La situazione più probabile è una stabilizzazione di quella che è l'area dell'occupazione russa. Probabilmente più piccola di quello che è adesso perchè, vista la disastrosa situaziome militare russa sul campo (
www.difesaonline.it/geopolitica/br...fensiva-donbass ), difficilmente i russi riusciranno e tenere tutti i territori conquistati.
Allo stesso tempo, anche nell'eventualità di una rotta dell'esercito russo (remota ma non del tutto impossibile), è difficile che gli ucraini abbiano la forza e l'intenzione di condurre un'offensiva su larga scala per ritornare ai propri confini del 2014. La forza perchè per condurre un'operazione in larga scala su quei territori, la storia ci insegna che ci vogliono eserciti da milioni di uomimi, che nessuno dei due contendenti è in grado di mobilitare, armare e gestire (motivo per cui l'operazione russa, dopo le prime 24 ore, era chiaro che sarebbe miseramente fallita sul piano militare nel suo obiettivo originario), la volontà perchè in caso di una rapida avanzata verso i confini russi, con un esercito russo in ritirata, nessuno può escludere che ai russi venga voglia di usare qualche testata nucleare tattica per bloccare l'avanzata avversaria e questa è una possibilità di cui sono a conoscenza tutti.
In ogni caso l'orizzonte temporale perchè avvenga una stabilizzazione del conflitto è l'ottobre 2022.
Questo perchè, storicamente, da quelle parti dopo ottobre, per le condizioni climatiche, non si riesce più a gestire combattimenti sul larga scala.