La filosofia Ana-Digi di G-Shock | Nel vintage

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  1. Schirra
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    Colgo l'occasione di un nuovo arrivo l' AW-500 "diagram" o "graph" come altri lo definiscono per chiudere un capitolo della mia collezione e aprire qui con un post, la mia partecipazione attiva.

    Casio AW-500-1E e la sua serie dedicata


    L'AW-500 nasce come il primo orologio analogico- digitale di Casio, presentato insieme ai primo DW-5000, 5100, 5200 intorno al marzo 1989, con il modello AW-500-1E, seguito poi dal AW-500G-1E che si contraddistingue dalle parti metalliche in finitura dorata e dai tasti neri anziché rossi come nel suo predecessore e da un diverso quadrante, rimasto nella storia, per il grafico che rappresenta l'assorbimento dell'urto "G" rispetto al case.

    Questo modello é di certo il più ambito e raro.

    Successivamente, Casio ha sviluppato questo concept introducendo altre versioni, con dettagli diversi e questo in merito soprattutto alle scritte nel case (a volte rosse, a volte bianche) o con piccoli cambiamenti del dial, magari togliendo il grafico.
    Notevole il lavoro sulle sfere, a volte però la ricerca della forma non sempre ha contribuito a dare una leggibilità migliore, anzi, in alcuni casi direi che la lettura é molto precaria.

    Questo ha portato al modello AW-550 del 1992 per la precisione novembre 1992, che vedete nelle mie foto, con case quadrato e "forzuto" oserei dire che é uno dei più brutti G-Shock mai fatti da Casio e tuttavia ha un suo fascino: ben pochi se ne sono visti in giro! Una delle caratteristiche più belle é il quadrante che ha un pattern inciso a forma di retinatura o quadrettatura (incredibile che attenzione ai dettagli poneva Casio nei primi G-Shock!) in questo caso cambia anche il fondello, che non é più avvitato come nel caso del AW-500 (che ha inoltre il "vecchio" sistema della cassa tutta in acciaio che viene poi rivestita dal guscio in resina.. e la differenza nel peso é incredibile!) ma ha quello a quattro viti, che ancora oggi é in uso.
    Anche di questo ne vedremo molte serie: da quello con dial tutto luminoso alle versioni speciali con resina effetto "nevicata"che io chiamo "snow".
    Si passa poi all'ultimo della serie, ovvero la generazione dei AW-560 datata giugno 1994 che sembrano fondere le due logiche costruttive: la rotondità dell'AW-500 e la forma squadrata dell'AW-550, creando un case più armonico e molto bilanciato.
    Sarà difficile che questo case sia così pulito e minimalista come quello dell'AW-500 ma almeno migliora di molto la bruttezza dell'AW-550.
    In questo caso abbiamo quadranti comunque diversi e anche qui, dial che possono essere sia normali, che tutti luminosi, come vedete nelle foto.
    Per tutti il modulo é il bellissimo 380 che io adoro.

    Dotato di funzioni base (ora analogica e digitale, secondo fuso orario, cronometro e allarme) non ha luce (infatti gli indici sono tutti trattati per la visione al buio quindi solo dell'ora analogica) ed é un modulo storico, primordiale che credo essenziale nella struttura di una collezione G-Shock.

    Dopo questi modelli, Casio ha iniziato a divertirsi con moduli, forme e strutture grafiche sempre più evolute nel campo del modello analogico-digitale, che però secondo me a parte rarissimi casi, come nel bellissimo Gaussman e nel G-100 o G-101 sono troppo confuse.
    Nel 2007 Casio ha riprodotto il primo modello denominandolo AWG-500 e lo vedremo in seguito
    Un modello quest'ultimo che riporta nel classico case, nei colori e nella grafica tutte le innovazioni tecnologiche possibili, facendo si che chi ama l'essenzialità di un AW-500 ma non riesca reperirlo, sia magari per i costi piuttosto alti, sia per la rarità, possa comunque goderlo nella nuova veste.

    Vi lascio con un pò di foto per le quali come sempre mi scuso, essendo pessime nella qualità, mi auguro servano almeno dare un'idea.

    Grazie per l'attenzione.

    Panoramica e codifica:

    CIMG6363.JPG @ 60% (RGB_8)

    I progenitori:

    CIMG6365.JPG @ 50% (RGB_8)-1

    I modelli successivi:

    CIMG6364.JPG @ 50% (RGB_8)

    Evoluzione delle casse:

    CIMG6367.JPG @ 50% (RGB/8)
     
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    Grazie Schirra!!!

    Ora voglio il ritorno di Alec qui però!!! Forza!!!
     
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  3. Schirra
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    Alec é il più desiderato mi sa!!!!!
    Ha certi pezzi....
    Lo aspettiamo con grande piacere e se non si facesse vivo.... niente pan e sopressa al prossimo incontro ;)

    dai Alec ;)
     
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    Molto interessante anche questo post, bravo Schirra! Però i G-Shock li preferisco in versione "classica" tutta digitale, imho.......mi sa che l'acquisto del mio primo G si avvicina sempre più. ;)
     
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  5. Schirra
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    Grazie Fuciliere!

    Siamo uguali! Io ho iniziato con i digitali, perché cercavo un orologio molto aggressivo e tosto, in quel periodo (il lontano 1994) seguivo poi alcune riviste di moda Giapponesi e vedevo sempre un modello possente (il DW-6700 Skyforce) e lo presi alla fine (costava la bellezza di 300.000 Lire ... ammazzate :() e fu il mio primo G's ovviamente tutto digitale....

    Nel tempo ed entrando nella filosofia G-Shock (che è una vera e propria branche del settore dei digitali, magari ne parleremo)) mi accorsi che gli ana-digi hanno una loro precisa logica e collocazione.
    Se prenderai un G's vedrai che magari prima o poi anche un ana-digi potrebbe conquistarti!

    ;)
     
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  6. zevio
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    Schirra, ricordo alle medie (fine anni '80) un mio compagno aveva un bellissimo Casio Ana-Digi con barometro incorporato, pulsanti arancioni. Hai presente il modello?
     
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  7. Schirra
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    Ciao Zevio!
    In quel periodo molti orologi con funzioni del genere uscivano dalle "officine" di Casio.

    I G-Shock non erano ancora nati e si facevano avanti modelli multifunzione con incredibili innovazioni.
    Non ho mai approfondito quell'area concentrandomi su G'S, ma spero che qui si faccia vivo l'amico Super_Hectorus, che ha (credo di poterlo affermare) la collezione più vasta oggi in Italia (forse in Europa) di Casio alternativi ai G-Shock molti dei quali NOS, creando un punto di riferimento che raramente ho visto in giro.

    Sono certo che lui quel modello lo ha!
     
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    L'Aw 500 1E lo indossavo quando andavo a scuola, vero G SHOCK, pesante e robusto
     
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  9. Tartuga
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    Spettacolari! Certo che ce ne vuole di tempo e pazienza per riunirli, se non è questa passione.
     
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  10. Schirra
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    Hai ragione Tortuga, la passione in questo tipo di collezionismo é essenziale.

    Non solo perché le informazioni sono spesso sempre in lingua inglese (quando non addirittura in Giapponese!) e non facili da reperire, ma anche perché la vastità di modellistica e di offerte che vengono proposte é molto ampia e bisogna assolutamente focalizzare la propria linea di collezione, cercando di selezionare.. selezionare vuol dire conoscere... e conoscere vuol dire studiare!

    ;)
     
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    Complimenti per la collezione!
     
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