Pulsar P3 Date Command: Mini Recensione

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. vpn
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Dopo l'arrivo dalla Germania con un nuovo modulo ricostruito, un SASM-27, finalmente è arrivato il momento di stilare una mini-recensione per il Pulsar P3 Date Command. Noterete alcune parti simili, se non identiche a quelle che ho uato per la recensione del P2, ciò è dovuto al fatto che il P2 e il P3 utilizzavano parti in comune tra di loro:

    pulsarnewwristshot



    Cassa e fondello:

    Il Pulsar P3 Date Command, come tutti i modelli realizzati dalla Time Computer Inc., ha la cassa realizzata dalla Star Watch Case Company, azienda americana che in passato realizzò casse per molte maison tra cui la Elgin, Benrus, Waltham, Illinois, Hamilton e Bulova, ed era conosciuta per realizzare casse di ottima qualità e fattura, l'azienda fu chiusa nel 1982, per decisione della sua controllante, la SSIH, che l'acquistò solamente due anni prima. La cassa del P3 è realizzata in acciaio inossidabile spazzolato, ed ha una finitura satinata con direzione orizzontale.

    Il P3, ufficialmente chiamato "Date Command" debuttò nel 1973, e diventò subito un successo a causa del fatto che fu il primo orologio digitale elettronico che supportava il calendario. Infatti, il P3 aveva un calendario molto avanzato, che riconosceva la differenza dei giorni tra i mesi dell'anno, e supportava gli anni bisestili. Lo stile, futurista e avveniristico, ispirato al casco di un astronauta, fu realizzato dal maestro cassaio svizzero Jean Wuischpard.

    A differenza del suo predecessore, il P2, il logo Pulsar non è più stampato sulla cassa, bensì è stato spostato sul filtro, realizzato con una tecnica particolare: il filtro, realizzato in vetro minerale, è composto da più strati sovrapposti tra di loro.
    Durante il processo di lavorazione del vetro, la scritta Pulsar, realizzata con vetro colorato, è stata stampata tra il secondo e il terzo strato del vetro, rendendolo quindi a prova di graffi e impossibile da rimuovere. Nella versione con cassa Gold Filled e oro massiccio però, il logo fu semplicemente applicato con oro laminato, sul primo strato del filtro, rendendolo facilmente asportabile.

    Così come il P2 che ho precedentemente descritto, anche questo presenta numerosi graffi di utilizzo, in particolare sul filtro, che negli angoli presenta i classici segni di usura da trascinamento, il che mi farebbe supporre che il precedente proprietario lo indossava con il quadrante rivolto verso il basso.

    Il fondello è in condizioni buone, è originale e presenta la dicitura "(C) Time Computer Inc. Stainless Steel" affiancato dalla stella a cinque punte simbolo della Star Watch Case Co., e sotto vi si trova la dicitura "Pulsar (r)" ed numero seriale dell'orologio, 116703, ciò vuol dire che questo è stato l'esemplare 116703 uscito da Lancaster, nell'Agosto del 1974, o poco prima.

    La chiusura del fondello avviene tramite un anello d'acciaio, sistema più o meno simile a quello adottato dai Vostok sovietici, per dare maggiore impermeabilità all'orologio, mentre per dare adeguata pressione alle batterie, nella parte interna del fondello vi sono i contatti detti a "farfallino", per via della loro caratteristica forma.

    Ecco un'immagine del fondello, questo del mio P3, scattato dal venditore da cui lo comprai:

    Ebay_Pulsar_2



    E la sua parte interna con il famoso "connettore a farfallino" questo proveniente da un Omega TC1, il cugino europeo del P2 (da Google):

    5254f_481273112_tp



    E' inevitabile non dimenticare che come il suo predecessore, il P3 fu un vero e proprio successo sul mercato, e diventò il modello più prodotto e più longevo della Time Computer. Quando la TCI chiuse i battenti nel 1978, il P3 Date Command era ancora regolarmente a listino e in produzione. In più, il suo modulo fornì le basi per standardizzare la produzione del modulo destinato anche al P2 solotempo, che infatti nel 1973 adottò proprio il nuovo modulo, derivato da quello del P3, che adottava un circuito stampato più piccolo ed efficiente, una forma diversa dei contatti delle batterie (non più ad "elica" bensì a "linguetta") un posizionamento diverso del sensore di luce (non più sotto il display, bensì alla sua destra) ed un risparmio energetico maggiore, oltre che un'affidabilità superiore rispetto al modulo precedente. Inoltre, il nuovo modulo adottò la cornice in fibra di vetro del P3, per ridurne i costi di produzione.

    Dal modulo del P3, un anno dopo, nel 1974, derivò la versione con calendario del Pulsar P2, il P2 "Date II", che tecnicamente era un P3 in tutto e per tutto, con l'unica differenza che la cassa era semplicemente una versione modificata di quella usata sul P2. Dal modulo del P3 si ricavò anche l'Omega Time Computer II e l'Hamilton QED seconda serie, qui riportati.

    Pulsar P2 Date II, prodotto con il logo sul filtro, come il P3, o sulla cassa, come il P2 tradizionale, non ebbe lo stesso successo della versione tradizionale, poichè per la gente, il P2 era esclusivamente "solo tempo", e molti considerarono questo modello come una "storpiatura" dell'equilibrio estetico del P2 tradizionale (fonte FlickR):

    3028266912_34e037a41c_z



    Omega TC2, versione con datario dell'Omega TC1 (fonte Crazywatches.pl):

    omega1601tc2led9



    Hamilton QED seconda serie (fonte Crazywatches.pl):

    hamiltonp3qedled1



    Il suo stile avveniristico e la funzione di calendario resero il Date Command un modello di successo, tant'è che lo scelsero in molti nel mondo del jetset, tra cui il pugile Joe Frazier, che possedeva la versione d'oro massiccio 18k, il presidente degli Stati Uniti Gerald Ford, che comprò la versione Gold Filled 14K con cinturino in pelle marrone, oppure non dimentichiamoci Robert Redford, che nel film "I Tre Giorni del Condor" lo si vede in una scena con il suddetto orologio al polso, anzichè il Doxa per cui è ricordato nel film.

    A testimoniare l'elevato successo del modello, ripetendo quindi gli eventi che si erano verificati con il debutto del P2 solotempo, la Star Watch Case Company, che realizzava le casse dell'orologio, non riusciva a stare dietro gli ordini, e la Time Computer dovette assegnare una commessa ad una nota casa produttrice di casse svizzera: la EPSA, che realizzò le casse per il modello P3, per il modello "Euro Calculator" e per parte della serie P4 (in particolare Executive, Bigtime, e i modelli da donna, le cui casse esclusivamente realizzate dalla EPSA). La EPSA ebbe poi anche un ruolo di rilievo nella realizzazione, nel 1972, dell'Optel LCD, il primo orologio con display a cristalli liquidi prodotto in serie, prima con display a diffusione dinamica (Dynamic Scattering Mode, DSM) e poi con il display a effetto di campo (detto anche a Inversione Nematica).

    Ecco un'immagine dell'Optel LCD, il primo orologio a cristalli liquidi prodotto in serie. Qui, nella versione con display a Effetto di Campo. Fu distribuito con vari marchi e casse diverse, principalmente a marchio Optel, Rodania, Tissot, Sandoz, Mercury, Westclox, Digitaire e Jules Jurgensen.

    wa040_time



    La differenza tra i P3 con cassa realizzata dalla Star e quelli realizzati dalla EPSA si nota subito già esteticamente: i P3 della Star sono leggermente più sottili e meno bombati in altezza, in più i loro fondelli hanno le diciture con caratteri bastoni dai profilo arrotondato, e le diciture "Min." e "Hr." nelle scanalature per la regolazione, sono incisi.

    Nelle versioni con casse realizzate dalla EPSA invece, al tatto la cassa è meno liscia di quella della Star, in altezza è più bombata, e il fondello presenta le diciture con caratteri bastoni più squadrati, molto simili al carattere "Microgramma", per chi conosce il Prontuario di Aldo Novarese. In più, le diciture "Min." e "Hr." nelle scanalature, non sono incise sul fondello, bensì sono semplicemente stampate, rendendole facilmente cancellabili con il sudore del polso.

    Il P3 Date Command esercita il suo fascino ancora oggi, tant'è che nel film Men in Black II, anche se modificato in post produzione, fa la sua comparsa, stavolta con il marchio "sbagliato" Hamilton, e i led blu anzichè rossi. Tralaltro diede alla Hamilton l'idea di realizzare l'orologio commemorativo MiiB, anche se ahimè, è stato uno sforzo a metà, dato che se esteticamente, una parentela con il P3 l'aveva effettivamente, tecnicamente non aveva nulla a che vedere con il suo illustre antenato, purtroppo.

    Aggiungo una piccola curiosità in merito la sua genesi. Sapevate che inizialmente era prevista anche una versione "solo tempo", che doveva affiancare il tradizionale P2? Di questa variante del P3 Date Command non esiste ormai più nulla, se non questa foto qui, dove si vede monsieur Wuischpard al lavoro, mentre realizza la maquette definitiva del P3 Date Command (fonte Oldpulsars):

    workshop%20coded



    Non notate nulla di strano sulla sua scrivania? Ebbene, la seconda cassa, accanto a quella abbozzata che si vede a sinistra, è la cassa della variante "cassata" (scusate il gioco di parole) della versione solo tempo del P3. Infatti, il modello era inizialmente previsto sia nella suddetta versione, che in quella con il datario, che -secondo le intenzioni della dirigenza TCI- avrebbe dovuto creare un'offerta di quattro modelli, due solo tempo (P2 e P3 "Classic") e due con l'innovativa funzione di datario (P3 Date Command e P2 Date II). Questa variante però, quasi alla fine del suo sviluppo, fu cancellata proprio dalla stessa dirigenza, poichè s'iniziò a temere che un'eventuale versione solo tempo del P3 avrebbe offuscato l'immagine innovativa che il modello doveva portare con sè, essendo questo il primo orologio elettronico digitale con datario. E così, nell'autunno 1973, la serie P3 debuttò solo con il modello "Date Command", che sarebbe diventato uno dei Pulsar più iconici mai realizzati, ed il modello più prodotto nella storia della Time Computer. :)

    La scelta della dirigenza di cancellare la commercializzazione del P3 "Classic" fu un bene, o un'occasione persa? Calcoliamo che la spesa per la realizzazione di questa variante sarebbe stata irrisoria, dato che avrebbe sfruttato il modulo del P2 classico, e la Star avrebbe utilizzato le stesse linee produttive per la realizzazione della cassa. Unica cosa certa è che tale variante avrebbe avuto senz'altro il suo fascino, ma credo che la gente l'avrebbe percepito più come un "P2 Reloaded" piuttosto che come un modello veramente nuovo. Forse è stato meglio così. ;)

    Ecco un piccolo "what if" se il P3 solo tempo fosse stato prodotto:

    P3_Whatif



    Ai posteri l'ardua sentenza... :shifty:


    Cinturino:

    Il cinturino è soprannomiato "coda di gambero" per via della sua forma molto particolare, e fu realizzato dalla JB Champion, azienda che, ricordiamo, realizzò i cinturini mesh per gli Omega destinati agli astronauti americani nel progetto Apollo.
    Il P3 era disponibile con due cinturini differenti, il primo (come quello del mio esemplare) a maglie vuote, molto leggero, realizzato dalla JB Champion, ed il secondo, realizzato per poco tempo (dal 1974 al '76), a maglie piene, realizzato dalla Bear, in Giappone.

    Ecco una foto che mostra la differenza tra un P3 con un cinturino Jacoby Bender Champion, ed uno con il cinturino Bear. Gli esemplari con il cinturino a maglie piene sono molto rari e ricercati, ma inevitabilmente rendono l'orologio più pesante.

    Il cinturino per la versione Gold Filled e oro massiccio era invece realizzato dalla Duchess, così come i cinturini in pelle.

    Modello a maglie vuote, realizzato negli U.S.A. dalla Jacoby Bender Champion:

    MyP3_3



    Modello a maglie piene, realizzato in Giappone dalla Bear:

    jijovg0



    La fibbia presenta uno scomparto ad incastro che nasconde il magnete utilizzato per regolare l'orologio. Infatti, l'idea di utilizzare i sensori reed per il tasto di comando e per regolare l'orologio fu dovuta all'esigenza di rendere i Pulsar gli orologi con la più elevata resistenza all'acqua sul mercato, ed infatti, questa soluzione -seppur costosa da produrre- si rivelò come la più efficace per isolare l'orologio da eventuali infiltrazioni d'acqua, se il filtro non era stato sostituito e se la guarnizione non era stata danneggiata.

    Il magnete utilizzato da questo P3 è realizzato in ferrite, che, al contrario dei magneti di prima e seconda generazione, assicurava una durata della magnetizzazione molto più elevata, quasi a vita, rispetto ai precedenti magneti d'acciaio a "ferro di cavallo".

    Filtro:

    Il filtro del P3 è realizzato in vetro minerale dallo spessore piuttosto elevato, ed è in rilievo sulla cassa. Presenta alcuni graffi dovuti all'utilizzo, e negli angoli ha alcuni graffi di scheggiamento. Nella parte inferiore ha anche i segni di un coltello a lama seghettata. Il logo "Pulsar" è integro e ben leggibile.

    Modulo e funzionamento:

    Il modulo di questo P3 non è più l'originale 3013, poichè a causa dell'oscillatore rotto, non era stato possibile recuperarlo. Così, dopo un periodo di "ricovero" in Germania, il modulo è stato ricostruito con un nuovo oscillatore e un nuovo circuito stampato, convertendolo in un modulo SASM 27.

    Il SASM 27 funziona esattamente come il modulo originale, con la differenza che questo è realizzato con tecnologie e materiali moderni e all'avanguardia. Tralaltro, il SASM 27 porta con se anche dei miglioramenti e delle particolarità. Eccole:

    -Possibilità di regolare la velocità dell'orologio digitalmente, inserendo due magneti in entrambe le scanalature
    -Risparmio energetico delle batterie, assicurando così una maggiore durata dell'orologio
    -Sensibilità maggiore del sensore di luce
    -Utilizza le parti del vecchio modulo, per assicurare la massima compatibilità. Infatti il mio modulo SASM utilizza il display, il sensore di luce, i sensori Reed, il quarzo, la cornice e i trimmer del vecchio modulo. Tutti funzionanti al 100%
    -Possibilità di scegliere tramite la regolazione a magnete e "Auto Set", che permette di regolare l'orologio premendo il tasto di comando tre volte rapidamente, senza quindi utilizzare il magnete. L'Auto Set debuttò con il modello P4 Executive alcuni anni dopo il suo lancio commerciale, e sostituì di fatto la regolazione a magnete.

    L'unico piccolo "difetto" che mostra quanti sforzi ancora siano necessari per rendere il SASM un modulo migliore di quanto già non lo sia, è il leggero ritardo, di alcuni millisecondi, che a volte si manifesta premendo i tasti di comando. Inizialmente lascia un pò spaesati, ma poi ci si abitua, e questo "difetto" non lo si considera più come tale.

    Questa è un'immagine del modulo SASM-27, lo stesso montato sul mio P3 (fonte DWF):

    pulsar3050module1a



    Il funzionamento dell'orologio è identico a quello del P2 e degli altri Pulsar, basta premere il tasto di comando situato sul lato destro dell'orologio per far apparire l'ora per qualche secondo, mentre se si tiene premuto, l'ora scompare e al suo posto compaiono i secondi.

    Per mostrare il calendario, si preme invece il tasto di sinistra. Al contrario del tasto di comando, quando si preme il tasto del datario, questo resterà visibile sul display fino a quando il tasto resta premuto. Premendo il tasto sinistro, comparirà sul display il mese (a sinistra) e il giorno del mese con indicazione AM/PM (a destra).

    Per regolare l'orologio si estrae il magnete (chiamato dalla TCI "piastrina di regolazione") presente nello scomparto della fibbia, e si poggia su una delle scanalature presenti sul fondello dell'orologio, una per i minuti, e una per le ore. Per regolarlo in maniera ottimale, si regola di solito prima l'ora, e poi i minuti, ed una volta fatta la regolazione (questo punto però vale solo quando si regolano i minuti, mentre per le ore non è necessario) basta premere il tasto di comando per "avviare" il conteggio dell'ora.

    Per regolare il calendario invece, si deve tenere premuto il tasto del datario (il tasto sinistro), e inserire il magnete nella scanalatura "Min.", ed avanzerà il mese. Per regolare invece il giorno del mese e l'indicazione mattina/pomeriggio, si premono entrambi i tasti, e si tiene il magnete nella scanalatura "Min.". Noterete che il giorno del mese inizierà ad avanzare, e insieme ad esso, il puntino che indica mattina o pomeriggio, che andrà su (indicando la mattina) e poi giù (indicando il pomeriggio).

    Impressioni Generali:

    A mio avviso, il P3 non ha nulla in meno rispetto al suo illustre predecessore. Anzi, conferma quanto impegno e passione misero gli ingegneri della Time Computer, per poter realizzare qualcosa che andasse oltre ogni possibile limite che ancora era presente nel mondo dell'elettronica, non solo in quello dell'orologeria. E quello sforzo, quello di realizzare un orologio che non avesse parti in movimento, e che rappresentasse un vero e proprio salto nel futuro, fu ripagato.

    Anche se non sono stato fortunato nel mio caso, avendolo preso non funzionante, e avendolo fatto riparare successivamente, insieme al P2, il P3 Date Command è protagonista della mia rotazione quotidiana, ed ogni volta che lo indosso, così come il "Re" P2, e i miei due meccanici, è sempre una gioia. Perchè quando lo indosso, è come se faccio un tuffo nel passato, in quei primi anni '70 in cui le parole d'ordine erano "futuro, ricerca, innovazione, tecnologia coniugata a stile", una decade in cui si pensava ad un vero e proprio stile per il futuro. Futuro che con i Pulsar, era arrivato, "a portata di polso".

    Edited by lelekas69 - 22/1/2014, 23:02
     
    Top
    .
  2. Nitrostorm
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Mooolto interessante!!!
    Grazie per questa "mini" recensione!!!
    Molto bella anche l integrazione con i film (quando avevo visto mib pensavo fosse un orologio di pura fantasia, che ignoranza).
    Concordo con te sul p3 classic, meglio che sia andata così!! Ma hai fatto un ritocchino alla foto o hai un prototipo?:D
     
    Top
    .
  3. vpn
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie Nitrostorm! Come ben vedi, il P3 Date Command, così come il suo predecessore, il P2, sono stati dei veri e propri "trendsetter" per lo stile della moderna orologeria digitale. L'abilità di Jean Wuischpard nel dare a essi delle forme avveniristiche e senza tempo li ha resi dei veri e propri capolavori che nonostante la loro veneranda età, non hanno sofferto minimamente lo scorrere del tempo. ;)

    Magari avessi tra le mani il prototipo del P3 Classic! Venderei tutto il vendibile pur di averlo! :woot:
    Ma ahimè, quella foto del P3 "Classic" al mio polso è solo una ricostruzione che ho fatto con Photoshop :lol:
     
    Top
    .
  4. My name is Bond… James Bond!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Presentazione sontuosa, Enzo, da conservare e rileggere: è un piacere sapere di avere in Sezione un vero esperto di questo mondo, affascinante e misconosciuto.

    Nulla si può aggiungere a quanto hai già esaurientemente spiegato e descritto: storia, funzionamento, caratteristiche, curiosità.

    Ma posso (e, considerando che anche io possiedo sia il P3 che il P2, devo) contribuire alla discussione con alcune impressioni personali circa alcuni aspetti da te evidenziati.

    Innanzitutto credo che il P3 abbia rappresentato la "maxima summa" di innovazione e design della TC: nessun altro Pulsar, nessuno, esercita il fascino e l'esuberanza "futuristica" del P3. Il P2 è il primo (il P1 non lo consideriamo, giusto? ;) ) ed è il capostipite di un'era (ahimè troppo breve), ma, esteticamente, è ancora acerbo. Per quanto nel 1972 fosse un orologio innovativo (e lo era) è quasi tozzo nelle sue forme e tradisce la propria "primogenitura". Il P3 no: questo orologio ha un design che non solo è innovativo e "maturo", ma rimarrà insuperato. Stacca dal precedente P2 mentre il successivo P4 "Executive" (che, secondo me, rappresenta la evoluzione in linea retta del progetto - "Classic" e "Sport" mi sembrano più delle linee collaterali -), manterrà, anche se in altre dimensioni, lo stilema estetico del P3.

    Perchè, e non so se concordi in questo, il P3 è "IL" Pulsar, l'emblema, tecnologico e stilistico, di una decade di orologeria, che assurge a vera e propria icona senza tempo.

    Il mio P3 "Tiffany"
    [IMG][/IMG]

    Non è un caso che la stessa Hamilton lo abbia "omaggiato" con l'esperimento (riuscito, come ben sottolineavi anche tu, per metà) MIIB Digital: quell'orologio (che possiedo) non venne prodotto solo in ossequio alla partnership commerciale con il film "Men in Black II", ma era un commemorativo del trentennale della commercializzazione del primo orologio ad affissione digitale (1972/2002). Eppure, come ben sappiamo, il primo commercializzato era il P2, ma la "riedizione" per l'anniversario è ispirata al successivo P3. E, per come la vedo io, non a caso: le linee del P3 hanno segnato non solo la storia della Hamilton o dell'era dei quarzi, ma l'intera storia dell'orologeria, e questo Hamilton lo sa perfettamente ;)

    Il MIIB Digital di Hamilton
    [IMG][/IMG]

    Sul modulo: come già sai, il mio "Tiffany" incassa un modulo "lavorato" dagli stessi tecnici che hanno ricostruito il tuo. Ritenevo trattarsi di un SASM27, ma sospetto invece che si tratti di un 3013 riparato. Oltre all'esame visivo posteriore (che presenta esattamente tutto ilclassico aspetto del 3013, compresa la sua "targhetta" di riconoscimento), quello che mi fa propendere per l'ipotesi prospettata è proprio il tempo di reazione dell'accensione: premendo il pulsante il display si illumina immediatamente, come avviene sul mio P2 (che ha senz'altro un modulo originale) e sul P4 (che incassa un 3201 riparato). Tu confermi, come avevo già letto, che la reazione dei SASM è un pò più lenta, il che, ulteriormente, avvalora la mia idea (sulla quale, però, chiedo una tua competente opinione).

    Grazie ancora, Enzo: un 3D perfetto che, come gli altri da te proposti su questo affascinante universo, andrebbe, a mio avviso, inserito tra quelli importanti della Sezione.
     
    Top
    .
  5. giovanniv
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    molto molto bella e interessante

    Grazie
     
    Top
    .
  6. DareDevil67
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (My name is Bond… James Bond! @ 7/12/2012, 16:23) 
    Grazie ancora, Enzo: un 3D perfetto che, come gli altri da te proposti su questo affascinante universo, andrebbe, a mio avviso, inserito tra quelli importanti della Sezione.

    Assolutamente. Ormai VPN = LED Men ! ;)
     
    Top
    .
  7. vpn
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (My name is Bond… James Bond! @ 7/12/2012, 16:23)
    cut

    Grazie Attilio! Concordo con tutto quello che hai detto. Anche se il mio cuore è un pò schierato per il P2, essendo stato il mio primo Pulsar (il primo Pulsar non si dimentica mai! :shifty: ), il P3 ha senz'altro rappresentato quel grande balzo in avanti che ha reso la Time Computer una vera e propria creatrice di una prietra miliare della storia recente dell'orologeria. E non a caso, consacrò Jean Wuischpard al ruolo di Capo del Design dell'azienda di Lancaster. Per quanto riguarda il modulo SASM, non posso negare che sia un modulo dalla qualità e costruzione eccellente. Se non fosse per questo piccolo ritardo di risposta -che spero in futuro, venga risolto-, non sarebbe facile capire se il modulo è originale o ricostruito. Ma a parte questo piccolo dettaglio, sono soddisfattissimo di vederlo funzionare, anche se con un "cuore" ricostruito dal genio teutonico. ;)

    Grazie per il tuo parere sulla mini recensione, starà ai moderatori decidere se le due recensioni del P2 e del P3 meritano o meno di stare nell'elenco degli importanti. :)

    CITAZIONE (giovanniv @ 7/12/2012, 16:31)
    molto molto bella e interessante

    Grazie

    ;)
     
    Top
    .
  8. Wojar
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Vpn, guarda che così ci vizi :rolleyes:
    I tuoi post mi fanno scoprire quanto fascino hanno questi orologi.. sono un vero pezzo di storia.

    Ps che bel mattoncino l'Omega, così brutto che mi piacerebbe averlo :D
     
    Top
    .
  9. vpn
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Wojar @ 7/12/2012, 16:39) 
    Vpn, guarda che così ci vizi :rolleyes:
    I tuoi post mi fanno scoprire quanto fascino hanno questi orologi.. sono un vero pezzo di storia.

    Ps che bel mattoncino l'Omega, così brutto che mi piacerebbe averlo :D

    Appunto lo faccio, così prima o poi uno uno entrerà anche nella vostra collezione! (scherzo) :P :lol:

    CITAZIONE (DareDevil67 @ 7/12/2012, 16:36) 
    CITAZIONE (My name is Bond… James Bond! @ 7/12/2012, 16:23) 
    Grazie ancora, Enzo: un 3D perfetto che, come gli altri da te proposti su questo affascinante universo, andrebbe, a mio avviso, inserito tra quelli importanti della Sezione.

    Assolutamente. Ormai VPN = LED Men ! ;)

    Tadadadadada Tadadadada Tadadadadad Tadadada

    "LED Maaaaann!"

    "LED Maaaaann!"

    "LED Man! LED Man! LED Maaaaann!"
    "LED Man! LED Man! LED Maaaaann!"

    Non resistevo, sorry :ph34r: :ph34r:
     
    Top
    .
  10. My name is Bond… James Bond!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    cDR2o

    ....mi hai fatto venir voglia di metterlo :woot:
     
    Top
    .
  11. DareDevil67
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (vpn @ 7/12/2012, 16:52) 
    Tadadadadada Tadadadada Tadadadadad Tadadada

    "LED Maaaaann!"

    "LED Maaaaann!"

    "LED Man! LED Man! LED Maaaaann!"
    "LED Man! LED Man! LED Maaaaann!"

    Non resistevo, sorry :ph34r: :ph34r:

    Chissà, magari Batman ce l'aveva l'orologio a LED! :woot: ;)
     
    Top
    .
  12. vpn
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (My name is Bond… James Bond! @ 7/12/2012, 16:56) 
    (IMG:https://i.imgur.com/cDR2o.jpg)

    ....mi hai fatto venir voglia di metterlo :woot:

    :wub: :woot:

    CITAZIONE (DareDevil67 @ 7/12/2012, 16:57) 
    Chissà, magari Batman ce l'aveva l'orologio a LED! :woot: ;)

    Magari proprio un Sinclair Black Watch:

    Sinclair_Black_Watch

    :lol:
     
    Top
    .
  13. My name is Bond… James Bond!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (DareDevil67 @ 7/12/2012, 16:57) 
    CITAZIONE (vpn @ 7/12/2012, 16:52) 
    Tadadadadada Tadadadada Tadadadadad Tadadada

    "LED Maaaaann!"

    "LED Maaaaann!"

    "LED Man! LED Man! LED Maaaaann!"
    "LED Man! LED Man! LED Maaaaann!"

    Non resistevo, sorry :ph34r: :ph34r:

    Chissà, magari Batman ce l'aveva l'orologio a LED! :woot: ;)

    Batman non lo so, ma il "Joker" un led ce l'aveva (anche se è un P2......)

    [IMG][/IMG]

    :woot:
     
    Top
    .
  14. DareDevil67
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (My name is Bond… James Bond! @ 7/12/2012, 17:02) 
    CITAZIONE (DareDevil67 @ 7/12/2012, 16:57) 
    Chissà, magari Batman ce l'aveva l'orologio a LED! :woot: ;)

    Batman non lo so, ma il "Joker" un led ce l'aveva (anche se è un P2......)

    [IMG][/IMG]

    :woot:

    :woot: in-topic! ;)

    CITAZIONE (vpn @ 7/12/2012, 16:57) 
    Magari proprio un Sinclair Black Watch:

    (IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...Black_Watch.jpg)

    :lol:

    Adesso manca solo che fai vedere lo Spectrum..! :woot: :D
     
    Top
    .
  15. vpn
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (DareDevil67 @ 7/12/2012, 17:06) 
    Adesso manca solo che fai vedere lo Spectrum..! :woot: :D

    Da un Commodoriano storico... Hmmmm... Molto difficile! :woot:

    Aggiungo comunque che il P3 è molto bello anche con il cinturino di pelle. Non a caso il presidente Ford lo scelse proprio in questa variante, con cassa 14K Gold Filled.

    ford-pulsar-p3

    Tralaltro, il P3 del Presidente, fu un acquisto per così dire, "di ripiego". Infatti la sua intenzione era quella di acquistare il modello Calcolatrice con cassa d'oro massiccio 18K. A causa dell'elevato prezzo del modello, sua moglie "non approvò" la sua idea, e così dovette orientarsi verso un più "economico" P3. Scelta che in ogni caso fece discutere ugualmente. I Pulsar costavano poco più di un Rolex, e si diceva che in realtà il P3 di Ford era più un "regalo" fatto da un lobbista che un acquisto per sfizio... :shifty:
     
    Top
    .
77 replies since 7/12/2012, 15:05   6849 views
  Share  
.