€ 406.000 l'anno e ovviamente figlia d'arte

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  1. tonyhr0x
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    No intendevo dire che tutte le p.iva "possono" farlo , tutti i dipendenti "non possono" farlo (no non vogliono o non vorrebbero).

    La presunzione (tecnica) che ho è che la nomina di questa "signora" si può contestare e anche eliminare , basterebbe che i nostri "dipendenti politici" la togliessero da lì , l'evasione invece fa parte un po della moralità e educazione delle persone , e lì la politica può fare molto poco. Prendila come una discussione e non come una presa per i fondelli . Sto parlando seriamente, anche se può sembrare per qualcuno un discorso di un folle che vive su Saturno.
     
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  2. enricoc2
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    CITAZIONE (tonyhr0x @ 19/4/2015, 21:07) 
    No intendevo dire che tutte le p.iva "possono" farlo , tutti i dipendenti "non possono" farlo (no non vogliono o non vorrebbero).

    La presunzione (tecnica) che ho è che la nomina di questa "signora" si può contestare e anche eliminare , basterebbe che i nostri "dipendenti politici" la togliessero da lì , l'evasione invece fa parte un po della moralità e educazione delle persone , e lì la politica può fare molto poco. Prendila come una discussione e non come una presa per i fondelli . Sto parlando seriamente, anche se può sembrare per qualcuno un discorso di un folle che vive su Saturno.

    Guarda che nessuno crede che non ci sia un problema di educazione civica. ma sai è un po come con i figli. Quello che conta maggiormente sono l'esempio e le cose concrete. Figurati nel nostro caso che è l'educatore. Lo stato? :UH:
     
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  3. Benvolio
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    Interessante però (ritornando I.T... <_< ) questo pezzo (scritto con apprezzabile preveggenza prima della nomina della Pagano) che in pratica adombra l'ipotesi che la presidenta abbia fatto buon viso a cattivo gioco saltando sul carro della lautostipendianda vista la rabona di un personaggio ben più astuto di lei.

    Certo sempre di bramini parassiti che si girano gli incarichi fra di loro si tratta, alla fine è scarta frush e priglia primièr, ma una scorsa comunque l'articolo lo merita:

    CITAZIONE
    Non fatevi ingannare dall’aria fintamente inoffensiva, o dal dolce accento ferrarese, o dai suoi libri dal tono un po’ esangue. L’uomo che non passerà alla storia per la sua proposta di legge sulla valorizzazione della salama da sugo, ossia Dario Franceschini, mancato presidente della Camera, sta per assestare un colpo micidiale a madama Laura Boldrini, cioè a colei che quel posto gliel’ha soffiato.

    Salvo sorprese dell’ultim’ora, tra le 13 e le 14 la Boldrinova vedrà infatti miseramente naufragare la candidatura del suo capo segreteria, Fabrizio Castaldi, alla carica di nuovo segretario generale di Montecitorio.

    E chi la spunterà? Proprio Franceschini, il Rommel dei beni culturali, ex migliore amico di Enrico Letta e oggi utile compagno di viaggio di Matteo Renzi (almeno fino a quando Matteuccio avrà il vento in poppa): sull’ambita poltrona che fu di Ugo Zampetti vuole piazzare Lucia Pagano, capo del servizio commissioni, fedelissima donna-ombra del buon Ugo ma, soprattutto, coniuge dell’illustrissimo funzionario del Senato Mauro Fioroni.

    Fioroni? Come avete detto?

    Sarà mica, questo Mauro Fioroni, un parente dell’onorevole Giuseppe Fioroni da Viterbo, deputato Pd ala Franceschini, un uomo così moderno da inforcare il pince nez persino tra i gggiovani della Leopolda? Ebbene sì: è il cugino.
    Ma guarda che combinazione.

    La partita per mettere Montecitorio nelle mani della sora Pagano in Fioroni è stata aspra. Diciamocelo. E’ stato un gioco di potere in perfetto stile democristiano, anzi andreottiano, da Prima repubblica, dove merito ed esperienza non sono stati certo il principale criterio dirimente.

    [...]

    E madama Boldrini?

    Come in una puntata di House of Cards, la poveretta è stata dapprima fomentata contro il candidato che per merito era dato da tutti per scontato, ossia il capo del servizio assemblea Giacomo Lasorella, poi crudelmente illusa sulle possibilità di successo del suo pupillo Castaldi; criticata da tutti per la scelta, è stata logorata per settimane e alla fine beffardamente disillusa.

    Il suo veto su Lasorella ha oltretutto umiliato renziani, bersaniani, bindiani, Cinquestelle e Forza Italia, che già non la amavano granchè, lasciando ai margini come utili idioti i gruppi minori, che sono ormai considerati irrilevanti sia per la maggioranza che per l’opposizione.
    Peggio di così non poteva andarle.
    Chapeau.
     
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92 replies since 18/4/2015, 07:56   1263 views
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