2013: Rolex chiude un esercizio record - articolo su La Repubblica

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  1. ciaca
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    CITAZIONE (mbelt @ 24/7/2014, 14:13) 
    La "crisi" può anche essere un risultato solo abbastanza al di sotto delle aspettative. Io sapevo e so che il problema loro è la Cina e diversi mercati emergenti. Poi fra gli elementi che ho citato ce n'è un altro: piaccia o no gli sconti sul nuovo sono aumentati. E questo significa che la domanda è calata in rapporto all'offerta, oppure che questa ultima si è incrementata troppo. E non solo in Italia: sempre più i prezzi italiani sono legati a quelli dei mercati emergenti, in particolare asiatici, nel bene come nel male.

    L'offerta è aumentata a dismisura, per scelta del precedente CEO a quello da poco tagliato
    Pensavano che i nuovi mercati, Cina in primis, l'avessero assorbita e ivece si sono trovati con un esubero di prodotto che per altro non vende bene, si sconta e si inflaziona.

    Il motivo non è nel prodotto, che non è mai stato così alto in termini di qualità percepita, ma nei nuovi mercati che non sono affetti da decenni di rolexite, che sono relativamente "vergini" e in cui si possono completamente ribaltare le percezioni che in altri mercati sono fatti assodati e consolidati da decenni.
    Se in italia l'orologio per definizione è "il rolex", in Cina il rolex è solo uno dei mille orologi e nemmeno tra i più ambiti: al cinese pieno di liquidità debole nelle tasche della rivalutazione e della commerciabilità non interessa nulla: lo vuole caro e "prezioso".
    Ne sono riusciti ad imporre in Cina uno status symbol divenuto fenomeno di massa come invece riuscirono a fare in Italia con il Daytona, a cui va il merito di aver reso Rolex ciò che è stata almeno fino a ieri.

    Tutte cose che prima non accadevano e facevano del rolex il bene rifugio per eccellenza, sempre molto ambito proprio per la conservazione del valore.
    Hanno cioè innescato un clamoroso circolo vizioso.
    Se non avessero aumentato la produzione avrebbero pagato la mancata saturazione del sistema produttivo, avrebbero un po' ridotto la marginalità, ma avrebbero limitato l'effetto inflattivo sul marchio.

    La "crisi" di Rolex inizia con la crisi economica italiana e il crollo delle vendite in un mercato che da sempre ha fatto la fortuna della casa (e non solo di questa casa).
    E finirà solo se e quando il mercato italiano comincerà a riprendersi.
    Altro che record storici...
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 24/7/2014, 14:36) 
    La "crisi" di Rolex inizia con la crisi economica italiana e il crollo delle vendite in un mercato che da sempre ha fatto la fortuna della casa (e non solo di questa casa).
    E finirà solo se e quando il mercato italiano comincerà a riprendersi.
    Altro che record storici...

    Ma noi siamo solo una sessantina di milioni di persone.
    In giro per il mondo ci sono mercati " nuovi "rispetto a qualche decennio fa che contano qualche miliardo di persone
    Il bacino dei potenziali acquirenti mi sembra molto ma molto più vasto
    Non credo che la crisi Rolex , ammesso che ci sia , dipenda dalla crisi di un paese di 60 milioni di abitanti
    imho
     
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  3. ciaca
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    Siamo pochi, ma abbiamo sempre fatto le tendenze.
    Fino a pochi anni fa le case per sapere se un prodotto avrebbe venduto nel mondo guardavano i dati di vendita in Italia.
    Siamo sempre stati i leader mondiali del "cool", dell'immagine e del life style e l'orologeria contemporanea è quasi esclusivamente solo moda.
    L'orologeria svizzera è risorta dalle sue ceneri grazie all'Italia, perchè l'orologio "di lusso" è tornato ad essere "cool" in Italia, e il mondo (come sempre) ci è venuto dietro.
    Coi cinesi non funziona, hanno una loro cultura millenaria e una forte identità culturale rimasta isolata e scevra da condizionamenti esteri. Basta entrare in un qualunque ristorante cinese e guardarsi intorno per rendersene conto, e rendersi conto delle distanze che ci separano.
    Il mercato italiano era il faro, ora non esiste più.
    È normale che chi era abituato a quel riferimento perda la rotta
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 24/7/2014, 14:50) 
    Siamo pochi, ma abbiamo sempre fatto le tendenze.
    Fino a pochi anni fa le case per sapere se un prodotto avrebbe venduto nel mondo guardavano i dati di vendita in Italia.
    Siamo sempre stati i leader mondiali del "cool", e l'orologeria contemporanea è quasi esclusivamente solo moda.
    L'orologeria svizzera è risorta dalle sue ceneri grazie all'Italia, perchè l'orologio "di lusso" è tornato ad essere "cool" in Italia, e il mondo (come sempre) ci è venuto dietro.
    Coi cinesi non funziona, hanno una loro cultura millenaria e una forte identità culturale rimasta isolata e scevra da condizionamenti esteri.
    Il mercato italiano era il faro, ora non esiste più.
    È normale che chi era abituato a quel riferimento perda la rotta

    Scusa ma non ti seguo
    Ok , facciamo tendenza ma siamo pochi
    I cinesi invece sono tanti , ma anche i russi , gli arabi , e hanno gusti diversi dai nostri e meno condizionamenti sul marchio, però sono qualche miliardo
    Domani l'Italia riprende miracolosamente a crescere con un PIL a 2 cifre.
    Ridiventiamo il faro ?
    Ma il faro di chi e di che cosa visto che i gusti e le tendenze dei mercati emergenti sono un bel po' diversi dalle nostre ?
    Ma non è su questo forum che si scrive , quasi unanimemente , che ormai le Case producono obbrobri , secondo il ns gusto , perchè appunto focalizzati verso altri mercati ?
     
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  5. ciaca
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    Russi, arabi e americani, ma anche tutto il nord europa e pure il giappone, sono malati di made in italy e sempre sono stati in coda ai trend italiani.
    Il problema è che oggi i numeri si fanno su mercati come quello cinese, che al made in italy è relativamente poco interessato e ha suoi codici di gusto lontani anni luce dai nostri.
    L'italia non era rilevante in termini di numeri, se non ai primordi della rinascita negli anni 80, era rilevante in termini di numeri che riusciva a indurre su mercati ben più corposi come gli USA, per esempio. E che in Cina invece non riesce a indurre, per i motivi suddetti.
    Per altro il mercato italiano è distrutto, in italia non si vende più un chiodo ne si riescono a imporre nuovi fenomeni di massa che non siano l'hip hop o il quarzo vintage da due soldi

    CITAZIONE
    Ma il faro di chi e di che cosa visto che i gusti e le tendenze dei mercati emergenti sono un bel po' diversi dalle nostre ?

    Appunto ho usato il passato. ERA.
    è normale che chi più di altri è sempre stato focalizzato sul nostro mercato, perdendo quel riferimento faccia fatica a raccapezzarsi.
    Guarda lo sky dweller, orologio chiaramente pensato per la Cina, ma maldestro fallimento.
     
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    Concordo in parte con gli ottimi e sensati interventi qui sopra.

    Premesso che certi luoghi ( Roma, Parigi, la Costa Azzurra ) un tempo erano molto più 'al centro del palco' di adesso ( ad esempio New York ne seguiva molto i dettami perché accoglie la creme degli europei )

    Oggi OLTRE alla perdita di ruolo di assoluto primato della vecchia europa si affianca un altro fenomeno che indubbiamente ( lo si vede dal nuovo corso ) ha impensierito Rolex.

    E cioè che la concorrenza, dopo lustri di sostanziale immobilismo, si è fatta valere, e lo ha fatto non copiando il leader ( questo lo fa Omega, ed è la sua croce ) ma innovando e diversificando, risultando molto appetibile ai nuovi ricchi che nel frattempo hanno parzialmente perso il riferimento di cui sopra.

    Penso a Panerai, a Hublot, a Audemars, anche a IWC che hanno creato orologi di grandi dimensioni in materiali particolari, molto moderni nel look e anche se un po' pacchiani indubbiamente di rottura e 'nuovi'.

    Adatti a chi ha tanti soldi, la mente libera, e non gliene frega niente di avere 'un professionale'.

    Il problema e' che Rolex e' rimasta un po' prigioniera del suo stile, non può fare un orologio che sembri una Lamborghini, e il tentativo di ingrossare le casse mediante le anse grosse risulta il più grave sintomo di una rincorsa affannosa.
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 24/7/2014, 15:08) 
    Appunto ho usato il passato. ERA.
    è normale che chi più di altri è sempre stato focalizzato sul nostro mercato, perdendo quel riferimento faccia fatica a raccapezzarsi.
    Guarda lo sky dweller, orologio chiaramente pensato per la Cina, ma maldestro fallimento.

    Ma infatti.
    Visto che ERA perchè se noi dovessimo ricominciare a crescere Rolex dovrebbe uscire dalla presunta crisi ?
    Perchè mai dovremmo tornare a fare tendenza ?
    Sullo Sky Dweller non ho elementi per dire che sia stato un fallimento a livello globale.
    Che poi io lo ritenga uno degli orologi più brutti mai visti è un altro discorso.
     
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    Per tornare al topic, ecco qualche speculazione in più (in francese)

    http://www.bilan.ch/entreprises/rolex-anno...record-chiffrer

    Stimati 4.6 miliardi di CHF le vendite del 2013 ossia 3.8 miliardi di €

    CITAZIONE (-vega.74- @ 24/7/2014, 15:16) 
    ...
    Premesso che certi luoghi ( Roma, Parigi, la Costa Azzurra ) un tempo erano molto più 'al centro del palco' di adesso ( ad esempio New York ne seguiva molto i dettami perché accoglie la creme degli europei )

    Oggi OLTRE alla perdita di ruolo di assoluto primato della vecchia europa si affianca un altro fenomeno che indubbiamente ( lo si vede dal nuovo corso ) ha impensierito Rolex.
    ...

    Ecco cosa pensa giustamente il Reputation Institute di New York della maison coronata :D

    http://www.bilan.ch/economie/rolex-et-nest...firmes-reputees

    Giusto la 3a ditta AL MONDO in termini di reputazione (ok ora si può discquisire su cosa vuol dire reputazione)

    Tutta via, vi lascio trarre da voi le somme
     
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  9. ciaca
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    CITAZIONE
    Visto che ERA perchè se noi dovessimo ricominciare a crescere Rolex dovrebbe uscire dalla presunta crisi ?

    Perchè una "rinascita" del mercato italiano sarebbe il segno di un asse di rotazione del mondo che si è riposizionato su antichi equilibri.
    Ovviamente mere supposizioni, non penso che il mondo possa tornare a girare come fino a qualche anno fa, mai più.
     
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    No, il mercato italiano non conta e non conterà mai più per l'orologeria di lusso. Se non sfonda negli altri mercati, quelli che contano, Rolex non si riprenderà. Aggiungo un altro elemento che ci dice che le cose non sono andate bene: la massiccia pubblicità degli ultimi anni. Tutti tentativi di imporsi su mercati in cui non vale più l'aura di leggenda e di mito, dove conta la sostanza. Vedrete che in qualche anno in Rolex cambierà quasi tutto, ma non è detto che gli orologi che faranno ci piaceranno, magari piaceranno da noi meno, ma cercheranno di piacere dove conta oggi.
     
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    CITAZIONE (mbelt @ 24/7/2014, 16:04) 
    Aggiungo un altro elemento che ci dice che le cose non sono andate bene: la massiccia pubblicità degli ultimi anni.

    Ma perchè una massiccia pubblicità è sinonimo di crisi ?
    Qual'è la "giusta dose " di pubblicità per non far insorgere sospetti ?
    Perchè non l'ha mai fatta prima ?
    Ma il mercato cambia e magari Rolex ha capito che non può più vivere di "rendita" come prima quando " basta la parola" .
    I concorrenti si sono fatti più pericolosi.
    Ci vuole più "aggressività", più penetrazione nei mercati
    E la pubblicità è un mezzo.
    Sarà un caso che la pubblicità sia massiccia nei GP di F1 dove , guarda caso , ci sono i Gp di Russia , Cina, Singapore , Abu Dhabi , Bahrain e Malesia ?

    Edited by Bonimba - 24/7/2014, 16:32
     
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    Non penso che Rolex possa cambiare molto ( giusto il Daytona ) nei prossimi 10 anni, o verrebbe meno l'aura di 'eternità' dei suoi modelli. La rivendibilita', che costituisce gran parte dell' appeal del marchio, si basa anche su durate dei modelli sul mercato che superano abbondantemente i 10 anni.

    Già c'è il piccolo scricchiolio del Milgauss nero, ma data l' abitudine che abbiamo e' stata accolta come una mosca bianca, e anzi molti hanno cominciato a brindare alla rarità futura di questa referenza.

    Se la sarabanda parte su altri modelli, si perdono i riferimenti alle 'icone' Sub GMT eccetera, e si finisce come con le limited edition dello Speedmaster ...

    Il passo l'hanno fatto. Ora, giusto o sbagliato, si devono tenere la collezione che hanno costruito.

    ( il nuovo SD e' palesemente un altro tentativo di aggiustamento in corsa, ma ormai il grosso e' fatto )

    C'è il GMT ceramica che se non sbaglio ha sette anni.

    Peccato che la costosissima versione pepsi e' del 2014, voglio proprio vedere cosa succede se fra 3-4 anni lo cambiano , Hahahaha
     
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    CITAZIONE (Bonimba @ 24/7/2014, 16:25) 
    Ma perchè una massiccia pubblicità è sinonimo di crisi ?
    Qual'è la "giusta dose " di pubblicità per non far insorgere sospetti ?
    Perchè non l'ha mai fatta prima ?
    Ma il mercato cambia e magari Rolex ha capito che non può più vivere di "rendita" come prima quando " basta la parola" .
    I concorrenti si sono fatti più pericolosi.
    Ci vuole più "aggressività", più penetrazione nei mercati
    E la pubblicità è un mezzo.
    Sarà un caso che la pubblicità sia massiccia nei GP di F1 dove , guarda caso , ci sono i Gp di Russia , Cina, Singapore , Abu Dhabi , Bahrain e Malesia ?

    Ti sei già risposto da solo....se fai investimenti così massicci in uno sport popolare, spendendo cifra mai spese, significa che devi cambiare qualcosa, che lo ritieni necessario per aumentare le vendite. La formula 1 non l'ho mai vista così sponsorizzata da alcuno.

    CITAZIONE (-vega.74- @ 24/7/2014, 16:38) 
    Non penso che Rolex possa cambiare molto ( giusto il Daytona ) nei prossimi 10 anni, o verrebbe meno l'aura di 'eternità' dei suoi modelli. La rivendibilita', che costituisce gran parte dell' appeal del marchio, si basa anche su durate dei modelli sul mercato che superano abbondantemente i 10 anni.

    Già c'è il piccolo scricchiolio del Milgauss nero, ma data l' abitudine che abbiamo e' stata accolta come una mosca bianca, e anzi molti hanno cominciato a brindare alla rarità futura di questa referenza.

    Se la sarabanda parte su altri modelli, si perdono i riferimenti alle 'icone' Sub GMT eccetera, e si finisce come con le limited edition dello Speedmaster ...

    Il passo l'hanno fatto. Ora, giusto o sbagliato, si devono tenere la collezione che hanno costruito.

    ( il nuovo SD e' palesemente un altro tentativo di aggiustamento in corsa, ma ormai il grosso e' fatto )

    C'è il GMT ceramica che se non sbaglio ha sette anni.

    Peccato che la costosissima versione pepsi e' del 2014, voglio proprio vedere cosa succede se fra 3-4 anni lo cambiano , Hahahaha

    Le aziende monomodello, o bimodello, perché questo è oggi Rolex, se di grandi dimensioni non vivono così per sempre. Pensa a VW alla fine degli anni 60: se non avesse avuto il coraggio di fare la Golf e la Passat sarebbe morta. Per gli orologi non c'è il fattore tecnologico: ma si sono aperti mercati in cui dei professionali non sanno che farsene, e non pensano che Rolex sia status simbol. Quindi devi cambiare per adattarti ai loro gusti. E anche la concorrenza è aumentata, non si può negarlo.
     
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    Mi è venuta in mente una cosa che dimostra inequivocabilmente che Rolex, che magari vedrà anche un po’ la sua stella appannata a causa della più agguerrita concorrenza, non ha alcun bisogno di “buttare in su” i numeri di vendite usando mezzi drastici e di emergenza.

    Altrimenti, prima che qualche analista sentisse puzza di bruciato e gli facesse avere un crollo di immagine, avrebbero lanciato il GMT pepsi acciaio.

    Invece continuano ad affidarsi al nero sfera verde vecchio di 7 anni e al “Moratti” per fare numeri… che è una scelta al limite dell’ autolesionismo.

    E non mi si venga a dire che non han capito quanto venderebbe il Pepsi, perché lo hanno infatti usato per arricchirsi ancora di più, alla faccia nostra e della loro crisi.
     
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    CITAZIONE (-vega.74- @ 24/7/2014, 16:53) 
    Mi è venuta in mente una cosa che dimostra inequivocabilmente che Rolex, che magari vedrà anche un po’ la sua stella appannata a causa della più agguerrita concorrenza, non ha alcun bisogno di “buttare in su” i numeri di vendite usando mezzi drastici e di emergenza.

    Altrimenti, prima che qualche analista sentisse puzza di bruciato e gli facesse avere un crollo di immagine, avrebbero lanciato il GMT pepsi acciaio.

    Invece continuano ad affidarsi al nero sfera verde vecchio di 7 anni e al “Moratti” per fare numeri… che è una scelta al limite dell’ autolesionismo.

    E non mi si venga a dire che non han capito quanto venderebbe il Pepsi, perché lo hanno infatti usato per arricchirsi ancora di più, alla faccia nostra e della loro crisi.

    Ma il pepsi in acciaio non gli risolve il problema. Se il problema, come io so, è la Cina e altri mercati emergenti, anche se vendessero dei pepsi in Italia avrebbero lo stesso identico problema, anzi così incasserebbero meno, perché è evidente che guadagnano molto meno sull'acciaio. Non è che gli analisti sarebbero tranquilli se vendessero qualche pepsi in più con minor profitto: i destini oggi si giocano altrove.
     
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