Capisco benissimo il desiderio dell'opener.
Anche a me periodicamente viene voglia di acquistare un Cartier e per convincermi a desistere faccio leva sui "difetti" intrinseci della maison: sono più gioielli che orologi, inclini ai segni del tempo, cari, i calibri meccanici sovente non sono adeguati al valore economico, le misure piccole nel vintage e eccessivamente grandi dei moderni ne riducono la versatilità.
Di contro abbiamo le linee perfette, senza tempo, di casse e quadranti.
Santos e Tank sono le linee più iconiche di Cartier, senza nulla togliere a Pasha e Ronda. Tra il Santos, più sportivo, e le.tante declinazioni del Tank la mia preferenza è per quest'ultimo modello.
In quest'ambito e con questo budget a disposizione la scelta si riduce ai must. Sono orologi a mio avviso piccolini ma molto belli. Le casse purtroppo tendono a rovinarsi facilmente e la meccanica dei carica manuale è tutt'altro che raffinata. Questo é il mio, e lo indosso senza problemi sul mio polso da quasi 18 cm.
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Un modello forse sottovalutato è il Tank Francaise, peraltro dal costo piuttosto abbordabile. Gli esemplari in acciaio con bracciale integrato sono ritenuti da molti femminili proprio per la foggia e lucentezza del bracciale.
Personalmente sono innamorato del Tank francese in oro giallo prodotto tra fine anni '90 e inizio 2000, referenza 1840. Le dimensioni sono leggermente più abbondanti rispetto al must, ed è animato da un calibro automatico con secondi centrali e datario. Da un po' di tempo sono alla ricerca di un buon esemplare.
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Cartier ha declinato il Tank in tantissime forme, alcune molto fortunate (Solo, Americain e basculante su tutte) altre a mio avviso meno riuscite (inglese e Divan).