Seiko 6139/6138: storia e tecnica

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  1. andrea-bonsai e flavius7
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    Eccoci qua.
    Come avete letto nella colonna “autore”, capirete che questo post è stato scritto a quattro mani, o forse sarebbe meglio dire a “due tastiere”!
    Il tutto è nato qualche mese fa, quando Flavio mi ha scritto chiedendomi se mi andava di fare insieme una recensione su i due calibri in oggetto.
    Altroché!!!
    Ci siamo successivamente scritti, sentiti per telefono, impostato il lavoro, cercato tra il materiale a disposizione, condiviso le nostre ricerche. Abbiamo quindi riordinato le idee, buttato giù la prima bozza e poi… voilà! Pronti!

    Lo scopo è quello di presentarvi questi due calibri di casa Seiko, cercando di inquadrare il contesto storico, di accennare la parte tecnica e presentare qualche modello esplicativo.
    Scusate quindi se non parleremo subito di sigle e colori o forme, ma magari facciamo un percorso insieme.
    Pronti?
    Di che anni stiamo parlando? parliamo degli anni '60, più precisamente del 1969.

    Stiamo parlando di un’epoca incredibile, parliamo degli anni in cui c’è il boom economico, si combatte per i diritti civili e si fanno (e sono in atto) le lotte sociali. Lo si faceva a ritmo della musica dei Beatles, ed in sottofondo l’assordante rombo di auto da corsa spinte da una rincorsa tecnica senza precedenti e con piloti di talento e coraggio impareggiabile. Era l’epoca di Giacomo Agostini e dell’impero della MV Augusta. La TV prendeva piede, e sempre dalla TV, milioni di persone videro nel Luglio del '69 un uomo che metteva piede sulla Luna. Quell’uomo aveva al polso uno Speedmaster, orologio che cinque anni prima l’astronauta Wally Schirra aveva portato per la prima volta nello spazio. Sempre in quell’anno a Woodstock ci fu forse il piu grande concerto della storia. E a New York ci fu la rivolta di Stonewall. Era un’epoca in cui era importante essere presenti ed essere primi. Tutti volevano far bene. Era una questione sociale ed economica. E di prestigio. Importante agli occhi di un Mondo che si affacciava verso l’internazionalità. E a questa regola non scritta, di certo non esulavano le case orologiere.
    Nel 1969 Seiko introdusse il primo orologio al quarzo da polso al Mondo (Astron) e ci fu la rivoluzione dei meccanismi dei cronografi: per la prima volta, dopo 60 anni circa, furono introdotti i primi cronografi automatici.
    Per onore storico, va ricordato che il primo crono fu introdotto nel 1862, e nel 1910 fu presentata la versione da polso. Siamo alle soglie del 1970 e dei crono automatici non c’era traccia. Quale migliore occasione, in quel contesto, di arrivare… primi?!!

    E nel 1969 erano in tre a contedersi questo primato : Zenith/Movado, un consorzio di case fatto da Heuer/Buren/Breitling/Hamilton/Dubois-Depraz, e Seiko.
    Su quest’argomento, cioè di chi fu il primo a potersi fregiare di aver introdotto il primo crono automatico, se ne è discusso ampiamente, e possiamo così riassumerlo:
    Zenith, il 10 Gennaio del 1969, fece una conferenza stampa in cui annunciava di aver costruito il primo cronografo al mondo, e lo battezzò “El Primero”.
    Il consorzio di case associate, al Basel di Aprile, portò un centinaio di prototipi del calibro 11 da far vedere, molto vicini alla realtà della produzione, mentre il gruppo Zenith/Movado venne con due prototipi ancora…allo stato primordiale.
    Seiko invece introdusse, senza annunci o sfarzi, direttamente il 6139 sul mercato nel Maggio del '69, ben prima che gli altri due commercializzassero al pubblico i loro. Addirittura c’è una foto che testimonierebbe che la produzione iniziò nel Febbraio del '69:



    image





    Ma allora, chi fu il primo?
    Beh, dipende cosa intendiamo per primo. Primo a fare l’annuncio? Primo a farli vedere? O a commercializzarli?
    Quindi, a seconda di cosa intendiamo per primo, tutte e tre sono state prime.
    Però Seiko, da un punto di vista tecnico, fu la più rivoluzionaria.

    E a questo punto siamo alla parte tecnica.

    Continuiamo.
    Il 6139 fu il primo cronografo automatico al mondo con l’innesto verticale della cronografia. E vi assicuriamo che non è cosa da poco. Fino a quel momento tutti i cronografi (e quasi tutti quelli dopo) prevedevano un sistema dove la parte cronografica era modulare. Questo significa che quando si aziona il pulsante del crono, una ruota parassita, che prende il movimento direttamente dalla ruota dei secondi, si muova in orizzontale, fino ad ingranare su un treno di ingranaggi aggiuntivo rispetto al treno del tempo, mettendolo così in movimento. Quindi riassumendo, si azionano una serie di “meccanismi” e “ingranaggi” a parte ed in più rispetto ad un normale orologio solo tempo. La parte in più è il modulo.

    Ma questo sistema ha degli inconvenienti :
    1) l’azionamento del crono, mettendo in moto un treno di ingranaggi aggiuntivo, fa si che ci sia una velocità dell’orologio diversa a seconda che il crono venga azionato o meno, comportando una maggior imprecisione di marcia.
    2) La riserva di carica, proprio perché vi sono più componenti, è minore a crono azionato.
    3) I denti delle ruote coinvolti sono fatti per favorire l’ingranamento e non il corretto scorrimento, a discapito dell’usura.
    4) Il movimento a scatto della ruota che aziona il crono è comunque traumatico, provoca tensione sugli assi della ruota dei secondi, visibile spesso come scatto iniziale della lancetta dei secondi crono appena viene azionata.

    Ma con l’introduzione del 6139 cambia tutto. Questo movimento cambia il concetto stesso di movimento cronografico.
    Con l’innesto verticale della cronografia, la ruota dei secondi cronografici è la quarta ruota del treno del tempo stesso, messa in posizione centrale e, al momento dell’azionamento, viene semplicemente “depositato” dall’alto l’asse della lancetta crono. Il meccanismo così non ha tanti componenti in più. Non c’è il modulo. I meccanismi sono integrati e si risparmiano elementi aggiuntivi.
    E’ evidente quindi che tutti gli inconvenienti sopra elencati non esistono più.
    Possiamo quindi affermare che la differenza tra il 6139 e i precedenti crono (e la maggior parte dei successivi) è la stessa che c’è tra un sottomarino e un sommergibile. Quest’ultimo è una nave di superficie che occasionalmente si può immergere. Il sottomarino è progettato per andare sempre in immersione. Il 6139 è un sottomarino!

    31 anni più tardi, Rolex introduce questo sistema sul calibro 4130, 31 anni più tardi…
    Ma anche altre case prestigiose introdussero questa soluzione per dei loro calibri : Patek Philippe con il calibro 28-520 (serie), Jaeger le Coultre con il calibro 752 e Piguet con il calibro 880P.
    Ma anche dentro Seiko stessa i 6139/6138 portano ai calibri 8R28 e 9R86 Spring Drive.

    Foto dell’innesto verticale della cronografia e della ruota a colonne :



    image


    Foto di comparazione del 6138 con lo Spring Drive :


    image


    Il 6139 equipaggiò i crono Seiko dal ‘69 fino al ‘79.

    Tecnicamente deriva dal calibro 6106A 25J (dove per i pochi che ancora non lo sappiano J sta per Jewels, ossia rubini) nato nel 1967. Il numero dei rubini è 17 o 21, ed esiste il 6139A e il 6139B. Le alternanze sono 21600. Sul quadrante è presente un solo subdial, quello del contaminuti.
    Nel 1970 fu introdotto il 6138, nella versione A e B. Il 6138A è a 21J, il 6138B è anche a 21J (con piccole differenze), ma nel 1971, solo per il mercato domestico e solo per un anno, fu fatto un 6138B a 23J, che equipaggiò solo un modello, il 6138-8000 (molto raro). Il 6138 viaggia anch’esso a 21600 alternanze. Sul quadrante sono presenti due subdial, contaminuti e totalizzatore delle ore. La riserva di carica per entrambi i moduli è di 45 ore. Entrambi i calibri misurano 27,4 mm di diametro e 7,9 mm di spessore. Va ricordato inoltre che questi calibri hanno lo smistamento della cronografia tramite ruota a colonna e il Magic Lever (brevetto Seiko).
    Foto di entrambi i componenti :

    image



    Questi calibri sono stati montati su diversi tipi di cronografi, di cui molti noti ai piu attenti su questo mondo; parliamo infatti di un orologio come il Pogue (calibro 6139-600x):


    image

    foto del pogue di flavius7

    image


    oppure del Bullhead (calibro 6138) foto di andrea-bonsai

    image


    Ancora lo Sliderule (calibro 6138) foto di andrea-bonsai


    image



    Ecco il Seiko Helmet (calibro 6139) :


    image


    Sono stati inseriti questi solo perché più famosi, ma ovviamente questi calibri hanno animato una serie di altre versioni molto belle.
    Su questi due calibri si potrebbero dire altre cose, cosi come si potrebbero aggiungere foto e caratteristiche di ogni referenza. Lo scopo però di questo post è quello di portare a conoscenza di una comunità la qualità e la tecnica di movimenti progettati oltre 40 anni fa.
    Non so cosa ne pensate voi, ma noi siamo estremamente orgogliosi e contenti di possedere e capire sfumature e tecnicismi di questi piccoli gioiellini.
    Grazie a tutti dell’attenzione nella speranza di essere stati utili e perché no, incuriositi e appassionati a questo piccolo mondo.

    Andrea e Flavio

    le foto sono state tratte da :

    Da: network54.com/Forum/78440/thread/1240211130/?orderid=907272517.html
    Whoa. New record for the "Earliest Known 6139">>)

    timekeeper.co.nz/viewtopic.php?f=20&t=441 by don

    timekeeper.co.nz/viewtopic.php?f=20&t=441 by don


    timekeeper.co.nz/viewtopic.php?f=20&t=441 by don

    Tratta dal post: thewatchsite.com/index.php/topic,171.msg241.html#msg241

    i580.photobucket.com/albums/ss245/flavius7_2009/DSCN2073r.jpg[/IMG]
    i580.photobucket.com/albums/ss245/flavius7_2009/DSCN2082r.jpg[/IMG]
    i580.photobucket.com/albums/ss245/flavius7_2009/DSCN2093rit.jpg[/IMG]

    orologi.forumfree.it/?t=50360276

    orologi.forumfree.it/?t=51041959

    vostok.es/blog/condecorations-seiko-6139-7100-helmet by javier canada







     
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  2. DareDevil67
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    Ben fatto ad entrambi ragazzi! Era un pò che mancavano questi topic di un certo "spessore".. :)
    tra l'altro felice di vedere che Flavius non sia sparito, era un pò che non vedevo suoi interventi qui in PMW..
     
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    Beh ..... che dire, innanzitutto mi complimento con l'accoppiata autrice di questo interessantissimo post.

    Gradevoli i piccoli OT per inquadrare i periodi storici.

    Concordo con chi mi ha preceduto, post così è da un pò che mancano in sezione, e questo ...pò, coincide con una data ben precisa, e personalmente mi mancano.

    Grazie ragazzi di aver voluto condividere queste conoscenze. :D

    P.S. Andrea rimettiti presto !!
     
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    Bello, ben fatto ed interessante, soprattutto per i particolareggiati aspetti tecnici.
    Sintetica ed efficace l' "ouverture" storica...
    Molto belli i vostri orologi!!!
    Bravi andrea-bonsai e flavius7.
     
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  5. argonath07
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    Bellissima recensione, grazie ;)
     
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    Complimenti, post carico di passione e conoscenza.
     
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  7. passionesub
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    Un vero sentito e sincero applauso.
    Solo.....siete partiti così bene, avete " catturato ", avete informato e divulgato così profondamente.....perchè non avete prolungato un pò di piu' il " post " ?
    Smettere di leggere mi ha deluso....
    Cmq...grande modo di condividere !
    Ancora complimenti.
     
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    Grazie, innanzitutto!!!! Per il bel lavoro, per come l'avete impostato e per aver unito la vostra passione ed averla messa a nostra disposizione. Questi post fanno crescere,stimolano la curiosità, rafforzano l'impegno e compensano (questa è un'autocritica) un certo indulgere su aspetti meramente estetici e , a volte, superficiali della nostra passione per gli orologi. Infine rendono ancora una volta onore, se ce ne fosse bisogno, alla grande casa nipponica.
    Andrea e Flavio vi prego, non mollate!!!
     
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  9. andrea-bonsai
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    CITAZIONE (passionesub @ 19/3/2011, 09:00) 
    Un vero sentito e sincero applauso.
    Solo.....siete partiti così bene, avete " catturato ", avete informato e divulgato così profondamente.....perchè non avete prolungato un pò di piu' il " post " ?
    Smettere di leggere mi ha deluso....
    Cmq...grande modo di condividere !
    Ancora complimenti.

    Ciao Claudio,
    Hai ragione, con Flavio avevamo intenzione di fare anche una recensione su i modelli, con le varie particolarita'.Purtroppo il tempo a nostra disposizione in questo periodo è stato veramente poco, per impegni veramente pesanti per entrambi in questo periodo.
    Intanto grazie a tutti da parte di entrambi!
     
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  10. compaq68
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    Complimenti ad entrambe per l'ottima disamina.
     
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  11. zevio
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    Grazie ragazzi per il topic che mi avevate annunciato. Sono felice di leggervi.
     
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  12. nicoidrasus
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    post davvero ben fatto e molto interessante ;)
    grazie :shifty:
     
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    Mi aggiungo ai complimenti meritatissimi che vi sono già stati tributati, mancava un topic così interessante e ricercato.
    Sempre più orgoglioso di possedere crono seiko che montato questi calibri......
    n. 2 Helmet 6139 7100;
    n. 1 crono 6139 6000 (il primo della serie poi denominata "pogue");
    n. 1 6139 6012.
    ;) ;) :wub:
     
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    Complimenti per l'ottimo lavoro............e mi raccomando non fermatevi continuate a scrivere image

     
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    TOPIC SEMPLICEMENTE MERAVIGLIOSO

    quanto sono mancati interventi di questo spessore.....

    grazie di cuore ragazzi, anche per gli OT relativi all'inquadramento del periodo storico: mi hanno messo i brividi
     
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52 replies since 18/3/2011, 22:42   23437 views
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