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CITAZIONE (Kerri @ 26/1/2020, 13:44) CITAZIONE (Tiberio Comodo @ 26/1/2020, 13:19) CITAZIONE (Mamo87 @ 25/1/2020, 17:40) Non si tratta di conformismo, ci sono parti in quel commento veramente fuori da ogni logica. Parla di mancanza di personalità di chi sceglie l’eleganza classica, di comfort zone, di rimanere nell’ombra... uno è libero di indossare ciò che crede, così come è libero di ritenersi elegante o alla moda indossando un cinturino bianco o una catena d’oro al collo. Poi però ci sono i canoni dell’eleganza, che non li decido io.. non si tratta di mancanza di personalità, non ha nulla a che vedere con questo. A mio avviso ci sono solo due parole che possono definire il modo di pensare che sta dietro a quel commento.. ostentazione e volgarità. Rigorosamente imho CITAZIONE (Kerri @ 25/1/2020, 18:39) ... E questo è ... non è nulla di personale o di dipendente dal gusto proprio ... è "scritto". Punto.
... E poi, per chiarire meglio, il concetto che mi fa sentire a mio agio non è nemmeno quello di "eleganza" per il significato che correntemente viene dato a questo termine, quanto piuttosto quello di "sobrietà" ... la sobrietà è qualcosa che si ha dentro e che non riguarda solo la scelta di certi accessori in vece di altri (ivi compresa l'automobile e il taglio di capelli ... per tacere dei tatuaggi) ma è un modo di essere e di comportarsi : per esempio evitare di parlare a voce alta, di dire volgarità, di gesticolare in maniera esagerata, di attirare l'attenzione in genere e molto altro ...
Quando una certa "eleganza" diventa ostentata ed eccessiva, ha molto poco di sobrio ... fa sorridere e trasuda insicurezza. Ritorno sul tema costretto, mio malgrado, a ripetermi. Questi non sono oggetti per persone come voi. E' giusto che chi non si senta a proprio agio al centro dell'attenzione si metta da una parte rispettando il proprio essere. Detto questo mi fa sorridere la sicurezza con cui in questa discussione vi erigete a depositari "dell'oggettivo" concetto di eleganza. Liberi di pensarlo, ci mancherebbe, ma la storia ci racconta, per fortuna, altro. Ci sono da sempre persone che, avendo gusto, personalità e stile si sono affermate come arbitri di eleganza vivendo codici lontanissimi dalla sobrietà. Il primo che mi balza alla mente è il grande "Dado" Ruspoli, per non parlare dello stesso Avvocato universalmente riconosciuto come uno degli italiani più eleganti di sempre, ma non certo sobrio (si tenga anche conto di come fosse la comunicazione nei tempi della gioventù di Agnelli e di sicuro non le abbiamo viste tutte....). Magari, in coerenza con le vostre affermazioni, trovate più affinità con il Dott. Romiti, ci mancherebbe. Ripeto, il centro del palcoscenico non è per tutti e per chi lo calca è normale sentire dei "buu" che arrivano dal buio del loggione. ... ma ... veramente, io ho evitato di quotarti perchè non volevo avere a che fare con affermazioni che suscitano più tenerezza che ilarità ... ma quanti anni hai? Non ti imbarazza parlare di "centro del palcoscenico" a persone che nemmeno conosci? ... e tutto per giustificare un accessorio di evidente cattivo gusto?Io resto dell'idea che ci stai prendendo tutti un pò in giro, in effetti, a leggerti, c'è da ridere ... spero, per l'impegno che ci metti, che non capiti lo stesso quando ti si incontra in giro. Ritorniamo su affermazioni assolutiste. Evidente cattivo gusto perché non incontra il tuo...
Per il resto quotami tranquillamente, non mi offendo, e per rispondere alla tua domanda, non mi imbarazza parlare per metafore con persone che conosco solo per quello che scrivono, perché mi limito a rimanere comunque sull'argomento.
Per il resto vedo, invece, che tu hai prontamente evitato di rispondermi rimanendo sul tema, comunque non preoccuparti, perché, come ti avevo già scritto la questione per me era chiusa dopo la mia prima risposta, ma a questo punto credo che ti piaccia semplicemente avere l'ultima parola.
Felice di averti strappato un sorriso, anche se come ti avevo già scritto, sono serissimo, anche quando scrivo che trovo giusto che persone come te scelgano di rimanere in disparte.
Per concludere, purtroppo, di anni ne ho abbastanza per non volerne parlare.
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