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Tartuga
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Foto presa dalla rete
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Quello che oggi vorrei sottoporre alla vostra attenzione – l’AWG-101-1A, appunto – è uno dei G’S più controversi su cui mi sia capitato di leggere sinora.
L’AWG-101-1A appartiene alla famiglia degli Ana-Digi e, all’interno di questa numerosa e diversificata famiglia, è uno dei più ricchi in fatto di dotazione.
La sua apparizione sul mercato è datata 2007.
La scelta dei materiali per la costruzione è caduta su una combinazione di acciaio e resina: il case è formato da un anello in acciaio, che nella versione in oggetto è brunito, con il classico fondello a 4 vitine sempre in acciaio; mentre la protezione del case è affidata alla resina che, nonostante lo avvolga in una presa tipo artiglio, mantiene scoperto buona parte dello stesso anello lasciando apprezzare la tonalità della cromatura e conferendo un alta sensazione di solidità, nonché di robustezza, all’AWG-101.
Il dial di colore nero richiama, nel disegno, il classico nido d’api che contribuisce ad assicurare quel pizzico di spartanità che propria della filosofia dei G’S.
Le sfere, così almeno mi sembrano dalle foto, di discreta larghezza. Esse sono rivestite, in base alle fonti della Casio, da materiale fluorescente, al pari degli indici. Loro peculiarità è che la sfera delle ore è di colore rosso, mentre la sfera dei minuti si presenta vuota al centro. Particolarità volta a favorire, almeno in via teorica, la visibilità dei dati digitali sugli occhi al suo passaggio.
Completano il dial gli appena accennati 3 occhi, ai quali sono affidate la visibilità delle funzioni in digitale nel seguente ordine: il primo, posto ad ore 9, ha il “carico di lavoro” più rappresentativo, ovvero di indicare alcune delle funzioni attive – quale alm, sig, spl, mute, ps, dst – nonché i dati di carica della batteria, ricezione del segnale, WT, TMR, STW, ALM, il modo di impostazione delle lancette, il mese ed il giorno della settimana, l’ora in formato digitale, ecc.; il secondo, posto ad ore 6, rileva la fonte del segnale per la sincronizzazione; il terzo, posto ad ore 3,che nella modalità orologio segna i secondi e nella modalità STW i centesimi di secondo.
TMR e STW sono in linea con la filosofa degli ana-digi: entrambi limitati a 60 minuti.
Oltre ad essere un multiband 6 l’AWG-101-1A è ad alimentazione solare.
Sperando di non aver trascurato qualcosa di importante ed esaurita la parte espositiva, veniamo alle diatribe.
Come di prassi esistono due opposti schieramenti che, pur riconoscendo l’elevata bontà dell’AWG in discussione, dibattono sulla questione della visibilità. Traducendo in elenco le tematiche affrontate: 1) sensazione di un G’S piccolo al polso, nonostante i suoi 52 mm; 2) non immediatezza nella lettura dell’ora; 3) difficoltà nella lettura dei dati analogici per la relativa grandezza dei tre occhi, dei quali è mia opinione personale l’inutilità di quello posto ad ore 6; 4) difficoltà di lettura in “notturna”, la visibilità sarebbe assicurata da un led – diodo ad emissione luminosa – che non permette la lettura dei dati digitali; 5) impossibilità di lettura dei dati digitali al passaggio delle sfere sugli occhi, per vero è un problema comune a tutti gli orologi. Il tutto è aggravato dal fatto che l’101-1A è in versione negativa.
Per oggettività, c’è, da dire che i sostenitori delle opposte argomentazioni riducono il tutto ad una questione di assuefazione, ovvero fatta l’abitudine a polsare l’AWG-101-1A quasi tutti i problemi di visibilità sono superati.
In mezzo a queste due correnti, trova posto la mia indecisione che, da un lato, vorrebbe assimilare alla propria collezione questo G’S, dall’altro, dopo la prova polso è perplesso perché riscontra i problemi sollevati dalla prima corrente, ma non sa se polsandolo, anche saltuariamente, sarebbero superati come sostenuto dalla seconda corrente di pensiero.
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andrea-bonsai .
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Beh,
devo dire che a me da l' idea di un orologio molto ben curato e ricercato nelle finiture.
E' vero anche che, visto dal vivo è assolutamente indiscutibile che la leggibilita' non è delle migliori ( almeno a primo impatto ); cosi come concordo che il subdial ad ore 6 non è funzionale.
Secondo me è un G'S un po' atipico, nel senso che lo trovo particolre nella ricercatezza dei particolari ma meno easy nell' utilizzo. Almeno dal vivo mi ha dato questa sensazione.
Pero' in compenso, gran bel post.
Andrea. -
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Innanzitutto complimenti per il post, ma ormai siamo abituati bene....chettelodicoaffare.... 
Credo che tu abbia ragione sul fatto che la leggibilità di questo G non sia il massimo, e pur non avendolo mai provato credo che io rientrerei nel filone dei perplessi.
Secondo me il top per questi ana-digi sarebbe l'uso abbondante di Luminova di ottima qualità su sfere e indici in modo da renderli dei veri e propri fari notturni (tipo Panerai, per intederci) unito ad una retro illuminazione limitata ai 3 subdial. IMHO guadagnerebbero parecchi punti.....
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Schirra .
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Intanto grazie e complimenti.
Per quanto mi riguarda il problema della leggibilità è certamente presente come anche negli AWG-500, che si basano sullo stesso lay-out.
Diciamo che è comunque pregiudicata sostanzialmente una visibilità "cumulativa" (ovvero di più dati contemporaneamente) perchè l'ora, come negli AWG-500 non c'è alcun problema a leggerla.
Se devo dire la mia penso che sia un modello più cittadino o urbano, assimilabile ai Giez a cui si ispira.
Se dovessi avere necessità di funzioni tecniche o militari mi rivolgerei altrove nella modellistica G'S.
Per il resto lo giudico perfetto e molto bello, non percepisco problemi a livello misure.
Grazie ancora Tartuga del tuo ottimo lavoro!
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Tartuga .
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In primis come sempre grazie ragazzi per i vostri graditi apprezzamenti.
Venendo al pargolo, concordo in toto è molto ben rifinito e curato nei particolari.
In effetti la mia idea non è quella di destinarlo ad applicazioni particolari, quanto, piuttosto, quella di avere un altro G’S ana-digi da portare con un casual e più leggero giacca e cravatta. Sinora gli ho abbinato il GA-100, e devo dire che è di grande effetto è pensavo di affiancargliene un altro dalle misure un po’ più contenute, ma sempre G’S. La mia unica perplessità è tutta nell'immediatezza delle letture in "diurna", in notturna la cosa mi interessa poco a parte l'ora e l'esperienza in "notturna" col GA-100, in tutta onestà, è notevole: fa perfettamente il suo lavoro.
Se avete altre idee …
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Schirra .
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Se cerchi un G-Shock più "dressy" il mio consiglio è di dare un'occhiata alla serie Giez, specialmente i modelli con cassa color acciaio e fasce in resina nere... Credimi sono davvero molto più curati sel modello in oggetto, con un movimento di ben altro livello a ben cinque motori.
Consiglio spassionato
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Tartuga .
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CITAZIONE (Schirra @ 23/10/2010, 20:55)Se cerchi un G-Shock più "dressy" il mio consiglio è di dare un'occhiata alla serie Giez, specialmente i modelli con cassa color acciaio e fasce in resina nere... Credimi sono davvero molto più curati sel modello in oggetto, con un movimento di ben altro livello a ben cinque motori.
Consiglio spassionato
Consiglio molto ben accettato, grazie mille.. -
Schirra .
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Figurati Tartuga
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Mannaggia, m'era sfuggito 
Anche se con estremo ritardo, mi complimento per l'ottima recensione. Da possessore confermo le perplessità iniziali sull'utilità delle funzioni in digitale. Ha comunque prevalso il fattore estetico che, nel suo complesso, ottiene a mio giudizio, un ottimo risultato. Posso quindi affermare d'essere assolutamente soddisfatto della scelta fatta. Eccolo al mio polso 
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AWG 101-1A Un G’S controverso |
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