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Buongiorno a tutti.
Piccolo, ma significativo aggiornamento; domenica le 3/5 di kef verranno a casa mia, accompagnate dal proprietario.
Lo conosco da molti anni e, credetemi, ha un rapporto con le sue elettroniche viscerale; ha accumulato nel corso degli anni
decine di pezzi, tutti molto pregiati; li tiene quasi tutti parcheggiati e, ogni tanto, decide di dargli vita.
Al netto delle mie considerazioni personali, avrò modo di ascoltarle per un'oretta circa, troppo poco penso ma, a volte, il primo impatto è determinante.
Conosco il suono dei miei diffusori, conosco anche il suono delle 3/5 con varie configurazioni di elettroniche; penso di avere un' orecchio allenato
per farmi un'idea.
Se avrete piacere, vi terrò informati.
Cordialmente Luigi. -
.Se devo essere del tutto sincero, preferisco le nuove Harbeth p3esr alle 3/5, prova ad ascoltarle
Grazie del consiglio.
Dove abito io, in Nord - Africa
per ascoltarle le devi acquistare, cosa che non farei mai a scatola chiusa.
Col tempo ho imparato che anche l'ascolto nelle salette dei venditori ( anche con le tue elettroniche) può essere fuorviante.
Unica soluzione sarebbe farmele dare da questo amico e tenerle una settimana, tra l'altro vive a pochi chilometri; neanche
affronto l'argomento perchè è missione impossibile.
Vi ringrazio delle dritte che mi date e vi saluto cordialmente. -
.Diciamo che I diffusori non sono mai stati il forte di Peter Qvortrup!
Come casse chiuse ho sentito le Thiel 1.2, tanti anni fa, medi naturalissimi.
Con spectral le ho preferite anche a Avalon.
Marchio che consiglio -
.Penso che gli 80 siano i meno riusciti in assoluto della produzione (fantastica) di Spectral.
Comunque, incredibilmente, non ci sei andato lontano. Spectral DMC20, Spectral DMA160
Spectral , bellissime elettroniche.
Attualmente uso Audio GD ( pre 28.38 e finale a1 , scoperte per caso e sono state una piacevole sorpresa.
Si dice che l'ingegnere progettista abbia un passato lavorativo in Krell.
Spero di riuscire a provarle con le kef 3/5 di questo mio amico, chiaramente a casa mia e per qualche giorno; se mi dovessero
convincere incomincio a guardarmi intorno, sarebbero l'acquisto definitivo. -
.Segnalo anche una successiva versione, sempre Rogers, realiazzata con cabinet in alluminio, con una o due Wf
Non conoscevo L'esistenza.
Hai mai avuto modo di sentirle?
Mia moglie ( architetto) non me le farebbe avvicinare alla porta d'ingresso per quanto sono brutte
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.Ciao Luigi,
io le ho e ogni tanto le collego per un fattore nostalgico emotivo.
Per le dimensioni che hanno sono un vero capolavoro di elettroacustica (ho le 3/5a rogers 15ohm), ma quando ascolto con i diffusori titolari non le rimpiango in nessun campo, neanche per la gamma media (che hanno sicuramente notevolissima).
Diciamo che per stanze piccole, e senza spendere una fortuna, si mettono in casa diffusori che sono eccezionali e godibilissimi
Con che amplificatore le piloti?
Con quel dato di impedenza, penso abbiano bisogno di un ampli che eroghi molta corrente.
Le ho sentite anche con pre Spectral 20 e 2 finali Spectral 80 ( vintage, parliamo di elettroniche di almeno 25 anni ), anche in questo caso volavano.
Leggera preferenza, con quest'ultima configurazione, il suono mi sembrava più neutro, rispetto alla catena che ho descritto nel precedente post.
Grande scimmia . -
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Buongiorno a voi tutti, approfitto della pausa caffè, per parlarvi brevemente di un buon ascolto a casa di un amico, domenica pomeriggio in compagnia di un buon bicchierino di rum Zacapa ( magari più di uno .
Non leggo nell'elenco dei marchi di diffusori di alto livello i vari produttori dei conosciutissimi 3/5 ( harneth, Spendor, Falcon , Rogers, Graham ed altri che ora, che ora mi sfuggono). La catena audio, rigorosamente vintage, così composta: Pre Audio Research SP9 MKII- Finale Yamaha M80, CDP Theta Miles. Che dire, sono rimasto a bocca aperta, un suono autorevole e grande a dispetto delle dimensioni ridotte dei diffusori.
Effetto benefico del rum o queste scatole di scarpe vanno alla grande?
Sono da sempre un mio pallino, anche se i listini sono ormai irreali ( lo stesso dicasi per gli orologi) ma, se mai le prenderò, dovranno essere nuove.
Esperienze al riguardo?
Cordialmente Luigi. -
.Quando hai raggiunto quel livello, fregatene di tutto il resto.
Cercare una corretta riproduzione musicale è tutt'altro, mi ci posso dedicare, ma la musica esce da qualsiasi cosa.
Hai ragione, la musica è un piacere.
Ascolto le play list proposte da tidal di qualsiasi genere musicale ( ovviamente ho le mie preferenze) , il sottofondo musicale è
piacevole e rilassante dopo ore lavorative intense.
A seguito di una brutta otite virale, con conseguente perforazione del timpano ed emorragia, curata male presso il locale
presidio ospedaliero, soffro di fastidiosissimi acufeni; il silenzio quasi mi spaventa. La musica mi aiuta a non sentirli e a rilassarmi.
Con gli acufeni poi ho difficoltà a percepire il parlato (soprattutto in televisione); i diffusori nearfield attivi mi aiutano molto
a percepire i dialoghi in maniera nitida.
Mi avete dato dei suggerimenti (vi ringrazio), proverò nei prossimi mesi a cercare un dac usato con un budget massimo di 600 euro
inutile spendere cifre folli ( che tra l'altro non ho), anzi sinceramente, anche i 600 sono tanti.; ogni tot di anni ci può stare però.
Buona cose e musica a tutti. -
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Buongiorno a tutti, vi ringrazio per i suggerimenti.
L' esigenza di un buon dac a prezzi umani nasce dalla decisione di
allestire una catena dedicata esclusivamente a Tidal. Ho già i diffusori
e il sub. In alternativa anche un lettore di rete che ( come il dac) abbia uscite in bilanciato
in modo da sfruttare i cavi xlr ( pagati pochissimo) che mi ritrovo; in questo caso l'accesso a Tidal avverrebbe
dal notebook su cui ho installero' Volumio.
A giugno quando scade l'abbonamento a Tidal, proverò Qobuz.
Ho un impianto composto da pre-finale-cd player- giradischi Thorens ( vintage ) e un pre phono; dedicato all'ascolto ( diciamo ) in modalità
classica.
Il discorso di come cambia l'udito con l'invecchiamento è complicato; non ho gli strumenti per affrontarlo in modo
corretto. Posso solo dirvi che avendo provato ad intervalli regolari sia i diffusori passivi che quelli attivi; questi ultimi nel mio
ambiente domestico li percepisco meglio. Non so come spiegarvelo, la musica mi arriva più diretta, dettagliata e mi sembra avere
un colore chiaro; in parole povere più fruibile.
Non ho voglia di perdere tempo e denaro a provare combinazioni diverse di elettroniche e diffusori sull' impianto principale; troverò
un dac e mi godo la musica che su di me ha un potere terapeutico.
Vi auguro una buona giornata. -
.Ciao Luigi, la scheda che hai dovrebbe essere già di buon livello.
Io ho esperienza diretta nel mio impianto un po' remota di Apogee, più recente di 3 modelli Prism ed attualmente col Rupert Neve.
I prism sound è vero che sono un po' meno morbidi ma non lo riterrei un difetto, poi sono molto versatili come ingressi ed uscite, hanno il controllo di volume e addirittura il pre phono.
L'apogee (non mi ricordo meanche il modello) era un po' più caldo ma anche, a mio avviso un po' meno dettagliato ed un po' più incerto nella ricostruzione spaziale.
Il Rupert Neve che ho ora mi soddisfa tantissimo: caldo quanto basta ma molto dettagliato e granitico nella ricostruzione scenica è anche un pre a tutti gli effetti con un controllo di volume Alps.
Lo collego in bilanciato a delle PMC6 attive e sono contentissimo.
Tutto ovviamente molto soggettivo e relativo al mio impianto.
Pagina del prodotto
Grazie per la tua cortese risposta.
Concordo sul fatto che ogni elettronica, di qualsiasi marchio, va ascoltata, meglio ancora se a casa propria, le varie recensioni mi lasciano quasi indifferente. E' il tuo orecchio e le sensazioni che comandano.
Se avrò la possibilità di ascoltare i marchi di cui tu parli, lo farò volentieri e senza preconcetti. Nel mio piccolo, in ambito professionale, ho avuto il piacere di ascoltare diffusori attivi Neumann, Adam Audio, Genelec, Atc. Atc una spanna sopra gli altri ( assolutamente fuori budget) e subito dopo Neumann ( anche le piccole Kh 120 vanno benissimo complete di sub) , questa è la mia personalissima classifica.
Dopo tantissimi anni di ascolto, con elettroniche di ogni tipo, alla fine sono giunto a questa conclusione: le mie orecchie di sessantenne (quasi ) sentono meglio con diffusori attivi, collegate a un buon dac, attualmente uso Audio Gd 28.38, che fa anche da pre e ampli cuffia, di cui sono molto soddisfatto . Mi muoverò, con pazienza, nell'usato, col giusto budget, con un unico obbiettivo: divertirmi ascoltando buona musica. Un cordiale saluto a tutti. -
.Tornando in topic, è già da diverso tempo che mi rivolgo e preferisco i DAC professionali da studio, rispetto a quelli hi end.
Specialmente se parliamo di codifica dsd, sia per l'ascolto (ovviamente da file nativi hires dsd) sia per la registrazione da nastri.
Parlo ovviamente di apparecchi tipo Apogee, Prism Sound, Lynx Studio, Rupert Neve e roba di questo livello.
Molti dicono che sono freddi ma io li trovo solo molto trasparenti.
Ciao Marco, mi permetto di darti del tu.
Anche io sono un sostenitore delle elettroniche professionali. I marchi che elenchi li conosco solo di nome, purtroppo; aggiungo anche Antelope audio.
Attualmente, per il poco tempo a disposizione, ascolto quasi esclusivamente Tidal, il notebook è collegato ad una scheda audio Universal Audio volt 476 ( in alternativa scarlet 2i2) collegate in bilanciato ( cavi xlr) a sub attivo e diffusori yamaha attivi della serie hs.
Non ho avuto mai la possibilità di provare altri marchi, complice anche i listini folli.
Mi piacerebbe sapere se hai avuto esperienze al riguardo e un tuo parere, magari nell'usato ci sono maggiori possibilità.
Grazie, cordialmente Luigi. -
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smls do300 -
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Salve.
Sarei interessato anche io, visto che vivo in provincia di Lecce.
Grazie a chi vorrà rispondermi. -
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Mi associo con notevole ritardo, come al solito.
Tanti cari auguri a voi per il figliolo, è un evento che ti cambia la vita
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Per L' orion non posso altro, da felice possessore, che è perfetto.
Lo metto in inverno e non lo tolgo più.
Altro modello che mi piace da matti è il tangente e prima o poi
lo farò mio. -
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Questo è il mio; Orion rosè fedele compagno nei mesi invernali
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