WMT: qualcuno ha esperienze con questo marchio?

Mi unisco agli estimatori di questo marchio e porto la mia esperienza sposando in pieno la filosofia di pensiero di Jatucka/Roberto.

Mi unisco agli estimatori di questo marchio e porto la mia esperienza sposando in pieno la filosofia di pensiero di Jatucka/Roberto.

Sono da tempo un appassionato anche di orologi militari assegnati (soprattutto Benrus era Vietnam) al quale balenava spesso in mente il progetto di un diver anni 50/60, con quadrante senza alcun logo/marchio/dicitura, a simulare un ipotetico prototipo Rolex destinato alla US Navy.

L’idea mi era venuta ricordando che alla fine degli anni 50 la US Navy’s Experimental Diving Unit (NEDU) fece un test comparativo per scegliere gli orologi da polso subacquei destinati all' Underwater Demolition Team (UDT), diventati poi Navy SEALs. In tale occasione venne a onor del vero testato pari, pari, ciò che era disponibile in commercio (un Submariner 6538) e non un orologio modificato appositamente da Rolex, ma questo è un altro discorso.

L'orologio in questione oltre a soddisfare l'idea di base, doveva permettere lo strapazzo giornaliero, soprattutto al mare durante la stagione estiva. Obbiettivo perfettamente raggiunto. Ricevuto l’orologio a maggio dell’anno scorso me lo sono goduto in acqua e in interminabili partite di racchettoni per tutta l’estate, senza alcun problema.

Anche l’esperienza sul sito è stata molto positiva. WMT ha un sistema di configurazione estremamente intuitivo che permette davvero di sbizzarrirsi facilmente nelle molteplici simulazioni che si possono fare. Evidenzio che con una spesa aggiuntiva (moderata) si può ulteriormente modificare il quadrante aggiungendo o togliendo scritte ed inserendo loghi o immagini ed è appunto questa opzione che mi ha convinto definitivamente all'acquisto.

Durante la definizione del progetto ho avuto modo di relazionarmi più volte, per mail, con il loro Service ed ho sempre ricevuto risposte in tempi brevi. Segnalo anche l’estrema disponibilità dell’importatore italiano (conviene passare da lui) che ha fatto da ponte per l’acquisto.

Alle fine ho optato per la cassa da 38 mm del modello Sea Diver e la configurazione quadrante/lancette e ghiera che riprendesse le linee dei primi Rolex Submariner (ref. 6204/6205), scegliendo l’opzione “aged” (invecchiato) per bracciale, cassa, quadrante, inserto e lancette.



Nelle immagini che seguono, lo potete vedere insieme ad un Olongapo Band, un bracciale d’acciaio artigianale (originale) utilizzato dagli UDT durante la guerra del Vietnam





Non avendo potuto farlo con WMT, ho successivamente fatto modificare il quadrante dal “mago” di Parma il quale ha inserito un indicatore di umidità (moisture disk) tipico dei diver di quei tempi, così come potete notare nelle foto degli orologi appartenuti a Jatucka/Roberto i quali sottolineo essere il gotha degli orologi militari (complimenti!!).

Il “mago” ha anche ingiallito il dot dell’inserto rendendolo coerente al colore degli indici e lancette.



Lo utilizzo principalmente con il cinturino NATO in nylon del tipo “RAF” che vedete in foto, cioè la versione senza ferretti, molto utilizzato in abbinamento agli orologi militari US. In questo caso insieme alla bussola Waltham anch’essa largamente utilizzata tra le forze speciali in Vietnam.





In questa foto trovate invece il confronto visivo di caratteristiche e dimensioni con un mio Benrus cui sono particolarmente affezionato: un diver militare americano assegnato MIL-W-50717, Type I, Class A, del 1973. Cassa satinata antiriflesso di 42 mm (comprensivi di corona), asimmetrica per la protezione della corona, anse fisse, “pallettoni” e lancette bianche per assicurare la miglior visibilità all’essenziale quadrante nero opaco.



Bye, Antonio