27 gennaio 1945

Non dimentichiamo..

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    il fotografo di Auschwitz (un internato polacco) doveva catalogare i nuovi arrivi. Questo scatto NON HA bisogno di commenti

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    CITAZIONE (Gianki61 @ 1/2/2020, 09:51) 
    Cioè, tu vuoi dirmi che un patto di non belligeranza (durato due anni fra l’altro) vuol dire essere alleati? Patto che includeva anche la spartizione di vari territori, Polonia inclusa, siglato Tra l’altro DOPO l’accordo di Monaco fra Germania Italia Francia e Inghilterra che di fatto riconoscevano l’annessione alla Germania di Austria e l’occupazione della Cecoslovacchia? A quel tavolo la Russia non era presente!
    Non sto dicendo che la Russia non abbia fatto epurazioni, leggasi gulag, o efferate stragi nel nome di una politica occupazionista in quel periodo, ma da qui a dire che erano alleati con i nazisti a voglia!

    Ok...Sei stato più preciso di me.
     
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    Questi i luoghi di detenzione istituiti in Italia, tanto per ricordare a chi avesse dei dubbi che anche l’Italia ha avuto un ruolo importante nella deportazione di ebrei, oppositori politici e altre categorie!

    Campi di concentramento e transito

    Campi di concentramento e transito istituiti dalle autorità tedesche

    1) Campo di transito di Fossoli
    2) Campo di transito di Bolzano (maggio 1944 - maggio 1945)
    3) Risiera di San Sabba (Trieste)
    4) Campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo (Piemonte) (settembre 1943 - febbraio 1944)
    5) Campo di concentramento di Afragola (Campania) (1943)

    Campi di concentramento provinciali istituiti dalla Repubblica Sociale Italiana

    1) Alessandria: campo di concentramento di San Martino di Rosignano. Per donne straniere
    2) Ancona: campo di concentramento di Senigallia, presso la Colonia marina UNES. VI passarono 20-30 ebrei trasferiti a Fossoli nel maggio 1944.
    3) Aosta: campo di concentramento di Aosta, presso la caserma Mottina. Gli internati furono trasferiti a Fossoli in tre riprese: 20 gennaio 1944, 17 febbraio 1944 e 16 marzo 1944.
    4) Asti: campo di concentramento di Asti, presso il Palazzo del Seminario di Asti. Gi internati furono trasferiti a Fossoli in febbraio, e quindi in maggio con tappa nelle carceri di Torino e Milano.
    5) Cuneo: campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo. Circa 30 internati.
    6) Ferrara: campo di concentramento di Ferrara, nei locali del Tempio Israelitico di rito italiano. Gli internati furono trasferiti a Fossoli in tre riprese: 12 febbraio 1944, 25 febbraio 1944 e 6 marzo 1944.
    7) Firenze: campo di concentramento di Bagno a Ripoli, presso la Villa La Selva. I prigionieri furono trasferiti a Fossoli il 26 gennaio 1944 per essere deportati il 30 gennaio 1944 da Milano.
    8) Forli: campo di concentramento di Forlì, presso l'Albergo Commercio di Corso Diaz.
    9) Servigliano: campo di concentramento di Servigliano (Ascoli Piceno)
    10) Genova: campo di concentramento di Coreglia Ligure (spesso erroneamente definito "campo di concentramento di Calvari di Chiavari") (12 dicembre 1943 - 21 gennaio 1944). Per il campo passarono 29 ebrei, tutti deportati a Milano, via Genova.
    11) Grosseto: campo di concentramento di Roccatederighi, presso la Villa del Seminario di proprietà della Curia vescovile. Due trasferimenti a Fossoli: 18 aprile 1944 e 11 giugno 1944.
    12) Imperia: campo di concentramento di Vallecosia, presso la caserma.
    13) Lucca: campo di concentramento di Bagni di Lucca, presso la Villa Cardinali in località Bagni Caldi. I prigionieri furono trasferiti a Milano il 25 gennaio 1944.
    14) Macerata: campo di concentramento di Sforzacosta. Vi furono rinchiusi anche gli ex detenuti del campo di internamento di Urbisaglia. Trasferimento a Fossoli in marzo.
    15) Mantova: campo di concentramento di Mantova, presso la Casa di riposo israelitica. Deportati il 5 aprile 1944.
    16) Milano: campo di concentramento di Milano, presso il carcere di San Vittore
    17) Padova e Rovigo: campo di concentramento di Vo' Vecchio (Padova), presso la Villa Contarini-Venier. (3 dicembre 1943 - 17 luglio 1944). Trasferimento alla Risiera di San Sabba.
    18) Parma: campo di concentramento di Salsomaggiore, presso il Castello degli Scipioni (per gli uomini) e campo di Monticelli Terme, presso l'Albergo Bagni (per le donne e i bambini) (6 dicembre 1943 - 9 marzo 1944). Trasferimento a Fossoli.
    19) Perugia: campo di concentramento di Perugia, presso l'istituto magistrale.
    20) Piacenza e provincia: campo di concentramento di Cortemaggiore
    21) Ravenna: campo di concentramento di Ravenna, presso le carceri.
    22) Reggio Emilia: campo di concentramento di Reggio Emilia, prima presso Casa Sinigaglia, poi a Villa Corinaldi e infine a Villa Levi di Coviolo.
    23) Roma: campo di concentramento di Roma, presso il carcere di Regina Coeli.
    24) Savona: campo di concentramento di Spotorno
    25) Sondrio: campo di concentramento di Sondrio, presso gli uffici sanitari del comune in via Nazario Sauro.
    26) Teramo: campo di concentramento di Teramo, presso la caserma Mezzacapo, e campo di Servigliano (Ascoli Piceno).
    27) Venezia: campo di concentramento di Venezia, presso la Casa di Riposo Israelitica nel ghetto di Venezia (dai primi di dicembre 1943 al 31 dello stesso mese).
    28) Vercelli: campo di concentramento di Vercelli, nella cascina Ara Vecchia di proprietà del Comune, e poi nella Casa di Riposo Vittorio Emanuele III.
    29) Verona: campo di concentramento di Verona, presso la Caserma B, locata nella Torre comunale-scaligera della Porta Rofiolana, in via Pallone.
    30) Vicenza: campo di concentramento di Tonezza del Cimone, presso la Colonia Umberto I (20 dicembre 1943 - 30 gennaio 1944). Per il campo passarono 45 ebrei di cui 42 deportati a Auschwitz.
    31) Viterbo: campo di concentramento di Viterbo, nel carcere di S. Maria in Gradi.

    Campo di transito di Fossoli (Carpi):

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    Museo della memoria “Binario 21” (Milano)

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    Con i miei figli ho cercato di fargli capire l’importanza del ricordo, anche con visite in luoghi di memoria, il più grande è stato ad Auschwitz quando aveva 18 anni e ci ritorna quest’anno insieme al neo 18enne, e già lo sta preparando dicendogli che non deve partire con l’idea che sarà una gita di piacere, ma un momento di riflessione!
     
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    CITAZIONE (Gianki61 @ 1/2/2020, 14:34) 
    Questi i luoghi di detenzione istituiti in Italia, tanto per ricordare a chi avesse dei dubbi che anche l’Italia ha avuto un ruolo importante nella deportazione di ebrei, oppositori politici e altre categorie!

    Campi di concentramento e transito

    Campi di concentramento e transito istituiti dalle autorità tedesche

    1) Campo di transito di Fossoli
    2) Campo di transito di Bolzano (maggio 1944 - maggio 1945)
    3) Risiera di San Sabba (Trieste)
    4) Campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo (Piemonte) (settembre 1943 - febbraio 1944)
    5) Campo di concentramento di Afragola (Campania) (1943)

    Campi di concentramento provinciali istituiti dalla Repubblica Sociale Italiana

    1) Alessandria: campo di concentramento di San Martino di Rosignano. Per donne straniere
    2) Ancona: campo di concentramento di Senigallia, presso la Colonia marina UNES. VI passarono 20-30 ebrei trasferiti a Fossoli nel maggio 1944.
    3) Aosta: campo di concentramento di Aosta, presso la caserma Mottina. Gli internati furono trasferiti a Fossoli in tre riprese: 20 gennaio 1944, 17 febbraio 1944 e 16 marzo 1944.
    4) Asti: campo di concentramento di Asti, presso il Palazzo del Seminario di Asti. Gi internati furono trasferiti a Fossoli in febbraio, e quindi in maggio con tappa nelle carceri di Torino e Milano.
    5) Cuneo: campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo. Circa 30 internati.
    6) Ferrara: campo di concentramento di Ferrara, nei locali del Tempio Israelitico di rito italiano. Gli internati furono trasferiti a Fossoli in tre riprese: 12 febbraio 1944, 25 febbraio 1944 e 6 marzo 1944.
    7) Firenze: campo di concentramento di Bagno a Ripoli, presso la Villa La Selva. I prigionieri furono trasferiti a Fossoli il 26 gennaio 1944 per essere deportati il 30 gennaio 1944 da Milano.
    8) Forli: campo di concentramento di Forlì, presso l'Albergo Commercio di Corso Diaz.
    9) Servigliano: campo di concentramento di Servigliano (Ascoli Piceno)
    10) Genova: campo di concentramento di Coreglia Ligure (spesso erroneamente definito "campo di concentramento di Calvari di Chiavari") (12 dicembre 1943 - 21 gennaio 1944). Per il campo passarono 29 ebrei, tutti deportati a Milano, via Genova.
    11) Grosseto: campo di concentramento di Roccatederighi, presso la Villa del Seminario di proprietà della Curia vescovile. Due trasferimenti a Fossoli: 18 aprile 1944 e 11 giugno 1944.
    12) Imperia: campo di concentramento di Vallecosia, presso la caserma.
    13) Lucca: campo di concentramento di Bagni di Lucca, presso la Villa Cardinali in località Bagni Caldi. I prigionieri furono trasferiti a Milano il 25 gennaio 1944.
    14) Macerata: campo di concentramento di Sforzacosta. Vi furono rinchiusi anche gli ex detenuti del campo di internamento di Urbisaglia. Trasferimento a Fossoli in marzo.
    15) Mantova: campo di concentramento di Mantova, presso la Casa di riposo israelitica. Deportati il 5 aprile 1944.
    16) Milano: campo di concentramento di Milano, presso il carcere di San Vittore
    17) Padova e Rovigo: campo di concentramento di Vo' Vecchio (Padova), presso la Villa Contarini-Venier. (3 dicembre 1943 - 17 luglio 1944). Trasferimento alla Risiera di San Sabba.
    18) Parma: campo di concentramento di Salsomaggiore, presso il Castello degli Scipioni (per gli uomini) e campo di Monticelli Terme, presso l'Albergo Bagni (per le donne e i bambini) (6 dicembre 1943 - 9 marzo 1944). Trasferimento a Fossoli.
    19) Perugia: campo di concentramento di Perugia, presso l'istituto magistrale.
    20) Piacenza e provincia: campo di concentramento di Cortemaggiore
    21) Ravenna: campo di concentramento di Ravenna, presso le carceri.
    22) Reggio Emilia: campo di concentramento di Reggio Emilia, prima presso Casa Sinigaglia, poi a Villa Corinaldi e infine a Villa Levi di Coviolo.
    23) Roma: campo di concentramento di Roma, presso il carcere di Regina Coeli.
    24) Savona: campo di concentramento di Spotorno
    25) Sondrio: campo di concentramento di Sondrio, presso gli uffici sanitari del comune in via Nazario Sauro.
    26) Teramo: campo di concentramento di Teramo, presso la caserma Mezzacapo, e campo di Servigliano (Ascoli Piceno).
    27) Venezia: campo di concentramento di Venezia, presso la Casa di Riposo Israelitica nel ghetto di Venezia (dai primi di dicembre 1943 al 31 dello stesso mese).
    28) Vercelli: campo di concentramento di Vercelli, nella cascina Ara Vecchia di proprietà del Comune, e poi nella Casa di Riposo Vittorio Emanuele III.
    29) Verona: campo di concentramento di Verona, presso la Caserma B, locata nella Torre comunale-scaligera della Porta Rofiolana, in via Pallone.
    30) Vicenza: campo di concentramento di Tonezza del Cimone, presso la Colonia Umberto I (20 dicembre 1943 - 30 gennaio 1944). Per il campo passarono 45 ebrei di cui 42 deportati a Auschwitz.
    31) Viterbo: campo di concentramento di Viterbo, nel carcere di S. Maria in Gradi.

    Campo di transito di Fossoli (Carpi):

    8B0FDD3E-9A9A-4D13-B47E-89CC61A7B69217DD08DF-FD04-444F-868E-24A3A1E6DE6DF91B4B3A-C11F-41CF-84A3-EC0D341B5FBC


    Museo della memoria “Binario 21” (Milano)

    2B7579C0-C6CC-4F58-8B36-31ADD9A474B291F99DCF-F2FB-4EB5-AC75-A1A702D94FBCA44E0BB6-C48D-42F6-9B27-0BEB6DFF1533C37D2D26-9D62-4EA9-9DA9-F0023BB6F4AD

    Con i miei figli ho cercato di fargli capire l’importanza del ricordo, anche con visite in luoghi di memoria, il più grande è stato ad Auschwitz quando aveva 18 anni e ci ritorna quest’anno insieme al neo 18enne, e già lo sta preparando dicendogli che non deve partire con l’idea che sarà una gita di piacere, ma un momento di riflessione!

    Chapeau a te Gianki (e anche agli altri) e spero che 61 sia la tua data di nascita, così come lo è la mia.
    Bravo, mi inchino alla tua sensibilità ed intelligenza.
    E grazie per tramandare (così come cerco di fare io) ai figli ed ai giovani il NON razzismo e le schifezze dell'olocausto!

    E, lo avevo detto, pochi ricordano che le nefandezze del modo dell'epoca dei fatti, portavano il viso italo-tedesco.
    Ma noi, trasformisti di comodo, negammo tutto...delegando ai tedeschi tutte le responsabilità.
    E grazie per aver citato un po' di (si fa per dire) storia delle complicità italiane.

    Qui siamo in una room di orologi...ma questo post, andrebbe incorniciato.

    E se tu racconti questo, e se sei del 61, quindi non hai vissuto in diretta quel periodo, vuol dire che è la tua storia è nobile...quindi la tua famiglia...è nobile nell'animo.

    Permettimi di dirlo, hai vissuto in un ambiente sano e sensibile.
    Mio padre ha fatto la guerra di liberazione, a 18 anni!

    L'intelligenza è invisibile, a chi non la possiede!

    Ed oggi, ahimè, abbiamo rigurgiti di nefandezze razziali...in più parti del mondo e nell'Europa.
     
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    Conosco bene il campo di Servigliano( ora chiamato parco della Pace)e quello di Macerata.
    Certi posti hanno un valore ed un significato che pochi altri luoghi hanno.

    Grazie Gianki per il tuo topic.
     
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    Quando sono stato a Cracovia, per poi visitare Auschwitz, prima di partire ho visto, per l'ennesima, volta "Shindler list", per creare un itinerario dei luoghi da visitare nella consapevolezza del loro significato storico.
     
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    CITAZIONE (Greatbig @ 1/2/2020, 15:05) 
    Chapeau a te Gianki (e anche agli altri) e spero che 61 sia la tua data di nascita, così come lo è la mia.
    Bravo, mi inchino alla tua sensibilità ed intelligenza.
    E grazie per tramandare (così come cerco di fare io) ai figli ed ai giovani il NON razzismo e le schifezze dell'olocausto!

    E, lo avevo detto, pochi ricordano che le nefandezze del modo dell'epoca dei fatti, portavano il viso italo-tedesco.
    Ma noi, trasformisti di comodo, negammo tutto...delegando ai tedeschi tutte le responsabilità.
    E grazie per aver citato un po' di (si fa per dire) storia delle complicità italiane.

    Qui siamo in una room di orologi...ma questo post, andrebbe incorniciato.

    E se tu racconti questo, e se sei del 61, quindi non hai vissuto in diretta quel periodo, vuol dire che è la tua storia è nobile...quindi la tua famiglia...è nobile nell'animo.

    Permettimi di dirlo, hai vissuto in un ambiente sano e sensibile.
    Mio padre ha fatto la guerra di liberazione, a 18 anni!

    L'intelligenza è invisibile, a chi non la possiede!

    Ed oggi, ahimè, abbiamo rigurgiti di nefandezze razziali...in più parti del mondo e nell'Europa.

    Grazie a te! Non sono e non mi sento una persona “nobile”, cerco di fare quello che ritengo giusto per ricordare e ricordarmi tutto quello che è stato e che non dovrà più essere!
    Io rispetto tutte le opinioni, e ho molto rispetto per chi ha dato la vita per i propri ideali, anche di chi era “dalla parte sbagliata”, onore a loro che sono morti per delle idee, invece quelli che non sopporto sono chi hanno cavalcato l’onda per poi “confondersi tra la folla festante“ con l’arrivo delle forze di liberazione! Quelli che si sentivano lupi quando in gruppo osannavano il loro mentore diventati agnellini pronti a saltare sul nuovo carro dei vincitori!

    Si sono del 1961, non ho conosciuto la miseria della guerra in prima persona, ma ho avuto la fortuna di conoscerne, in particolare da ragazzino un vicino di casa reduce dalla campagna di Russia, e poi il mio suocero e i suoi fratelli reduci dalla Yugoslavia, vedere i loro occhi diventare lucidi di lacrime quando raccontavano aneddoti della guerra mi ha fatto capire che no, non potevano essere bugie quelle che raccontavano! Ed è per questo che adesso mi “altero un poco” quando sento di revisionismo storico e di negazionismo!
    Andrò anche io a visitare Auschwitz, probabilmente l’anno prossimo, e perché no, anche le foibe, figlia anche queste della follia umana!
    Giancarlo
     
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    CITAZIONE (Gianki61 @ 1/2/2020, 14:34) 
    Questi i luoghi di detenzione istituiti in Italia, tanto per ricordare a chi avesse dei dubbi che anche l’Italia ha avuto un ruolo importante nella deportazione di ebrei, oppositori politici e altre categorie!

    Campi di concentramento e transito

    Campi di concentramento e transito istituiti dalle autorità tedesche

    1) Campo di transito di Fossoli
    2) Campo di transito di Bolzano (maggio 1944 - maggio 1945)
    3) Risiera di San Sabba (Trieste)
    4) Campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo (Piemonte) (settembre 1943 - febbraio 1944)
    5) Campo di concentramento di Afragola (Campania) (1943)

    Campi di concentramento provinciali istituiti dalla Repubblica Sociale Italiana

    1) Alessandria: campo di concentramento di San Martino di Rosignano. Per donne straniere
    2) Ancona: campo di concentramento di Senigallia, presso la Colonia marina UNES. VI passarono 20-30 ebrei trasferiti a Fossoli nel maggio 1944.
    3) Aosta: campo di concentramento di Aosta, presso la caserma Mottina. Gli internati furono trasferiti a Fossoli in tre riprese: 20 gennaio 1944, 17 febbraio 1944 e 16 marzo 1944.
    4) Asti: campo di concentramento di Asti, presso il Palazzo del Seminario di Asti. Gi internati furono trasferiti a Fossoli in febbraio, e quindi in maggio con tappa nelle carceri di Torino e Milano.
    5) Cuneo: campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo. Circa 30 internati.
    6) Ferrara: campo di concentramento di Ferrara, nei locali del Tempio Israelitico di rito italiano. Gli internati furono trasferiti a Fossoli in tre riprese: 12 febbraio 1944, 25 febbraio 1944 e 6 marzo 1944.
    7) Firenze: campo di concentramento di Bagno a Ripoli, presso la Villa La Selva. I prigionieri furono trasferiti a Fossoli il 26 gennaio 1944 per essere deportati il 30 gennaio 1944 da Milano.
    8) Forli: campo di concentramento di Forlì, presso l'Albergo Commercio di Corso Diaz.
    9) Servigliano: campo di concentramento di Servigliano (Ascoli Piceno)
    10) Genova: campo di concentramento di Coreglia Ligure (spesso erroneamente definito "campo di concentramento di Calvari di Chiavari") (12 dicembre 1943 - 21 gennaio 1944). Per il campo passarono 29 ebrei, tutti deportati a Milano, via Genova.
    11) Grosseto: campo di concentramento di Roccatederighi, presso la Villa del Seminario di proprietà della Curia vescovile. Due trasferimenti a Fossoli: 18 aprile 1944 e 11 giugno 1944.
    12) Imperia: campo di concentramento di Vallecosia, presso la caserma.
    13) Lucca: campo di concentramento di Bagni di Lucca, presso la Villa Cardinali in località Bagni Caldi. I prigionieri furono trasferiti a Milano il 25 gennaio 1944.
    14) Macerata: campo di concentramento di Sforzacosta. Vi furono rinchiusi anche gli ex detenuti del campo di internamento di Urbisaglia. Trasferimento a Fossoli in marzo.
    15) Mantova: campo di concentramento di Mantova, presso la Casa di riposo israelitica. Deportati il 5 aprile 1944.
    16) Milano: campo di concentramento di Milano, presso il carcere di San Vittore
    17) Padova e Rovigo: campo di concentramento di Vo' Vecchio (Padova), presso la Villa Contarini-Venier. (3 dicembre 1943 - 17 luglio 1944). Trasferimento alla Risiera di San Sabba.
    18) Parma: campo di concentramento di Salsomaggiore, presso il Castello degli Scipioni (per gli uomini) e campo di Monticelli Terme, presso l'Albergo Bagni (per le donne e i bambini) (6 dicembre 1943 - 9 marzo 1944). Trasferimento a Fossoli.
    19) Perugia: campo di concentramento di Perugia, presso l'istituto magistrale.
    20) Piacenza e provincia: campo di concentramento di Cortemaggiore
    21) Ravenna: campo di concentramento di Ravenna, presso le carceri.
    22) Reggio Emilia: campo di concentramento di Reggio Emilia, prima presso Casa Sinigaglia, poi a Villa Corinaldi e infine a Villa Levi di Coviolo.
    23) Roma: campo di concentramento di Roma, presso il carcere di Regina Coeli.
    24) Savona: campo di concentramento di Spotorno
    25) Sondrio: campo di concentramento di Sondrio, presso gli uffici sanitari del comune in via Nazario Sauro.
    26) Teramo: campo di concentramento di Teramo, presso la caserma Mezzacapo, e campo di Servigliano (Ascoli Piceno).
    27) Venezia: campo di concentramento di Venezia, presso la Casa di Riposo Israelitica nel ghetto di Venezia (dai primi di dicembre 1943 al 31 dello stesso mese).
    28) Vercelli: campo di concentramento di Vercelli, nella cascina Ara Vecchia di proprietà del Comune, e poi nella Casa di Riposo Vittorio Emanuele III.
    29) Verona: campo di concentramento di Verona, presso la Caserma B, locata nella Torre comunale-scaligera della Porta Rofiolana, in via Pallone.
    30) Vicenza: campo di concentramento di Tonezza del Cimone, presso la Colonia Umberto I (20 dicembre 1943 - 30 gennaio 1944). Per il campo passarono 45 ebrei di cui 42 deportati a Auschwitz.
    31) Viterbo: campo di concentramento di Viterbo, nel carcere di S. Maria in Gradi.

    Campo di transito di Fossoli (Carpi):


    Museo della memoria “Binario 21” (Milano)


    Con i miei figli ho cercato di fargli capire l’importanza del ricordo, anche con visite in luoghi di memoria, il più grande è stato ad Auschwitz quando aveva 18 anni e ci ritorna quest’anno insieme al neo 18enne, e già lo sta preparando dicendogli che non deve partire con l’idea che sarà una gita di piacere, ma un momento di riflessione!

    Dopo l'8 settembre 1943 a 19 anni mio padre è stato incarcerato a Reggio Emilia prima di essere deportato in Germania per non essersi voluto arruolare tra i repubblichini

    MEMENTO!!!
     
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    CITAZIONE (jomor ens @ 1/2/2020, 16:38) 
    Dopo l'8 settembre 1943 a 19 anni mio padre è stato incarcerato a Reggio Emilia prima di essere deportato in Germania per non essersi voluto arruolare tra i repubblichini

    MEMENTO!!!

    Dopo l’8 settembre mio suocero è tornato a casa dalla Yugoslavia braccato dagli slavi e una volta passato il confine nascondendosi dai tedeschi che sparavano a tutti quelli che avevano una divisa dell’esercito italiano mentre cercavano di salire sui treni!
    Ma questa è un’altra storia.........
     
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    CITAZIONE (jomor ens @ 1/2/2020, 16:38) 
    Dopo l'8 settembre 1943 a 19 anni mio padre è stato incarcerato a Reggio Emilia prima di essere deportato in Germania per non essersi voluto arruolare tra i repubblichini

    MEMENTO!!!

    Allora era con mio nonno che è mancato 3 anni fà.
    Stessa sorte e stesso motivo, nonno era del 31 agosto del 1923.
    Tornò dal campo di concentramento che pesava 40 kg, aveva perso tutti i denti e i capelli.
    Parti prigioniero lasciando a casa 5 fratelli, al suo rientro ne trovò uno in più.
    In poco si mise in sesto e cominciò a lavorare come facchino prima e camionista poi.
    Mi ha sempre raccontato lucidamente quello che aveva vissuto, addirittura riusciva a trovarci dei lati umani positivi.
    Sono felice di aver visto tramite i suoi racconti e cicattici: (pestaggi delle ss, morsi di cane lupo addestrati etc etc.)
    Mi ha reso l uomo che sono e voglio continuare a testimoniare quello che è stato uno dei peggiori momenti dell unanità.
     
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  11. DellaCorte
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    Come forse ho già detto in altre discussioni, cerco di dare un piccolo contributo in questo mondo , senza la pretesa di cambiarlo,
    raccontando ai miei figli quello che so sul passato, oltre ad invitarli a conoscere il contributo di testimonianze dirette di altri.

    Mi ricordo lo sgomento di quando ho fatto presente a mio figlio , ancora piccoletto , ma studente , che l'Italia non era stata dalla parte dei"buoni" anzi era stata alleata con la Germania nazista.

    Non ho mai intenzione di instillare sensi di colpa, oltretutto non eravamo al mondo io e i miei figli, in quel periodo.
    Ma , cerco di fare in modo che capiscano bene il concetto, che per quanto enorme e terribile ciò che è successo nel passato :

    " è già successo….può succedere ancora.."
    Primo Levi

    Edited by DellaCorte - 11/2/2020, 23:57
     
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    CITAZIONE (simone.tablo @ 27/1/2020, 22:00) 
    Il mio profondo rispetto per Chi ha aperto questa discussione.

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    CITAZIONE (DellaCorte @ 1/2/2020, 19:45) 
    Come forse ho già detto in altre discussioni, cerco di dare un piccolo contributo in questo mondo , senza la pretesa di cambiarlo,
    raccontando ai miei figli quello che so sul passato, oltre ad invitarli a conoscere il contributo di testimonianze dirette di altri.

    Mi ricordo lo sgomento di quando ho fatto presente a mio figlio , ancora piccoletto , ma studente , che l'Italia non era stata dalla parte dei"buoni" anzi era stata alleata con la Germania nazista.

    Non ho mai intenzione di instillare sensi di colpa, oltretutto non eravamo al mondo io e i miei figli, in quel periodo.
    Ma , cerco di fare in modo che capiscano bene il concetto, che per quanto enorme e terribile ciò che è successo nel passato :

    " è già successo….può succedere ancora.."

    Lascia pensare questa frase,... molto.
    E' quello che penso anche io, ma poca gente ha la memoria, anzi sai quante volte abbiamo stretto la mano (chi ha più di 50 anni, può essere successo eccome) a gente che ha collaborato a queste nefandezze. Perchè all'indomani della caduta di tutto, tutti erano altro!
    Ma noi conosciamo la storia (dei film) che ci dice che eravamo combattenti dei tedeschi, invece eravamo coi tedeschi.
    E il mondo, le altre nazioni, lo sapevano benissimo.

    Grazie per questa testimonianza.
     
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    Vorrei proporvi come lettura anche questo libro, ognuno poi ne tragga le proprie conclusioni.

    LA SECONDA VITA DEL NAZISMO NELLA GERMANIA DEL DOPOGUERRA di Alfred Wahl.

    Come testimonianza invece voglio condividere con voi, anche se non proprio legata alla Shoah, quella di due miei zii ormai scomparsi da anni, uno ha combattuto in Africa ed un altro in Russia.
    Entrambi praticamente non sapevano nemmeno quasi che guerra stessero combattendo e purtroppo non essendo in Italia non sono potuti nemmeno andarsene dal fronte finchè che non c'è stata la disfatta...tanta grazia che sono tornati vivi.

    In Russia, dopo un primo periodo, appena gli scontri sono andati in stallo non avevano mai cibo a sufficienza, non dimenticherò mai quando mi raccontava che gli unici spaghetti che ha mangiato prima di ritornare a piedi dalla Russia sono stati quelli che i suoi comandanti italiani hanno gettato a terra dopo la lauta cena in quanto in visita al fronte. I soldati semplici erano disprezzati dai loro superiori. Ricordo la rabbia con cui ricordava questo episodio.

    Dall'Africa invece l'altro mio zio è tornato cieco da un occhio per colpa della malaria...di lui ricordo quando mi raccontava che il fucile con cui aveva sparato a delle persono se lo era riportato a casa perchè gli serviva per ricordale, per il rimorso che aveva, ma che se non sparava lui gli sparavano loro....

    I miei sono piccoli ricordi dei racconti che mi facevano da bambino, so che non erano dalla parte giusta, combattevano per l'asse, ma dovete calarvi nella mente di persone semplicissime e nel mio caso di campagna che più che vita di cascina e lavoro nei campi non avevano mai fatto.

    Hanno avuto poi vite degne delle migliori persone e credetemi, di fascismo e nazismo non sapevano nulla, i fascisti e nazisti erano i sindaci, i marescialli delle caserme dei carabinieri, i commercianti, insomma chi ha voluto approfittarne della situazione, le persone che per comodità si sono schierate e che poi alla fine della guerra hanno negato tutto, voltagabbana che, se davvero persone come i miei due miei zii fossero state cattive, una volta tornati a casa avrebbero potuto vendicarsi. Nei piccoli paesini si sapeva chi faceva i nomi per fare arrestare chi non voleva andare a combattere, chi faceva stanare gli ebrei....

    Ma si sa, il tempo cancella tutto, è per questo che non bisogna mai perdere dalla memoria quello che è successo perché basta guardare i giornali per capire che stiamo sbagliando ancora....
     
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    CITAZIONE (gazzamania @ 7/2/2020, 12:19) 
    Vorrei proporvi come lettura anche questo libro, ognuno poi ne tragga le proprie conclusioni.

    LA SECONDA VITA DEL NAZISMO NELLA GERMANIA DEL DOPOGUERRA di Alfred Wahl.

    Come testimonianza invece voglio condividere con voi, anche se non proprio legata alla Shoah, quella di due miei zii ormai scomparsi da anni, uno ha combattuto in Africa ed un altro in Russia.
    Entrambi praticamente non sapevano nemmeno quasi che guerra stessero combattendo e purtroppo non essendo in Italia non sono potuti nemmeno andarsene dal fronte finchè che non c'è stata la disfatta...tanta grazia che sono tornati vivi.

    In Russia, dopo un primo periodo, appena gli scontri sono andati in stallo non avevano mai cibo a sufficienza, non dimenticherò mai quando mi raccontava che gli unici spaghetti che ha mangiato prima di ritornare a piedi dalla Russia sono stati quelli che i suoi comandanti italiani hanno gettato a terra dopo la lauta cena in quanto in visita al fronte. I soldati semplici erano disprezzati dai loro superiori. Ricordo la rabbia con cui ricordava questo episodio.

    Dall'Africa invece l'altro mio zio è tornato cieco da un occhio per colpa della malaria...di lui ricordo quando mi raccontava che il fucile con cui aveva sparato a delle persono se lo era riportato a casa perchè gli serviva per ricordale, per il rimorso che aveva, ma che se non sparava lui gli sparavano loro....

    I miei sono piccoli ricordi dei racconti che mi facevano da bambino, so che non erano dalla parte giusta, combattevano per l'asse, ma dovete calarvi nella mente di persone semplicissime e nel mio caso di campagna che più che vita di cascina e lavoro nei campi non avevano mai fatto.

    Hanno avuto poi vite degne delle migliori persone e credetemi, di fascismo e nazismo non sapevano nulla, i fascisti e nazisti erano i sindaci, i marescialli delle caserme dei carabinieri, i commercianti, insomma chi ha voluto approfittarne della situazione, le persone che per comodità si sono schierate e che poi alla fine della guerra hanno negato tutto, voltagabbana che, se davvero persone come i miei due miei zii fossero state cattive, una volta tornati a casa avrebbero potuto vendicarsi. Nei piccoli paesini si sapeva chi faceva i nomi per fare arrestare chi non voleva andare a combattere, chi faceva stanare gli ebrei....

    Ma si sa, il tempo cancella tutto, è per questo che non bisogna mai perdere dalla memoria quello che è successo perché basta guardare i giornali per capire che stiamo sbagliando ancora....

    Grazie anche a te per la tua preziosa testimonianza.
     
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74 replies since 27/1/2020, 11:16   2158 views
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