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Nella serie dei cronografi Heuer dedicati alle piste automobilistiche, lo Jarama è una sorta di oggetto misterioso. Jarama era una pista spagnola, che ospitò anche gare di F1. Fu teatro della vittoria più difficile tra quelle conseguite da Gilles Villeneuve che, alla guida della pessima Ferrari 126 CK, riuscì a trionfare sul tracciato spagnolo grazie ad una condotta di gara eccezionale. Correva l'anno 1981, con la Ferrari al debutto con il motore turbo e un telaio decisamente poco maneggevole. Era molto veloce sui rettilinei, mentre pagava sul misto. Nonostante ciò il grande Gil riuscì a tenere dietro i suoi avversari senza commettere mai un errore, guidando alla perfezione. Nessuno avrebbe potuto fare di meglio e concluse la gara al comando di un trenino di 5 automobili. In molti sono convinti che i capolavori di Villeneuve furono i suoi pasticci, ma io credo che l'impresa di Jarama fu la dimostrazione della sua grande capacità tattica, che mise in evidenza nella stagione 1979 (quando regalò il suo titolo a Jody Scheckter). Forse per questo mi piace tanto questo orologio!
Jarama uno dei cronografi più belli tra quelli prodotti dopo il 1975. Ne furono realizzate 3 versioni: ref. 110.223 acciaio, quadrante nero, ghiera anodizzata nera ref. 110.225 acciaio, quadrante champagne, ghiera dentellata dorata ref. 110.245 acciaio, quadrante nero, ghiera dentellata dorata
Il mio preferito è quello in acciaio con ghiera in alluminio liscia anodizzata in nero. Risulta essere più piccolo e più vestibile rispetto ad altri crono Heuer suoi contemporanei, soprattutto a chi non piace avere 2 etti di ferro al polso. Il vetro è in plastica, i pulsanti sono fluted, la referenza ed il seriale sono tra le anse a differenza di Daytona, Verona, Cortina, Montreal e Monza. Il quadrante ha gli indici applicati. Le sfere ore/minuti sono esclusive di questo modello.
La particolarità è che, tra tutti gli esemplari che ho posseduto e avuto per le mani della referenza 110.223, il range dei seriali è di 80 numeri tra il più basso e il più alto! Quanti ne avranno fatti?
Interessante poi la somiglianza con una cassa Patek e Enicar
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