L'Islam e noi

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  1. bugghe
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    CITAZIONE (Eiffell @ 24/4/2014, 21:54) 
    Questo passaggio è indicativo, segnale evidente della totale decadenza e debolezza del nostro attuale mondo occidentale dove oramai in nome di una ridicola, pelosa e pretestuosa difesa delle minoranze si offendono le maggioranze. Al posto di Cameron li avrei mandati platealmente a quel paese.

    zizi sasa
     
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    Quello che ho sempre pensato e che mi chiedo, come mai non esiste un partito islamico in ogni paese occidentale, un partito che alleandosi ora con questo, ora con quello, imponga alcune sue scelte legislative pena la caduta del governo. Secondo me quando si arriverà alla loro presenza nei parlamenti sarà veramente la fine. E sono veramente stupito del come mai ancora non ci sono partiti islamici anche da noi.

    Daniele
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 24/4/2014, 22:07) 
    La decadenza occidentale e il nichilismo della cultura dell'effimero capriccio faranno implodere il "nostro mondo", non c'è bisogno di agitare lo spettro dell'islam (che c'è, ma potrebbe anche chiamarsi pippo e la sostanza non cambierebbe).

    Come l'impero romano, imploso sotto al peso della propria decadenza, mica per opera delle tribù germaniche del buon Attila, avrebbe potuto essere chiunque.

    SSS

    Quoto, sta storia dell' islam mi pare piu' una disputa di calamai piuttosto che un pericolo reale.

    Il modello sociale e politico e' in crisi, e i partiti di ispirazione cristiana ne sono corresponsabili al pari di quelli laici.
     
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    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    Non sorprenderà sapere che tra i 55 firmatari della lettera di accusa a Cameron non c’è neanche un islamico, un indù, un sikh o qualsivoglia appartenente a religione non cristiana. E’ la solita menata di laicisti sedicenti atei che sono soprattutto anti-cristiani.

    No: i laicisti sedicenti atei (sedicenti... se sono atei lo dicono, certo, cosa non e' chiaro?) non criticano un leader politico che bacia la pantofola ai porporati nello specifico cristiani ma criticano ogni leader che amministra la cosa pubblica secondo principi religiosi. Perché la buona amministrazione non ha bisogno di dei e dogmi, ha bisogno di logica. E' logico avere una sanità accessibile, non cristiano; e' logico sostenere i più deboli, non cristiano; e' logico garantire una giustizia imparziale e rapida, non cristiano. Un leader politico non dovrebbe tifare per una religione non perché così offende le altre ma perché non e' il suo compito.

    L'ultima cosa che vogliono i laicisti e' rintuzzare il cristianesimo per fare spazio all'islam: dovrebbero essere rintuzzare entrambe!

    Qui si scambia la fede in Cristo con la strumentalizzazione di Cristo: non si vuole il crocifisso nelle scuole per ricordare ai bimbi il sacrificio di Gesù ma per ricordare agli immigrati che qui sono ospiti. Ipocrisia pura, come le croci incendiate del KKK.

    Se in fila in posta dico che le campane del parroco tutti i giorni alle 7:00 compresi sabato e domeniche mi hanno scocciato c'è subito qualche comare spalleggiata da qualche intellettuale sedicente di destra che mi risponde "Preferiresti un muezzin che grida le preghiere in arabo? Le campane sono la nostra storia e non mi danno fastidio". A me rompono le scatole sia le campane che il muezzin: chi vuole pregare punti la sveglia in casa sua, visto che io non voglio pregare e sono importunato da promemoria religiosi in orario di riposo.

    Il laicismo e' la più grande conquista sociale possibile, la dimostrazione che si può avere ordine e morale anche senza basarli su precetti religiosi (altrimenti detto: si può essere conservatori e "di destra" senza per forza nascondersi dietro al crocifisso).

    L'invasione islamica, reale, e' dovuta a debolezza e menefreghismo dei nostri politici che hanno come orizzonte temporale le elezioni e non vanno certo a impelagarsi in battaglie culturali epocali.
    Il laicismo e' una soluzione all'islamizzazione, non una causa. Per vietare il burqa nel nostro Paese e' sufficiente il laicismo, non serve dichiararsi ferventi cristiani. Idem per tribunali religiosi, macellazione religiosa, matrimoni con minori, poligamia, mutilazioni sessuali, ecc.
    Altrimenti, se per combattere un integralismo ne abbracciamo un altro -anche se campanilisticamente preferibile- facciamo esattamente il loto gioco. La vera vittoria sarà (spero di non dover mai dire "sarebbe stata") impedire l'islamizzazione senza ripiombare nell'oscurantismo cristiano.

    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    E proseguiva:
    «Purtroppo né i "laici" né i "cattolici" pare si siano finora resi conto del dramma che si sta profilando. I "laici", osteggiando in tutti i modi la Chiesa, non si accorgono di combattere l'ispiratrice più forte e la difesa più valida della civiltà occidentale e dei suoi valori di razionalità e di libertà:

    Che la chiesa cristiana sia paladina delle razionalità e libertà occidentali e' proprio da ridere, considerando che ogni conquista scientifica e di libertà personale sono sempre state osteggiate dalla chiesa. Dal processo a Galileo alla condanna dei preservativi passando per accanimento terapeutico, aborto, divorzio, ecc. Ma questa e' grossa davvero! :D

    Quanto al nichilismo: chi lo dice che non credere in Cristo equivalga ad essere cani randagi senza valori, senza morale, senza speranza? Credete che ad un laicista non piaccia una società giusta, basata sul rispetto e sulla parità di diritti, dove ognuno possa tendere ad uno stato di "completo benessere fisico, psichico e sociale" (definizione OMS di "salute")? Sapete la differenza tra un credente e un ateo? Il credente si comporta bene per andare in Paradiso, l'ateo si comporta bene per creare un paradiso sulla Terra. ;) :D
     
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    CITAZIONE (iFull @ 25/4/2014, 02:18) 
    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    Non sorprenderà sapere che tra i 55 firmatari della lettera di accusa a Cameron non c’è neanche un islamico, un indù, un sikh o qualsivoglia appartenente a religione non cristiana. E’ la solita menata di laicisti sedicenti atei che sono soprattutto anti-cristiani.

    No: i laicisti sedicenti atei (sedicenti... se sono atei lo dicono, certo, cosa non e' chiaro?) non criticano un leader politico che bacia la pantofola ai porporati nello specifico cristiani ma criticano ogni leader che amministra la cosa pubblica secondo principi religiosi. Perché la buona amministrazione non ha bisogno di dei e dogmi, ha bisogno di logica. E' logico avere una sanità accessibile, non cristiano; e' logico sostenere i più deboli, non cristiano; e' logico garantire una giustizia imparziale e rapida, non cristiano. Un leader politico non dovrebbe tifare per una religione non perché così offende le altre ma perché non e' il suo compito.

    L'ultima cosa che vogliono i laicisti e' rintuzzare il cristianesimo per fare spazio all'islam: dovrebbero essere rintuzzare entrambe!

    Qui si scambia la fede in Cristo con la strumentalizzazione di Cristo: non si vuole il crocifisso nelle scuole per ricordare ai bimbi il sacrificio di Gesù ma per ricordare agli immigrati che qui sono ospiti. Ipocrisia pura, come le croci incendiate del KKK.

    Se in fila in posta dico che le campane del parroco tutti i giorni alle 7:00 compresi sabato e domeniche mi hanno scocciato c'è subito qualche comare spalleggiata da qualche intellettuale sedicente di destra che mi risponde "Preferiresti un muezzin che grida le preghiere in arabo? Le campane sono la nostra storia e non mi danno fastidio". A me rompono le scatole sia le campane che il muezzin: chi vuole pregare punti la sveglia in casa sua, visto che io non voglio pregare e sono importunato da promemoria religiosi in orario di riposo.

    Il laicismo e' la più grande conquista sociale possibile, la dimostrazione che si può avere ordine e morale anche senza basarli su precetti religiosi (altrimenti detto: si può essere conservatori e "di destra" senza per forza nascondersi dietro al crocifisso).

    L'invasione islamica, reale, e' dovuta a debolezza e menefreghismo dei nostri politici che hanno come orizzonte temporale le elezioni e non vanno certo a impelagarsi in battaglie culturali epocali.
    Il laicismo e' una soluzione all'islamizzazione, non una causa. Per vietare il burqa nel nostro Paese e' sufficiente il laicismo, non serve dichiararsi ferventi cristiani. Idem per tribunali religiosi, macellazione religiosa, matrimoni con minori, poligamia, mutilazioni sessuali, ecc.
    Altrimenti, se per combattere un integralismo ne abbracciamo un altro -anche se campanilisticamente preferibile- facciamo esattamente il loto gioco. La vera vittoria sarà (spero di non dover mai dire "sarebbe stata") impedire l'islamizzazione senza ripiombare nell'oscurantismo cristiano.

    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    E proseguiva:
    «Purtroppo né i "laici" né i "cattolici" pare si siano finora resi conto del dramma che si sta profilando. I "laici", osteggiando in tutti i modi la Chiesa, non si accorgono di combattere l'ispiratrice più forte e la difesa più valida della civiltà occidentale e dei suoi valori di razionalità e di libertà:

    Che la chiesa cristiana sia paladina delle razionalità e libertà occidentali e' proprio da ridere, considerando che ogni conquista scientifica e di libertà personale sono sempre state osteggiate dalla chiesa. Dal processo a Galileo alla condanna dei preservativi passando per accanimento terapeutico, aborto, divorzio, ecc. Ma questa e' grossa davvero! :D

    Quanto al nichilismo: chi lo dice che non credere in Cristo equivalga ad essere cani randagi senza valori, senza morale, senza speranza? Credete che ad un laicista non piaccia una società giusta, basata sul rispetto e sulla parità di diritti, dove ognuno possa tendere ad uno stato di "completo benessere fisico, psichico e sociale" (definizione OMS di "salute")? Sapete la differenza tra un credente e un ateo? Il credente si comporta bene per andare in Paradiso, l'ateo si comporta bene per creare un paradiso sulla Terra. ;) :D

    Molto interessante il tuo pensiero.
     
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    CITAZIONE (iFull @ 25/4/2014, 02:18) 
    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    Non sorprenderà sapere che tra i 55 firmatari della lettera di accusa a Cameron non c’è neanche un islamico, un indù, un sikh o qualsivoglia appartenente a religione non cristiana. E’ la solita menata di laicisti sedicenti atei che sono soprattutto anti-cristiani.

    No: i laicisti sedicenti atei (sedicenti... se sono atei lo dicono, certo, cosa non e' chiaro?) non criticano un leader politico che bacia la pantofola ai porporati nello specifico cristiani ma criticano ogni leader che amministra la cosa pubblica secondo principi religiosi. Perché la buona amministrazione non ha bisogno di dei e dogmi, ha bisogno di logica. E' logico avere una sanità accessibile, non cristiano; e' logico sostenere i più deboli, non cristiano; e' logico garantire una giustizia imparziale e rapida, non cristiano. Un leader politico non dovrebbe tifare per una religione non perché così offende le altre ma perché non e' il suo compito.

    L'ultima cosa che vogliono i laicisti e' rintuzzare il cristianesimo per fare spazio all'islam: dovrebbero essere rintuzzare entrambe!

    Qui si scambia la fede in Cristo con la strumentalizzazione di Cristo: non si vuole il crocifisso nelle scuole per ricordare ai bimbi il sacrificio di Gesù ma per ricordare agli immigrati che qui sono ospiti. Ipocrisia pura, come le croci incendiate del KKK.

    Se in fila in posta dico che le campane del parroco tutti i giorni alle 7:00 compresi sabato e domeniche mi hanno scocciato c'è subito qualche comare spalleggiata da qualche intellettuale sedicente di destra che mi risponde "Preferiresti un muezzin che grida le preghiere in arabo? Le campane sono la nostra storia e non mi danno fastidio". A me rompono le scatole sia le campane che il muezzin: chi vuole pregare punti la sveglia in casa sua, visto che io non voglio pregare e sono importunato da promemoria religiosi in orario di riposo.

    Il laicismo e' la più grande conquista sociale possibile, la dimostrazione che si può avere ordine e morale anche senza basarli su precetti religiosi (altrimenti detto: si può essere conservatori e "di destra" senza per forza nascondersi dietro al crocifisso).

    L'invasione islamica, reale, e' dovuta a debolezza e menefreghismo dei nostri politici che hanno come orizzonte temporale le elezioni e non vanno certo a impelagarsi in battaglie culturali epocali.
    Il laicismo e' una soluzione all'islamizzazione, non una causa. Per vietare il burqa nel nostro Paese e' sufficiente il laicismo, non serve dichiararsi ferventi cristiani. Idem per tribunali religiosi, macellazione religiosa, matrimoni con minori, poligamia, mutilazioni sessuali, ecc.
    Altrimenti, se per combattere un integralismo ne abbracciamo un altro -anche se campanilisticamente preferibile- facciamo esattamente il loto gioco. La vera vittoria sarà (spero di non dover mai dire "sarebbe stata") impedire l'islamizzazione senza ripiombare nell'oscurantismo cristiano.

    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    E proseguiva:
    «Purtroppo né i "laici" né i "cattolici" pare si siano finora resi conto del dramma che si sta profilando. I "laici", osteggiando in tutti i modi la Chiesa, non si accorgono di combattere l'ispiratrice più forte e la difesa più valida della civiltà occidentale e dei suoi valori di razionalità e di libertà:

    Che la chiesa cristiana sia paladina delle razionalità e libertà occidentali e' proprio da ridere, considerando che ogni conquista scientifica e di libertà personale sono sempre state osteggiate dalla chiesa. Dal processo a Galileo alla condanna dei preservativi passando per accanimento terapeutico, aborto, divorzio, ecc. Ma questa e' grossa davvero! :D

    Quanto al nichilismo: chi lo dice che non credere in Cristo equivalga ad essere cani randagi senza valori, senza morale, senza speranza? Credete che ad un laicista non piaccia una società giusta, basata sul rispetto e sulla parità di diritti, dove ognuno possa tendere ad uno stato di "completo benessere fisico, psichico e sociale" (definizione OMS di "salute")? Sapete la differenza tra un credente e un ateo? Il credente si comporta bene per andare in Paradiso, l'ateo si comporta bene per creare un paradiso sulla Terra. ;) :D

    Del processo a Galileo e del rapporto tra fede e scienza abbiamo parlato negli interventi precedenti e non è necessario ogni volta ribadire le stesse cose, casomai se ti interessano puoi dare una occhiata.
    E così anche di laicismo ecc.

    Sai che c'è di veramente grosso? Ma di enormemente incommensurabile?
    Che tu scambi l'aborto per una conquista scientifica!

    Non c'è barbarie più grande che l'uccisione di un essere innocente indifeso ed incolpevole!
    Peggio di una guerra combattuta!
    E tutto questo legalmente!
    Cioè tu puoi sopprimere un innocente legalmente!

    Ma è stupefacente come questa società ti faccia ritenere il più grave reato che tu possa compiere come un atto di civiltà giuridica che ti lava la coscienza, tanto, è legale!
    Così come è stato soppresso ,in nome della legalità ,ogni principio di giustizia ,così sono stati deformati gli altri giudizi di valore.

    E tu questo lo chiami laicismo?io la chiamerei , come ho detto sopra, una lenta discesa agli inferi,altro che società giusta.
    Ma giusta in che? Nel tutelare i più forti?
     
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    Interessanti questi punti di vista ma credo che il nocciolo sia sempre il voler considerare tutte le religioni come se fossero verità assolute quando di assoluto e di vero non c'è nulle salvo la Fede, che essendo soggettiva e non collettiva non ha bisogno di nessuna imposizione dall'alto di qualsiasi gerarchia.

    Sia essa cristiana, islamica induista, scentologa, adoratrice del sole,,, ecc ecc eccetera. Tutte ugualmente valide a seconda del posto e del periodo.
    Quindi valide ed errate allo stesso tempo in quanto il pensiero debole dell'umanità poco a a vedere con la Grandiosità di Dio e del Creato

    Non è necessario quindi essere Cristiani Ebrei Mussulmani Adoratori del Sole o Atei per fare del bene. Basta essere ""Esseri Umani"" si tratta solo di Libero Arbitrio ed ognuno di noi ne risponderà a tempo debito.

    Quello che però ritengo necessario è rispettare tutte le opinioni, senza volere imporre le proprie
     
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    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 25/4/2014, 08:41) 
    ...

    Di tutta la manfrina che ho scritto ti sei impuntato solo sull'aborto, peccato.
    Se ti va, riassumo in una semplice domanda: perché per contrastare l'islamizzazione, contrasto che condivido in pieno, bisogna propugnare il cristianesimo? Perché non si può pretendere una società laica libera tanto dalle ingerenze islamiche quanto da quelle cristiane? Ah, no, scusa, lascia, vado a cercare nel forum ;)
     
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    CITAZIONE (iFull @ 25/4/2014, 20:43) 
    Di tutta la manfrina che ho scritto ti sei impuntato solo sull'aborto, peccato.
    Se ti va, riassumo in una semplice domanda: perché per contrastare l'islamizzazione, contrasto che condivido in pieno, bisogna propugnare il cristianesimo? Perché non si può pretendere una società laica libera tanto dalle ingerenze islamiche quanto da quelle cristiane? Ah, no, scusa, lascia, vado a cercare nel forum ;)

    Non mi sono affatto impuntato solo che la questione da te posta è paradigmatica della omologazione culturale in cui versano le nostre menti e le ns società.
    Infine, va sgomberato il campo dalle illusioni: mentre noi occidentali saremmo disposti ad accettare una società laicamente libera, proprio per i principi di laicità dianzi espressi e che sono proprio ed esclusivamente il portato del Cristianesimo ,chi non potrebbe accettare questo sono proprio gli islamici che non hanno avuto questo processo di laicizzazione della Trascendenza.
    In questo senso, non esiste uno spazio libero o una terra di nessuno, ne socialmente ne tantomeno politicamente.
     
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  10. Mark 67
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    Ho grossi dubbi sul fatto che l'Inghilterra sia un paese cristiano...
     
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  11. ciaca
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    CITAZIONE
    proprio per i principi di laicità dianzi espressi e che sono proprio ed esclusivamente il portato del Cristianesimo

    Non mi risulta che, storicamente, il laicismo sia il "portato del cristianesimo", anzi è esattamente il contrario.
    Semmai è l'illuminismo l'origine del laicismo.
    D'altronde bastano queste parole di Benedetto VXI per comprendere il giudizio che la Chiesa ha del laicismo, altro che "portato del cristianesimo"...

    "L'Italia di oggi si presenta a noi come un terreno profondamente bisognoso e al contempo molto favorevole per una testimonianza. Profondamente bisognoso, perché partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita. Ne deriva una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertà individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare. Così Dio rimane escluso dalla cultura e dalla vita pubblica, e la fede in Lui diventa più difficile, anche perché viviamo in un mondo che si presenta quasi sempre come opera nostra, nel quale per così dire, Dio non compare più direttamente, sembra divenuto superfluo ed estraneo. In stretto rapporto con tutto questo, ha luogo una radicale riduzione dell'uomo, considerato un semplice prodotto della natura, come tale non realmente libero e di per sé suscettibile di essere trattato come ogni altro animale... questa cultura è contrassegnata da una profonda carenza, ma anche da un grande e inutilmente nascosto bisogno di speranza".

    Saluti
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 26/4/2014, 15:07) 
    Non mi risulta che, storicamente, il laicismo sia il "portato del cristianesimo", anzi è esattamente il contrario.
    Semmai è l'illuminismo l'origine del laicismo.
    D'altronde bastano queste parole di Benedetto VXI per comprendere il giudizio che la Chiesa ha del laicismo, altro che "portato del cristianesimo"...

    "L'Italia di oggi si presenta a noi come un terreno profondamente bisognoso e al contempo molto favorevole per una testimonianza. Profondamente bisognoso, perché partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita. Ne deriva una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertà individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare. Così Dio rimane escluso dalla cultura e dalla vita pubblica, e la fede in Lui diventa più difficile, anche perché viviamo in un mondo che si presenta quasi sempre come opera nostra, nel quale per così dire, Dio non compare più direttamente, sembra divenuto superfluo ed estraneo. In stretto rapporto con tutto questo, ha luogo una radicale riduzione dell'uomo, considerato un semplice prodotto della natura, come tale non realmente libero e di per sé suscettibile di essere trattato come ogni altro animale... questa cultura è contrassegnata da una profonda carenza, ma anche da un grande e inutilmente nascosto bisogno di speranza".

    Saluti

    Parole secondo me impossibili da non condividere.
    Qui Benedetto parla di una nuova ondata di illuminismo e laicismo ma ti ricordo che il termine laico deriva da Laykòs , popolo di Dio e che solo ultimamente ha assunto il termine di contrapposizione al suo significato etimologico.
     
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  13. ciaca
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    Io parlo del significato "politico", che è appunto quello di cui stavamo discutendo.
    Sulle parole di Benedetto XVI non posso che essere d'accordo anch'io, ma io non sono un laicista come non sono un democratico, in tal senso non ho dogmi.

    Saluti
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 26/4/2014, 15:27) 
    Io parlo del significato "politico", che è appunto quello di cui stavamo discutendo.
    Sulle parole di Benedetto XVI non posso che essere d'accordo anch'io, ma io non sono un laicista come non sono un democratico, in tal senso non ho dogmi.

    Saluti

    Il significato politico è quello che ha assunto in senso corrente dimenticando il senso letterale ed è dovuto al fatto che noi leggiamo la cronaca della nostra vita, e quindi della nostra storia come se fosse la storia universale.
    Circa l'essere democratico sono d'accordo, è un termine privo di significato.
    Per i greci che la democrazia l'hanno inventata era il migliore tra i peggiori governi possibili.
     
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  15. ciaca
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    Mauro, il significato politico è uno e uno solo: separazione tra stato e religione.
    E questa separazione, per ovvie (e aggiungo motivate, secondo me) ragioni la Chiesa e il "cristianesimo" l'hanno sempre avversata. E per centinaia di anni potere temporale e spirituale hanno coinciso nella figura del Papa non a caso.
    Se una religione come il "cristianesimo" infatti è prima di tutto un "sistema di valori" non si comprende perché mai l'uomo dovrebbe farne a meno nelle scelte volte alla gestione della cosa pubblica.

    Saluti
     
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35 replies since 24/4/2014, 15:46   516 views
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