Golf

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    Da tenere presente che le ditte che si attengono alle specifiche e assemblano in maniera corretta i valori dichiarati sono la mizuno la teitlist ,le altre bisogna farle controllare bene da un laboratorio tutti i dati come cpm swingw. Lunghezze dimensioni grip etc...
     
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  2. francescofed
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    Ho letto anch'io che Titleist e Mizuno hanno le tolleranze di mercato più basse rispetto alle specifiche dichiarate, producendo quindi bastoni più "omogenei".
    Onestamente però, per il mio livello di golf, sapere che il driver che sto acquistando abbia effettivamente un loft di 10.5° o di 12°, sposta molto poco, se il risultato che produco è in linea con le aspettative.

    So di dire una cosa ovvia, però vale la pena di ribadire che prima di porsi il problema del "fitting" sarebbe bene rendere consistente il proprio swing. Una buona personalizzazione deve potersi basare su dati consolidati e ripetitivi. Inutile che discetti della canna del driver se lo tiro con risultati sempre diversi. Al massimo potrò stabilire quali macro caratteristiche possano andar bene per il mio golf altalenante - ho bisogno di dare velocità al bastone? ho bisogno di alzare la palla? ecc - e, fissati questi parametri, potrò benissimo scegliere tra le opzioni standard della casa, comprese le tolleranze proprie del materiale disponibile sul mercato (discorso diverso va fatto per i controlli effettuati sul materiale proveniente dal Tour).

    In aggiunta si consideri che oggi, vista la diffusione "modaiola" della personalizzazione dell'attrezzatura, esistono tanti centri in cui si interviene sui bastoni non essendo necessariamente muniti di attrezzature e competenze adeguate.

    Ad esempio le misurazioni effettuate con FlightScope e con Trackman producono risultati spesso molto diversi (con una maggior affidabilità del secondo). Considerando che il fitting con il Trackman è prerogativa di pochissimi, si continua a fare personalizzazioni su dati "approssimativi".

    In conclusione, però, non posso trascurare che il risultato di ogni colpo è legato alla confidenza con cui ognuno affronti quella situazione, forte anche dell'attrezzatura che ha tra le mani. L'avere un bastone che "dà sicurezza", a prescindere dai dati meramente tecnici, è già un traguardo importante.

    Per cui avanti con la personalizzazione per acquisire sicurezza nel gioco, ma non fissiamoci a oltranza con la necessità di intervenire sul bastone per migliorare lo spin rate.
     
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    Caro Francesco scusa se non concordo con quello che(in parte) dici ci sono nel fit alcuni parametri fondamentali da rispettare che a prescindere dall'handicap ti danno la possibilità di giocare con una attrezzatura adeguata alla tua persona non parlo dei vari trackman etc...ma di altre misure come la lunghezza dei bastoni lo swingw.dei bastoni e non per ultimo la flessibilità adeguata alla tua velocità di esecuzione che ti consentono di migliorare nel tuo gioco.e scontato che lo swing deve essere sempre in evoluzione è miglioramento.verrà in seguito il tempo che avrai bisogno di un fit più sofisticato dove dovranno essere presi in considerazione altri valori.ciao Romeo
     
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  4. francescofed
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    Ciao Romeo, sono d'accordo con quello che scrivi e non trovo differenze con quanto, forse non chiaramente, proponevo sopra.

    Quanto indichi è essenziale e fa parte delle macro caratteristiche a cui mi riferivo.

    Si tratta di scegliere, tra le proposte standard, quelle che rispondono sostanzialmente alle proprie esigenze di gioco (lunghezza, peso e flessibilità della canna, ecc). Scelto opportunamente il materiale, le tolleranze delle varie marche incidono, tutto sommato, marginalmente. Poi, d'accordo con te, se c'è la possibilità, è utile farsi controllare il materiale acquistato per verificare la sostanziale rispondenza alle attese. La mia riflessione è sull'invasivo ricorso a un fitting estremo e sofisticato, talvolta inadeguato, che registro in tanti golfisti della domenica.

    Ah, dimenticavo, ovviamente i miei bastoni sono stati "preparati", putter compreso (uscito direttamente dal Custom Shop di Scotty)
     
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    Si è giusto il tuo ragionamento ma quello che dici e sempre esistito in tutti gli sport ed in tutte le epoche "se uso l'attrezzatura del campione di turno o anche faccioun fit super tecnologico otterrò risultati straordinari".bisognerebbe ,non prima comprare l'attrezzatura e poi farla controllare ,ma il contrario e le tolleranze come le chiami tu non incidono marginalmente ma sono fondamentali per una scelta più giusta e ti posso assicurare che se ne vedono delle belle(sbagliate) delle varie marche ciao
     
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  6. francescofed
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    Probabilmente parli con l'esperienza non solo del giocatore.

    Da semplice giocatore, che però ha cominciato a giocare con driver Mizuno in persimmon e Titleist in balata (le mitiche Tour 90, da cambiare praticamente dopo ogni uscita dal bunker o dopo tutti i colpi troppo puliti) direi che il fitting dei bastoni è mediamente recente. Io ho avuto il primo set personalizzato 15 anni fa, ma era cosa decisamente rara. Allora forse un vezzo.
    Mentre è certo che l'acquisto per emulazione esiste da sempre (ancora ricordo l'incauto acquisto di un indomabile driver cobra con shaft in titanio e testa in ceramica giocato da Greg Norman).

    Il controllo pre acquisto mi pare complicato: non conosco negozio che te lo consenta.

    Quali sono i grandi errori che hai riscontrato? Davvero macroscopici al punto da comprometterne la funzionalità?
     
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    Partendo dalla flessibilita quella scritta non coincide quasi mai ho testato bastoni di giocatori convinti di giocare con shaft stiff ma risultavano senior a volte anche lady per lo swingw.ogni ferro differente(dello stesso set) lunghezze non adeguate al giocatore o addirittura set non scalati perfettamente.se ti posso dare un consiglio,se già non lo hai provato ,fatti fare la spina almeno ad un legno(ma fatta bene da un fitter competente)troverai molto giovamento.per quanto riguarda i ferri e importante anche controllare anche il frequency matching spero di averlo scritto bene(rapporto fra lunghezza e frequenza)penso che queste siano le cose primarie da controllare a mi sono dimenticato anche il controllo del lie statico ma soprattutto quello dinamico specialmente nei ferri corti ciao
     
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  8. Albybang
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    Io domani vado prendere finalmente il mio nuovo set che ho ordinato dopo una bellissima ma soprattutto interessante di fitting.
    In sostanza le differenze tra un set standard ed il mio dopo il fitting sono lo shaft che sarà stiff, prima avevo regular, lunghezza di mezzo inch più lungo e grip standard con 2 giri di nastro, prima usavo il med. Paradossale che avrò drive e ferri con shaft stiff, mentre legni e ibridi regular. Infine tutti i ferri saranno 4 gradi up right.
    Marchi? Drive RBZ, ho tenuto quello vecchio ma ho cambiato lo shaft, legno 3 RBZ quello che ho già da 2 anni, Rescue Taylor Made JetSpeed 19 e 22 gradi, ferri Mizuno JPX Forged, Sand Cleveland 588 da 50 e 56 gradi con bounce da 12.
    E poi...non mi resta che mettere a posto lo swing!
     
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  9. francescofed
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    Ricollegandomi a quanto scrivevo e all'esempio qui riportato, per capire meglio, scrivi che sul driver e sui ferri ti hanno montato canne stiff. Su legni e ibridi hanno invece montato canne regular.

    Ma oltre alla flessibilità differente, cosa altro dovevi cambiare rispetto allo standard? E quindi, cosa ti ha consentito di ottenere questa personalizzazione rispetto alle opzioni possibili direttamente dalla casa madre?
     
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  10. Albybang
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    La differenza tra uno std ed il mio custom è che i ferri sono 1/2 inch più lunghi e 4 gradi upright. Inoltre il grip è std ma per la misura delle mie mani devo aggiungere 2 giri di nastro.
     
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    Ciao a tutti, gioco a golf anche io da qualche anno ma è la prima volta che scrivo qui!!! Colgo l'occasione per chiedere se qualcuno di voi partecipa a qualche tappa dell'Audemars Piguet golf trophy!!! Io penso di andare il 6 Luglio a Cervia. Ho visto le foto degli anni passati e mi pare una bella esperienza! Qualcuno si unisce? :D
     
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  12. francescofed
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    CITAZIONE (Albybang @ 10/5/2014, 10:07)
    La differenza tra uno std ed il mio custom è che i ferri sono 1/2 inch più lunghi e 4 gradi upright. Inoltre il grip è std ma per la misura delle mie mani devo aggiungere 2 giri di nastro.

    Ciao Alberto, grazie della precisazione. Intendevo capire se avevi apportato delle modifiche non ottenibili dalla casa madre, mi sembra di ricordare che Mizuno fornisca lie e lunghezze diverse rispetto allo std, non so per i grip.
    Non ci hai ancora detto come ti trovi.



    CITAZIONE (carlogamba @ 11/5/2014, 18:57) 
    Io penso di andare il 6 Luglio a Cervia...Qualcuno si unisce?

    Proposta interessante, perché no?
     
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  13. Albybang
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    Sinceramente non so come si comporta Mizuno, ma considera che con il fitting avrò provato almeno 10 tipi di shaft, ed alla fine mi sono orientato su Dynamic Gold SL 300.
    Come mi trovo? Non lo so, perché quando sono andato a ritirarli erano sbagliati, mi avevano montato un shaft da 130gr e non la versione SL da 100, quindi sono ancora in attesa.
    Per il resto vi posso dire che i Rescue JetSpeed non sono a mio avviso facilissimi, ma quando la impatti bene la pallina volta moltissimo, considera che con il 19 gradi arrivo a 200mt ed il 22 gradi a 185 metri di media.
     
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  14. francescofed
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    Immagino l'arrabbiatura provata nel constatare l'errore.
    Non ho mai provato i JetSpeed. Distanze piuttosto importanti (anche se non avendo riferimenti sugli altri bastoni è difficile pronunciarsi), certo il fatto che non siano semplici è un po' un controsenso per un ibrido.

    Settimana scorsa ho provato lo Utility Prototype Callaway, devo dire che mi è piaciuto molto, anche se mi sa tanto di tuffo nel passato: mi ricorda molto un ferro 2 della Taylor che portavo in sacca molti anni fa.

    Qualcuno di voi ha letto/ sta leggendo "Every shot counts"? E' il libro del Prof. Broadie sull'oramai famoso Stroke Gained Approach. In sostanza un sistema di rilevazione statistica che consente aggiustamenti puntuali per calcolare effettivamente il "peso" di ciascun colpo durante un giro e una gara su più giri. Nato sul putting, aggiustato per il gioco lungo, è il sistema statistico adottato dalla PGA e oggi professato come strumento di miglioramento da alcuni dei maestri più "tecnici", come Sean Foley.

    Emergono alcune conclusioni decisamente controcorrente.

    Volevo conoscere il vostro pensiero sulla modalità di rilevazione e, magari sul libro.
     
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  15. Albybang
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    Forse mi sono spiegato male, nel senso che non è difficile da giocare il JetSpeed, ma forse, hanno puntato un pò più sulla sostanza che sulla facilità.

    Il libro è in inglese? Se fosse così mi arrendo, ma anche se fosse in italiano, non so se lo leggerei, in quanto ho una visione molto personale su tutte queste statistiche del tour, nel senso che ritengo utile nel gioco, e di questo molti amici pro ne sono convinti anche loro, che gli unici dati utili sono FW presi, G.I.R. e numero di putt, il resto è solo statistica fine a stessa.
     
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