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Nella seconda metà del secolo scorso, la città di Chaux–de-Fonds aveva cominciato ad acquisire la meritata fama di culla dell’orologeria svizzera, e quindi mondiale. I suoi industriosi cittadini, spinti dalla necessità di sottrarsi ai disagi economici oltre che climatici, si erano dimostrati abilissimi commercianti facendo conoscere in tutto il paese, oltre che all’estero, anche se su scala ridotta, i piccoli miracoli da loro così pazientemente realizzati. Una città con queste caratteristiche non poteva non attirare un giovane poliedrico e versatile come Georges-Emile Eberhard. Egli capì al volo le possibilità che offriva la cittadina, giustamente soprannominata “l’alveare”. Si mise così al lavoro, con ambizione ed entusiasmo e gli esigui risparmi del suo lavoro di apprendista, ed aprì, a soli 22 anni, un piccolo atelier con altri artigiani, il Comptoir Eberhard & Rosselet, in Rue dela Demoiselle, 71.
Ecco un paio di annunci:
03.08.1887
19.06.1890
In breve l’azienda, che diventerà Eberhard & Co nel 1892, si ingrandì; e sarà lui il primo, abbandonando il camice e il tavolo da orologiaio, a fare da rappresentante per i suoi prodotti, stringendo in mano la “marmotta”, la caratteristica borsa dei rappresentanti e commessi viaggiatori. Si trattava di viaggi a volte avventurosi e comunque sempre scomodi: basti pensare che attraverserà l’intera Italia meridionale a dorso di un mulo. Georges-Emile Eberhard aveva deciso di abbandonare la produzione di articoli correnti per investire ingegno, risorse e capitali nella produzione di articoli di alta precisione, con o senza complicazioni di sistema. Il lancio del primo cronografo da tasca Eberhard & Co. segnò la consacrazione della Maison nella produzione di orologi di qualita': tra questi modelli, c’era anche cronometro, un cronografo in oro con ripetizione ore e quarti ed uno, sempre in oro, con ripetizioni ore e quarti, calendario completo e fasi di luna. Esso si assicurerà una clientela d’élite grazie alla sua eleganza e soprattutto alla elevata qualità tecnica. Compagni inseparabili di tutta una vita, costituivano un regalo di grande tradizione per tutte le occasioni importanti. L’abilità commerciale di Georges-Emile Eberhard, unita ad una indubbia comunicativa, gli consentì di ampliare in breve tempo il giro della clientela. E questo fece sì che egli potesse realizzare il suo sogno: inaugurare, nel 1907, la maestosa sede centrale dell’azienda, in Rue Leopold Robert, a La Chaux-de-Fonds accanto alla stazione centrale, nel quale erano ospitati stabilimento, uffici ed abitazione del titolare e della sua famiglia. Grazie allo spirito imprenditoriale del fondatore, la Maison Eberhard & Co. Cominciò ad affermarsi a livello internazionale con la propria produzione di cronometri e cronografi. Il nome Eberhard & Co. era ormai diventato sinonimo di precisione e di alta qualita', caratteristiche che rendevano gli orologi della Maison particolarmente adatti a chi amasse l’avventura e le sfide. Esploratori, sportivi e piloti cosi' come uomini d'affari e appassionati riconoscevano agli orologi della Maison Eberhard & Co. un valore non solo come oggetto, ma come elemento distintivo della propria personalità.
Dopo una serie di viaggi all’estero, sulle orme del padre, per studiare le potenzialità di assorbimento dei vari mercati, Georges e Maurice Eberhard, figli del fondatore, assunsero nel 1919 la direzione della Maison….
…Georges-Emile Eberhard morì nel 1926; la direzione dell'azienda passò, quindi, definitivamente ai figli, che continuarono lo sviluppo della Maison nel segno dell'innovazione rispettando la tradizione che il nome ormai rappresentava nel mondo degli orologi.
Alla Morte del fondatore, avvenuta nel 1926, una parte della quote societarie passarono a Marie-Mathilde Eberhard, nata Rossellet: da questo comunicato si può dedurre che la moglie di Georges-Emile Eberhard era anche la figlia del suo socio, Henri Rosselet.; in altre parole, Georges Eberhard si era sposato la figlia del suo socio.
Nel 1936, scomparve anche Marie-Mathilde Eberhard, e le quote societarie passarono a Germaine Pfoisi, nata Eberhard, sorella di Georges e Maurice che conducevano l’azienda di famiglia.
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