due batterie, una per dare energia al modulo elettronico, e l'altra per far funzionare il solo pannello LCD.

    Il pannello superiore invece, che riporta il logo della ZIM, è stato "rimaneggiato" dal precedente proprietario. Infatti, originariamente era blu, ma a causa dell'esposizione al sole, il pannello si è scolorito, diventando violetto. Così, il proprietario precedente ha ben pensato di riverniciarlo di nero, lasciando intatti solo il logo e la dicitura "Sdelano V SSSR". Quel pannello serve solo per motivi estetici, dato copre la cornice in acciaio che protegge il pannello LCD, e volendo, si può rimuovere. Comunque, nel caso in cui riuscirò a trovare un Elektronika 3049 non funzionante ma con un pannello in buone condizioni, provvederò a sostituirlo.

    La cassa invece, di ottone cromato, è quasi intonsa. L'unico graffio presente è nella parte laterale, all'altezza del tasto per la regolazione delle ore, ma a parte quel graffio, il resto della cassa è integra. Il vetro invece, realizzato in acrilico, presenta dei graffi di utilizzo, sia nella parte esterna che in quella interna. Ma la cosa più impressionante è il suo spessore, ben 14mm di altezza, rendendolo l'orologio dallo spessore più elevato che ho nella collezione. Spessore che è dovuto più a motivi estetici che a motivi tecnici, dato che il display, come del resto il modulo, sono posizionati 2mm più in basso rispetto alla feritoia, dando come l'impressione che l'orologio sia rinforzato con una "corazza" aggiuntiva, applicata sulla sua cassa. Le anse invece, sono da 20mm.

    Ecco una foto della parte laterale del 3049, che mostra quanto sia elevato il suo spessore:

    ZIM_8_zps53cece64



    Sembra di portare il timer di una bomba al polso! Anche il suo peso si sente parecchio, è persino più pesante del Pulsar P2. Per regolare l'orologio invece, si deve usare uno spillo e premere su uno dei tre tasti, che hanno le seguenti funzioni (andando dal primo in alto all'ultimo):

    Tasto A: Resetta i secondi (non visibili)
    Tasto B: Regolazione dell'ora
    Tasto C: Regolazione dei minuti

    Il fondello, come la sua controparte analogica, il Chaika 3050-KR, presenta uno "scalino" per evitare che la cassa tocchi direttamente il polso, preservando così la cromatura. Soluzione molto utile, seppur un pò "ingombrante" in altezza, per preservare la cassa dalla corrosione. Una particolarità sul fronte delle ore invece, sta nel fatto che mostra la 24esima ora. Quando infatti da 23:59 passa all'ora successiva, non passa a 0:00, bensì passa prima a 24:00, per poi dopo circa un secondo, passare a mezzanotte.

    ZIM_9_zps49208d0a



    Che dire? L'attesa è stata lunga, ma alla fine è stata ripagata. Sono molto soddisfatto dell'orologio, nonostante ho dovuto lavorarci un pò prima di poterlo rendere perfettamente efficiente. Ma avendolo al polso, si sente tutta la qualità di questo segnatempo, si capisce quanta cura sia stata messa per renderlo riuscito in ogni dettaglio, dato che esso doveva rappresentare la punta di diamante della tecnologia orologiera Sovietica. Si può facilmente immaginare lo stupore di un compagno Ivan, quando vedeva qualcuno -magari qualche funzionario del PCUS- avere al polso un orologio del genere.

    ZIM_10_zps1299cdc9



    Vi è anche un aneddoto in merito a questo modello, nella sua versione a marchio Elektronika. Nel 1976 il segretario di stato Americano Henry Kissinger si recò in Unione Sovietica, per poter discutere dei trattati SALT.

    Kissinger, fu ricevuto al Kremlino da Leonid Breznev personalmente, e questi notò che al polso del segretario di stato Americano, vi era un orologio molto particolare: un Pulsar P2.

    Breznev, restò affascinato dall'orologio di Kissinger, e quando quest'ultimo glielò mostrò al leader Sovietico, gli chiese se l'industria Sovietica stava lavorando ad un prodotto simile da poter piazzare sul mercato globale, e competere con la concorrenza Americana.

    Breznev rispose che non era ancora pronto un progetto di orologio con display a LED (nel '76 iniziò lo sviluppo del progetto B6-03), ma che gli ingegneri Sovietici avevano iniziato una piccola produzione di pre-serie di quello che sarebbe diventato il primo orologio digitale realizzato in URSS, l'Elektronika B6-02, appunto.

    Così, verso sera, Breznev ordinò agli ingegneri della NII-Zavod Pulsar di Mosca (che aveva curato la pre-serie e i primi esemplari del B6-02) di procurargli due esemplari pre-serie di Elektronika B6-02, con il modulo 3045, la prima generazione di modulo LCD prodotta in URSS. Una sarebbe stata data a Breznev stesso, e l'altra sarebbe stata donata a Kissinger.

    Quindi, il giorno dopo, Kissinger ritornò da Breznev, per parlare della situazione dell'Angola. E durante il discorso, il Leader Sovietico gli mostrò l'Elektronika al suo polso. Kissinger, rimase impressionato, reputando il prodotto molto interessante, e alla fine del suo viaggio diplomatico, gli fu regalato un B6-02. Ricevuto l'orologio dai Sovietici, Kissinger -che fu positivamente colpito dalla qualità costruttiva dell'orologio- suggerì che sarebbe stato un peccato non esportarlo fuori dai confini dell'Unione, e che un prodotto del genere avrebbe avuto tutte le carte in regola per poter competere contro l'allora crescente strapotere tecnologico del Giappone.

    Il B6-02 comunque, fu esportato a marchio Sekonda, anche se purtroppo non ebbe il successo che Breznev e Kissinger si erano augurati, dato che a causa della decisione tardiva di esportarlo in Occidente tramite accordi con la inglese Sekonda, la tecnologia del modulo 3049 (la prima generazione, la 3045, non fu mai esportata fuori dall'URSS), era oramai sorpassata rispetto alla concorrenza.

    Edited by vpn - 3/7/2013, 20:23
     
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  12. Nitrostorm
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    Grande come al solito!!!
    Io ho uno Zim manuale e non pensavo be esistessero di questo tipo!
    Complimenti!!
     
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  13. vpn
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    CITAZIONE (Nitrostorm @ 3/7/2013, 16:49) 
    Grande come al solito!!!
    Io ho uno Zim manuale e non pensavo be esistessero di questo tipo!
    Complimenti!!

    Grazie Nitrostorm! Gli ZIM digitali sono poco comuni, infatti il B6-02 è più facile trovarlo a marchio Elektronika che con il marchio ZIM. Infatti la fabbrica di Kuibyshev ha prodotto solo due modelli digitali, il B6-02 con il suo marchio qui presentato, e questo qui, a marchio Pobeda, con la cassa ricavata da un Pobeda meccanico e modulo Elektronika 5-204 (fonte Elektronikawatches). Lo stesso orologio, ma con una cassa leggermente diversa, era prodotto anche a marchio ZIM:

    pobeda_jkc-1



    Edited by vpn - 3/7/2013, 20:19
     
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  14. Wojar
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    Cinque minuti di applausi!
    Ottima presentazione.. come ci hai abituato ;)


    Sono felice che il "massiccione digitale" sia finalmente arrivato.. so quanto hai patito ^_^
     
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  15. vpn
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    CITAZIONE (Wojar @ 3/7/2013, 19:44) 
    Cinque minuti di applausi!
    Ottima presentazione.. come ci hai abituato ;)


    Sono felice che il "massiccione digitale" sia finalmente arrivato.. so quanto hai patito ^_^

    Grazie per aver dedicato il tuo tempo per leggere la presentazione Paolo! ^_^

    Rimango sorpreso dalla sensazione di solidità che dà quest'orologio a chi lo indossa. Sarà per l'incredibile altezza della cassa, o per le particolari scelte estetiche, ma lo rende davvero particolare, ha uno stile quasi "monolitico" direi. Il display con il pannello riflettente verde poi, contribuisce ad aggiungere un ulteriore tocco retrò al pezzo.

    Spero che un giorno riesca a trovare un pannello in buone condizioni (anche a marchio Elektronika), in modo che quello "rimaneggiato" a marchio ZIM possa preservarlo.
     
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64 replies since 19/5/2013, 12:34   1552 views
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