Collezionare G-SHOCK | Parte 1

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    Quando si parla di orologi che hanno scritto la storia in un settore come quello del quarzo, dell'orologio "strumento" o "toolwatch" con i suoi mille risvolti e possibili e utilizzi (militare, da lavoro, sportivo, ma anche design) non si può dimenticare Casio e la sua linea G-Shock, che secondo me é la linea che meglio rappresenta questa categoria.

    O&P ha dedicato una precisa sezione a questi orologi, notate come si sia rilevato interessante che un forum come questo, che tratta molto probabilmente con i migliori esperti nazionali, l'eccellenza dell'orologeria, abbia preso atto del forte interesse per questa categoria (tra le altre di cui trattiamo qui) per dare agli appassionati maggiore cultura, più conoscenza e informazioni precise e dettagliate: credo sia un segnale di forte avanguardia.
    Io personalmente da appassionato a 360° di orologeria (chi mi conosce sa benissimo la mia proverbiale apertura non tanto all'orologeria, ma al concetto di misurazione del tempo, quindi in senso lato a tutti gli "strumenti" per tale scopo) non posso far altro che essere felice di questo passo compiuto da O&P!

    Mi permetto quindi di dare un contributo raccontando, a modo mio e con il mio personale punto di vista, uno dei temi (che qui ripropongo dopo la sua prima apparizione nel 2008 su TZI) aggiornato, mi scuso se il testo é lungo, ma ritengo sia utile per chi si avvicina a questo mondo.

    Oggi parliamo del primo aspetto: La Struttura.

    Come tutte le collezioni anche quella di orologi, secondo il mio punto di vista, é più godibile se ha una sua struttura.

    Per struttura intendo vari aspetti:

    • una struttura tematica (diver, pilot, svegliarini, ecc.)
    • una struttura di brand (tutti gli orologi di una sola marca)
    • una struttura di modello (tutti gli Speedmaster o i Seamaster, ecc.)

    E così via le possibilità sono molteplici ed ogni appassionato troverà motivo di creare la sua "struttura" e farla crescere fino a ritenersi soddisfatto (cosa che accade raramente...) magari finita una, ne comincia un'altra: una buona ragione si trova sempre.
    Detto questo, provo a buttare giù la mia idea di struttura per chi vuole costruire una collezione di orologi che hanno una loro storia ed un loro senso, soprattutto che godono di una fama inverosimilmente vasta: membri del law enforcement, militari, astronauti, divers, tecnici, scienziati... non é difficile vedere al polso di questi signori un Casio G-SHOCK, ovviamente il tutto viene visto con la mia personale opinione e punto di vista, quindi lungi da voler scrivere una "bibbia" dei G-Shock o voler dettare regole, vogliate solo prenderlo come un aiuto che nasce dalla mia personale esperienza di collezionista e che desidero condividere con voi, mi scuso quindi per eventuali errori e omissioni, ho cercato di fare del mio meglio.

    Per una breve storia sull'origine del progetto G-SHOCK (Gravity Shock) vi invito a seguire questo link: http://en.wikipedia.org/wiki/G-Shock

    In merito invece alla struttura, quella che ho cercato di rappresentare e che sicuramente non sarà esaustiva, anzi spero anche che vi possa essere il gradito contributo di tutti é una struttura "base" ovvero pensata per chi vuole avere una piccola collezione che abbia modo di rappresentare un panorama caratteristico dei G-Shock, piuttosto che cercare di coprire tutta la produzione, cosa che ritengo davvero difficile (attualmente conosco solo il moderatore del forum di WUS sui G-Shock, l'amico Sjors, che ha tutti o quasi tutti i modelli e si parla di svariate centinaia ma é davvero forse l'unico).
    Ecco quindi come suggerirei di impostare una collezione G-SHOCK, analizzeremo una prima parte e in seguito tempo permettendo proseguiremo fino ai giorni nostri.

    La serie 5000

    Questa serie é stata la prima serie ad essere prodotta da Casio nella linea G'S ed é nata con il modello DW-5000C-1A un modello con funzioni molto semplici e dalla classica linea squadrata, ricordiamo che era il 1983 e questo concept fece scalpore.
    Molti ci provarono (Seiko, Citizen, Timex...) ma nessuno riuscì a riprodurre le caratteristiche tecniche dei G-Shock

    Seguirono varie tipologie di modelli nella serie 5000 che sfociarono nel primo universalmente riconosciuto "collezionabile" ovvero il DW-5300 detto anche "Mission Impossible" infatti fu indossato da Tom Cruise nel primo film della fortunata serie (dando il via a una sponsorizzazione della serie M:I che dura ancora oggi, infatti nell'ultimo film della serie Cruise indossa il MTG-910 in acciaio nero PVD molto bello e alquanto "collectables")
    Tornando a noi, cito il DW-5300 perché é ancora reperibile con un pò di ricerca e a prezzi accettabili, mentre i primi della serie 5000 sono ormai molto difficile da reperire e magari anche a dei costi esorbitanti.

    Quindi ecco il primo pezzo della nostra struttura: un DW-5300 "Mission Impossible" uscito nel 1984 e dotato del classico modulo 901: affidabilità e semplicità.

    A seguire inserirei quello che per me rappresenta l'essenza della serie 5000 ovvero un DW-5600C ovvero il primo della serie 5600. La caratteristica di questo modello é innanzitutto il fondello a vite e poi la possibilità di trovarlo con due "moduli" (i movimenti) il 691 e il 901 utilizzati da Casio su tutta la serie 5000 e che hanno contraddistinto il lay-out del display più leggibile al mondo.
    Non si confonda il modello DW-5600C entrato in segna nel 1987 con il più moderno DW-5600E che invece troviamo nel 1996 dotato dell'illuminazione "illuminator", tra i due vi sono numerose differenze:

    Collezionare G-SHOCK: la struttura (prima parte)

    Secondo pezzo sarà quindi un DW-5600C con modulo 691 o 901 (il collezionista inevitabilmente vorrà anche avere un modello DW-5600E per avere sia il vintage che il nuovo: tutto come da prassi!)

    A seguire, molto simile perché condivide il modulo 901, troviamo un altro modello molto ambito, quest'ultimo piuttosto raro da reperire, ovvero il DW-5700C
    Sostanzialmente é il format "rotondo" del DW-5600C, tale modello fu portato per un periodo anche dal famoso leader dei Police Sting, da qui il soprannome di "Sting" e quindi anche questo concorre a un certo desiderio del collezionista di averne uno in collezione.

    Ed ecco il terzo modello DW-5700C edito nel 1987

    Un cambiamento radicale nel format lo abbiamo poi con un modello molto importante che presenta un nuovo concept di pulsanti.
    Dobbiamo però fare un passo indietro e tornare al 1985 con il modello DW-5500C che si contraddistingueva per un nuovo tipo di pulsanti che sebbene furono un flop a livello di gradimento da parte del pubblico servirono a buttare le basi dei futuri concetti "mud resist" che vedremo in futuro.
    Vi fu anche il tentativo di denominarlo G-SHOCK II ma secondo me fu un errore: era appena iniziata l'era G-SHOCK e loro volevano già inserire format e denominazioni diverse: forse era prematuro e sbagliato, infatti questa denominazione sparì subito.

    Tuttavia il collezionista vorrà avere anche un DW-5500C del 1985 con modulo 901 nella sua collezione: il quarto modello.

    Ma i cambiamenti non finiscono qui.
    Con il DW-5900C abbiamo a mio avviso uno dei G-SHOCK più particolari e più ricercati. Tale modello presenta infatti una caratteristica che contraddistinguerà una serie successiva di G-SHOCK: i display multipli.
    In questo modello Casio sperimentava infatti la possibilità di inserire oltre al display principale altri tre micro display ovvero uno che rappresenta l'ora in formato analogico, uno che identifica la funzione in uso al momento, uno che rappresenta lo scorrere dei secondi su una scala 0-60.
    Personalmente lo trovo uno dei più bei G-SHOCK da avere in collezione.

    Ed ecco il quinto modello DW-5900C con modulo 914 del 1992

    Ma costruire una collezione di G-SHOCK non é facile, se vi accorgete sto cercando di seguire una sequenza logica di codici/anno, mentre invece per Casio questo non sempre é così logico.
    Infatti nel 1989 e nel 1990 sono usciti due modelli intermedi, molto importanti.
    AW-500-1E (modulo 380) e DW-6000GJ-1 (modulo 904).
    Tali modelli aprono due ben precise categorie, quella ana-digi e successivamente quella dei cronografi "doppi" ovvero due cronografi nello stesso modulo.
    Gli ana-digi hanno poi continuato il loro sviluppo in numerose serie e modelli: sono quei format in cui abbiamo un dial classico, con lancette ore e minuti e un mini display in cui sono raggruppate le funzioni digitali di cronografo, allarme e in alcuni casi ora secondaria. Questi modelli hanno poi portato a due altri modelli molto interessanti, da me inseriti in collezione come alternativa all'AW-500, ovvero i modelli AW-560E e AW-560D, con un case un pò più elaborato ed il bel quadrante tutto luminoso, e che ho recentemente presentato in questa nuova sezione
    I doppi cronografi invece hanno una funzione prettamente dedicata allo sport, non solo nel caso del DW-6000GJ-1 abbiamo la lettura del 1/1000 di secondo ma ci sono due funzioni indipendenti del cronografo: due tempi, due atleti, ecc. con medie, statistiche e altre funzioni tra le due cronometrie, quindi non un semplice funzione split.
    Direi quindi che tali modelli siano quantomeno ambiti dal collezionista.

    Ecco il sesto ed il settimo modello.

    La serie 6000

    Successivamente troviamo il primo modello Casio G-SHOCK con termometro: il DW-6100GJ-1 dotato del modulo 1414.
    Questo modello infatti oltre alle numerose funzioni classiche dei moduli Casio (ricordiamole ancora una volta: ore, minuti, secondi, cronografo, timer, uno o più allarmi) presenta anche un termometro ambientale che fornisce la temperatura e una serie di dati, leggibili sia su un display a barre verticali sia su un subdial che rappresenta anche le letture su un range di 24H quindi suddiviso in AM-PM, i dati dei termometri Casio sono davvero molto affidabili, raramente ci sarà bisogno di cambiare le impostazioni di fabbrica.

    Lo ritengo indispensabile in collezione: ed é l'ottavo modello.

    Immediatamente dopo troviamo il modello DW-6200-1V che evolve nel format il modello DW-6000, preservandone le funzioni doppio cronografo e 1/1000 di secondo, con l'adozione dei pulsanti "mud resist", questo format piuttosto anomalo non é piaciuto molto (un po come nel caso del 5500 di cui sopra) ma resta sempre interessante da avere in collezione.
    Un storia interessante riguarda il mio DW-6200 che come sempre ho reperito su eBay Tedesco (che per i G-Shock é una miniera) si presentava in condizioni NOS, perfetto in tutto ed il prezzo di aggiudicazione non ha superato qualche decina di euro.
    Il problema é che quando mia arrivò scoprii che alcune funzioni non andavano bene... aperto il case ho scoperto che qualche delinquente di orologiaio aveva piegato e deformato le delicatissime lamine dei pulsanti, forse nel cambio batteria...
    Con pazienza e coraggio le ho riallineate salvando un modello piuttosto raro, che su eBay ho visto solo due volte in 3 anni!

    Quindi come nono modello da collezione direi che il DW-6200 modulo 1052 é un must: nono modello!

    E si arriva così a uno dei miti più assoluti per i collezionisti dei G-SHOCK ovvero il progenitore del FROGMAN: DW-6300 1A
    In questo caso abbiamo una delle storia più riuscite a livello commerciale per la serie G's ovvero quella appunto dei Frogman.
    La caratteristica principale di questo modello é infatti quella di dedicare su un secondo display un area specifica dei tempi di immersione é dotato poi di un case asimmetrico, un timer "auto repeat", luce a bulbo.
    In particolare questa serie ha subito numerose evoluzioni arrivando oggi a modelli con case ad anello in titanio, inserito in un sandwich in resina ed inoltre una pre-memorizzazione di siti per immersioni presso i quali con un clic abbiamo ora locale e altri dati (per esempio possiamo trovarci alle Hawaii e quindi decidere di "sintonizzare" l'orologio su quel sito: con un clic avremo ora locale ed altre info del luogo). Altri dati memorizzabili sono ad esempio dati personali: N° licenza di immersione, proprio codice RH, contatto in caso di problemi, ecc. Insomma un SUB con al polso un Frogman può essere più che tranquillo.

    Per quanto mi riguarda la serie Frogman non mi ha mai attratto in modo particolare, forse perché non sono un amante del mare e quindi il mio subconscio mi orienta verso altri moduli, tuttavia ho cercato un modello che fosse un pò particolare, ovvero un outsider: il SEAMAN, la versione USA del FROGMAN.
    Il Seaman ha soltanto una differenza rispetto al Frogman, é un pò più piccolo.... credo sia questa la ragione della sua poca fama.

    Recentemente un responsabile Giapponese di Casio mi ha detto, quando gli ho sottoposto il Seaman, che lui addirittura non sapeva neppure esistesse

    E siamo già a 10 pezzi.

    Passiamo adesso ad un'altro must della serie: il primo SKYFORCE.
    La serie SKYFORCE presenta una nuova filosofia proposta da Casio: nero, grosso, cattivo e multifunzione.
    Infatti troviamo qui per la prima volta un G-Shock dotato di un modulo (1161) che permette due innovative funzioni: calcolo dell'altitudine, della profondità e lettura della pressione barometrica: il DW-6500 1BV (1AV)
    I valori sono letti da un sensore posto a lato che produce un calcolo incrociato dei due valori e quindi determina l'uno in funzione dell'altro.
    Notare che unaltro modello uscito nello stesso periodo presentava una leggera differenza permettendo solo la lettura di altimetro e barometro, in tal caso il modulo era l'1160 ed il case presentava le scritte verdi anziché le canoniche rosse.
    Successivamente abbiamo un'evoluzione storica molto importante ovvero un modulo che permette anche la lettura della temperatura oltre che quella di pressione, altezza e profondità.
    E questo si concretizza con un mostro denominato DW-6700 1-V dotato del modulo 1230 e secondo modello della serie SKYFORCE.
    Il case fortemente asimmetrico, il design estremo fortemente ispirato al mondo industriale/militare, il display diviso in aree definite dalle funzioni ne fanno un modello davvero speciale.
    Fu tra l'altro il mio primo G-SHOCK acquistato con grandi sacrifici intorno al 1994/1995: costava circa 300.000 lire e vi assicuro che non era poco. Oserei anche dire che questi modelli sono i progenitori della linea PRO-TREK spesso confusa con i G-SHOCK (con i quali non ha nulla a che vedere) e che aprirà alla fine degli anni 90 una tipologia professionale in cui Casio é leader mondiale.

    Abbiamo quindi due modelli da aggiungere nella collezione e sono entrambi del 1994: DW-6500 e DW-6700
    Pezzo undici e dodici nella nostra struttura.

    Concludo questa prima parte con un altro passo indietro, per il pezzo N°13

    Il DW-6600 anch'esso apparso nel 1994 nella collezione FoxFire (a cui appartiene anche il DW-5600E) e che possiamo definire il G-SHOCK più utilizzato dai corpi di polizia, law enforcement e militari di tutto il mondo.
    E' sostanzialmente un modello dotato delle funzioni base, di illuminazione "illuminator" e di un case massiccio e ben proporzionato, direi che é un'icona del mondo G-SHOCK.
    E' dotato del modulo 1199 e potrebbe essere, messo vicino al DW-5600E, anche un absolute model, ovvero il G-Shock per eccellenza: insieme al 5600 si avrebbero due format e due modelli storici: sarebbe già una collezione completa!

    Concludo con una fotografia panoramica dei modelli illustrati, la maggior parte dei quali potete poi vedere nel dettaglio anche nel mio sito o digitando il codice sul campo ricerca del vostro browser.

    Collezionare G-SHOCK: la struttura (prima parte)
     
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  2. DareDevil67
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    E vai Cristiano! questo thread me lo ricordo bene, mitico! ;)
    Continua così!
    ciao!
     
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  3. Schirra
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    Grazie Stefano!
    Devo mettermi di buona lena a fare la parte due adesso !
     
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    Ottimo, davvero ottimo!! Grazie ancora Schirra.
    Appena arrivo in ufficio lo stampo e lo leggo con calma. :)

    Aspetto con ansia la seconda parte. ;)
     
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  5. zevio
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    Vecio, grande topic.
     
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  6. Schirra
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    CITAZIONE (zevio @ 15/7/2010, 14:28)
    Vecio, grande topic.

    Thanks Zevio!
     
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    Bel lavoro!
    Coplimenti!................sei un'enciclopedia umana! ;) :D
     
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  8. Mako II
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    Aspetto la seconda parte... la terza... la quarta... :D
     
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    interessantissimo…ma…poi…che fine ha fatto la seconda parte e l'autore? :D
     
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    È' sparita . . . . insieme all'autore ;)
     
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    CITAZIONE (biondoblu @ 28/11/2012, 21:18) 
    È' sparita . . . . insieme all'autore ;)

    che peccato! -_-
     
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    Dopo la lettura riporto in alto, grazie... ;)
     
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    Questa sezione è stata davvero un gioiello!
    Peccato aver perso così tanti forumisti competenti e preparati
     
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13 replies since 14/7/2010, 22:35   5094 views
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