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E' vero!!! Super operazione di cessione mirata! L' anno prossimo scalano la classifica !!! . -
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Ok Zenith, ma ci sono anche altri grandi assenti nella lista.. Ulysse Nardin ad esempio . -
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A me sembra che la lista 'torni'.
Un po' troppo in alto Longines. -
.Ok Zenith, ma ci sono anche altri grandi assenti nella lista.. Ulysse Nardin ad esempio
A me dispiace un po' non vedere Blancpain , anche se la produzione attuale..
Così , per affetto per la Casa
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.Onestamente? No, per niente ...
Mi pare anzi che anche all' interno del forum la classifica sia perfettamente rispettata dai Topics
1. Rolex ( c'è anche la sezione vintage apposita e monomarca ! )
2. Cartier ( poche donne sul forum )
3. Omega ( mi pare che non ci sia niente da dire, c'è Donato che stimola ampie discussioni con le novità, e ampio risalto e' dato a questa casa )
4. Patek ( devo commentare ? )
5. Swatch ( rappresenta i PMW, per cui c'è una sezione dedicata ! )
6. Tag Heuer Sbaglio o sarà il terzo orologio del Forum ? )
7. Breguet: casa di nicchia, avrei detto settimo posto sul forum e NON sui mercati, sono addirittura sorpreso !!
Forse è un po' in basso Audemars, e poi si nota un grandissimo assente!!!
Chi è?
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Rolex
Omega
Cartier
Ci stanno.
Patek pensavo più giù, visti i numeri prodotti.
Breguet, molto più in alto di quanto pensassi. -
ciaca.
User deleted
Vi rendete conto di quanto i "nostri" gusti differiscono dalle vendite?!?
In realtà non è la classifica delle vendite ma dell'ipotetico valore del marchio (non si capisce bene in base a quali calcoli). -
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Verissimo, ed è proprio questo che mi meraviglia...
Ci sono nomi che non avrei mai messo nella top20. -
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Ritornando in Topic, nulla da dire sul fatto che Rolex sia stata e rimanga la numero uno. Spero e penso che la maison nel pubblicare i suoi dati di bilancio non abbia barato, però sappiamo che i bilanci si possono alterare con accorgimenti tecnici e soprattutto i bilanci vanno comparati andando a recuperare i criteri di valutazione adottati per le poste che compongono il bilancio stesso. Insomma, a noi poveri mortali possono fare credere che una azienda vada bene anche a pochi mesi dal fallimento. Vedi Parmalat, oppure Banca Carige che non svalutava i propri crediti in portafoglio per non evidenziare perdite. Attenzione, come già detto da altri, non guardiamo solo al fatturato e alla parte superiore del bilancio, bisogna valutare altre componenti sia del Conto Economico che dello Stato Patrimoniale . -
.Ritornando in Topic, nulla da dire sul fatto che Rolex sia stata e rimanga la numero uno. Spero e penso che la maison nel pubblicare i suoi dati di bilancio non abbia barato, però sappiamo che i bilanci si possono alterare con accorgimenti tecnici e soprattutto i bilanci vanno comparati andando a recuperare i criteri di valutazione adottati per le poste che compongono il bilancio stesso. Insomma, a noi poveri mortali possono fare credere che una azienda vada bene anche a pochi mesi dal fallimento. Vedi Parmalat, oppure Banca Carige che non svalutava i propri crediti in portafoglio per non evidenziare perdite. Attenzione, come già detto da altri, non guardiamo solo al fatturato e alla parte superiore del bilancio, bisogna valutare altre componenti sia del Conto Economico che dello Stato Patrimoniale
Che poi la cosa che mi sorprende è... perché diffondere questi dati se non lo aveva mai fatto?
A me questa notizia più che ispirare sensazioni positive me le fa negative.
Boh... sarò malfidente io.. -
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Se un'azienda va male, penso sia normale che lanci messaggi rassicuranti all'esterno, specialmente se non ha l'obbligo di rendere pubblici i bilanci, ma francamente troverei molto strano se affermasse addirittura di stare avendo risultati eccezionali, perché dovrebbe sapere bene che tali affermazioni rischiano invece di generare il sospetto opposto. Voglio dire, se non è vero che le cose stanno andando eccezionalmente bene, perché dirlo, se nessuno glielo ha chiesto ? Il rischio di total sputt... è troppo grande ...
D'altra parte chi conosce le dinamiche delle grandi aziende sa che il cambio di CEO non è per forza legato ai risultati del mercato, ci sono meccanismi (tipo la condivisione delle strategie future, la fiducia degli azionisti, ecc.) che non tengono conto solo del fatturato. Per molte aziende, soprattutto quelle i cui prodotti hanno come principale argomento di vendita il fatto di incontrare i gusti del pubblico più che la loro qualità intrinseca, è molto più importante quello che si farà in futuro piuttosto che quello che si è fatto in passato. Ovviamente ottimi risultati di vendita sono un'iniezione di fiducia ma ormai sono alle spalle e non è il caso di riposare sugli allori ed un gruppo dirigente non può solo farsi forza dei risultati ottenuti fino ad allora, se la sua linea per il futuro non convince. Non è sempre vero che squadra che vince non si tocca, specialmente se si guarda di più alle possibili vittorie future piuttosto che a quelle già ottenute. Dico questo perché in effetti ho conosciuto dirigenti sfiduciati a dispetto dei brillanti risultati ottenuti, perché la loro linea commerciale e strategica non convinceva.
Non dico sia questo il caso di Rolex nè tanto meno - non avendo informazioni in merito - che le "cassandre" che interpretano questi segnali in senso negativo non abbiano effettivamente ragione, ma solo che a mio parere possono esserci mille ragioni non necessariamente negative sia per le dichiarazioni che per il cambio di CEO .... -
.Se un'azienda va male, penso sia normale che lanci messaggi rassicuranti all'esterno, specialmente se non ha l'obbligo di rendere pubblici i bilanci, ma francamente troverei molto strano se affermasse addirittura di stare avendo risultati eccezionali, perché dovrebbe sapere bene che tali affermazioni rischiano invece di generare il sospetto opposto. Voglio dire, se non è vero che le cose stanno andando eccezionalmente bene, perché dirlo, se nessuno glielo ha chiesto ? Il rischio di total sputt... è troppo grande ...
D'altra parte chi conosce le dinamiche delle grandi aziende sa che il cambio di CEO non è per forza legato ai risultati del mercato, ci sono meccanismi (tipo la condivisione delle strategie future, la fiducia degli azionisti, ecc.) che non tengono conto solo del fatturato. Per molte aziende, soprattutto quelle i cui prodotti hanno come principale argomento di vendita il fatto di incontrare i gusti del pubblico più che la loro qualità intrinseca, è molto più importante quello che si farà in futuro piuttosto che quello che si è fatto in passato. Ovviamente ottimi risultati di vendita sono un'iniezione di fiducia ma ormai sono alle spalle e non è il caso di riposare sugli allori ed un gruppo dirigente non può solo farsi forza dei risultati ottenuti fino ad allora, se la sua linea per il futuro non convince. Non è sempre vero che squadra che vince non si tocca, specialmente se si guarda di più alle possibili vittorie future piuttosto che a quelle già ottenute. Dico questo perché in effetti ho conosciuto dirigenti sfiduciati a dispetto dei brillanti risultati ottenuti, perché la loro linea commerciale e strategica non convinceva.
Non dico sia questo il caso di Rolex nè tanto meno - non avendo informazioni in merito - che le "cassandre" che interpretano questi segnali in senso negativo non abbiano effettivamente ragione, ma solo che a mio parere possono esserci mille ragioni non necessariamente negative sia per le dichiarazioni che per il cambio di CEO ...
A meno che il CEO non si chiami Marchionne!. -
.Se un'azienda va male, penso sia normale che lanci messaggi rassicuranti all'esterno, specialmente se non ha l'obbligo di rendere pubblici i bilanci, ma francamente troverei molto strano se affermasse addirittura di stare avendo risultati eccezionali, perché dovrebbe sapere bene che tali affermazioni rischiano invece di generare il sospetto opposto. Voglio dire, se non è vero che le cose stanno andando eccezionalmente bene, perché dirlo, se nessuno glielo ha chiesto ? Il rischio di total sputt... è troppo grande ...
D'altra parte chi conosce le dinamiche delle grandi aziende sa che il cambio di CEO non è per forza legato ai risultati del mercato, ci sono meccanismi (tipo la condivisione delle strategie future, la fiducia degli azionisti, ecc.) che non tengono conto solo del fatturato. Per molte aziende, soprattutto quelle i cui prodotti hanno come principale argomento di vendita il fatto di incontrare i gusti del pubblico più che la loro qualità intrinseca, è molto più importante quello che si farà in futuro piuttosto che quello che si è fatto in passato. Ovviamente ottimi risultati di vendita sono un'iniezione di fiducia ma ormai sono alle spalle e non è il caso di riposare sugli allori ed un gruppo dirigente non può solo farsi forza dei risultati ottenuti fino ad allora, se la sua linea per il futuro non convince. Non è sempre vero che squadra che vince non si tocca, specialmente se si guarda di più alle possibili vittorie future piuttosto che a quelle già ottenute. Dico questo perché in effetti ho conosciuto dirigenti sfiduciati a dispetto dei brillanti risultati ottenuti, perché la loro linea commerciale e strategica non convinceva.
Non dico sia questo il caso di Rolex nè tanto meno - non avendo informazioni in merito - che le "cassandre" che interpretano questi segnali in senso negativo non abbiano effettivamente ragione, ma solo che a mio parere possono esserci mille ragioni non necessariamente negative sia per le dichiarazioni che per il cambio di CEO ...
Se ci limitassimo solo alla comunicazione in sé, potresti aver ragione. Ma a quelli che ritengono che Rolex non solo stia andando bene, ma addirittura abbia avuto un anno di record chiedo invano da molti post di spiegare una serie di cose: 1) perché i listini sono fermi da tre anni (e lo sono)? Questa era una azienda che aumentava almeno una volta l'anno; 2) un'azienda come Rolex ha fatto della riservatezza e della conservazione le sue carti vincenti. Può una azienda siffatta cambiare tutto all'improvviso, senza che i conti non abbiano mostrato dei cedimenti? Io non ci credo affatto; 3) se addirittura il nuovo corso battesse tutti i record, perché Rolex è esteticamente in parte tornata indietro con il nuovo SD? 4) malgrado il clima di euforia ufficiale che dura da anni voci su cattivi andamenti si sono diffusi, al punto tale che si sono sentiti di diffondere una notizia strepitosa, il superamento di ogni record, che chissà perché sino a quel momento si sarebbe nascosta; 5) non si prende un dirigente esterno per giunta come Dufour se si deve gestire un successo strepitoso, mi pare evidente.. -
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In effetti le cose che dice Mbelt non sono peregrine.
Le logiche dei mercati e dell'alta finanza non funzionano in modo lineare o codificato, a volte le dichiarazioni sono fatte apposta per oscurare o smentire la realtà.
Cambiare una linea dirigenziale e' un'azione drastica. Perché creare possibili problemi se son tutte rose e fiori?
In un certo senso sono stati costretti a fare questi proclami entusiastici, altrimenti cosa avrebbe pensato il mondo se avessero cambiato il board nel silenzio?
Che Rolex era in crisi, così invece c'è solo il sospetto.. -
.In effetti le cose che dice Mbelt non sono peregrine.
Le logiche dei mercati e dell'alta finanza non funzionano in modo lineare o codificato, a volte le dichiarazioni sono fatte apposta per oscurare o smentire la realtà.
Cambiare una linea dirigenziale e' un'azione drastica. Perché creare possibili problemi se son tutte rose e fiori?
In un certo senso sono stati costretti a fare questi proclami entusiastici, altrimenti cosa avrebbe pensato il mondo se avessero cambiato il board nel silenzio?
Che Rolex era in crisi, così invece c'è solo il sospetto.
La "crisi" può anche essere un risultato solo abbastanza al di sotto delle aspettative. Io sapevo e so che il problema loro è la Cina e diversi mercati emergenti. Poi fra gli elementi che ho citato ce n'è un altro: piaccia o no gli sconti sul nuovo sono aumentati. E questo significa che la domanda è calata in rapporto all'offerta, oppure che questa ultima si è incrementata troppo. E non solo in Italia: sempre più i prezzi italiani sono legati a quelli dei mercati emergenti, in particolare asiatici, nel bene come nel male..