-
.
"Quanto costa il «no deal» per Bank of England
Nelle stesse ore arriva l’analisi di 88 pagine della Banca d'Inghilterra (Bank of England, in sigla BoE) annunciata la settimana scorsa quando il governatore Mark Carney aveva benedetto l’accordo raggiunto con la May perché aveva preannuciato un «no deal» causerebbe una crisi ben peggiore dello choc petrolifero degli anni Settanta. Senza accordo - confermano oggi gli annalisti di Bank of England - dunque nello scenario peggiore del «no deal» il Pil della Gran Bretagna sprofonderebbe dell’8% nel giro di un anno rispetto alla ricchezza prodotta nel Paese nel periodo pre-referendum, e del 10,5% nei cinque anni a venire.
Contemporaneamente il prezzo del case crollerebbe del 30 per cento, la sterlina crollerebbe del 25% e vi sarebbe una inevitabile impennata dell'inflazione al 6,5%; il tasso di disoccupazione raddoppierebbe al 7,5% dall’attuale 4,1%, oltre un inevitabile aumento dei tassi di interesse."
https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2018...l?uuid=AEofqyoG. -
.Una riduzione degli scambi è sempre negativa (più si scambia più si lavora, quindi si guadagna).
Lo spettro della decrescita felice che aleggia intorno a noi non mi ha mai attratto.
il diaframma non è tra crescita triste e decrescita felice quanto, a mio avviso, tra problemi finanziari ed economici.
Sicuramente GB perderà qualche punto da qualche parte sul fronte dei numeri finanziari, ma sarà sempre sopra lo standard della finta fratellanza europea.
E se, come prevedo e mi auguro, il resto della UE affosserà, vorrò vedere la faccia degli pseudo scienziati di finanza quando la GB sarà sempre più isola (felice) e sempre e comunque in una situazione migliore rispetto alla nostra.... -
.
Senator
- Group
- Referenced Seller
- Posts
- 4,620
- Location
- Castel San Pietro Terme (BO)...e Trentino come seconda casa...
- Joined
- 18/3/2013
- Status
- Offline
Finalmente la Merkel è uscita allo scoperto, dicendo che c'è ancora tempo e che Mrs. May può fare un'altra proposta. I negoziati devono essere condotti dai paesi principali dell'UE (Germania, Italia, Francia) ovvero quelli che più hanno da perdere in caso di mancato accordo. I polacchi, gli spagnoli e gli irlandesi si facciano da parte grazie
Da quando siamo uno dei paesi principali dell'europa?. -
.
purtroppo sono legato a logiche degli albori dell'unione. .
Come si sa e ho già detto De Gaulle non voleva gli inglesi nel MEC convinto che sarebbero entrati proprio per boicottare la possibile nascita di un'unione europea, gravitando i loro interessi e dei loro sponsor (USA) altrove
Adesso che l'operazione è compiuta, e gli USA appaiono molto soddisfatti della buona riuscita della missione, e la UE è un cadavere non hanno più interessi a rimanervi e possono tornare a giganteggiare nei paesi dell'area delle loro ex colonie.. -
.
Purtroppo la classe politica in generale di questi tempi è davvero poco competente.
Il mondo cambia rapidamente e questi sono i meno ricettivi ai cambiamenti in atto a livello mondiale.
Arriveremo presto o tardi ad essere governati da un supercomputer , questione di tempo.. -
.Arriveremo presto o tardi ad essere governati da un supercomputer , questione di tempo.
Già, ma resterà il problema di sapere chi ci sarà seduto davanti.... -
.il diaframma non è tra crescita triste e decrescita felice quanto, a mio avviso, tra problemi finanziari ed economici.
Sicuramente GB perderà qualche punto da qualche parte sul fronte dei numeri finanziari, ma sarà sempre sopra lo standard della finta fratellanza europea.
E se, come prevedo e mi auguro, il resto della UE affosserà, vorrò vedere la faccia degli pseudo scienziati di finanza quando la GB sarà sempre più isola (felice) e sempre e comunque in una situazione migliore rispetto alla nostra...
Gianluca, sai che io sono su posizioni decisamente europeiste e non vorrei mai l'affossamento della UE.
UK ha sempre avuto un'altra storia, basata sullo sfruttamento delle colonie, dove oggi ancora per molte di loro la Regina è anche loro Sovrana.
Dunque hanno un mercato mondiale dove ancora possono dire la loro, certo che Australia e Canada, tanto per far 2 nomi probabilmente non saranno vassalli come prima, ma sono Paesi che ben guarderebbero a certe soluzioni commerciali, soprattutto ora che Trump è USA first.
La disgregazione dell'UE porterebbe esattamente a dover discutere all'infinito e non credo nemmeno in modo pacifico, gli stessi problemi che hanno fatto fallire l'accordo, ovvero la dogana irlandese con tutte le sue conseguenze.
Credo che i britannici abbiano capito di averla fatta fuori dal vaso, la dimostrazione? Vedi la fine che ha fatto Farange...chissà perchè.... -
.
Beh, per PIL siamo al quarto posto mi pare.... -
.
solo chi conosce veramente gli inglesi, sa che è esattamente così, per quello prima che si votasse brexit, io già sapevo al 100% che vincevano. -
.
solo parzialmente vero. Perché già all'indomani del referendum i pro-brexiteers hanno dichiarato di aver mentito sui numeri, con effetto de che i numeri, da due anni a questa parte sono fortemente cambiati, con picchi (attuali) del 56% pro EU.
Riguardo al "non fare referendum se non si sanno maneggiare i risultati", vorrei far notare che, come ammesso da tutti i top pro-brexiteers (BJ in primis) NON avevano pronto un discorso per la vincita, solo per la sconfitta. Il referendum (come quello della Scozia) è solo stato un "gamble" di Cameron per rafforzare la sua posizione interna al partito... e tutti hanno giocato a questo gioco, meno quei poveracci che si bevono tutte le stupidaggini che passano in TV. All'indomani si sono resi conto che il "popolo" stava giocando un gioco differente... ergo non erano, né sono, pronti.
Sull'EU da affossare, capisco che sono punti di vista, ma fra le due possibilità di una EU MOLTO più unita e forte a contrapporsi a Russia e Cina (USA già quasi non contano) a Italia contro Russia e Cina, diciamo che non ho dubbi su che posizione prendere. E non per incapacità dell'Italia, per mera questione numerica. Quando si dice che l'unione fa la forza, è tecnicamente vero, in tantissimi casi. Politica internazionale in primis.
La migliore battuta sul brexit la lessi ai tempi del referendum su twitter. Era una cosa del tipo: "Cancello la mia sottoscrizione a Netflix, che mi ruba i soldi. Ho deciso di contrattare direttamente e personalmente le mie condizioni con le major di Hollywood".
Ecco, questa è la REALE situazione di essere piccoli vs grandi.. -
.La migliore battuta sul brexit la lessi ai tempi del referendum su twitter. Era una cosa del tipo: "Cancello la mia sottoscrizione a Netflix, che mi ruba i soldi. Ho deciso di contrattare direttamente e personalmente le mie condizioni con le major di Hollywood".
Ecco, questa è la REALE situazione di essere piccoli vs grandi.
fantastica. -
.solo parzialmente vero. Perché già all'indomani del referendum i pro-brexiteers hanno dichiarato di aver mentito sui numeri, con effetto de che i numeri, da due anni a questa parte sono fortemente cambiati, con picchi (attuali) del 56% pro EU.
Riguardo al "non fare referendum se non si sanno maneggiare i risultati", vorrei far notare che, come ammesso da tutti i top pro-brexiteers (BJ in primis) NON avevano pronto un discorso per la vincita, solo per la sconfitta. Il referendum (come quello della Scozia) è solo stato un "gamble" di Cameron per rafforzare la sua posizione interna al partito... e tutti hanno giocato a questo gioco, meno quei poveracci che si bevono tutte le stupidaggini che passano in TV. All'indomani si sono resi conto che il "popolo" stava giocando un gioco differente... ergo non erano, né sono, pronti.
Sull'EU da affossare, capisco che sono punti di vista, ma fra le due possibilità di una EU MOLTO più unita e forte a contrapporsi a Russia e Cina (USA già quasi non contano) a Italia contro Russia e Cina, diciamo che non ho dubbi su che posizione prendere. E non per incapacità dell'Italia, per mera questione numerica. Quando si dice che l'unione fa la forza, è tecnicamente vero, in tantissimi casi. Politica internazionale in primis.
La migliore battuta sul brexit la lessi ai tempi del referendum su twitter. Era una cosa del tipo: "Cancello la mia sottoscrizione a Netflix, che mi ruba i soldi. Ho deciso di contrattare direttamente e personalmente le mie condizioni con le major di Hollywood".
Ecco, questa è la REALE situazione di essere piccoli vs grandi.
...ovvero se ti vuoi battere nella TOP 5 devi essere nella TOP 5, se sei in Serie B...la vedi su SKY.... -
.il diaframma non è tra crescita triste e decrescita felice quanto, a mio avviso, tra problemi finanziari ed economici.
Sicuramente GB perderà qualche punto da qualche parte sul fronte dei numeri finanziari, ma sarà sempre sopra lo standard della finta fratellanza europea.
E se, come prevedo e mi auguro, il resto della UE affosserà, vorrò vedere la faccia degli pseudo scienziati di finanza quando la GB sarà sempre più isola (felice) e sempre e comunque in una situazione migliore rispetto alla nostra...
Non capisco a quali problemi finanziari dovesse ovviare GB uscendo dall'EU: la moneta era loro, quindi nessun diktat della BCE, avevano libero accesso al mercato unico: la questione nel loro caso diventa solo economica, minori scambi, minor lavoro.. -
.Non capisco a quali problemi finanziari dovesse ovviare GB uscendo dall'EU: la moneta era loro, quindi nessun diktat della BCE, avevano libero accesso al mercato unico: la questione nel loro caso diventa solo economica, minori scambi, minor lavoro.
Perché se non fossero mai entrati, avrebbero mantenuto gli accordi stretti nei decenni prima. Adesso invece parliamo di un divorzio, tra l'altro unilaterale, e ovviamente i paesi europei potrebbero farlo pesare. Temo e credo, che buona parte dei problemi che avranno, saranno in qualche modo voluti. D'altronde.... -
Tocqueville.
User deleted
1- L'accordo così com'è è francamente inaccettabile per gli inglesi e tutti gli analisti, nei giorni scorsi, hanno previsto la bocciatura. Anche la signora May lo aveva previsto e per questo il voto è stato rimandato da dicembre a ieri. La questione del confine irlandese che molti indicano come il motivo principale del fallimento in realtà è secondaria. Ci sono altre regole, di fatto imposte da Bruxelles, che hanno indignato sia i parlamentari che l'opinione pubblica, per esempio la Corte di Giustizia Europea continuasse ad avere potere giudiziale in UK anche dopo l'exit. C'è poi un problema che è stato tenuto "segreto" ma che è stato determinente: l'intelligence. Secondo l'accordo l'UK doveva condividere le informazioni con la UE. Il punto è che l'UK (insieme a USA, Australia-Nuova Zelanda, Canada e Sudafrica) fa parte di 5 Eyes, il sistema che permette agli stati anglosassoni di condividere e gestire congiuntamente i dati d'intelligence... cioè gli inglesi avrebbero dovuto condividere con i tedeschi, i francesi, eccetera i segreti propri e ANCHE quelli di americani, canadesi, eccetera... ovviamente inaccettabile, anche e soprattutto per gli altri partecipanti di 5 Eyes! Provate a immaginare che razza di pressioni hanno ricevuto i parlamentari nei giorni scorsi dai diplomatici americani, ANZAC e canadesi a Londra...
2- Come andrà a finire?
Oggi la signora May vincerà il voto di fiducia, dopo avrà 3 giorni di tempo per presentare al Parlamneto un nuovo iter. A fine settimana dirà ai parlamentari che andrà a Bruxelles per discutere un nuovo deal con l'Europa. Tra un mese sottoporrà al voto lo stesso documento bocciato ieri, che verrà bocciato ancora. E il 29 marzo il Regno uscirà in modo hard. DOPO ci saranno eventuali accordi, fatti tra pari (il deal bocciato ieri è troppo sbilanciato a favore della UE).
3- La signora May ha perso, e ha fatto una figura di palta epocale. Ma anche e soprattutto la UE ha perso. Le previsioni catastrofiste della BoE, delle grandi banche d'affari e dei massmedia sono identiche a quelle che facevano prima del referendum due anni fà: non è successo niente di ciò che anno dichiarato, anzi in alcuni casi è avvenuto l'opposto, andate a rivederveli e fatevi due risate! Ciò che invece accadrà quasi sicuramente dopo il 29 marzo sarà un bel 10% e + di dazi sulle importazioni dalla UE, soprattutto sulle auto... i tedeschi si stanno già cagando in mano!
Vi rammento che da molti anni il commercio UK-USA sia in ingresso che in uscita è libero, senza dogana. Il Regno non a bisogno della UE, è la UE che ha bisogno del Regno!.