Il dramma dei tatuaggi

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  1. Giangibus
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    CITAZIONE (passionesub @ 8/7/2014, 15:30) 
    Ricordiamo che comunemente ( e erroneamente ) il " tatoo " è considerato da noi caratteristica di persone emarginate o cmq " border line " :
    Galeotti ( carcerato, o cmq con esperienze di carcerazione alle spalle e quindi autotatuato con metodi empirici e inchiostri e aghi dubbi e non sterili )
    Motociclisti ( hell's-angels e simili )
    Marinai etc. etc.
    Famose le scritte : " mamma perdonami " ( forgive mama ) " donnine nude, serpenti, iniziali, nodi marinai etc. etc.
    Mentre in molte culture il tatuaggio è espressione di arte, linguaggio, condizione sociale, vissuto personale e via discorrendo.
    Abbiamo visto ( anche qui da prendere con le molle perchè questione e storia illustrata nel film, dubbia e controversa ) una delle ultime opere di Salvatores sulla Mafia della Transnistria ( Siberia con componente etnica con forte odio verso la Russia e la cultura e la politica sovietica e post sovietica ) in cui il tatuatore aveva un posto predominante nel clan ed era " cantore " della vita dei componenti e delle loro caratteristiche personali, giuste o meno che fossero.
    Esempio eclatante sono i tatuaggi " Yakuza ", ora " mafia " che ha ottenuto una sorta di integrazione nella legalità e nella società giapponese, con holding, società e attività alla luce del sole.
    In tutta Europa il tatuaggio è sempre stato vezzo e caratteristica delle famiglie reali. Amedeo d' Aosta ( ramo della famiglia che rivendica la linea di successione monarchica in opposizione a chi, non entro nei particolari, fu complice del fascismo e poi dell'armistizio di Cassibile ) è tatuatissimo.
    E la lista comprende ogni famiglia regnante o non + regnante ( in Spagna, in Olanda, in Inghilterra, in Grecia ..... )
    Questo proprio perchè il tatuaggio per sua caratteristica è, era, " eterno ", entrava negli strati + profondi dell'epidermide, marchiando e " illustrando " quanto la persona voleva fosse suo " avatar ", sua connotazione o manifestazione di affetto o di proprietà.
    Ogni espressione o particolarità simile deve essere vista al di fuori della semplice " percezione " visiva o di pensiero individuale.
    Così come il forarsi l'orecchio deriva anche da una antica consuetudine che va al di là del semplice vezzo estetico.
    Molti bucanieri o corsari ( quindi non semplici pirati ma forniti di una " lettera di corsa " data dai reali dell'epoca per depredare le navi di nazioni che minacciavano il predominio sui mari ) perdevano per incidenti, risse, arrembaggi .... uno dei due occhi.
    L'agopuntura ( che nel 15esimo/16esimo/17esimo secolo era una sorta di medicina fai da te, oltretutto in mezzo a gente che navigava negli angoli + lontani dei mari ) stabilisce che il lobo dell'orecchio puo' rafforzare, se sollecitato, un canale di energia che aiuta la vista dell'occhio rimasto.
    Notizia che viene spesso ribadita nei testi che si occupano della guerra di corsa e della pirateria.
    Il tatuarsi, il forarsi l'orecchio, così, anche, come gli attuali " piercing estremi ", hanno alle spalle un discorso che travalica la semplice considerazione di un atto puramente estetico e quindi assolutamente inutile.
    Voglio dire ...... non fermiamoci sempre e soltanto all'apparenza.
    ( con questo non voglio esaltare o incoraggiare le forme + avvilenti, e facenti parte di quel malcostume e cattivo gusto, di cui è stato fatto esempio nei post precedenti )

    :I: :I: ... Game over !!
     
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247 replies since 7/7/2014, 08:21   7928 views
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