L'Islam e noi

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    CITAZIONE (iFull @ 25/4/2014, 02:18) 
    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    Non sorprenderà sapere che tra i 55 firmatari della lettera di accusa a Cameron non c’è neanche un islamico, un indù, un sikh o qualsivoglia appartenente a religione non cristiana. E’ la solita menata di laicisti sedicenti atei che sono soprattutto anti-cristiani.

    No: i laicisti sedicenti atei (sedicenti... se sono atei lo dicono, certo, cosa non e' chiaro?) non criticano un leader politico che bacia la pantofola ai porporati nello specifico cristiani ma criticano ogni leader che amministra la cosa pubblica secondo principi religiosi. Perché la buona amministrazione non ha bisogno di dei e dogmi, ha bisogno di logica. E' logico avere una sanità accessibile, non cristiano; e' logico sostenere i più deboli, non cristiano; e' logico garantire una giustizia imparziale e rapida, non cristiano. Un leader politico non dovrebbe tifare per una religione non perché così offende le altre ma perché non e' il suo compito.

    L'ultima cosa che vogliono i laicisti e' rintuzzare il cristianesimo per fare spazio all'islam: dovrebbero essere rintuzzare entrambe!

    Qui si scambia la fede in Cristo con la strumentalizzazione di Cristo: non si vuole il crocifisso nelle scuole per ricordare ai bimbi il sacrificio di Gesù ma per ricordare agli immigrati che qui sono ospiti. Ipocrisia pura, come le croci incendiate del KKK.

    Se in fila in posta dico che le campane del parroco tutti i giorni alle 7:00 compresi sabato e domeniche mi hanno scocciato c'è subito qualche comare spalleggiata da qualche intellettuale sedicente di destra che mi risponde "Preferiresti un muezzin che grida le preghiere in arabo? Le campane sono la nostra storia e non mi danno fastidio". A me rompono le scatole sia le campane che il muezzin: chi vuole pregare punti la sveglia in casa sua, visto che io non voglio pregare e sono importunato da promemoria religiosi in orario di riposo.

    Il laicismo e' la più grande conquista sociale possibile, la dimostrazione che si può avere ordine e morale anche senza basarli su precetti religiosi (altrimenti detto: si può essere conservatori e "di destra" senza per forza nascondersi dietro al crocifisso).

    L'invasione islamica, reale, e' dovuta a debolezza e menefreghismo dei nostri politici che hanno come orizzonte temporale le elezioni e non vanno certo a impelagarsi in battaglie culturali epocali.
    Il laicismo e' una soluzione all'islamizzazione, non una causa. Per vietare il burqa nel nostro Paese e' sufficiente il laicismo, non serve dichiararsi ferventi cristiani. Idem per tribunali religiosi, macellazione religiosa, matrimoni con minori, poligamia, mutilazioni sessuali, ecc.
    Altrimenti, se per combattere un integralismo ne abbracciamo un altro -anche se campanilisticamente preferibile- facciamo esattamente il loto gioco. La vera vittoria sarà (spero di non dover mai dire "sarebbe stata") impedire l'islamizzazione senza ripiombare nell'oscurantismo cristiano.

    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    E proseguiva:
    «Purtroppo né i "laici" né i "cattolici" pare si siano finora resi conto del dramma che si sta profilando. I "laici", osteggiando in tutti i modi la Chiesa, non si accorgono di combattere l'ispiratrice più forte e la difesa più valida della civiltà occidentale e dei suoi valori di razionalità e di libertà:

    Che la chiesa cristiana sia paladina delle razionalità e libertà occidentali e' proprio da ridere, considerando che ogni conquista scientifica e di libertà personale sono sempre state osteggiate dalla chiesa. Dal processo a Galileo alla condanna dei preservativi passando per accanimento terapeutico, aborto, divorzio, ecc. Ma questa e' grossa davvero! :D

    Quanto al nichilismo: chi lo dice che non credere in Cristo equivalga ad essere cani randagi senza valori, senza morale, senza speranza? Credete che ad un laicista non piaccia una società giusta, basata sul rispetto e sulla parità di diritti, dove ognuno possa tendere ad uno stato di "completo benessere fisico, psichico e sociale" (definizione OMS di "salute")? Sapete la differenza tra un credente e un ateo? Il credente si comporta bene per andare in Paradiso, l'ateo si comporta bene per creare un paradiso sulla Terra. ;) :D

    Quoto, questo è anche il mio pensiero.

    Secondo me, rispondere all'espansione dell'Islam con una riproposta del Cristianesimo su tutti i livelli sarebbe un gigantesco passo indietro, dopo tutti i progressi compiuti verso la laicità nel corso della storia.
    Per evitare di soccombere basta la forza delle leggi e della politica, non serve uno scontro tra religioni.
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 26/4/2014, 15:41) 
    Mauro, il significato politico è uno e uno solo: separazione tra stato e religione.
    E questa separazione, per ovvie (e aggiungo motivate, secondo me) ragioni la Chiesa e il "cristianesimo" l'hanno sempre avversata. E per centinaia di anni potere temporale e spirituale hanno coinciso nella figura del Papa non a caso.
    Se una religione come il "cristianesimo" infatti è prima di tutto un "sistema di valori" non si comprende perché mai l'uomo dovrebbe farne a meno nelle scelte volte alla gestione della cosa pubblica.

    Saluti

    Perché gli stessi valori di giustizia, correttezza, carità, etica... si possono avere anche senza un credo religioso.

    Ma questa è la mia opinione.
     
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  3. ciaca
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    CITAZIONE
    Perché gli stessi valori di giustizia, correttezza, carità,... si possono avere anche senza un credo religioso.

    Può anche darsi, ma dubito che sia poi così probabile: nel senso che al di la dei dogmi e dei precetti ciò che definisce il messaggio cristiano sono proprio quei "valori" ai quali ogni cristiano non può che richiamarsi. E quindi, perché mai dovrei rinunciare a quei valori nella gestione della cosa pubblica?! Bada bene, "valori", non dogmi ne precetti che per lo più sono costruzioni che poco hanno a che vedere con il messaggio di Gesù Cristo, rappresentandone una distorsione o una forzatura.
    Il tema dell'aborto richiamato in precedenza, per esempio, è emblematico in tal senso.
    Se partiamo dalla condivisione, laici o cattolici che siamo, che la vita è "sacra" e come tale va preservata, al punto da negare per esempio la pena di morte, perchè mai dovremmo arrogarci il diritto di stabilire cosa è vita e cosa non lo è, e di conseguenza quello di interromperla?
    L'etica trascende il credo religioso, ma allo stesso tempo è la negazione stessa del laicismo che fine a se stesso e slegato dall'etica diventa dogma anch'esso.

    Saluti

    Edited by ciaca - 26/4/2014, 16:20
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 26/4/2014, 15:41) 
    Mauro, il significato politico è uno e uno solo: separazione tra stato e religione.
    E questa separazione, per ovvie (e aggiungo motivate, secondo me) ragioni la Chiesa e il "cristianesimo" l'hanno sempre avversata. E per centinaia di anni potere temporale e spirituale hanno coinciso nella figura del Papa non a caso.
    Se una religione come il "cristianesimo" infatti è prima di tutto un "sistema di valori" non si comprende perché mai l'uomo dovrebbe farne a meno nelle scelte volte alla gestione della cosa pubblica.

    Saluti

    No! Il significato politico è quello che ha assunto recentemente perché precedentemente il popolo era tutto Laykòs.
    Quello che la Chiesa ha sempre avversato sono le azioni politiche tese ad impedirle di svolgere il proprio ministero. Penso alla Kulturkampf di Bismark o all'azione di Crispi in Italia.
    Me se hai studiato dai Gesuiti sicuramente ti avranno parlato della civiltà delle loro Riductiones in America Latina per fare solo degli esempi.
    Per il resto sono perfettamente d'accordo con quanto dici circa il sistema dei valori che, non si capisce come potrebbe essere ridotto alle sfere intime dell'individuo.
    Se io per principio non posso rubare, non posso uccidere, non posso dire falsa testimonianza ecc, non vedo come questo sistema di valori non possa non ricadere sulla società.
     
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    CITAZIONE (Brunix90 @ 26/4/2014, 15:44) 
    CITAZIONE (iFull @ 25/4/2014, 02:18) 
    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    Non sorprenderà sapere che tra i 55 firmatari della lettera di accusa a Cameron non c’è neanche un islamico, un indù, un sikh o qualsivoglia appartenente a religione non cristiana. E’ la solita menata di laicisti sedicenti atei che sono soprattutto anti-cristiani.

    No: i laicisti sedicenti atei (sedicenti... se sono atei lo dicono, certo, cosa non e' chiaro?) non criticano un leader politico che bacia la pantofola ai porporati nello specifico cristiani ma criticano ogni leader che amministra la cosa pubblica secondo principi religiosi. Perché la buona amministrazione non ha bisogno di dei e dogmi, ha bisogno di logica. E' logico avere una sanità accessibile, non cristiano; e' logico sostenere i più deboli, non cristiano; e' logico garantire una giustizia imparziale e rapida, non cristiano. Un leader politico non dovrebbe tifare per una religione non perché così offende le altre ma perché non e' il suo compito.

    L'ultima cosa che vogliono i laicisti e' rintuzzare il cristianesimo per fare spazio all'islam: dovrebbero essere rintuzzare entrambe!

    Qui si scambia la fede in Cristo con la strumentalizzazione di Cristo: non si vuole il crocifisso nelle scuole per ricordare ai bimbi il sacrificio di Gesù ma per ricordare agli immigrati che qui sono ospiti. Ipocrisia pura, come le croci incendiate del KKK.

    Se in fila in posta dico che le campane del parroco tutti i giorni alle 7:00 compresi sabato e domeniche mi hanno scocciato c'è subito qualche comare spalleggiata da qualche intellettuale sedicente di destra che mi risponde "Preferiresti un muezzin che grida le preghiere in arabo? Le campane sono la nostra storia e non mi danno fastidio". A me rompono le scatole sia le campane che il muezzin: chi vuole pregare punti la sveglia in casa sua, visto che io non voglio pregare e sono importunato da promemoria religiosi in orario di riposo.

    Il laicismo e' la più grande conquista sociale possibile, la dimostrazione che si può avere ordine e morale anche senza basarli su precetti religiosi (altrimenti detto: si può essere conservatori e "di destra" senza per forza nascondersi dietro al crocifisso).

    L'invasione islamica, reale, e' dovuta a debolezza e menefreghismo dei nostri politici che hanno come orizzonte temporale le elezioni e non vanno certo a impelagarsi in battaglie culturali epocali.
    Il laicismo e' una soluzione all'islamizzazione, non una causa. Per vietare il burqa nel nostro Paese e' sufficiente il laicismo, non serve dichiararsi ferventi cristiani. Idem per tribunali religiosi, macellazione religiosa, matrimoni con minori, poligamia, mutilazioni sessuali, ecc.
    Altrimenti, se per combattere un integralismo ne abbracciamo un altro -anche se campanilisticamente preferibile- facciamo esattamente il loto gioco. La vera vittoria sarà (spero di non dover mai dire "sarebbe stata") impedire l'islamizzazione senza ripiombare nell'oscurantismo cristiano.

    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 24/4/2014, 16:46) 
    E proseguiva:
    «Purtroppo né i "laici" né i "cattolici" pare si siano finora resi conto del dramma che si sta profilando. I "laici", osteggiando in tutti i modi la Chiesa, non si accorgono di combattere l'ispiratrice più forte e la difesa più valida della civiltà occidentale e dei suoi valori di razionalità e di libertà:

    Che la chiesa cristiana sia paladina delle razionalità e libertà occidentali e' proprio da ridere, considerando che ogni conquista scientifica e di libertà personale sono sempre state osteggiate dalla chiesa. Dal processo a Galileo alla condanna dei preservativi passando per accanimento terapeutico, aborto, divorzio, ecc. Ma questa e' grossa davvero! :D

    Quanto al nichilismo: chi lo dice che non credere in Cristo equivalga ad essere cani randagi senza valori, senza morale, senza speranza? Credete che ad un laicista non piaccia una società giusta, basata sul rispetto e sulla parità di diritti, dove ognuno possa tendere ad uno stato di "completo benessere fisico, psichico e sociale" (definizione OMS di "salute")? Sapete la differenza tra un credente e un ateo? Il credente si comporta bene per andare in Paradiso, l'ateo si comporta bene per creare un paradiso sulla Terra. ;) :D

    Quoto, questo è anche il mio pensiero.

    Secondo me, rispondere all'espansione dell'Islam con una riproposta del Cristianesimo su tutti i livelli sarebbe un gigantesco passo indietro, dopo tutti i progressi compiuti verso la laicità nel corso della storia.
    Per evitare di soccombere basta la forza delle leggi e della politica, non serve uno scontro tra religioni.

    Certo che non serve uno scontro tra religioni.
    Infatti, un cristiano, un ebreo, un musulmano, un sick, un pellerossa e chiunque altro, se intelligenti, ammetteranno l'esistenza di un ente supremo e cercheranno la sintesi; o comunque non si ammazzeranno tra di loro.
    Il punto è, però, che questo cammino può esser fatto solo da persone intelligenti, volonterose e più dotate della media, in termini di curiosità e disponibilità al dialogo.
    Per le masse, quindi - e senza offesa - rimane necessario appoggiarsi a qualche "prodotto preconfezionato": qui da noi, mi pare, il Cattolicesimo è quindi necessario. Anche perché opporre all'Islam (che, purtroppo, nelle sue connotazioni possiede molto fanatismo e integralismo) la nostra politichetta sarebbe pochino. Anche perché essa, nella sua forma ormai purtroppo dominante, s'accosta a valori di "progressismo" che sconfinano nell'autolesionismo e tende a valutare incivile e razzista chi solo provi a difendere casa sua e i suoi cari. Quindi, no grazie: preferisco la Chiesa, con tutti i suoi difetti, a anche con i suoi molti punti fermi.
    La grande Oriana ha sempre riassunto bene il concetto, dicendo che anche se non era credente, da un punto di vista di fede, era Cristiana da un punto di vista culturale e di appartenenza. Aveva ragione, a mio sommesso giudizio.
     
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    L'Islam trionfa e (probabilmente) trionferà perché è l'unico collante che tiene insieme popoli profondamente diversi per cultura e tradizione, perché è un credo che richiede una totale dedizione e per questo i suoi fedeli sono più "convinti" (è difficile essere islamici "all'acqua di rose": o lo si è o non lo si è) mentre la maggioranza dei cristiani si definisce tale per abitudine e per tradizione familiare, ma in realtà nella loro vita quotidiana non sono affatto guidati e ispirati dal loro credo - salvo quando si tratta di impedire a chi non la pensa come loro di fare scelte diverse da quanto imposto dalla chiesa. In questo senso le due religioni sono assolutamente sullo stesso piano: la fede religiosa diventa politica e questo deve essere evitato a tutti i costi, se la tua religione ti vieta di divorziare o abortire non farlo, ma non sognarti neppure di proibire ad altri di poterlo fare, se vogliono. Invece, purtroppo ognuno ha i suoi talebani ...
    Respingo categoricamente il luogo comune che chi avversa il cristianesimo favorisca l'islam: una religione che vieta il consumo di carne di maiale e di alcool e che impone di coprire le donne il più possibile contraddice alcuni dei principi fondamentali del mio credo personale ... :D
    Sono anche dell'idea che la religione sia spesso un ottimo mezzo per controllare e manipolare le menti degli ingenui: non sei soddisfatto della tua condizione di povero, quando potresti essere ricco ? Non ti preoccupare, è più facile per un cammello passare dalla cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno dei cieli, per cui statte bbuono al tuo posto e rimani povero finché sei in vita, verrai ricompensato nell'aldilà ...
     
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