Tavannes - L’orologio del capitano Curtiss

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  1. bubba48
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    Introduzione

    Questo topic si compone di diversi capitoli, alcuni dei quali hanno poco a che fare con l’orologeria. Per non annoiare chi vuole unicamente vedere gli orologi, dedicherò il primo e l’ultimo capitolo alla presentazione del Tavannes così, chi vorrà, potrà saltare tutto il resto (ma non sa cosa si perde -_- ).


    Indice

    1 - L’acquisto
    2 - I primi indizi
    3 - Kunming e “the Burma Road”
    4 - La ricerca
    5 - Il Capitano Curtiss
    6 - L’epilogo???
    7 - Alcune congetture
    8 - Postfazione
    9 - Passerella finale


    1 - L'acquisto

    Tutto nasce con una delle mie solite ricerche su ebay; il soggetto è Cyma e scorrendo rapidamente le foto mi cade l’occhio su un oggetto che mi sembra di riconoscere. Ma guarda, mi dico, quell’orologio è identico al mio. Apro l’inserzione e mi rendo conto che non di Cyma si tratta ma di Tavannes.


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    Fin qui nulla di strano e probabilmente avrei soprasseduto se non mi avesse attirato un altro particolare e questo un po’ più anomalo: la referenza era la stessa.


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    Sopra il Cyma e sotto il Tavannes


    Ma le coincidenze non finiscono qui: anche i seriali sono vicinissimi tra loro. Solo 144 unità.



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    Sopra il Cyma e sotto il Tavannes


    Ce n’è a sufficienza per desiderare di aggiungere in collezione un pezzo del genere; se poi sul fondello si trova una incisione ecco che la decisione è presto presa.


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    L’orologio all’apertura dimostra tutti i suoi 70 anni, ma nulla di irreparabile.


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    2 - I primi indizi

    Mentre l’orologio attraversava l’Atlantico, mi sono messo in contatto con il venditore per cercare qualche informazione sulla incisione. Qui il primo colpo di fortuna; il mio interlocutore, Jon Clemens, è un appassionato collezionista che ben si presta a darmi qualche indizio.
    Mi spiega che il Tavannes che mi ha ceduto lo aveva acquistato assieme ad un Lemania militare da lui postato su MWR.

    Questo…



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    …e questa la discussione


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    Si offre anche gentilmente di inviarmi le copie della assegnazione e della accettazione di tale orologio. Eccole:


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    Ma quel che più conta, Jon mi racconta che gli orologi gli sono stati venduti dal figlio di Curtiss, figlio che - da lui contattato - non era stato assolutamente collaborativo alla richiesta di ulteriori informazioni sulla storia degli orologi (forse perché vendeva i ricordi del padre avendo necessità di denaro per curare il proprio figlio). Aveva però dichiarato che la data incisa sul fondello (17 settembre 1942) corrispondeva al compleanno di suo padre.

    Jon mi segnala anche il nick utilizzato su ebay dal figlio di Curtiss ed una rapida ricerca mi consente di verificare che è ancora attivo e che sono ancora presenti alcune delle ultime vendite effettuate.

    Gli invio un messaggio chiedendo se può darmi qualche informazione sull’orologio e su suo padre, spiegandogliene i motivi ed inviandogli anche un paio di link a O&P per dimostrare la mia buona fede. In risposta ricevo un cortese ma fermo “fatti i fatti tuoi”. Ovviamente non insisto.
    In realtà il contatto mi fornisce comunque qualche informazione: una di carattere famigliare, ininfluente ai fini della ricerca, e cioè che in realtà lui è lo stepson di Curtiss, ovvero il figliastro, cioè figlio della moglie del capitano.
    L’altra, più interessante, la ricavo dagli ultimi oggetti posti in vendita fra il maggio 2009 ed il febbraio 2011. Si tratta di cosiddetti militaria: spille, nastrini, berretti militari, bottoni, mostrine, divise, il distintivo di una scuola, insegne di diverse divisioni e reggimenti di fanteria oltre a banconote cinesi, algerine ed iraniane. Poche cose e pochi dati certi per una ricerca che si presenta non facile.

    Certamente però il nostro Capitano, ad un certo punto del secondo conflitto mondiale si è trovato a Kunming.

    3 - Kunming e “the Burma Road”

    Che Kunming si trovasse in Cina l’ho imparato solo consultando Google Earth ma, seguendo le tracce del mio orologio, ho scoperto quella che gli americani chiamano “the forgotten war” (la guerra dimenticata).
    Dei circa 14.000.000 di militari che gli Stati Uniti misero in campo durante la 2^ Guerra Mondiale, soltanto 260.000 furono dispiegati su quello che fu definito il “China-Burma-India Theatre” (CBI).


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    Si trattò inizialmente di volontari inviati a supporto dell’esercito cinese, prevalentemente piloti ed istruttori di volo. Il primo scontro con le forze giapponesi avvenne il 20 dicembre 1941, quando un gruppo di bombardieri nipponici venne attaccato da una squadriglia di caccia P-40 sul cui muso era dipinta una bocca irta di denti. Erano le Flying Tigers di stanza a Kunming.


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    I successi ottenuti da questi piloti, convinsero Roosvelt della necessità di coinvolgere la Cina nel conflitto, sia per liberare la Birmania dalla occupazione giapponese, sia per alleggerire la pressione nipponica sul fronte del Pacifico.
    Le prime truppe americane arrivarono in India nel marzo 1942 e allestirono un ponte aereo per rifornire Kunming, avviarono la riorganizzazione dell’esercito cinese che si era ritirato in India dopo l’occupazione della Birmania e costruirono o ripristinarono importanti vie di comunicazione. Fra le truppe combattenti vanno ricordati 3.500 volontari, i Merrill's Marauders, che contribuirono alla cacciata dei giapponesi dalla Birmania .
    Kunming diventò ben presto un centro strategico per quel fronte ed il suo aeroporto di vitale importanza.


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    (in volo su Kunming)




    Per supportare l’approvvigionamento di Kunming venne ripristinata e completata la Burma Road.


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    Il primo convoglio


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    L'arrivo a Kunming
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    Che percorrere la Burma Road non fosse uno scherzo, lo dimostra questo documento, molto più simile agli appunti di un navigatore di rally che ad una guida stradale.


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    Posto solo la prima di 4 pagine di descrizioni dettagliate.

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    Questo dunque il terreno su cui si è mosso il capitano Curtiss.

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    Prima di ritornare in tema, porto un contributo “personale” a questa storia. In passato sono stato un accanito lettore di fumetti di guerra e ho apprezzato, per storie narrate e disegni, la “Collana Eroica”; ora ricordo che spesso le vicende erano ambientate in Birmania.

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    Ricordo anche un bellissimo film presentato alla Mostra di Venezia nel 1956.


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    Questo però non l’ho mai visto


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    (continua)
     
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76 replies since 20/9/2011, 13:40   2913 views
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