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bubba48.
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....nel 1862, nel paesino tedesco di Allsted, nasceva Otto Graef.
Seguendo le proprie inclinazioni si dedicò allo studio della orologeria prima e del commercio dell’oro poi. Dopo aver fatto esperienza in Germania con diverse aziende del settore, decise di tentare la fortuna trasferendosi a La Chaux-de-Fonds che già allora si gloriava del titolo di “patria della orologeria”.
Il primo di marzo 1882, quando non era ancora ventenne, Otto arrivò a La Chaux-de-Fonds; inizialmente lavorò per diverse manifatture poi, nel 1889, decise di mettersi in proprio fondando la Graef & Co. Avendo mantenuto stretti rapporti con il suo paese d’origine, distribuì le sue prime produzioni di orologi in Germania ed in seguito in ’Austria.
Con l’ingresso in azienda dei suoi tre figli, avvenuto nel 1913, la sua impresa assunse una dimensione realmente internazione, prima con il marchio MIMO (Manufacture Internationale de Montres Or), poi soprattutto con la Girard-Perregaux che rilevò nel 1928.
Otto Graef morì a La Chaux-de-Fonds nel 1948.
Alcuni dei marchi utilizzati da Her Graef...
...ed una pubblicità degli anni '30
Dpo l'acquisizione della GP e per alcuni anni la produzione continuò ad essere separata, anche se referenze sostanzialmente identiche, furono commercializzate sia a marchio Mimo che GP.
Gli orologi di forma - sia maschili che femminili - delle due maison sono di fatto gli stessi fino agli anni ’40.
Ancor più le due case erano accomunate nell’utilizzo dei movimenti; soprattutto uno, noto prevalentemente come GP Calibro 86, ma già utilizzato dalla Mimo fin dalla fine degli anni ’20 e girato alla Girard-Perregaux dopo l’acquisizione. Calibro basato sulla rielaborazione di un FEF 170.
Una pubblicità del 1936....
....ed un GP 86
Vediamolo dal vero in veste Mimo...
...ad animare un piccolo orologio con quadrante bitonale
Con una graziosa incisione sul fondello....
...fatto di uno “strano” materiale
Il tutto in una cassa laminata ooro 18K
Ma proseguiamo con la nostra storia.
Nei primi anni dopo la acquisizione della GP, Mimo mise in commercio i suoi modelli più famosi.
Nel 1932 viene introdotto il Mimo-Meter, orologio di forma con gran-data
Nel 1934 è la volta del Mimorex, orologio duoble-face per signora, con indicazione dell’ora analogica su un lato e digitale sull’altro.
Nel 1936 viene commercializzato il Mimolympic, orologio che riprendeva un po’ le linee del Rolex Prynceps…
… e che fu distribuito anche con il marchio GP avendo però come movimento il Calibro 72 Mimo.
Ma forse la realizzazione più straordinaria di Mimo è stata nel 1941 l’orologio calcolatore, il primo in assoluto slide-rule: il Mimo-Loga. Orologio praticamente introvabile.
Ci sono state discussioni circa la primogenitura di questa tipologia di orologi (attribuita a alternativamente a Juvenia, Breitling e Mimo), ma l’oggi rarissimo Mimo-Loga è stato assolutamente il primo, con brevetto depositato il 27 luglio 1940, poche settimane prima che Breitling depositasse il brevetto per il suo Chronomat (26 agosto 1940).
Infine lo Juvenia Arithmo fece la sua comparsa solamente verso il 1945.
Qui in una pubblicità del 1946.
Oltre alle tre citate (con l’eccezione di un Mimo-Loga commercializzato con marchio GP) nessuna altra manifattura ha prodotto orologi calcolatori fino agli anni ’60, ovvero fino alla scadenza dei brevetti che coprivano questi orologi.
Da quel momento praticamente tutti gli slide-rule hanno adottato il sistema di calcolo del Mimo-Loga.
Durante la 2^ Guerra Mondiale, Mimo fu uno dei fornitori della Wehrmacht ma questi orologi sono abbastanza difficili da reperire. Pare infatti (non ho potuto verificare l’informazione con altre fonti) che alla fine della guerra, Mimo abbia chiesto che tutti gli orologi assegnati ai militari venissero ritirati e distrutti, come pure distrutti furono tutti quelli a magazzino e non ancora consegnati. Alla base di tale richiesta c’era la volontà di non lasciare sul mercato una testimonianza “negativa” del marchio Mimo che avrebbe potuto in qualche modo coinvolgere anche la Girard-Perregaux.
Un bel Mimo DH
A quel periodo bellico appartiene questo mio orologio di provenienza scandinava, equipaggiato con pregevole AS 1172.
Spero di avervi interessato. -
zaza1972.
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Complimenti....che dire...Topic fantastico, grazie per tutto il lavoro svolto!
Topic da ...salvare IMHO
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melville.
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topic interessantissimo che meritoriamente stimola, come spesso ti capita, l'interesse per un collezionismo di nicchia costantemente penalizzato dalla spasmodica ricerca del pezzo blasonato . -
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Ottimo lavoro, grazie mille . -
jonnymatrix.
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Grazie ancora...lavori del genere rendono la sezione vintage il cuore di O&P!
Nello studio dei modelli Chronomat della Breitling anche io mi ero imbattuto nel modello Mimo-Loga trovandolo peraltro bello ed affascinante...nonchè precursore di orologi calcolatori che hanno fatto un'epoca (in questo gruppo inserirei anche il successivo, ma bellissimo e gigantesco, Heuer Calculator)
Mauro. -
aemilius2.
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Un mio ex assegnato:
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Grazie Luigi, altra perla di conoscenza e passione! . -
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Interessante topic, grazie.
Oltre alla versione DH, posto l'altro con quadrante simile ma orologio non assegnato.
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stringoiu.
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Grazie del preziosissimo contributo. Interessante lettura. . -
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Altro ottimo report su una maison ai più sconosciuta e che "ha ripreso ad esistere" al polso del nostro Luigi.
Grande Bubba!!!. -
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Che bella ricerca !. -
bubba48.
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Credo di dovermi scusare con Aldo102 per aver utilizzato involontariamente alcune sue foto (il Mimo militare): le avevo archiviate tempo fa senza annotare l'autore . -
.Credo di dovermi scusare con Aldo102 per aver utilizzato involontariamente alcune sue foto (il Mimo militare): le avevo archiviate tempo fa senza annotare l'autore
GiuseppeLuigi, come ti ho appena scritto, non mi devi nessuna scusa, sono contento che tu le abbia utilizzate in questa occasione.
Ancora complimenti per aver approfondito la storia di questa Maison.
Edited by aldo102 - 22/3/2011, 18:28. -
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Tanti complimenti per questa stupenda ricerca e grazie per averla condivisa con noi.
Un saluto,
Giuseppe.. -
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Grazie, molto interessante davvero! .