finti fans derubano il pilota Ferrari Charles Leclerc

Comunque fossi un ambasciatore Richard Mille non sarei molto tranquillo.

Leggo oggi che nel 2019 il ciclista Cavendish (ex campione del mondo, record di tappe vinte al Tour a pari con Merckx) è stato tenuto in ostaggio in casa sua di notte da rapinatori che volevano i suoi Richard Mille.

Cavendish come tutti gli ambasciatori RM usa sempre l’orologio al polso anche in gara o allenamento o evento pubblico. In sostanza deve sempre averlo al polso. Non so perché ne avesse due, ma non è poi così strano che se un malintenzionato sa dove sei sicuramente sa che c’è il Richard Mille.

Considerato che Cavendish, Pogacar e Alaphilippe sono sicuramente VIP ma non dell superstar inavvicinabili come Leclerc o altri ambasciatori RM… insomma.

Per dirne una basta avere Strava e sai benissimo che questi atleti in questi periodi sono in Spagna ad allenarsi. Probabilmente in seconde case di loro proprietà o in hotel.

Non solo più di una persona a livello federale sa SEMPRE dove sono per questioni antidoping. E in caso di controllo a sorpresa ovviamente si coinvolgono agenti federali, medici e infermieri per andare a fare il controllo in loco.

Non ci vuole niente come ho spiegato, vuoi per le app tipo Strava, vuoi perché c’è la reperibilità antidoping, vuoi perché andare a suonare il campanello a Alaphilippe o Pogacar è relativamente facile, Leclerc o Nadal la vedo già più dura.

Eppure sono pagati per indossarlo davvero. Inizialmente pensavo fossero finti, anche perché indossare l’orologio in bici è inutile e pure fastidioso. In realtà mi hanno confermato un paio di amici appassionati di orologi che corrono nel world tour che sono veri. Pesano qualcosa come niente ma sono veri Richard Mille, gli ultimi con un cinturino elastico.

Ripeto, considerato che più o meno in 10 minuti so dirti dove sta dormendo Alaphilippe in questo momento, un malintenzionato ha solo da scoprire il numero di camera o attenderlo domani in strada. Follia.