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.CALIBRO 1525
Al 1520 fin dall'uscita viene affiancato un derivato con complicazione data, che prende il nome di 1525.
- calibro base 1530, inciso sul ponte dell'automatico 1520
- meccanico a carica automatica, datario istantaneo e rimessa lenta, secondi centrali
- 19.800 alternanze, 26 pietre
- Ht. 6,30 mm / diametro 28,50 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 14:28
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CALIBRO 1570
Nel 1965 Rolex ultima la messa a punto di un ulteriore derivato, che mutua dal suo diretto predecessore 1560 il bilanciere Microstella: si tratta del calibro 1570.
Il nuovo calibro, definitivamente ormai superata la regolazione a racchetta del 1530, viene dotato di un proprio bilanciere, che come da tabella di concordanza condividerà solo coi suoi "sottoderivati" 1575 e 1575 GMT e col calibro 1556.
Ancora spirale Breguet ma, differenza fondamentale rispetto ai precedenti, anche nel caso del 1570 le alternanze vengono aumentate a 19.800.
Dal 1972 viene dotato del fermo macchina.
- calibro base 1530, inciso sul ponte dell'automatico 1570
- meccanico a carica automatica, secondi centrali
- 19.800 alternanze, 26 pietre
- Ht. 5,75 mm / diametro 28,50 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 14:32. -
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CALIBRO 1575
Derivato diretto del 1570, al quale viene aggiunta la complicazione data, anche in questo caso calibro 19.800 alternanze.
L'incisione sul ponte di copertura del dispositivo automatico resta 1570.
- calibro base 1530, inciso sul ponte dell'automatico 1570
- meccanico a carica automatica, datario istantaneo e rimessa lenta, secondi centrali
- 19.800 alternanze, 26 pietre
- Ht. 6,30 mm / diametro 28,50 mm
Di seguito la cassetta di fornitura n° 01575
Edited by AntoMeRolexPassion - 23/11/2019, 16:18. -
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CALIBRO 1575 GMT
Prodotto contestualmente al 1570 e 1575 vede oltre l'aggiunta della complicazione data l'ulteriore complemento del modulo GMT per la complicazione fuso orario.
Anche in questo caso, inciso 1570 sul ponte dell'automatico e sempre 19.800 alternanze.
- calibro base 1530, inciso sul ponte dell'automatico 1570
- meccanico a carica automatica, datario istantaneo e rimessa lenta, secondi centrali, fuso orario
- 19.800 alternanze, 26 pietre
- Ht. 6,47 mm / 28,50 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 14:39. -
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CALIBRO 1556
Tra il 1964 ed il 1965 viene ultimata anche la nuova meccanica da incassare nella produzione DayDate del tempo.
Il calibro, che prende il codice 1556, è la naturale evoluzione del precedente 1555 ai nuovi standard delle 19.800 alternanze.
Derivato anch'esso dalla base del 1530, prevede lo stesso bilanciere a regolazione Microstella e spirale Breguet in ref. 8106 che utilizzano il 1570 e relative elaborazioni data e GMT.
Come il 1555 anche il 1556 vede inciso il suo codice referenza sul ponte del dispositivo automatico.
- calibro base 1530, inciso sul ponte dell'automatico 1556
- meccanico a carica automatica, datario istantaneo e rimessa lenta, secondi centrali, giorno della settimana
- 19.800 alternanze, 26 pietre
- Ht. 7,03 mm / diametro 28,50 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 14:44. -
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Nel 1963 Rolex ripensa uno dei suoi orologi più specializzati e particolari: il Milgauss.
Orologio pensato per operare in luoghi sottoposti a forti campi magnetici, è da sempre in qualche maniera considerato "l'orologio del fisico" data la sua portabilità in ambienti come laboratori scientifici e simili, dove se fossero presenti forze magnetiche un orologio meccanico non adeguatamente attrezzato potrebbe non funzionare correttamente.
Rolex ridisegna il suo orologio, pensiona la precedente referenza 6541 e presenta il Milgauss 1019.
CALIBRO 1580
Esteriormente il 1019 si presenta come un normale solotempo con secondi centrali, ma la vera peculiarità sta nel calibro 1580 che incassa.
Tutta la componentistica dedicata in scheda, coerentemente con la destinazione, quantomeno teorica, dell'utilizzo dell'orologio, è in lega antimagnetica.
La meccanica, derivata dal calibro base 1530, ha il suo cuore nel bilanciere ref. 8122 utilizzato esclusivamente in questo calibro; regolazione Microstella e spirale Breguet.
Il tutto è protetto da una gabbia composta da un coperchio (ref. 8125) ed un fondo particolarmente spesso (ref. 8126) in materiale antimagnetico tenuti insieme da una molla a croce (ref. 8127) anch'essa antimagnetica.
Prestazionalmente il 1580 si affianca ai calibri contemporanei di derivazione 1530, attestando 19.800 alternanze e seppur privo di una vera e propria complicazione, quantomeno in senso stretto, è notevole l'ingegno col quale si è pensato di ingabbiare la meccanica allo scopo di ottenere un antimagnetismo considerevole.
- calibro base 1530, inciso sul ponte dell'automatico 1580
- meccanico a carica automatica, secondi centrali, antimagnetico
- 19.800 alternanze, 26 pietre
- Ht. 5,75 mm / diametro 28,50 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 14:48. -
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Esaurita la trattazione di tutti i calibri della serie 15xx mi sembra opportuno intervallare la prossima analisi con una riflessione.
Abbiamo potuto appurare che questa serie di meccaniche è numerosa, e difatti fino ad oggi risulta essere la più numerosa di sempre, e che copre un arco temporale molto ampio, secondo solo alla produzione ultreventennale dei serie 31xx.
Ad ogni modo, seppur andando avanti negli anni con consistenti differenze, ogni meccanica mutua qualcosa dalla base 1530 per poi andare a differire peculiarmente in specifiche parti che condivide con altri calibri.
Per ragioni di sintesi e praticità mi è stato impossibile approfondire ogni dettaglio in ogni scheda tecnica; sarebbe stato in contrasto con lo spirito puramente hobbystico e minimamente divulgativo del mio lavoro e, probabilmente, avrebbe reso la lettura noiosa e la fruizione dell'interessato alla singola scheda difficoltosa.
Vale la pena però a mio avviso lasciare una traccia precisa e questa si facilmente consultabile, e spero a qualcuno utile, delle condivisioni di componenti tra i vari calibri.
Di seguito perciò la tabella di concordanza delle meccaniche Rolex serie 15xx.
Edited by AntoMeRolexPassion - 9/3/2019, 17:20. -
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Da adesso e per i prossimi post, analogamente a come è stato fatto precedentemente, ci occuperemo della produzione cronografica Rolex del periodo che va dall'inizio degli anni '60 fino alla fine degli anni '80 in concomitanza ovvero con l'uscita di listino dei Daytona manuali e la presentazione del 16520 a carica automatica.
Come abbiamo già visto nel post relativo al calibro 4030 e nel successivo dedicato al 4130 la maison ginevrina arriva ad un suo calibro cronografico in-house solo nel 2000, affidandosi precedentemente all'elaborazione in proprio di una base esterna.
Esattamente come avvenuto con lo Zenith 400 anche prima Rolex si trova nella necessità di dover scegliere una buona base meccanica per lo sviluppo della sua linea crono.
La scelta ricade su quella che all'epoca, per precisione, affidabilità, duttilità alla modifica ed esborso economico, era la migliore alternativa possibile: il Valjoux 72.
A sua volta derivato dalla base Valjoux 23 il 72 viene ripensato da Rolex che ne lo sottopone a diverse modifiche.
Il calibro viene ribattezzato 13'' 72A, gli viene assegnata una sua cassetta di fornitura con numero 072A e diviene di fatto la base per tutte le derivazioni che i Cosmograph Daytona incasseranno fino alla fine della produzione.
Andiamo adesso a vedere i dettagli della scheda tecnica del calibro 23 e del derivato 72 di Valjoux
E diamo un'occhiata anche alla tabella di condivisione della componentistica, anch'essa Valjoux, tra la base 23 ed i suoi quattro derivati, tra cui anche il 72
CALIBRO 13'' 72A
Di seguito invece la cassetta di fornitura numero 072A relativa alla base modificata da Rolex
- calibro base Valjoux 72, inciso nel nocciolo del bilanciere 72A
- meccanico a carica manuale, cronografo con contatore di ore
- 18.000 alternanze, 17 pietre
- Ht. 6,95 mm / diametro 30,00 mm
E la relativa scheda tecnica
Edited by AntoMeRolexPassion - 9/3/2019, 19:10. -
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E' il 1961 quando a listino debutta la referenza 6238, che per certi versi rappresenta l'anello di congiunzione tra le vecchie produzioni cronografiche ed i sucessivi moderni Cosmograph. Non a caso il mondo dei collezionisti chiama il 6238 il "Pre-Daytona".
Due anni dopo, nel 1963, arriva a listino il 6239, a tutti gli effetti il primo Rolex Cosmograph, che prenderà il nome di Daytona a quadrante dopo altri due anni nel 1965.
Contestualmente viene introdotta la lunetta esterna graduata con l'incisione di una scala tachimerica.
A distanza di altri due anni, nel 1965, vede la luce il Daytona Cosmograph 6240, in sostanza un modello prototipo, differente dai precedenti per l'adozione della chiusura a vite dei pulsanti crono.
La possibilità del nuovo serraggio, incremento prestazionale in termini di impermeabilità, gli varrà la canonica dicitura "Oyster" della maison sul quadrante.
CALIBRO 13'' 72B o 722
In tutte e tre le referenze inizialmente viene incassato il calibro 13'' 72B, che dal 1965 al 1967 viene sostituito in dicitura come 722, restando comunque identico e restando unica anche la cassetta di fornitura con numero 072B.
Dal 1967 in poi il 722 verrà sotituito dal 722-1 che vedremo dopo.
Il 72B è di fatto il primo derivato del 72A mutuato da Rolex dal 72 di Valjoux.
- calibro base 13'' 72A, inciso nel nocciolo del bilanciere 72B o 722
- meccanico a carica manuale, cronografo con contatore di ore
- 18.000 alternanze, 17 pietre
- Ht. 6,95 mm / diametro 30,00 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 9/3/2019, 19:21. -
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Nel 1967 il 722 viene introdotto un ulteriore derivato del 72A.
CALIBRO 13'' 722-1
Il 722-1, ad esclusione di una piccola modifica all'azionamento del crono, non presenta sostanziali differenze rispetto al 722.
Avrà vita breve, posto che nel 1969 tutte le referenze che per una parte della loro produzione lo hanno incassato, usciranno di listino; si tratta del 6239 e del 6241, oltre alla referenza prototipo 6240.
- calibro base 13'' 72A, inciso nel nocciolo del bilanciere 722-1
- meccanico a carica manuale, cronografo con contatore di ore
- 18.000 alternanze, 17 pietre
- Ht. 6,95 mm / diametro 30,00 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 9/3/2019, 19:26. -
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Il 1970 vede la definitiva scomparsa del 6239 e del 6241, sostituiti a listino dal 6262 e dal 6264; sono le ultime referenze Cosmograph dotate di tasti a pompa.
Nel 1969, vengono inseriti in produzione i famosi 6263 prima e 6265 poi, dotati di tasti a vite e corona di carica Triplock, che resteranno a catalogo fino al 1988, anno d'esordio del 16520.
Quattro anni dopo, 1976, verrà aggiunta a listino la referenza 6269 e la 6270 .
CALIBRO 13'' 727
Il 727 viene incassato a partire dal 1969 in tutta la produzione Cosmograph Daytona fino a fine serie.
Ultimo dei derivati del 72A è quello che più si differenzia dai precedenti 722 e 722-1 per una serie di modifiche atte a renderlo il migliore della serie in quanto a precisione.
Ciò è dovuto ad un nuovo bilanciere, ref. 722E, col quale si raggiungono le 21.600 alternanze.
E' ripensato anche l'assorbimento degli urti tramite l'adozione di un nuovo ammortizzatore.
La platina ha inciso "727" nel nocciolo del bilanciere ed il numero di movimento per la produzione in oro ad eccezione dei primi pochissimi esemplari senza Certificazione di Cronometro;
solo più tardi verranno numerati anche i movimenti per l'acciaio pur essendo privi di COSC.
- calibro base 13'' 72A, inciso nel nocciolo del bilanciere 727, poi numerazione del calibro
- meccanico a carica manuale, cronografo con contatore di ore
- 21.600 alternanze, 17 pietre
- Ht. 6,95 mm / diametro 30,00 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 9/3/2019, 19:30. -
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Come di consueto alla fine della trattazione di un periodo di produzione ci andremo adesso ad occupare dei calibri a diametro ridotto;
parleremo cioè delle meccaniche che sono state incassate negli Oyster Perpetual Lady e nei Datejust Lady e Midsize degli anni '70.
CALIBRO 2030
Nato nel 1970 il 2030 ha avuto un periodo di utilizzo abbastanza ampio, circa 13 anni prima di essere sostituito dal 2130.
Interessante perchè nell'epoca delle 18.000/poi 19.800 alternanze si attesta già al valore di 28.800 che vedremo sulle produzioni successive soltanto dal 1977 in poi.
Il bilanciere è dotato di una spirale piana, regolato ma sono ancora lontani i tempi delle viti di regolazione Microstella.
Nel complesso è un buon calibro, penalizzato ai giorni nostri dalla sempre più preoccupante mancanza di fornitura per le riparazioni e la concorrenza dei successori, più recenti e revisionabili con facilità.
- inciso sul ponte del dispositivo di carica 2030
- meccanico a carica automatica, secondi centrali
- 28.800 alternanze, 28 pietre
- Ht. 5,40 mm / diametro 20,00 mm
CALIBRO 2035
Unico derivato della base 2030 è il calibro 2035, dotato del modulo data.
Stesso periodo di produzione, stessa meccanica condivisa, è il calibro dei Lady Datejust del periodo.
- calibro base 2030, inciso sul ponte del dispositivo di carica 2035
- meccanico a carica automatica, datario istantaneo e rimessa lenta, secondi centrali
- 28.800 alternanze, 28 pietre
- Ht. 5,83 mm / diametro 20,00 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 17:26. -
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Nei prossimi post andremo a vedere una serie di calibri, e la relativa serie di referenze che li hanno incassati, interessanti quanto forse eccessivamente bistrattate dalla critica comune per la loro presunta "povertà" e per il minor impatto significativo di fronte a ben più blasonati orologi.
Parleremo dei Rolex Oyster ed Oysterdate Precision prodotti dalla fine degli anni '50 alla fine degli anni '80.
Le produzioni c.d. Precision degli anni '30, '40 ed in parte '50 saranno oggetto di approfondimento in futuro.
CALIBRO 1210
Mantenendo fede al principio di razionalizzazione delle meccaniche e della relativa componentistica, anche questa serie di movimenti vede la propria evoluzione attorno alle migliorie ed alle complicazioni apportate ad un'unità di base.
Sia il 1210 che tutti i suoi derivati non sono provvisti di modulo di ricarica automatico, per cui si provvede alla ricarica manualmente.
Il bilanciere, regolato e dotato di spirale Breguet, si attesta in questa fase di produzione su una frequenza di oscillazione di 18.00 alternanze;
la regolazione avviene mediante racchetta.
Sono molte le referenze Precision ad incassare questo calibro, e la maggior parte di esse non ha avuto nel periodo successivo l'aggiornamento di un calibro successivo uscendo di fatto dal listino di vendita.
Si tratta di referenze poco conosciute, per le quali non è facile trovare altrimenti informazioni nè meccaniche nè di altro tipo, per cui a differenza di quanto fatto con le altre serie di calibri trattati qui verranno elencate tutte quelle di cui ho avuto, nel corso della ricerca che ho fatto, certezza assoluta.
Incassano il calibro 1210 le referenze 6418, 6420, 6421, 6422, 6424, 6426, 6444, 6480 e 6482; a queste si aggiungono la 6427, la 6430 e la 6431 per la prima fase di produzione.
Tutte si riferiscono ad Oyster Precision senza nessuna complicazione, semplici solotempo con secondi centrali e differiscono tra esse per dettagli estetici, in primis il quadrante, poi la fattura della lunetta, o della corona di carica.
Pur incassando quello che per gli anni che erano era un ottimo movimento, nessuno di questi orologi è un cronometro certificato C.O.S.C.
- inciso nel nocciolo del bilanciere 1210
- meccanico a carica manuale, secondi centrali
- 18.000 alternanze, 18 pietre
- Ht. 4,27 mm / diametro 23,80 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 18:03. -
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CALIBRO 1215
Derivato dal calibro base, sostanzialmente il 1215 è una meccanica 1210 complicata con la data.
Identico il numero della cassetta di fornitura, 01210, ed identica alla base l'incisione sul nocciolo del bilanciere.
Nessun elemento di rilievo se escludiamo l'aggiunta della componentistica utile ad ottenere la complicazione.
Incassata dalle referenze 6494 e 6498 per tutto il loro periodo di produzione, verrà utilizzata anche dalla 6466 prima di essere sostituita.
- calibro base 1210, inciso nel nocciolo del bilanciere 1210
- meccanico a carica manuale, datario istantaneo e rimessa lenta, secondi centrali
- 18.000 alternanze, 17 pietre
- Ht. 5,07 mm / diametro 23,80 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 18:06. -
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CALIBRO 1200
Il 1200 è anch'esso un derivato della base 1210, con implementata la complicazione dei piccoli secondi.
Viene a mancare infatti dal gioco sfere la sfera secondi e questa viene sostituita da un'altra più piccola che ruota ad ore sei.
- calibro base 1210, inciso nel nocciolo del bilanciere 1200
- meccanico a carica manuale, piccoli secondi a ore 6
- 18.000 alternanze, 17 pietre
- Ht. 3,65 mm / diametro 23.80 mm
Edited by AntoMeRolexPassion - 10/3/2019, 18:10.
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