CITAZIONE (black sheep @ 26/9/2020, 17:53)
Effettivamente sembra cosi`...
Il documento e`scritto in modo politicamente corretto (ovvio) e mette in risalto gli obiettivi (buoni) facendo intendere al lettore che la qualita` della sua vita futura sara`molto migliore, piu`pulita, sana eccetera. Ma omette di descrivere le conseguenze che il piano avra`, in tutti i settori dell'economia e della societa`.
Per esempio nell'automotive (per restare in argomento), Agenda 2030 prevede mobilita`full electric con abolizione dei motori endotermici. Te la fanno passare come un evoluzione positiva perche`green ma non ti dicono che le auto saranno un bene di lusso costosissimo che pochi potranno permettersi e che la massa, non potendo utilizzare auto tradizionali o ibride perche`vietate per legge, potra`spostarsi in bicicletta o al massimo in scooter elettrico (i piu`fortunati), con evidenti limiti alla liberta`di viaggiare in modo autonomo. Perche`credi che i governi mondiali stiano spingendo il monopattino?
Le case costruttrici cesseranno di produrre auto diesel/benzina e faranno solo elettriche. E ne saranno felici perche`:
l'auto elettrica e`infinitamente meno complessa di una a motore tradizionale e quindi meno costosa da produrre;
invece di produrre milioni di auto facendo fatica a venderle (con ormai scarsi margini di profitto), faranno SU ORDINAZIONE poche auto elettriche e le venderanno tutte a peso d'oro ai ricchi che le acquisteranno anche come status symbol, con margini di profitto molto piu`alti di quelli odierni;
il cambiamento portera`a un ondata di fallimenti/fusioni tra i costruttori (i piu`piccoli non avranno le risorse finanziarie necessarie a fare progetto, ricerca e sviluppo, produzione di una piattaforma completamente nuova e diversa da quelle che gia`possiedono) con il risultato che rimarranno solo 4 o 5 grandi gruppi = meno concorrenza = meno costi;
da ultimo, producendo molte meno auto, e in modo completamente robotizzato (robot +AI, altro obiettivo dell'Agenda 2030), i costruttori potranno concentrare la produzione in pochissimi stabilimenti, siti ovviamente in paesi a tassazione agevolatissima, e chiuderanno la maggior parte delle fabbriche oggi operative, licenziando il personale che, cinicamente, e`da sempre la voce di spesa piu`grossa per un azienda = milioni di disoccupati (contando anche i lavoratori dell'indotto che verra`spianato, pensa per esempio ai terzisti che producono i ricambi per i motori).
E probabilmente mi sto dimenticando qualcosa!
E questo e`solo l'esempio dell'automotive, il reset impattera`tutti i settori.
Bisogna leggere tra le righe. Elaborare le decisioni e le conseguenze che avranno sul nostro futuro.
E`un piano d'azione pazzesco, perche`implica un cambiamento enorme, epocale, concentrato in pochissimo tempo, lo spazio di una generazione al massimo anche considerando eventuali ritardi/imprevisti.