-
.
Spesso ci soffermiamo a discutere riguardo le finiture dei movimenti, creando discussioni interessanti relative alla loro realizzazione e complessità.
In alcuni casi critichiamo maison di primo livello che non applicano i riguardi dovuti a segnatempo particolarmente pregiati e costosi.
Qualche giorno fa ho rivisto un cal.83 IWC, per intenderci:
Ho cercato di studiarlo sotto il profilo delle rifiniture e sono rimasto sbalordito: nessun escamotage nella realizzazione dell' anglage, perlage su tutta la platina di base, cote de geneve, rifinitura delle viti, pitone con regolazione a viti, biselli rientranti, rifinitura perfetta dei fianchi dei ponti...insomma un orologio PERFETTO!
Quello che mi ha stupito è pensare ad una tale maestria celata in un fondello chiuso.
La domanda spontanea è: ma possibile che realizzavano certe meccanica non a vista con queste finiture ed ora per ottenere lo stesso grado qualitativo bisogna arrivare a Lange o Dufour...spendendo cifre inusitate!
Cos' è cambiato? I clienti erano più esigenti, le manifatture erano esattamente l' etimologia del termine?
Analizzando solamente questo aspetto dell' alta orologeria sembra che ci sia stata una involuzione non indifferente sotto il profilo qualitativo, onestamente mi sento preso in giro da certi orologi moderni.
Scopro con grande fascino la passione di chi ama il vintage, ben motivato da certe politiche industriali moderne.
Che ne pensate?. -
.
è cambiata la clientela, i volumi e le aspettative di vita di un orologio, in pratica tutte le variabili
il savoir faire esprimeva anche consapevolezza e appartenenza di una categoria professionale; producendo le cose a regola d'arte, proclamavano la propria identità culturale e professionale.
la clientela aveva fiducia (perchè era più colta in materia d'orologeria), per esempio, in un dato periodo vacheron non punzonava tutti i movimenti col sigillo del cantone, confidente come era nella qualità complessiva del prodotto e nella fiducia della clientela.
il tutto a un dato prezzo, ovvio, c'erano le cose economiche anche in passato.
. -
.
Aumentata la produzione , di conseguenza diminuita la qualità....
Edited by ULISSE973 - 10/8/2010, 12:58. -
.
Advanced Senior User
- Group
- Member
- Posts
- 2,625
- Location
- riviera di ponente... (Genova) ed in mezzo a nebbie lombarde nei feriali....
- Joined
- 9/2/2010
- Status
- Offline
Bellissimo e Stimolante post.. Finalmente qualcosa su cui ragionare e non i soliti noiosi discorsi su quadranti o modelli.
Concordo con te in maniera assoluta. Prima a mio parere c'era anche in generale oltre ad un rispetto vero per il cliente anche la vera passione degli orologiai ed intendo anche quelli che lavoravano per le maisons.
Ora in tutti i campi non si puo' non notare una mancanza di professionalita' di competenze ma soprattutto passione semplicemente a svolgere il proprio lavoro. Questo sommato al sempre piu' profitto e basta ha portato al presente. Triste pensare che sono orologi da 20k possano avvicinarsi a quello che un tempo era normalita'. -
.
Bella ed interessante (anche se forse per pochi ) discussione...
Indubbiamente in passato, come in tutte le cose, si lavorava in maniera differente.
Oggi purtroppo tutto si fà per agevolare la produzione, di conseguenza finiture di "quel tempo" se presenti le fanno pagare care.
Peccato, davvero.. -
.
Un certo decadimento della qualità di realizzazione è presente in tantissimi settori merceologici, e fortunatamente nell'orologeria non ha raggiunto i livelli di altri settori. Ancora, almeno. . -
.
hai pefettamente ragione...ma ora sono molto piu importanti marketing e pubblicità..purtroppo . -
ilcommesso.
User deleted
Iniziamo ad analizzare alcuni calibri di livello "superiore", JLC master minute repeater e JLC duometre.
Il cerchio rosso serve ad evidenziare quelle che io ritengo delle finiture NON all'altezza poichè
un anglage ben eseguito deve possedere determinati requisiti che trovate nel collegamento:
www.horlogerie-suisse.com/articles/papi/anglage-0307.html
Ho cerchiato quasi tutti gli angoli dei ponti di JLC perchè sono tutti arrotondati e non hanno lo spigolo netto perchè chiaramente tale operazione è più lunga e dispendiosa: non serve possederlo per rendersene conto, basta una buona digitale per valutare il grado di finitura.
Questo sotto è un "modesto" AP vzss del 1948 ca.
In giallo ho evidenziato come dovrebbe essere fatto a regola d'arte uno smusso (bisello) uscente e uno spigolo rientrante
Nel momento in cui si forniscono TUTTI gli strumenti per poter valutare un calibro si adempie alla funzione del forum.. -
.
Interessanti punti di vista, in particolare il passaggio sulla diversa cultura nel settore.
Ho l' impressione che a tutti i livelli, dal produttore al consumatore, ci fosse qualche competenza in più o maggiore onestà produttiva.
Altrimenti non capisco la ragione per cui un "normale" 12.68z fosse rifinito in questo modo, sempre con spigoli vivi, anglage e quant' altro, quando oggi neppure un JLC raggiunge questi livelli.
E' inaccettabile che un orologio che costi 4800 euro (listino Reverso G.T.) non abbia questo tipo di rifiniture.
Sicuramente far informazione aiuta moltissimo, uno strumento come il forum può rendere più consapevoli.
Edited by Jlclover - 10/8/2010, 13:41. -
miche...
User deleted
bisogna anche dire se i modelli vintage a cui ci riferiamo erano alla portata di tutti o almeno di molti in passato ... insomma il cal 83 quanto costava e in proporzione ad oggi chi se lo poteva permettere?
Philippe Dufour o Voutilainen Kari quanto costano ? 40000 ?
Edited by miche.. - 10/8/2010, 13:43. -
.
commenti tecnici molto interessanti
personalmente credo che il tutto si debba alla dimensione di business attuale degli orologi
le grandi maison fanno parte di gruppi quotati nelle borse e tenuti a fare utili
prima che buoni orologi
banalizzo...si da più peso a una lunetta arcobaleno che al movimento interno
ovviamente imho
. -
.CITAZIONE (miche.. @ 10/8/2010, 13:38)bisogna anche dire se i modelli vintage a cui ci riferiamo erano alla portata di tutti o almeno di molti in passato ... insomma il cal 83 quanto costava e in proporzione ad oggi chi se lo poteva permettere?
Philippe Dufour o Voutilainen Kari quanto costano ? 40000 ?
Sicuramente un cal.83 poteva essere l' eccellenza, ma un 12.68z come sopra era abbastanza comune come orologio ed era sicuramente già stupendo rispetto ad oggi.. -
.
Osservazioni che non fanno una grinza e questioni più che lecite. Credo che il Vintage sia oggi sempre più un punto di arrivo che di inizio per un amante di orologeria, si guarda più alla storia, al movimento ed alle finiture dell' orologio più che allo status symbol o all'impermeabilita o ai colori..... . -
.QUOTE (Jlclover @ 10/8/2010, 13:31)Interessanti punti di vista, in particolare il passaggio sulla diversa cultura nel settore.
Ho l' impressione che a tutti i livelli, dal produttore al consumatore, ci fosse qualche competenza in più o maggiore onestà produttiva.
Altrimenti non capisco la ragione per cui un "normale" 12.68z fosse rifinito in questo modo, sempre con spigoli vivi, anglage e quant' altro, quando oggi neppure un JLC raggiunge questi livelli.
E' inaccettabile che un orologio che costi 4800 euro (listino Reverso G.T.) non abbia questo tipo di rifiniture.
(IMG:http://img507.imageshack.us/img507/3917/ll...nes1268z006.jpg)
Sicuramente far informazione aiuta moltissimo, uno strumento come il forum può rendere più consapevoli.
Non per andare sempre contro la corona, ma vogliamo allora parlare dei movimenti Rolex???.