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Valex16
.User deleted
No aspetta, io sarò tardo ma:
- l'oggetto di valore 100, lo ritiro a valore 70 per avere margine sulla successiva rivendita
- l'oggetto di valore 200, che ti avrei scontato a 170, te lo vendo a 200 perchè mi stai dando un oggetto in permuta
non mi stai pagando due volte il "servizio" che ti viene dato?
hai ragione!
apri un negozio...così verremo tutti da te!!
mi sa per poco....
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.hai ragione!
apri un negozio...così verremo tutti da te!!
mi sa per poco....
Argomenta magari un filo quello che scrivi. Anche poco eh.. -
Valex16 .
User deleted
difficilmente avremo uno sconto scambiando una permuta.
poi dipende da cosa si tratta.
è logico che si cerca di pretendere il massimo.
il negoziante puo sicuramente accontentare la sua clientela,ma poi non vorrei che chiudesse...
vendo molta concorrenza,i prezzi sono molto scontati,per uno che voglia comprare,penso che, in generale, non si possa lamentare.
poi è chiaro...puoi comprare meglio e a meno, in zone piu depresse,cioè in zone di campagna rispetto alle grandi città, sempre lo stesso identico prodotto,ma si hanno diverse voci di spesa,anche se paradossalmente le tasse sono sempre le stesse.
Nelle permute il discorso non è semplicissimo...un negoziante puo essere specializzato in antichi e la permuta con un nuovo puo creare problemi,magari si è costretti a "rigirarlo" ad un altro commerciante, piu specifico, con altre spese e senza introito.. -
enricoc2 .
User deleted
Si ma facciamo un esempio:
Orologio messo in vendita dal negoziante a 5000 (SD)
Io gli do un orologio che sul mercato dei negozianti non si trova a meno di 3500 (SUB)
Lui mi offre, andando bene, 2500/2600, poi siccome non fa sconti perchè c'è la permuta mi chiede la differenza altri 2400/2500.
Il mio orologio diciamo che non lo rivende a prezzo pieno ma facendo lo sconto a 3200. Praticamente dal primo (SD) dal quale partiva da 5000 (ma in vendita diretta avrebbe lasciato almeno a 4800/4700) ha ricavato 3200 più 2500 e siamo a 5700. Sostanzialmente 1000 in più che vendendo direttamente. In sostanza è un guadagno netto per i commercianti.. -
.Si ma facciamo un esempio:
Orologio messo in vendita dal negoziante a 5000 (SD)
Io gli do un orologio che sul mercato dei negozianti non si trova a meno di 3500 (SUB)
Lui mi offre, andando bene, 2500/2600, poi siccome non fa sconti perchè c'è la permuta mi chiede la differenza altri 2400/2500.
Il mio orologio diciamo che non lo rivende a prezzo pieno ma facendo lo sconto a 3200. Praticamente dal primo (SD) dal quale partiva da 5000 (ma in vendita diretta avrebbe lasciato almeno a 4800/4700) ha ricavato 3200 più 2500 e siamo a 5700. Sostanzialmente 1000 in più che vendendo direttamente. In sostanza è un guadagno netto per i commercianti.
Non avendo fatto sconto sul nuovo, sarebbe sufficiente rivendere in pari il sub del tuo esempio, che a 1000 euro sotto al prezzo di mercato andrebbe via anche svelto.
Avremmo quindi nel nostro esempio venduto 5k di orologio, a 0% di sconto. A pensar male si potrebbe perfino pensare che sulla parte permuta non venga emessa fattura. Nel complesso non mi pare un cattivo affare, potrei nominarti numerosi business a marginalita' inferiore, immobilizzo di capitale maggiore, aliquota fiscale meno vantaggiosa e complessivo maggior rischio per l'imprenditore.
Io continuo ad insistere: se la permuta e' un servizio sono disposto a pagarla, ma una volta sola pero', non due. La mancanza dello sconto mi pare la compensi abbondantemente. Il mio orologio andrebbe ritirato con uno scostamento dal valore di mercato, e rivenduto in pareggio solo per permettere una veloce rotazione.
Se date un auto in permuta funziona cosi', e il valore di ritiro dell'auto che va dentro e' definita in maniera molto più trasparente di quanto non avvenga nel caso dell'orologio. Qualcuno sopra parlava di giungla, la definizione a me non sembra inappropriata. Un mercato in cui la valutazione di cio' che scambio e' legata cosi' tanto all'alea e' una giungla.. -
bubba48 .
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...puoi comprare meglio e a meno, in zone piu depresse,cioè in zone di campagna rispetto alle grandi città, sempre lo stesso identico prodotto,ma si hanno diverse voci di spesa,anche se paradossalmente le tasse sono sempre le stesse.
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Nei piccoli centri è molto più difficile ottenere sconti per la minore concorrenza presente.CITAZIONE (zimaster @ 28/4/2014, 22:11)...
Io continuo ad insistere: se la permuta e' un servizio sono disposto a pagarla, ma una volta sola pero', non due. La mancanza dello sconto mi pare la compensi abbondantemente. Il mio orologio andrebbe ritirato con uno scostamento dal valore di mercato, e rivenduto in pareggio solo per permettere una veloce rotazione.
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Premesso che la permuta non è un servizio bensì l'accollo di un usato più o meno rivendibile, non perdere di vista il fatto che sul nuovo incassi certamente tutto e subito, sulla permuta non sai quando e non sai quanto. Inoltre non esiste un mercato ufficiale dell'usato come avviene per l'auto, con tanto di quotazioni applicate in maniera pressochè identica da tutti i rivenditori.. -
Danny3 .
User deleted
come del resto funziona anche per le moto e auto! . -
.non vorrei entrare in polemica,vorrei evitare accuse,
vorrei solo rispondere ai tuoi quesiti e ai tuoi interrogativi.
come ripeto,non volermene, ma in quello che scrivi mi sembra di leggere le parole di una persona che cerca, in tutto, l affarone,
magari tralasciando l aspetto umano e la consapevolezza che dall altra parte c è sempre una persona che lavora e che rischia nell ambito del suo commercio...
tutto questo lo intuisco dalle tue appariscenti accuse di non professionismo ai danni di alcuni commercianti.
forse devi cambiare atteggiamento
molto probabilmente il tuo amico,con discorsi piu "diplomatici" è riuscito ad ottenere meglio e piu in fretta quello che voleva.
non voglio difendere nessuno,ma nessun commerciante è obbligato a trattenerti il tuo orologio,che magari non hai nemmeno acquistato da lui!!!
Forse,quelli che ora ti hanno deluso,sono affatto piu professionisti di altri,appunto perchè conoscono bene gli orologi da te menzionati.
Molto probabilmente entro in uno sfogo personale,ma troppo spesso leggo le parole rivendibilita ,bagno di sangue...tutte parole che non c entrano nulla con la passione.
nemmeno io voglio entrare in una sterile polemica pero'.....se mi dai dell'affarista .....
....per cominciare stavo trattando un orologio con soldi non miei ,quindi permettimi che in coscienza essere oculato e parsimonioso e' d ' obbligo ,evidentemente ti e' sfuggito in che ambito mi sono dovuto muovere .
Lavorando da 15 anni nel settore della vendita di prodotti finanziari e assicurativi ,credimi sulla fiducia quando ti dico che conosco ampiamente le problematiche umane del commercio e il necessario profittevole guadagno da ambe le parti ,venditore e acquirente .
Non hai letto le mie considerazioni sui commercianti in questione ,quando dico che ritenevo e ritengo ancora adesso seri professionisti i commercianti contattati .Anzi sottolineo che il commerciante di parma che mi ha fatto la valutazione piu' bassa del tudor (700 euro che e' una vergogna ,e 4100 euro da aggiungere ) e' innegabilmente dei quattro l'orefice che consiglierei achiunque per competenza ,passione e professionalita'.Dunque non capisco dove hai latto le" appariscenti accuse di non professionismo ".
Fatte le giuste precisazioni ,e credimi senza invelenire la discussione ,il punto a cui volevo arrivare e' che ,da consumatore ,un orologio veramente bello come l'omega new zeland ,listino 5000 ,e mi ripeto da consumatore ,lo devo cercare a 3500 euro ,e se lo pago 3501 euro ,ho speso un euro in piu' dal suo reale valore .
Sto parlando di reale valore di mercato comprendendo il profitto del negoziante ,senza entrare in un filosofico discorso di passione e sentimenti
.
Generalizzando comprendendo anche le difficolta' di un negoziante , e spiace dirlo ma a volte la cosa piu' professionale per un imprenditore e' anche quello di abbandonare un business quando non c'e' piu' il business.....imho.
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