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Primavera… (quando ancora aveva un significato climatico…): tempo (e necessità) di pulizie…
Stavo sistemando e spolverando un po’ le mie carabattole, a metà fra anticaglie e paccottiglia, quando tra i ruggiti sincopati dell’infernale ordigno che reclama sonoramente un filtro nuovo, mentre cerco di domare la sua (in)flessibile proboscide, che pare essere animata da una vitalità selvaggia peggio di un tentacolo di un kraken, mi accorgo di un “contenitore” che non vedeva la luce e che non aprivo da molto tempo…
Brutalizzo l’aggeggio, che avrebbe pure pretese di essere un elettrodomestico, ma che io considero solo un elettro-ostile, e lo riduco malamente, ma efficacemente, al silenzio, mentre la sua demoniaca turbina smorza i suoi strilli penetranti, rassegnandosi all’agonia come una zampogna sgonfia, con sollievo dei miei timpani (ma anche di quelli del quartiere vicino…)…
Con un rapido ed indulgente calcolo visivo, decido che il rapporto fra la quantità di polvere spostata e respirata, e quella che ostinatamente ancora rimane – la cosiddetta “polvere stanziale”, “residente” o “sedentaria” - è a favore della prima.
Felicemente, ritengo – quindi - di poter rimandare la bonifica ambientale: tanto, né la purezza dell’aria delle Dolomiti né quella esoticamente aromatica di Papete potranno mai trovare ospitalità dalle mie parti…
Mmmhhh… All’interno della scatola, fra gli altri, fanno mostra di sé 4 “svegliarini”… Quale polverosa coincidenza per parlarne un po’…
Lo "svegliarino" comparve - per la prima volta negli orologi da polso - ad opera della "Eterna", che lo brevettò nel 1908, per poi presentarlo nel corso dell'Esposizione Nazionale Svizzera di Berna, del 1914.
Sembra, tuttavia, che l'idea - naturalmente per gli orologi da tasca - appartenga a Jean-Jacques Rousseau, figlio dell'orologiaio ginevrino Isaac Rousseau ed amico di Henri Breguet, prozio del celebre "maestro"...
Quando si dice: "Il frutto non casca mai lontano dall'albero"...
Solo che, per arrivare ad una produzione in grande serie - a costi anche accessibili - si dovrà aspettare l'inizio degli Anni '50, con la commercializzazione di modelli prodotti dalla "Vulcain" e dalla "Revue Thommen": è del 1947 il modello "Cricket", famoso per essere stato al polso di qualche presidente statunitense: Eisenhower, Nixon, Truman, Johnson... ma anche al polso dei membri della spedizione sul K2, nel 1954, guidata da A. Desio: L. Lacedelli e A. Compagnoni.
Nello stesso periodo, non meno importanti furono il "Memovox" (Jaeger-LeCoultre) e lo svegliarino della Movado (entrambi del 1950) ed i successivi Cartier, Ebel, Baume & Mercier e Girard-Perregaux.
Questa tipologia di orologio, benché abbia una sua frequente utilità, sembra essere alquanto snobbata dai Costruttori moderni; un po' come accade per gli attuali (e pochissimi) orologi da tasca... Eppure, in alcuni casi di realizzazioni davvero raffinate, ha le caratteristiche per poter essere qualificato come un "complicato"...
Sia che si tratti di un automatico o di un manuale, solitamente, sono presenti due bariletti di carica, indipendenti, e due corone: una per la carica del movimento e l'altra per puntare la sveglia ed armarne il dispositivo sonoro.
Gli svegliarini meccanici hanno perso abbastanza repentinamente il loro mercato (ed anche gli estimatori, ad onor del vero, sono assai pochi), al tempo della rivoluzione e diffusione degli orologi al quarzo multifunzione, dal costo relativamente irrisorio e, ovviamente, da ben altre prestazioni, non solo riguardo la precisione, ma anche per la funzionalità: si possono scegliere sia le melodie sia più orari.
E' da sottolineare che solo poche fabbriche si sono cimentate nella costruzione di questi singolari e divertenti orologi: non bastava modificare un calibro esistente o aggiungergli un modulo, ma occorreva sviluppare un calibro espressamente dedicato; si metteranno in evidenza: "Angelus", "Movado", "Vulcain Watch Factory", "Venus S.A.".
Tra le Case, va citata la Adolf Schild S.A. di Grenchen, con il calibri 1930, dal quale discenderanno il 1931, il 1475 - entrambi manuali - ed il successivo 1568 "Alertic", con datario; ai giorni nostri, il movimento A. S. più usato è il “5008”, automatico, day/date, nato negli Anni '70, con 17 / 21 / 25 rubini, 28.800 alternanze/ora, oltre 48 ore di autonomia e circa 10 secondi di durata lo squillo della sveglia.
Per la cronaca:
Anni '70: a partire dalla commercializzazione dei primi orologi elettronici - in piena auge il quarzo ed in piena crisi il meccanico - tutti i macchinari per la costruzione dei calibri A. Schild, furono venduti dalla ETA - che, nel frattempo, come per la Peseux, era subentrata nella proprietà - alla "1st Moscow Watch Factory" ("Poljot", la quale, formalmente, ha cessato la produzione nel 2004), che realizzerà un numero elevatissimo di questi movimenti.
Una precisazione:
da qualche parte si legge che il calibro 2612.1 sia una "copia" dell'A. Schild...
Non è formalmente esatto. Secondo i bene informati, i Sovietici, quando accettarono di comprare i macchinari degli e dagli Svizzeri, comprarono tutto, compresi i diritti di proprietà sul calibro! E quando si legge che i macchinari (od altro) siano stati semplicemente "importati", si legge una cosa inesatta.
Quindi, i Sovietici non hanno usurpato nulla ad alcuno.
E, sempre secondo i bene informati, è altrettanto vero che l'A.S. 1475 ha trovato "conveniente" accoglienza in:
Bulova Watch Co., Benrus, Citizen, Revue Thommen, Vulcain Watch.
Questi 4 orologi che propongo, sono animati da un calibro meccanico a carica manuale "Poljot 2612.1", antishock e doppio bariletto; questo calibro – con gli adattamenti del caso - deriva dall'Adolf Schild 1475: 18 mila alternanze/ora, 18 rubini, circa 48 ore di autonomia e 12 secondi la durata dello squillo (rispetto al 2612, la durata del quale è di circa 10 secondi).
Questi “svegliarini” facevano parte di una "Limited Edition" di 999 pezzi ciascuno; l’intera serie celebrativa, comprendeva 6 modelli che omaggiavano altrettanti personaggi e tappe dell'Aviazione Russa e Sovietica; la mia collezione è incompleta, poiché me ne mancano due... Purtroppo, già all'epoca (inizio degli Anni 2000) era difficile trovare questi che mostro...
La "precisione" della sveglia, ha uno scarto di pochi minuti: puntandola all'orario stabilito, squillerà con una "imprecisione" dell'ordine dei 5-7 minuti... A meno che non si abbia un appuntamento per decidere sulle sorti del Mondo, li trovo ampiamente accettabili…
Bisogna avere un orecchio molto accondiscendente - o con scarsissime pretese Hi-fi - per poter definire “sveglia” un ronzio che ricorda quello di un minitrapano baritono o di una zanzara obesa… Ma se si appoggia lo svegliarino su una superficie solida, ci sono ottime speranze di essere svegliati…
Dati comuni a tutti i modelli:
Diametro: 45mm
Spessore: 13mm
Impermeabilità: 10Atm
Vetro: minerale, piatto
Corone: a vite, diametro 7mm
Fosfori: SuperLuminova
Deriva giornaliera: -20/+40 sec/die (dato dichiarato ma non verificato)
Autonomia: 48h (dato dichiarato e riscontrato, tranne in un modello: 47h)
Non ho aperto gli orologi, ma informazioni attendibili, assicurano che il martelletto deputato alla suoneria, colpisce un "contro fondello" alloggiato a ridosso del fondello vero e proprio di chiusura; in caso di apertura, si raccomanda una corretta ricollocazione del fondello sonoro contro il martelletto...
Sugli orologi è riportata una "Time-Line", dalla fine dell'800 all'anno 2000 (anno di produzione degli orologi), segnata in rosso scuro o verde, ad indicare gli anni vissuti dal personaggio al quale l'orologio è dedicato.
Le figure storiche ai quali sono dedicati gli orlogi:
Ivan Mykytovich Kozhedub, su velivolo La-5 (maggior numero di aerei abbattuti nella Seconda Guerra Mondiale ai comandi di un Lavochkin - 5).
Mikhail Mikhaylovich Gromov: nel 1937, stabilì il record - 10.148 Km - per volo senza scalo, attraverso il Polo Nord, da Mosca a San Jacinto (California) su Tupolev ANT-20 “Maksim Gor’kij”.
Valery Pavlovich Chkalov: nel 1937 partecipa ad un volo di 63 ore senza scalo da Mosca a Vancouver (Washington) - via Polo Nord - di 8.811, Km su Tupolev ANT-25.
Alexander Alexandrovich Kozakov, il pilota russo con il più alto numero di aerei nemici abbattuti - 20 - durante la Grande Guerra. Il biplano da caccia Sopwith Camel sarà l’ultimo velivolo che piloterà, ai comandi del quale troverà la morte.
Saluti
CHKALOV
GROMOV
KOZAKOV
KOZEDUB
Edited by Donald Duck - 6/5/2013, 16:44. -
Wojar.
User deleted
È sempre un piacere leggere i post di Sir Carmine Duck e come sempre mi inchino a cotanta bravura.
Sebbene non ami particolarmente le produzioni post sovietiche, devo dire che questi modelli sono carini e hanno il fascino della complicazione sveglia.
Sulle serie limitate non farei molto affidamento; forse il numero riportato sul fondello corrisponde alle migliaia e non alle unità (lo dico da possessore ed ex possessore di modelli che dovevano essere prodotti in 999 pezzi e che si trovano ancora in vendita dopo diversi anni )
Ps le foto, come sempre splendite. -
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Ottimo lavoro Donald
Mancavano un po' i tuoi thread, complimenti per questa ottima disamina sugli svegliarini.
Mi permetto di aggiungere il mio svegliarino Poljot
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vpn.
User deleted
Una disamina eccellente su un modello storico per la casa orologiera Sovietica. Il Signal, prodotto in varie casse nel corso degli anni, ha senz'altro un fascino tutto suo. Molto bello in configurazione militare, con i numeri arabi bianchi sul quadrante. Grazie per la scheda Carmine. . -
Jeffrey69.
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Vedi Carmine la cosa che mi piace di te e' che magari non ti fai sentire per qualche tempo o partecipi poco alla vita del forum, ma quando hai queste uscite ringrazio chissa' cosa del tuo ritorno.
Eccellente topic oltretutto con dei soggetti a dir poco interessanti, .......mi hai messo una pulce nell'orecchio.
Un saluto.
Max.. -
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Ottimo Carmine, finalmente ti leggo!
Grazie per l'eccellente disamina, splendide foto, come sempre, un thread di livello!
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Redblu65.
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Eccellente narrazione
Notevoli i cenni storici
Ottime le fotografie
Che dire...un thread che concilia letteratura,tecnica,immagine..in una parola GRANDE DUCK!!!!!!. -
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Bravo, post bello interessante con foto splendide, hai aperto un mondo a me quasi sconosciuto, grazie. . -
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Eccellente thread Donald di una tipologia di orologi che conosco poco di fatti ne ho solo un esemplare uguale a quello di Lem.
Anche se sono post sovietici i tuoi li trovo davvero belli
Il mio:
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Bel post fa sempre piacere leggerti. CITAZIONESia che si tratti di un automatico o di un manuale, solitamente, sono presenti due bariletti di carica, indipendenti, e due corone: una per la carica del movimento e l'altra per puntare la sveglia ed armarne il dispositivo sonoro.
Ma una piccola precisazione Il Vulcain Criket aveva una sola corona plurifunzione e un pulsante di attivazione disattivazione della suoneria.
L'aveva mio padre e ora ce l'ha mio fratello. -
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Aggiungo una notizia....senza troppo cognizione di causa: pare che il movimento (Poljot 2612, base Schild) negli anni 60/70 sia stato acquistato da Citizen per il suo calibro 3100 montato sui suoi Alarm Date. Se ne parla in questo post
https://orologi.forumfree.it/?t=46287560
Se poi volete andarvi a guardare il mio Alarm lo trovate a https://orologi.forumfree.it/?t=65540824
Oppure su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=MmzRxD4vOD8
PS. Nessuna parola sui Seiko Bellmatics!? Capisco, è tutta un'altra storia. -
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Quando non tratti di Orient, sei adorabile
Mi piace quello del 1889. . .. -
Jeffrey69.
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Quando non tratti di Orient, sei adorabile
Mi piace quello del 1889. . .
Ma falla finita....... .......pensa ai tuoi orologetti....... ........( ao' scherzo ). -
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belli,ma dove li prendi questi pezzo così particolari?..hai qualche talent scout segreto...? . -
Kurzschluss.
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Sir...
Ho letto la presentazione un paio di volte senza visionare le foto,le ho tenute volutamente per ultime non per demerito,ma ho cercato di immaginarle leggendo.
Ricerca affascinante,dai contenuti tecnici che fanno immaginare chissa' quali storie ed avventure di "oltre cortina".
Gli orologi sono uno spettacolo!
Le 2 corone le reputo personalmente ,di una presenza fondamentale....
Preferisco gli indici rossi ( e la stella),ma il biplano del kosakov e' una cosa spettacolare!
Foto ai limiti dello scibile umano! ... complimenti!
...la zanzara obesa e' irrilevante!
Grazie per aver condiviso un lavoro di questo livello,segno di passione incondizionata!.