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spero di farcela dai...
a presto!
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Giuseppetrimb .
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Salve amici, mi piacerebbe fare qualche riflessione sociologica sulla boxe qui, in questa sede tanto qualificata di appassionati di altre discipline aventi comunque una base in qualche modo comune con lo sport che fu di Tyson, Monzon ecc. ecc. Oggi c'è quasi inflazione di discipline di difesa personale (sono vecchio, tanti anni fa c'erano solo Karatè, Judo, Aikido e boxe). Mi chiedo il motivo per il quale la boxe non va o va poco (non mi riferisco al livello agonistico). Nel paese ove vivo, alle porte di Parma, la palestra (che frequento poco poiché le mie sedute le faccio in città, vicino al mio studio) ha organizzato un corso di boxe ed io sono andato a vedere (e pure un po' a partecipare per quanto possibile)' ebbene: iscritti solo 4 ragazzini (molto in gamba) di 13-15 anni massimo, nemmeno un ventenne o trentenne! Questi rimangono di là a far pesi e body building, senza nemmeno venire a vedere. Perché? Eppure fioriscono corsi, come giá detto, di altre e sempre più numerose discipline esotiche (che apprezzo, intendiamoci, anch'io feci karatè). Avete una vostra opinione? Forse la boxe viene ritenuta meno efficace per la difesa personale (e sapete bene che questo sarebbe un clamoroso errore), oppure si pensa che sia obsoleta o comunque out? Gong...
Il mondo ruota attorno alle mode del momento, la boxe è ormai poco spettacolare rispetto agli spettacoli odierni che vediamo in tv, quindi un ragazzino si annoia a seguire un incontro di pugilato dopo averne visto uno di ufc o di wrestling wwe, credo che la parabola discendente della boxe sia inevitabile, io l'ho praticata per due anni, poi a causa di spostamenti lavorativi di città in città ho dovuto smettere e restare solo con il bodybuilding, peccato, ero bravino.. -
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Ciao a tutti, ma che bell'argomento 
, confesso che non ho letto tutte e 5 le pagine, almeno non tutto di tutte e cinque e devo dire che l'argomento è trattato con grande passione. Sono un sessantenne e poco piu' che ha passato gra parte della propria vita a "vivere e mangiare" con il lavoro della palestra, in buona parte con l'insegnamento delle arti marziali e attualmente con la boxe. Qualcuno si chiedeva il perche' la boxe non è piu' di attualita', bè, basterebbe fare un giro per certe palestre, che comunque sono quelle vere, per rendersene conto: strutture, ambiente ecc, tant'è che hanno piu' fortuna i club done fanno corsi di pre-pugilisica, aeroboxe, fitboxe e via dicendo. E poi, diciamolo apertamente, la boxe è sacrificio, disciplina e ripetitivita', meno fantasia e piu' noia che le recenti attivita' di moda attualmente. Io personalmente, ricordando i miei trascorsi di giovane atleta, devo risalire a quegli anni, i settanta, per ritrovare le stesse modalita': silenzio, concentrazione, esecuzione, massima serieta' nell'esecuzione; oggi ci provano, s'annoiano e se ne vanno...perdendo un cliente.
Poi si potrebbe continuare ancora a trovare motivazioni del perche' la boxe non va' o va poco in Italia.
Comunque amici delle due e quattro zampe, delle manate e smanacciate, delle pedate e ciavattate, delle leve, proiezioni e capriole, con i bastoni, senza bastoni, i coltelli, i tonfa ed i nunciaku, damosele e continuiamo a darsele allegramente in amicizia e col sorriso sulla bocca, perche' menasse in compagnia è bello
))
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Ero io che me lo chiedevo, anch'io sessantenne ma tutt'ora frequentatore di palestre di boxe, delle quali mi piace anche la particolarissima ruvida ed impareggiabile atmosfera. Il problema forse consiste nel fatto che nella boxe ci si fa un mazzo tanto (ma che ti mette in forma come nessun altro sport marziale, karatè escluso). Ancora oggi i miei maestri mi mandano su e giú di corsa dalle scale antincendio, fino al IV piano, e nei vari esercizi mi concedono uno sconto solo di qualche secondo in più e di qualche (solo qualche) numero in meno rispetto ai miei colleghi 35-40 enni. Che soddisfazione! E sotto la doccia tutti affratellati, giovani, vecchi, bianchi, neri, alti, bassi. . -
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E si, è un gran bel mondo; riuscendo ad escludere e/o perlomeno controllare quei rari soggetti che, essendo per lo piu' dei nerds o delle pippe immani, che riescono a fomentarsi da soli, anche gli incidenti vengono ridotti al minimo, poi ci sta tutto che nelle attivita' di combattimento qualche colpo solido s'incassi, altrimenti uno si da' al flipper aginistico ed al massimo gli viene l'artrosi all'in.
indubbiamente per interessare le persone ci vuole conoscenza, esperienza e fantasia nel lavoro: personalmente cerco, sulla base di un mio metodo, di variare la tipologia d'allenamento e, tolta la parte di riscaldamento e quella conclusiva di rilassamento e allungamento, la parte centrale tiene conto del ritmo delle riprese, tre minuti se sull'esercizio, un minuto sulla pausa...chi si ferma è perduto
Hi sempre avuto una preferenza per l'aspetto della difesa personale, a discapito dell'aspetto propriamente sportivo, dove o messo insieme le mie esperienze nelle varie discipline, anzi, grazie anche a diversi maestri avuti, sono/siamo stati antesignani del moderno mma. Devo ammettere che l'aver conosciuto maestri che hanno avuto esperienze all'estero a esteso il mio campo mentale e disciplinare, oltre che, per esperienza personale, ad avere poca stima per le "federazioni"
saluti. -
.E si, è un gran bel mondo; riuscendo ad escludere e/o perlomeno controllare quei rari soggetti che, essendo per lo piu' dei nerds o delle pippe immani, che riescono a fomentarsi da soli, anche gli incidenti vengono ridotti al minimo, poi ci sta tutto che nelle attivita' di combattimento qualche colpo solido s'incassi, altrimenti uno si da' al flipper aginistico ed al massimo gli viene l'artrosi all'in.
indubbiamente per interessare le persone ci vuole conoscenza, esperienza e fantasia nel lavoro: personalmente cerco, sulla base di un mio metodo, di variare la tipologia d'allenamento e, tolta la parte di riscaldamento e quella conclusiva di rilassamento e allungamento, la parte centrale tiene conto del ritmo delle riprese, tre minuti se sull'esercizio, un minuto sulla pausa...chi si ferma è perduto
Hi sempre avuto una preferenza per l'aspetto della difesa personale, a discapito dell'aspetto propriamente sportivo, dove o messo insieme le mie esperienze nelle varie discipline, anzi, grazie anche a diversi maestri avuti, sono/siamo stati antesignani del moderno mma. Devo ammettere che l'aver conosciuto maestri che hanno avuto esperienze all'estero a esteso il mio campo mentale e disciplinare, oltre che, per esperienza personale, ad avere poca stima per le "federazioni"
saluti
Personalmente vedo che in molti approfittano della moda del momento per divenire maestri di mma, krav maga e ultimi ritrovati che se pure efficaci nella loro essenza per come vengono proposti sono piu' che truffaldini e dannosi.
E come dicevi le federazioni non sono regolamentate, per cui ognuno che lo ritenga opportuno può aprirsene una ed avere a titolo i propri campioni, i propri iscritti e di conseguenza i propri intrioiti.. -
CoachMarco .
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Esattamente Salv, ed è un vero peccato... . -
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Iscritto alla Federazione (FKMI) tramite la Defendo K.M. per il secondo anno, devo dire che per quanto mi riguarda sono soddisfatto della scelta fatta, sia per i programmi di lavoro che vengono fatti in base alle varie cinture, sia per l'intensità con cui vengono svolti rapportati il più possibile alla realtà in cui ci si potrebbe trovare e sia per la qualità degli istruttori, tutte persone serie e preparate che arrivano da discipline tradizionali... .
Nell'arco della stagione è possibile poi partecipare a Stage con Campioni di varie discipline per migliorare alcune tecniche.
La F.K.M.I. è riconosciuta dal CONI. -
.Iscritto alla Federazione (FKMI) tramite la Defendo K.M. per il secondo anno, devo dire che per quanto mi riguarda sono soddisfatto della scelta fatta, sia per i programmi di lavoro che vengono fatti in base alle varie cinture, sia per l'intensità con cui vengono svolti rapportati il più possibile alla realtà in cui ci si potrebbe trovare e sia per la qualità degli istruttori, tutte persone serie e preparate che arrivano da discipline tradizionali....
Nell'arco della stagione è possibile poi partecipare a Stage con Campioni di varie discipline per migliorare alcune tecniche.
La F.K.M.I. è riconosciuta dal CONI
Una mia perplessità in merito a KM, senza volerne sminuire la potenzialità, è quella della omogeneità nell'insegnamento. Se un'istruttore proviene da 20 anni di karate ed uno da 20 anni di judo, non credo riescano ad insegnare il KM allo stesso modo, con le stesse tecniche, perchè ognuno tenderà sulla base delle esperienze personali a prediligere principi diversi.
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È oramai risaputo che le tecniche di autodifesa del K.M. siamo efficaci e in alcune situazioni anche letali, che trovano riscontro ed applicazione negli operatori specializzati della sicurezza, delle forze armate e della polizia non solo Israeliani ma di tutti i paesi del mondo.
Ti posso rispondere per la mia esperienza personale, gli Istruttori provengono si da discipline tradizionali, ma prima di insegnare le varie tecniche di difesa devono aver superato gli esami e conseguito le relative certificazioni (FKMI-WKMF-COS-Women Protect-Baton Defensive).
Ci insegnano a non infierire per non incorrere in complicazioni di natura penale e ad allontanarci subito dopo l'aggressione.
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Consiglio la lettura di questo bell'articolo di Mabel Bocchi sulla Gazzetta del 24-01-2014
Krav Maga, tecnica di autodifesa o solo moda?
Di origine israeliana questa tecnica di combattimento presuppone grande agilità e tempi di reazione molto ridotti. Perché prevenire è meglio che curare...
24 GENNAIO 2014 - MILANO

Bullismo, furti, stupri, aggressioni, omicidi: le nostre case, le nostre scuole, le strade, i parchi dovrebbero essere luoghi in cui sentirsi tranquilli e sicuri, ma così molte volte non è. Non passa giorno in cui la cronaca non ce lo ricordi. Subire e rassegnarsi oppure ribellarsi e opporsi?
MADE IN ISRAELE — Terza opportunità: fare il possibile per sopravvivere. È ciò che ti permette di ottenere il Krav Maga, che letteralmente significa “combattimento a corta distanza”. Una tecnica ideata dagli israeliani per difendersi, attraverso un'intelligente e immediata valutazione della pericolosità dell'aggressione e riuscendo a scegliere l'azione più efficace e rapida da utilizzare per salvaguardare la propria incolumità. Questo sistema di difesa, è abbastanza facile da assimilare, in quanto non vi è nulla di superfluo, ma solo pragmatismo, istintività, velocità di esecuzione delle azioni, fino all'eliminazione del problema. Tradotto significa: dileguarsi, o colpire e fuggire, oppure neutralizzare l'avversario. È solo da circa un decennio che il Krav Maga è divenuto una realtà di self defense anche per i semplici cittadini e non solo per le forze armate. Per questo motivo le diverse federazioni hanno scientificamente sviluppato metodi specifici adatti a ogni individuo, di qualsiasi corporatura, per cui donne, uomini e giovani, che vogliono potere autodifendersi in qualsiasi luogo e circostanza. A piedi, in auto, in ambienti chiusi o all’aperto.
IL CONTROLLO DELLO STRESS — Questo aspetto di preparazione emotiva occupa circa la metà del tempo dedicato all’allenamento. Dal momento che questa disciplina nasce nel tentativo di sopravvivere a una aggressione improvvisa in un luogo non protetto, vengono utilizzate tecniche particolari che mettono sotto stress il praticante, come ad esempio l'allenamento ad occhi chiusi. Gli allievi si adattano alle nuove situazioni attraverso l'improvvisazione, una caratteristica importante e unica di questa tecnica. Naturalmente, tutto ciò richiede di usare la mente tanto bene quanto il corpo e il Krav Maga sviluppa, attraverso l'addestramento, l'aspetto psicologico così come l'azione fisica.
NON CHIAMATELO ARTE MARZIALE — In effetti, non ha nulla a che vedere, sebbene, dalle arti marziali, in particolare dal Judo, Ju-Jitsue, Kung-fu, Karate e Thai Boxe, abbia attinto molto. La differenza sostanziale sta nel fatto che l’arte marziale normalmente predilige un'impostazione attendista, che lascia all'avversario la prima mossa, mentre il Krav Maga punta a una rapida neutralizzazione dell'aggressore prima che questi possa diventare una minaccia o, in alternativa, mira a trovare una via di fuga. Quindi, due modi di concepire ‘il corpo a corpo’ molto differenti. Tant’è che mentre le arti marziali sono sport a tutti gli effetti e quindi con tanto di competizioni, nel Krav Maga l’aspetto agonistico non esiste. Come non è previsto negli allenamenti l’uso di guantoni, caschi e paradenti. È contemplata solo la conchiglia para-genitali per gli uomini.
I PRINCIPI DEL KRAV MAGA — L’obiettivo primario è quello di riuscire a tornare a casa sani e salvi. Per questa ragione, il Krav Maga prepara un individuo a essere pronto a tutto ciò che è necessario fare per sopravvivere a un’aggressione. Molte delle tecniche insegnate (come i colpi mirati agli occhi o ai genitali) non sono assolutamente permesse negli altri sport quali, ad esempio, la boxe e l’MMA. Un approccio aggressivo e anticipatorio che in situazioni di vita quotidiana, e non bellica, può portare a complicazioni di natura penale. Tant’è che nell′ambito civile della difesa personale, la Federazione (FKMI) si avvale di istruttori esperti che insegnano a utilizzare determinati colpi solo in casi estremi di pericolo per la propria vita. Il secondo principio è la semplicità e l’immediatezza dell’esecuzione. In strada, non essendoci regole, non ci si può permettere scontri prolungati, mentre diviene necessaria una reazione precisa e veloce che riesca a annullare il pericolo imminente. Terzo principio: essere in grado di reagire da posizioni di svantaggio, come ad esempio, contro un aggressore più forte o armato. L’efficacia delle tecniche non è fondata sulla forza fisica, sulla stazza o sulla capacità atletica del praticante, ma sull’economia di movimento e l’esplosività del contrattacco diretto contro punti sensibili del corpo umano. Quarto principio: nel Talmud, il testo classico dell’ebraismo, c’è scritto: “Se hai preso troppo, non hai preso nulla, se hai preso poco, hai preso!” In pratica, non sopravvalutate le vostre abilità, fate il minimo indispensabile per portare a casa la pelle. Viceversa potete rischiare moltissimo.
LE TECNICHE — Come abbiamo già detto, le tecniche proposte durante le lezioni devono poter essere applicate in situazioni di self defense il più reali possibili, perciò, di volta in volta, gli istruttori creano delle circostanze ad hoc, cui l’allievo coinvolto è costretto a reagire. Per questo i partecipanti ai corsi devono imparare a neutralizzare un attacco, colpendo molto rapidamente i punti più vulnerabili del corpo umano, come nuca, tempie, occhi, gola, ginocchia, genitali. Come? Colpi sia a mano aperta sia chiusa, calci e ginocchiate tipici della Thai Boxe, difesa da attacchi con bastoni, coltelli e armi da fuoco, mosse che possano evitare soffocamenti e prese di vario tipo, ma anche tecniche psicologiche utili a fare per dissuadere l'aggressore.
LA LEZIONE TIPO — Le lezioni si svolgono, per i principianti, una volta a settimana per due ore, mentre per i gradi più avanzati si richiede una frequenza maggiore, almeno tre giorni settimanali. Poiché la forma fisica è essenziale, l'allenamento comprende un certo numero di esercitazioni di resistenza cardiovascolare, così come l'allungamento per aumentare la flessibilità e la forza esplosiva. Ovviamente si punta moltissimo sulla velocità, resistenza, reattività e precisione. La prima fase è di riscaldamento e stretching per sciogliere muscoli e articolazioni, quindi si passa al potenziamento muscolare, specie di addominali, spalle, pettorali e gambe. Nella parte centrale della lezione ci si esercita sia sulle tecniche di combattimento da strada, sia sulle tipiche tecniche del Krav Maga. Il tutto viene quindi provato in circuito: un allievo si mette al centro di un cerchio formato da tutti gli altri compagni che, a turno, attaccheranno a piacimento e in velocità.
Mabel Bocchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA. -
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Ciao a tutti io pratico arti marziali e sport combattimento da una vita
attualmente, e da qualche anno, totalmente innamorato del BJJ !!
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Daligo .
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Dopo circa 15 anni di Karate-do, devo ammettere che se c'è una cosa che vorrei provare (oltre a qualche disciplina di lotta a terra) è proprio la Boxe, che credo essere ancora la più "utile" come allenamento a scopo di autodifesa. A Milano o nord Milano (Monza per intenderci) c'è qualche palestra che potete segnalarmi? 
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Ho letto con molto interesse l'articolo.
Ma dal punto di vista tecnico ci sono solo i propositi che è facile condividere, ma molto meno applicare. Chiunque abbia scritto probabilmente non ha conoscenza di arti marziali che invece utilizzano gli stessi principi di allenamento con tecniche diciamo simili al KM, ma diversamente rifinite.
Le arti marziali moderne o sportive, sono un cambiamento di quello per cui sono nate. In origine di certo non si praticavano per sport, ma per restare vivi. Ci sono comunque scuole che le studiano attualmente nella forma piu' tradizionale.
Il vantaggio maggiore secondo me lo conferisce il fatto stesso di allenarsi, qualunque sia lo sport, poi il resto dipende da tali e tanti fattori che ognuno ne può trarre i propri risultati.. -
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La cosa che mi sento di consigliare a chi vuole intraprendere queste tecniche di combattimento è di diffidare di quelle palestre che non abbiano istruttori abilitati e certificati dal CONI all'insegnamento del K.M. e altre tecniche di difesa. .
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