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.Il problema non e' che qualcuno realizzi dei corsi on-line piu' o meno qualificati.
Il problema e' che queste multinazionali occupano tutti i mercati in tutti i settori inimmaginabili...e ora anche l'istruzione.
Esisteva un tempo in cui si vietavano le concentrazioni monopolistiche mentre oggi pare che questi mostri multinazionali siano la cosa piu' figa del mondo!
"Queste multinazionali" non sono diventate tali dall'oggi al domani o per grazia ricevuta. Hanno creato il loro business quando la maggior parte della gente usava il pc per poggiarci sopra i vasi o per giocare al solitario, quindi tanto di cappello. Nessuno vieta ad un competitor di crearsi la propria server farm, fare il proprio motore di ricerca, il proprio sistema operativo, etc etc...
Non riesco a capire tutta questa "avversione" per una cosa che in ambito IT si fa dalla notte dei tempi.... -
.Titolo dell'articolo fuorviante.
Google non sta lanciando una laurea di 6 mesi, visto che comunque la laurea per essere tale deve avere un riconoscimento legale (passatemi il termine), ma dei corsi "professionalizzanti" che Google stessa ed eventualmente i suoi partner accetterà al pari di una laurea.
Cito (al netto di quel "di" buttato li così)
E non vedo lo scandalo paventato nell'articolo.
Google eroga questi corsi in base alle richieste di mercato, rilascia la certificazione, e poi eventualmente assume.
Concordo pienamente.
Il corso professionale di Google offre una possibilità di ottenere in breve tempo le cosiddette “hard skills” per poter svolgere determinate task. Non penso sia paragonabile in alcun modo all’università.
Topic comunque interessante che mi fa riflettere sull’importanza tra laurea e competenze in ambito professionale, soprattutto per i giovani alle prime esperienze lavorative. (Non vorrei andare fuori topic, apro e chiudo questa breve parentesi).. -
.Concordo pienamente.
Il corso professionale di Google offre una possibilità di ottenere in breve tempo le cosiddette “hard skills” per poter svolgere determinate task. Non penso sia paragonabile in alcun modo all’università.
Topic comunque interessante che mi fa riflettere sull’importanza tra laurea e competenze in ambito professionale, soprattutto per i giovani alle prime esperienze lavorative. (Non vorrei andare fuori topic, apro e chiudo questa breve parentesi).
Quoto, non mi pare lo scopo di Google sia formare specialisti per terzi. vogliono solo formare personale con competenze di cui hanno bisogno.
E, se posso permettermi, trovo positivo che finalmente un azienda in Italia - seppur non italiana - investa in formazione e non pretenda che scuole e università sfornino risorse pronte all'uso, perfettamente formate e addestrate per le sue esigenze. Chi esce da un corso universitario dovrebbe avere le competenze per imparare un mestiere e per continuare a frlo nel tempo, non una competenza esclusiva per un sapere ristretto soggetto ad un troppo rapido invecchiamento. La mia opinione è che il mercato del lavoro in Italia, a causa del peso eccessivo che è stato dato alla PMI per ragioni puramente ideologiche e di interesse, non sia in grado di formare da solo gli specialisti di cui ha bisogno.. -
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Alla fine è un diploma di partecipazione.
Sono decenni che altre società, sopratutto informatiche, rilasciano attestati. Io ne ho due Cisco, i classici CCNA, sono richiesti si, ma non sono diplomi o lauree. Sono solo certificazioni, utili, ma chiamiamole con il loro nome.
Se poi il discorso verte sull’effettiva utilità delle università italiane, allora sono d’accordo.. -
GiorgioB2.
User deleted
"Queste multinazionali" non sono diventate tali dall'oggi al domani o per grazia ricevuta. Hanno creato il loro business quando la maggior parte della gente usava il pc per poggiarci sopra i vasi o per giocare al solitario, quindi tanto di cappello. Nessuno vieta ad un competitor di crearsi la propria server farm, fare il proprio motore di ricerca, il proprio sistema operativo, etc etc...
Non riesco a capire tutta questa "avversione" per una cosa che in ambito IT si fa dalla notte dei tempi...
Monopolio, posizione dominante, limitazione della concorrenza. Sono fenomeni che una volta erano considerati negativi e da contrastare. Una volta se avevi 3 tv nazionali e un giornale si gridava allo scandalo...oggi esistono imperi mediatici globali da spavento.
Una volta bloccavano fusioni tra gruppi di determinate dimensioni oggi no.
Una volta a chi acquisiva una posizione dominante (per esempio standard oil) imponevano lo smembramento.
Il pesce troppo grosso era considerato un pericolo per il mercato e visto in malo modo.
Oggi invece e' figo, smart, moderno e tutti lo amano...sopratutto i giovani.
E' questo il risultato di una stupenda manipolazione globale delle menti. Il gigante che mangia tutto oggi non rappresente il pericolo per la liberta' di mercato ma un modello di perfezione a cui si desidera partecipare.. -
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Ah, bene, siamo arrivati alla manipolazione globale delle menti.
Giusto per capire io, nel caso specifico, in cosa Google starebbe limitando la concorrenza/mangiandosi tutto?. -
GiorgioB2.
User deleted
Ah, bene, siamo arrivati alla manipolazione globale delle menti.
Giusto per capire io, nel caso specifico, in cosa Google starebbe limitando la concorrenza/mangiandosi tutto?
Mi spiace ma non hai capito il senso di quanto ho detto. E google in questo non e' certo colpevole.
Che google, amazon, microsoft etc. siano dei giganti che stanno divorando l'intero mercato globale e' un dato di fatto.. -
.Mi spiace ma non hai capito il senso di quanto ho detto. E google in questo non e' certo colpevole.
Che google, amazon, microsoft etc. siano dei giganti che stanno divorando l'intero mercato globale e' un dato di fatto.
Appunto, visto che non ho capito spiegami.
Inoltre, visto che queste compagnie stanno divorando il mercato (ribadisco meritatamente), che facciamo?. -
.Appunto, visto che non ho capito spiegami.
Inoltre, visto che queste compagnie stanno divorando il mercato (ribadisco meritatamente), che facciamo?
Potremmo iniziare con il fargli pagare le tasse, la butto lì....