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    CITAZIONE (Lukeraffa @ 28/12/2021, 12:20) 
    Grazie Vins_cb per la solita esaustiva presentazione.

    Mi chiedo, visto i tuoi eccellenti risultati con un calibro "basico", perchè certi costruttori non investano su una regolazione di fino direttamente in fase di assemblaggio: credo che i costi produttivi e l'investimento di tempo sarebbero davvero minimi e quasi ininfluenti per il Cliente, venendo invece ampiamente ripagati dalla soddisfazione per le migliori performance cronometriche.
    Sembra che troppo spesso, questo argomento, sia del tutto trascurato dai microbrands.

    Tu cosa ne pensi ?

    Per regolarli ti serve un orologiaio, se li compri e li monti e basta, no...
     
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    È proprio questo il punto: perché non dotarsi inizialmente di una figura tecnica che abbia tale mansione direttamente dal costruttore ?
    Escludendo alcuni meri "assemblatori" asiatici, molti microbrands si vantano di ricerca e soluzioni tecniche particolari... e si limitano ad "incassare" il movimento ?

    Il costo produttivo e le competenze necessarie risultano fattori così limitanti per un microbrand ?
    Stiamo parlando di fare una verifica e regolata ad un Nh35 (Nh36)...
     
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    CITAZIONE (Lukeraffa @ 28/12/2021, 14:20) 
    È proprio questo il punto: perché non dotarsi inizialmente di una figura tecnica che abbia tale mansione direttamente dal costruttore ?
    Escludendo alcuni meri "assemblatori" asiatici, molti microbrands si vantano di ricerca e soluzioni tecniche particolari... e si limitano ad "incassare" il movimento ?

    Il costo produttivo e le competenze necessarie risultano fattori così limitanti per un microbrand ?
    Stiamo parlando di fare una verifica e regolata ad un Nh35 (Nh36)...

    Vuoi pagare poco l'orologio, ma lo vuoi anche regolato? Un salario di un tecnico diviso i numeri ridotti di un microbrand comunque va ad incidere sul costo finale.

    Un NH35, un ETA od un Rolex si regolano esattamente alla stessa maniera. Anzi meno costa il calibro e più incide il costo della regolazione.

    I produttori di movimenti li regolano alla fine del processo di produzione ma tramite macchine e sicuramente non a mano e secondo i loro standard.
     
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    CITAZIONE (stesil66 @ 28/12/2021, 15:52) 
    Vuoi pagare poco l'orologio, ma lo vuoi anche regolato? Un salario di un tecnico diviso i numeri ridotti di un microbrand comunque va ad incidere sul costo finale.

    Un NH35, un ETA od un Rolex si regolano esattamente alla stessa maniera. Anzi meno costa il calibro e più incide il costo della regolazione.

    I produttori di movimenti li regolano alla fine del processo di produzione ma tramite macchine e sicuramente non a mano e secondo i loro standard.

    Infatti, è qui la mia domanda: la differenza finale sarebbe così elevata tale da non giustificarne nemmeno la presenza nei microbrand dal listino più elevato ?

    Gli orologi (e i costruttori) da prezzo esistono, ma per gli altri che superano abbondantemente il limite PMW ?
    E per Case più blasonate ?

    Si acquistano talune referenze prodotte da microbrand anche per passione, tralasciando l'aspetto economico: un piccolo sovrapprezzo per la regolazione sarebbe ben accetta, ma non è così purtroppo.
    Spesso parte tecnica ineccepibile, ma sul movimento ci si limita al mero montaggio del classico Seiko-Eta-Sellita (questi ultimi spesso "standard")... basterebbe un ultimo passaggio per migliorare le loro performance di vari ordini di grandezza giustificando, a mio parere, un sovrapprezzo.

    Comunque credo di essere in OT :XD:
     
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    CITAZIONE (Lukeraffa @ 28/12/2021, 16:00) 
    Infatti, è qui la mia domanda: la differenza finale sarebbe così elevata tale da non giustificarne nemmeno la presenza nei microbrand dal listino più elevato ?
    E per Case più blasonate ?

    Gli orologi (e i costruttori) da prezzo esistono, ma per gli altri che superano abbondantemente il limite PMW ?

    Si acquistano talune referenze prodotte da microbrand anche per passione, tralasciando l'aspetto economico: un piccolo sovrapprezzo per la regolazione sarebbe ben accetta, ma non è così purtroppo.
    Spesso parte tecnica ineccepibile, ma sul movimento ci si limita al mero montaggio del classico Seiko-Eta-Sellita (questi ultimi spesso "standard")... basterebbe un ultimo passaggio per migliorare le loro performance di vari ordini di grandezza giustificando, a mio parere, un sovrapprezzo.

    Mi sembra che forse generalizzi un po' troppo? Qui si parla di questo specifico microbrand.

    I produttori di movimenti già vendono i movimenti con diversi gradi di elaborazione a prezzi diversi. Ed i produttori scelgono quali incassare. Conosco alcuni microbrand che scelgono gradi diversi e ne conosco alcuni che addirittura ti fanno scegliere tra ETA e Myiota.

    Ma qui stiamo parlando di questo orologio e questo microbrand
     
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    Hai ragione,
    il mio era solo un pensiero rivolto in generale e non certo a questo specifico microbrand, chiaramente OT

    Magari lo spunto interessante per una futura discussione
     
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    CITAZIONE (Lukeraffa @ 28/12/2021, 12:20) 
    Grazie Vins_cb per la solita esaustiva presentazione.

    Mi chiedo, visto i tuoi eccellenti risultati con un calibro "basico", perchè certi costruttori non investano su una regolazione di fino direttamente in fase di assemblaggio: credo che i costi produttivi e l'investimento di tempo sarebbero davvero minimi e quasi ininfluenti per il Cliente, venendo invece ampiamente ripagati dalla soddisfazione per le migliori performance cronometriche.
    Sembra che troppo spesso, questo argomento, sia del tutto trascurato dai microbrands.

    Tu cosa ne pensi ?

    Ciao Lukeraffa, sì, un intervento sulla regolazione può sicuramente migliorare le cose ma la questione è un po' più complessa imho...

    Innanzitutto una precisazione: la regolazione di cui parliamo è quella della marcia media, da non confondere con il reglage (o adjustment) che riduce lo scarto posizionale. Quest'ultima è molto più complessa, delicata, costosa in termini di tempo e quindi di denaro. Consiste nella perfetta equilibratura del bilanciere e cura della geometria della spirale.

    Ciò premesso, anche una semplice regolazione più accurata della marcia media apporta i suoi benefici, abbiamo anche un esempio eclatante secondo me: i Powermatic 80 (e varianti). All'atto pratico se mettiamo sul cronocomparatore uno di questi calibri non risulta migliore di un 2824 (come scarti posizionali).
    Eppure basta farsi un giro sui forum per vedere come questi calibri vengano elogiati per la loro precisione. Il merito è in gran parte dovuto alla più accurata regolazione della marcia media (che come ben sappiamo passa da 12 +/- 12 sec/d a 3 +/- 5 sec/d). I dati sul cronocomparatore del 2824 al pari del powermatic sono molto buoni. Quei 12 +/- 12non valorizzavano le potenzialità del calibro.
    Per altro l'operazione di regolazione della marcia media è la cosa più banale nella realizzazione di un movimento in quanto si tratta di spostare una racchetta o regolare 2 masse, ma alla fine risulta quella che influisce maggiormente sulla percezione di precisione che gli utilizzatori hanno di un orologio.

    Perché in effetti, per un calibro, fare +1 secondo/giorno non è più difficile che fare +7, +15 oppure -23 sec/giorno. Il difficile è marciare sempre allo stesso stesso modo....

    Per chiarire il concetto prendiamo ad esempio i risultati di questo Mido Caliber 80:

    mido_timing

    Come va?

    Peggio del Seiko in questione si direbbe a prima vista (-2.9 s/d vs +0.6 s/d) ma ad una più attenta analisi si nota la maggior costanza del calibro Eta (scostamento dalla media in quei 10 giorni di test compreso fra +0.3 s/d e -0.5 s/d), e infatti messo sul cronocomparatore ecco che risultati fornisce:

    mido_cronocomparatore

    scarto posizionale 7 secondi su 6 posizioni. Appena 5 secondi in meno dell'NH35... non proprio... è il 50% in meno circa dell'NH35 (peraltro di un buon esemplare di NH35).


    Un ritocco alla regolazione della marcia media e potremmo potenzialmente ottenere prestazioni migliori dell'NH35 in oggetto: stessa marcia media ma con una maggior stabilità. Inezie mi direte, ma c'è anche da tenere in considerazione come viene utilizzato l'orologio:
    quanto da me mostrato deriva dalle mie abitudini nell'indossare l'orologio: sul polso h24, tutti i giorni finché decido di portare quel dato orologio, poi passo ad altro. Condizioni non dico ideali (che sarebbero quelle di lasciare l'orologio sempre posato sul comodino - ma diventerebbe un orologio da tavolo :D) ma quasi.
    Ci sono però molti utenti che preferiscono togliersi l'orologio la notte (variazione di temperatura), c'è poi a chi piace alternare l'orologio di frequente riponendolo in un watch winder (cambio di posizione rispetto a quando indossato, nonché dello stato di carica).
    Tutti fattori che vanno a perturbare non solo la costanza di marcia ma anche il valore di marcia media che verrà riscontrato...
    Altro fattore? L'isocronismo... prendi un 6R35 (stessa meccanica dell'NH35) inizia a "dare i numeri" quando si vuole sfruttare la sua riserva di carica. Quel Caliber 80 l'ho testato per pura curiosità ed ha perso -0.8 secondi il primo giorno, ne ha guadagnati +0.5 il secondo e ne ha persi -0.2 il terzo... Dopo 72h di scarica ovvero aveva perso in totale mezzo secondo... e gli restavano solo 8 ore residue, quindi un test che ha messo alla frusta la capacità di isocronismo.


    Ecco quindi che dobbiamo tenere conto di tanti fattori se si vuole un calibro "universalmente preciso"...


    E come se non bastasse dobbiamo aggiungerci anche le tolleranze in fase di produzione; l'NH35 oggetto di questo topic non è affatto male, ma quando te ne capita uno così?

    nh35_steeldive

    Per altro incassato in uno degli orologi cinesi "omaggianti" più costosi che abbia....

    39 secondi di scarto da una posizione all'altra sono tantini... e attenzione, rientriamo ampiamente nelle specifiche di produzione per questo calibro. Nonostante tutto si può comunque riuscire a fare una regolazione ad personam soddisfacente, ma riuscire a fare una regolazione che riesca a soddisfare tutti i potenziali clienti, ciascuno con il proprio modo di usare l'orologio con un esemplare del genere non è molto facile... Ed ecco perché Seiko non si sforza più di tanto nel curare la regolazione...

    E' tutto proporzionato alla fascia del movimento (che ricordiamolo, all'ingrosso viene 18€ al pezzo): zero finiture, evidenti segni di lavorazione, reglage entro ampi standard, lubrificazione a volte approssimativa, inutile sforzarsi più di tanto nella regolazione della marcia media. Questa è la logica che applica Seiko...

    Potrebbero fare qualcosa di più gli assemblatori per migliorare la situazione?

    Sicuramente! Innanzitutto dovrebbero scartare esemplari come l'ultimo da me postato, far marciare i calibri almeno 1 o 2 giorni prima di procedere alla regolazione (magari sono passati mesi da quanto hanno marciato l'ultima volta in fase di verifica in fabbrica), effettuare la regolazione con il giusto stato di carica, analizzandone il comportamento su più posizioni attendendo di volta in volta il tempo necessario affinché la marcia si stabilizzi...(operazione come già detto da non confondere con il reglage su più posizioni... il famoso adjusted in N position/unadjusted). Parliamo di operazione che richiedono una manciata di minuti in tutto sia chiaro, ma sono minuti che probabilmente raddoppiano/triplicano i tempi di assemblaggio (questo movimento non ha neppure un sistema di blocco dei piedini del quadrante... ci mettono un attimo ad assemblare quadrante e lancette e infilare il tutto nella cassa).
    E siccome il tempo è denaro e cestinare una porzione del lotto di fornitura dei movimenti si ripercuote sul costo finale del movimento, probabilmente è più conveniente passare direttamente a qualcosa di meglio se si vogliono offrire orologi con prestazioni davvero migliori.

    Ad ogni modo alcuni micro-brand un minimo di regolazione la fanno, molti magari si limitano a regolare basandosi sulla lettura di una sola posizione, ma qualche beneficio comunque si vede. Certo riuscire a fornire un orologio che rientri fra i -2/+2 secondi al giorno indipendentemente da chi sarà la persona che lo andrà ad indossare la vedo difficile... non è un caso che certe prestazioni siano appannaggio di calibri di ben altra qualità. Tuttavia se lo si fa regolare in base alle proprie abitudini, posto che si abbia in mano un esemplare valido e non si esagera con variazioni di temperatura, posizione, stato di carica si possono riuscire ad ottenere ottime prestazioni.

    E anche questa volta mi sono dilungato un po' troppo... :EM15:
     
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    Grazie Vins_cb :EM02:

    bellissima e chiarificatrice esposizione, lettura appassionante come ormai ci hai abituato.

    Mi perdoni l'Opener se ho di fatto "deviato" il corso del post ma, a posteriori, ne è valsa la pena :EM11:
     
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    Stamattina ho ripreso l' Hitori. L'avevo in parte dimenticato, indossando altro.... Ma stamattina ho voluto riprovare e di nuovo mi è scattata la piacevole sorpresa.

    Due giri di carica per farlo partire. Impostazione del giorno e dell'ora. E via...

    Davvero soddisfatto. Mi ha nuovamente colpito il bracciale che rastrema perfettamente ed è davvero bilanciato.

    Due foto giusto rinnovare anche il post.

    Buona domenica

    IMG_20220220_080904_0

    IMG_20220220_080821

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