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.Oramai fossi un dissidente russo avrei paura dei terrazzi e anche della possibilità di suicidarmi con una coltellata alla schiena..
Uno dei pochi a salvarsi, scappando appena scarcerato è stato Chodorkovskij.. -
.Morto per embolia in seguito a una caduta… sì certo come no. Dispiace davvero. Dispiace perché un dissidente coraggioso è stato messo a tacere. Dispiace perché è l’ennesimo caso di “morte accidentale” degli oppositori in Russia. Dispiace perché tanti in Occidente ancora si ostinano a difendere Putin e ad affermare che in fondo qui non si viva più liberi che laggiù.
Quello che non mi è mai stato chiaro è il perchè abbia voluto rientrare in Russia dopo le cure in Germania.
O è stato particolarmente ingenuo o è stato ricattato causa la famiglia.
Mi dispiace
R.i.P.. -
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Navalny non doveva rientrare in Russia e forse, dico forse, si sarebbe salvato. . -
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🖤 . -
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Vittorio - Moderatore Blu
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ho rimosso un post (e alla prossima ci saranno provvedimenti), vi ricordo che siete su un forum pubblico, non nel salotto di casa . -
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Ho letto solo adesso le parole di Crippa. Che dire? Forse non si possono additare dei colpevoli, ma quantomeno un certo “concorso di colpa” c’è di sicuro, visto il trattamento al limite del disumano al quale è stato sottoposto da quando è stato imprigionato (senza dimenticare il tentativo di avvelenamento).
Gelo, isolamento, umidità, cibo scadente…queste solo alcune delle difficoltà con le quali dover vivere 24 ore al giorno. Anche se hai 47 anni può essere duro e, a lungo andare, aiutarti a morire.. -
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È stato un personaggio controverso, con alcuni trascorsi apparentemente non cristallini. O almeno così è stato dipinto, forse per sporcare la sua immagine. Se fosse rimasto all'estero dopo essersi ripreso dall'avvelenamento, avrebbe perso credibilità e, parole sue riportate anche oggi da BBC, non voleva fare la parte dell'esule politico. Una coerenza conclusasi tragicamente, ma impossibile non avere una certa ammirazione per quest'uomo.
Edited by Marlowe - 16/2/2024, 21:18. -
.Navalny non doveva rientrare in Russia e forse, dico forse, si sarebbe salvato.
È nella natura russa il sacrificio personale per dare lustro alla propria causa.
Ci sarebbe molto da discutere, ma mi limito a dire che io non avrei avuto quella forza.. -
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A livello propagandistico a chi giova la morte di Navalny? Vedendo le reazioni politiche compatte del mondo occidentale non ci sono dubbi. Servono di continuo casus belli per continuare ad alimentare economicamente la macchina da guerra Ucraina e occidentale e tenere alta l'attenzione pubblica, in particolare in questo momento durante il quale la gente si sta rendendo conto che la guerra la stiamo perdendo, con enormi perdite economiche e di vite umane.
Non mi stupirei quindi se fosse un sacrificio "nostro", visto che per Putin non era altro che un piccolo moscerino in cella.. -
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Il mito di Navalny:
Il massimo "successo" di Navalny è stato arrivare secondo con il 27,2% alle elezioni per il sindaco di Mosca nonostante ingenti finanziamenti, mentre Sobyanin vinse con 51,4% dei voti. L'affluenza fu solo del 33,2%. A livello di voto nazionale Navalny non esiste.
Navalny nel 2000 per cercare di superare la soglia elettorale andò con il partito social-liberale Yabloko che ha livello nazionale prese il 5,9% nel 1999, il 4,3% nel 2003 e l'1,6% nel 2007 quando Navalny fu espulso e fondò NAROS, un partito nazionalista contro l'immigrazione.
Dal 2007 in poi Navalny era un nazionalista, razzista, contro l'immigrazione e addirittura contro le minoranze etniche della Russia, vicino agli ambienti neonazisti. Partecipava a manifestazioni dove sventolavano la bandiera della Russia imperiale amata dai neonazisti russi.
Ideologia di NAROD di Navalny: "Il compito dello Stato russo è fermare il degrado della civiltà russa e creare condizioni per la conservazione del popolo russo.
La legittima difesa è un diritto. Qualsiasi cittadino russo ha il diritto al libero possesso di armi da fuoco."
"Una politica migratoria ragionevole è una priorità dello Stato. Coloro che vengono a casa nostra, ma non vogliono rispettare la nostra legge e le nostre tradizioni, dovrebbero essere espulsi."
Nel 2008 fu annunciata la creazione del "Movimento Nazionale Russo", che comprendeva NAROD di Navalny, il Movimento Contro l'Immigrazione Illegale, Grande Russia. Da giugno si sono riuniti nel movimento del "Nuovo Nazionalismo Politico", sciolto nel 2011 dopo l'insuccesso.
Che Navalny fosse un nazionalista, razzista, islamofobo, vicino agli ambienti neonazisti, i media l'hanno sempre saputo, ma ad un certo punto hanno deciso di riscrivere la Storia sulle indicazione della CIA e della NATO, come hanno fatto per il colpo si stato 2014 in Ucraina.
Sinistra, Dem USA, UE, NATO e globalisti pur di attaccare Putin hanno eletto a loro eroe un Navalny nazionalista, razzista, islamofobo, vicino ai neonazisti che definiva "scarafaggi da sterminare" i musulmani russi. La coerenza.
Se Navalny fosse stato un politico UE sarebbe stato demonizzato come estremista nazionalista, forse anche condannato e incarcerato. Eppure nella sua classica "coerenza", l'Occidente globalista lo ha eletto a suo eroe pur di attaccare Putin.
Navalny era un nazionalista, un razzista e un islamofobo che partecipava a manifestazioni neonaziste, che voleva privare i ceceni (musulmani) e tutte le altre nazioni del Caucaso della cittadinanza russa paragonandoli a scarafaggi da uccidere.
A presto.
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.A livello propagandistico a chi giova la morte di Navalny? Vedendo le reazioni politiche compatte del mondo occidentale non ci sono dubbi. Servono di continuo casus belli per continuare ad alimentare economicamente la macchina da guerra Ucraina e occidentale e tenere alta l'attenzione pubblica, in particolare in questo momento durante il quale la gente si sta rendendo conto che la guerra la stiamo perdendo, con enormi perdite economiche e di vite umane.
Non mi stupirei quindi se fosse un sacrificio "nostro", visto che per Putin non era altro che un piccolo moscerino in cella.
Mmmmm…non vedo nessuna propaganda “dell’Occidente” nella morte di una persona che sognava una Russia libera e democratica.
Sarà colpa della NATO, degli USA o dell’Europa se questo quarantasettenne era stato condannato all’ergastolo per accuse che, in un Paese libero, al massimo ti lasciavano ai domiciliari per qualche anno?
Probabilmente sarà stata una richiesta “dell’Occidente” quella di far scontare la pena a Navalny in una colonna penale in pieno Artico, in totale isolamento, dove durante il giorno in una micro-cella il detenuto non poteva né sedersi né sdraiarsi e, nell’ora d’aria, poteva camminare da solo in un micro cortile a meno quaranta gradi…
E sicuramente l’avvelenamento sarà avvenuto per mano della Germania, Navalny era un moscerino scocciante che rovinava i rapporti tra la Merkel e lo statista Putin. -
.È stato un personaggio controverso, con alcuni trascorsi apparentemente non cristallini. O almeno così è stato dipinto, forse per sporcare la sua immagine. Se fosse rimasto all'estero dopo essersi ripreso dall'avvelenamento, avrebbe perso credibilità e, parole sue riportate anche oggi da BBC, non voleva fare la parte dell'esule politico. Una coerenza conclusasi tragicamente, ma impossibile non avere una certa ammirazione per quest'uomo.
Ti sbagli. Al contrario, come dimostra il suo trascorso storico, la sua immagine è stata ripulita per un unico scopo: andare contro Putin.. -
.A livello propagandistico a chi giova la morte di Navalny? Vedendo le reazioni politiche compatte del mondo occidentale non ci sono dubbi. Servono di continuo casus belli per continuare ad alimentare economicamente la macchina da guerra Ucraina e occidentale e tenere alta l'attenzione pubblica, in particolare in questo momento durante il quale la gente si sta rendendo conto che la guerra la stiamo perdendo, con enormi perdite economiche e di vite umane.
Non mi stupirei quindi se fosse un sacrificio "nostro", visto che per Putin non era altro che un piccolo moscerino in cella.
Mah… di “piccoli moscerini” ne hanno messi a tacere parecchi, negli ultimi anni. Ok le prove certe che l’abbiano fatto fuori non ci sono, ma come detto sopra era detenuto in condizioni disumane ai limiti della tortura, quindi… insomma… diciamo che anche se non li si può accusare direttamente di omicidio (nonostante la cosa -visti i precedenti- sia MOLTO probabile), di certo ci hanno messo del loro per arrivare a questa drammatica fine. È inutile parlare di propaganda: se il mondo occidentale “salta alle conclusioni” e accusa Putin di averlo fatto fuori senza averne le prove, è solo perché tra avvelenamenti e cadute dai balconi, sono innumerevoli i casi in cui l’opposizione in Russia è stata messa brutalmente a tacere e tutto lascia -legittimamente- pensare che questo caso sia solo l’ennesimo esempio. -
.Mmmmm…non vedo nessuna propaganda “dell’Occidente” nella morte di una persona che sognava una Russia libera e democratica.
Ti ho già risposto sopra, mentre scrivevi.. -
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Anche Gonzalo Lira è morto di polmonite in carcere in Ucraina. .