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.Bravo Beppe! Io sto facendo una fatica boia ad ingranare. La Recco Quinto è stata spostata al 20 di Ottobre. Vediamo un pò
In bocca al lupo. -
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Piscina Scandone nuova warm up . -
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Bella struttura! Peccato che non ci siano le tribune. . -
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Si ma credo sia la vasca di scioglimento fatta per le Universiadi. Dovrei andarci in settimana con la pallanuoto master. . -
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Ho ripreso martedì dopo 5 mesi di stop (dai campionati italiani) come il nuoto nulla punisce così tanto l inattività 😭 . -
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Fonte: www.instagram.com/p/B-_4xQAABqn/
Nessuno può farti sentire inferiore!
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“Temo che suo figlio non farà niente di che nella vita, signora” dice il dottor Wax alla mamma di Michael, con il figlio seduto accanto.
“E’ iperattivo e con forti disturbi dell’attenzione: sindrome da Adhd, capisce?”. La mamma di Michael capisce, ma non del tutto. Suo figlio è troppo veloce? Poco attento? Questo lo sapeva già.
E’ esattamente il motivo per cui è andata a parlare con il dottore. Prende la confezione di Ritalin, uno psicofarmaco, e torna a casa. E mentre Michael corre lungo il vialetto controlla le dosi e le controindicazioni. Tre volte al giorno. E poi? Cosa succederà?
Siamo a Baltimora. Sul campanello della porta c’è scritto “Phelps”. In casa vivono quattro persone: Debbie, la madre; Michael, il bambino problematico a cui il dottore ha già letto il futuro; e le sue due sorelle maggiori, Whitney e Hilary. Il padre, invece, se ne è andato senza nemmeno lasciar detto dove. Michael rompe le cose correndo, e a scuola ha pessimi voti. Cosa gli piace? Mangiare e dormire. E’ tutto quello che sa fare. I compagni lo chiamano “Dottor Spock” perché ha le orecchie a sventola. E’ un ragazzone dal fisico imponente e per certi versi spaventoso.
Debbie non ha fiducia in quelle pastiglie, e così, quando il mese dopo si rende conto che non è cambiato, prova a seguire un altro consiglio, quello delle figlie: mandarlo in piscina, a nuotare.
Forse, nell’acqua, avrebbe potuto sfogare tutta la sua energia e voglia di muoversi. Proviamo anche questa, si dice Debbie. E anche questa, nei primi tempi, non funziona.
A Michael non piace tuffarsi e non sopporta immergere la testa. Le sorelle insistono e lo convincono a iniziare con il dorso, dove alla partenza non ti devi tuffare e la testa non va sott’acqua. E questo gli piace.
Per la prima volta in vita sua, mentre guarda le luci sul soffitto, Michael non si distrae. E l’energia che possiede gli permette di macinare una vasca dopo l’altra.
E’ Bob Bowman, un tecnico in cerca di un campione, a vederlo nuotare, avanti e indietro, avanti e indietro, come una macchina.
Parla con Debbie, prende la bottiglietta di psicofarmaci e li butta nella spazzatura.
In cambio, due auricolari.
Che roba è? Domanda Michael.
Musica, risponde Bob.
Quello che ti serve è il ritmo.
Così Michael comincia ad ascoltare Eminem, mentre Bob lo porta alle prime gare. E da quel momento lo “Squalo di Baltimora”, quello che per il dottor Wax non avrebbe combinato granché nella vita, vince ventitré medaglie d’oro alle Olimpiadi (tredici individuali e dieci nelle staffette) e ventisei ai Mondiali, diventando il più grande nuotatore di sempre. Nel 2008, ai Giochi Olimpici di Pechino, dopo aver appena conquistato l’ottavo oro di quell’edizione (superando il record di sette del baffuto Mark Spitz), quando gli chiedono che cosa gli piace fare, Michael risponde:
Mangiare, dormire e nuotare: è tutto quello che so fare!
[Estratto dal libro: Goals – 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili]. -
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❤️ . -
.Piscina Scandone nuova (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff12594446/...1027-WA0002.jpg)warm up
Assomiglia da far paura alla piscina in cui ho nuotato per oltre 12 anni. Mancano solo le docce in fondoFonte: www.instagram.com/p/B-_4xQAABqn/
Nessuno può farti sentire inferiore!
“Temo che suo figlio non farà niente di che nella vita, signora” dice il dottor Wax alla mamma di Michael, con il figlio seduto accanto.
“E’ iperattivo e con forti disturbi dell’attenzione: sindrome da Adhd, capisce?”. La mamma di Michael capisce, ma non del tutto. Suo figlio è troppo veloce? Poco attento? Questo lo sapeva già.
E’ esattamente il motivo per cui è andata a parlare con il dottore. Prende la confezione di Ritalin, uno psicofarmaco, e torna a casa. E mentre Michael corre lungo il vialetto controlla le dosi e le controindicazioni. Tre volte al giorno. E poi? Cosa succederà?
Siamo a Baltimora. Sul campanello della porta c’è scritto “Phelps”. In casa vivono quattro persone: Debbie, la madre; Michael, il bambino problematico a cui il dottore ha già letto il futuro; e le sue due sorelle maggiori, Whitney e Hilary. Il padre, invece, se ne è andato senza nemmeno lasciar detto dove. Michael rompe le cose correndo, e a scuola ha pessimi voti. Cosa gli piace? Mangiare e dormire. E’ tutto quello che sa fare. I compagni lo chiamano “Dottor Spock” perché ha le orecchie a sventola. E’ un ragazzone dal fisico imponente e per certi versi spaventoso.
Debbie non ha fiducia in quelle pastiglie, e così, quando il mese dopo si rende conto che non è cambiato, prova a seguire un altro consiglio, quello delle figlie: mandarlo in piscina, a nuotare.
Forse, nell’acqua, avrebbe potuto sfogare tutta la sua energia e voglia di muoversi. Proviamo anche questa, si dice Debbie. E anche questa, nei primi tempi, non funziona.
A Michael non piace tuffarsi e non sopporta immergere la testa. Le sorelle insistono e lo convincono a iniziare con il dorso, dove alla partenza non ti devi tuffare e la testa non va sott’acqua. E questo gli piace.
Per la prima volta in vita sua, mentre guarda le luci sul soffitto, Michael non si distrae. E l’energia che possiede gli permette di macinare una vasca dopo l’altra.
E’ Bob Bowman, un tecnico in cerca di un campione, a vederlo nuotare, avanti e indietro, avanti e indietro, come una macchina.
Parla con Debbie, prende la bottiglietta di psicofarmaci e li butta nella spazzatura.
In cambio, due auricolari.
Che roba è? Domanda Michael.
Musica, risponde Bob.
Quello che ti serve è il ritmo.
Così Michael comincia ad ascoltare Eminem, mentre Bob lo porta alle prime gare. E da quel momento lo “Squalo di Baltimora”, quello che per il dottor Wax non avrebbe combinato granché nella vita, vince ventitré medaglie d’oro alle Olimpiadi (tredici individuali e dieci nelle staffette) e ventisei ai Mondiali, diventando il più grande nuotatore di sempre. Nel 2008, ai Giochi Olimpici di Pechino, dopo aver appena conquistato l’ottavo oro di quell’edizione (superando il record di sette del baffuto Mark Spitz), quando gli chiedono che cosa gli piace fare, Michael risponde:
Mangiare, dormire e nuotare: è tutto quello che so fare!
[Estratto dal libro: Goals – 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili]
L’atleta più forte di tutti i tempi. -
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Bello questo gruppo di appassionati di nuoto !
Sono un ex atleta Aniene e tutt’ora allenatore master della squadra .
Buon proseguimento 💪🏼. -
.Bello questo gruppo di appassionati di nuoto !
Sono un ex atleta Aniene e tutt’ora allenatore master della squadra .
Buon proseguimento 💪🏼
Grande Pippoder ! Ci saremo incrociati sicuramente a qualche gara !!!. -
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Iniziato tardi (16 anni) e nuotato per una decina d'anni nella squadra master più forte d'Italia, la Nadir Palermo
Delfinista e velocista (mai avuto voglia delle ripetute sui 400 e oltre)
Adesso ho smesso da un po', ogni tanto mi manca ma poi ricordo la fatica che facevo e penso che il tennis non è poi così male
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Guido_88 Grandeeeeee !! . -
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Ciao a tutti, ho ripreso a nuotare sono ero fermo da Febbraio. DURISSIMA! La distanza non è un problema ho fatto 23km la seconda settimana di allenamenti, il problema è la velocità! Sono diventato un cancello! L'anno scorso ho fatto una 7.7km in lago con pantalone fin tenuto il passo di 1.42 sui cento, ieri sera 8x100 ripartenza 1.45 faticavo a stare sotto 1.35 vasca da 25. Vabbè, giù il testone e prepariamoci per una bella stagione 2021 di acque libere. . -
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Dai è normalissimo. Io quando riprendevo dopo 3 settimane di stop facevo i tempi da brevetto di primo livello . -
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Se continui su questi volumi o addirittura andrai ad incrementarli vedrai che la parte aerobica la migliorerai in fretta .