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.Dopo gli "svegliarini"... gli aeroplanini... 
Complici le temperature ancora "frizzanti" e la pioggia a gò-gò, e prima che il caldo alle porte scompensi pressione ed arterie fino a ridurmi ad uno stato fra l'amebico ed il cachettico, ho continuato le pulizie nel mio "impolverato" settore post-sovietico, che, a differenza della litigiosa geopolitica degli "umani", convive perfettamente ed amabilmente sia con i contigui "blocchi" nipponico, americano, svizzero, italiano, sia - soprattutto, con peli, pelle e sudore del mio polso...
Pur avendone sentito parlare, il mio primo impatto "de visu" con l'orologeria sovietica, fu durante un mio soggiorno a Genova...
Era un pomeriggio di un sabato d'inizio estate, gradevolmente fresco... Dopo essermi trattenuto a Piazza della Vittoria ed aver ammirato le tre bellissime caravelle floreali da una parte ed il Monumento ai Caduti nel mezzo, mi incammino lungo Via XX Settembre...
Senza una meta - che bello non averne, quando si decide per una passeggiata - prendo, senza troppa convinzione, una stradina laterale, dove, in un'atmosfera stranamente ovattata e passanti forse un po' troppo silenziosi e composti, c'era un discreto numero di venditori di vario genere...
Sarebbe stato impossibile presagirne la presenza dalla Via principale: bisognava incamminarsi all'interno...
Chissà... Forse una "vocina", forse quei richiami "preternaturali", "sotterranei", "striscianti", che non ci si sa spiegare...
Osservo, bonariamente e con divertita aria di sufficienza, un po' tutto, quando, fra i tanti e curiosi oggetti (ricordo, fra gli altri, degli "ordigni" in bakelite; poi, mi fu spiegato che erano dei termostati...
), la mia attenzione viene attirata da uno stranissimo orologio, esteticamente "marziale" o con velleità murali "impiegatizie", mostrato all'interno di una scatola rivestita di uno scenografico panno rosso... 
Assassino fu quel panno rosso...!
Mi avvicino e chiedo cosa fosse quella specie di budino grigio la cui parte superiore (l'orologio era messo in orizzontale) si poteva anche aprire, a mo' di boccaporto...
Il venditore - con aria tanto melodrammatica quanto compiaciuta - mi dice che proviene da un sottomarino (ah, ecco a cosa si riferiva il "disegnino" sul quadrante e l'incomprensibile scritta con simboli "alieni"! ), che è stato revisionato, e che è in vendita al prezzo di Lire XXXmila... 
Le Lire che chiese mi sembrarono un'enormità... Un'enormità in senso assoluto...
Anche se, all'epoca, ne capivo tanto quanto uno scolaretto ne può capire dell'alternarsi delle Stagioni su Plutone (e non che abbia migliorato di molto, ora...), ringraziai e me ne andai, ma lasciandolo veramente a malincuore...
Tuttavia, la Ruota del Destino aveva cominciato a girare ed a scoccare i suoi dardi su di me e nella mia già vacillante temperanza...
Le Vicende della Vita mi portarono poi, qualche tempo dopo, a Lucca, in una piazza nei pressi di Via Fillungo, dove fra un telefono da campo "Siemens" (ricordo bene??? Mah...) della II Guerra Mondiale con istruzioni in tedesco e mobilia "fin de siécle" perfettamente restaurata, c'era un pugno di orologi ex URSS da polso con - supremo abominio! - delle fettucce...!!!
Forse l'atmosfera poco invitante, forse gli improbabili accostamenti fra "Vincitori E Vinti", forse qualche empatica suggestione di "macabro", mi allontanarono ancora una volta dal "Paese dagli (ex) 11 fusi orari"...
Ma il Futuro mi avrebbe ripresentato - mooooolti anni dopo - altre occasioni, e pure con gli "interessi"...
Infatti, nel mio geografico errabondare, un po' per svago, un po' per impegni, vennero tanto i Caruggi quanto i Quartieri Spagnoli...
E vennero orologi da polso, da muro, da aereo, da tasca, da cronometria...
Il Tempo e le Città, mi hanno dato modo di avere non tanto orologi, in senso stretto, quanto dei nostalgici "souvenirs" che mi ricordano di esse, di me a quel Tempo, di chi me l'ha venduti, delle loro rocambolesche storie, delle loro incongruenti occupazioni che stridevano con gli studi fatti, di chi c'era e di chi non c'è più...
Oggi, la Rete, mette a disposizione una vetrina mondiale, con scelte a dir poco imbarazzanti ma...
Ma gli acquisti on-line non hanno lo stesso "sapore" di quelli fatti guardando negli occhi chi vende, cercando di interpretare il suo primitivo italiano (o inglese), magari assaporando anche la sottile fragranza del profumo che ha messo poco prima...
Eh... Già, perché non c'erano solo venditori, ma anche venditrici, che, però, erano le più "difficili"...
Ne ho incontrate e conosciute nei posti più improbabili e meno raccomandabili, ma - deliziosa nota costante - nessuna di loro ha mai rinunciato alla propria femminilità...
Ammaliatrici, indiscutibilmente e per natura, ma anche molto poco "malleabili": poco romantiche, alquanto "inquadrate" e molto ragioniere...
Non ho particolare simpatia per la tipologia "pilot/aviator/b-uhr", ad onor del vero, proprio per il suo essere "scarna", ma la suggestione di alcune scritte sul quadrante, dei richiami ai modelli di velivoli che omaggiano, delle fantastiche incisioni sui fondelli, della seducente pubblicità dei cataloghi, hanno sopravanzato i miei gusti...
Gli orologi che propongo sono mossi, alcuni, dall'ottimo movimento Molnija 3603, altri dall'SU 3105 e solo uno - spudoratamente ispirato al Fortis "Pilot" - si potrebbe qualificare come un algido "russo" dal cuore di cioccolata, dal momento che può vantare l'eccellente Eta 2824-2... Come dire: quando la neve russa incontra quella svizzera...
Per tutti gli orologi della rassegna:
► Corona a vite, vetro minerale, fondello a vite.
► Solo i due Aviator "Sturmovik IL-2" hanno il calibro incassato senza fermamovimento;
► il modello "17 rubini" con lancetta dei secondi centrale azzurra, è mosso dal calibro Poljot 2614;
► i modelli "17 rubini" con secondi al "9", incassano il calibro SU 3105, di derivazione Poljot 3133 (e non Molnija, come spesso si confonde), frequenza più elevata, più piccolo, maggiore autonomia (circa 60 ore!) e più moderno (brida slittante di fine corsa) rispetto al Molnija 3603 (18.000 alternanze/ora e circa 41 ore di autonomia);
► il Poljot Day/Date incassa il singolare calibro 26669;
► il Poljot automatico incassa Eta 2824;
► i modelli "18 rubini" con secondi al "9", sono equipaggiati con il Molnija 3603;
► le dimensioni vanno dai 39mm per il pilot Day/Date ai 47mm degli "Aeronavigator".
Ad eccezione del Poljot automatico, per i restanti modelli, la Casa dichiara una vita stimata di circa 20 anni; ma è un dato alquanto "vago": azzardo che potrebbe riferirsi ad un uso quotidiano, senza prevedere alcuna manutenzione/revisione, se non in occasione dello scadere del 20ennio (?), dal momento che gli orologi, normalmente, passano da nonno a nipote, cosa che non si "concilia" con i 20 anni...
Una considerazione, che ho condiviso anche con un caro amico, che, di orologi, ne ha visti (e non solo!) moooooolti più di me:
fra tutti, il calibro Molnija è "impressionante"!
Grosso, spesso, pesante: infatti, deriva da una progettazione che lo prevedeva per i modelli "tasca"! Se ben regolato, ha degli scarti davvero ridotti.
Il bilanciere ha una grandezza spropositata...
Anche se non si è orologiai, ci vuol poco a vedere e capire che è un movimento, benché bonariamente definito "grossolano", costruito senza risparmiare! Naturalmente, ha anche i suoi limiti: quello più fastidioso è la mancanza della brida di fine corsa; attenti a dargli corda!
Ma, complessivamente, sembra costruito per sfidare almeno un paio di generazioni...
Saluti... al volo...!
Edited by Donald Duck - 11/6/2013, 21:26
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Splendido Carmine, sono senza parole!!
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Kurzschluss .
User deleted
Carmine...
1) durante la lettura del post "romanzato",a momenti non mi interessava piu' nulla di orologi...
2) La tua flotta e' davvero bella! Personalmente preferisco le corone "normali" poiche' sul mio polso
quelle a tronco di cono non convivono bene con le dimensioni generose di quelle casse.
Ho avuto due chrono Poljot che non potevo indossare proprio per quel motivo
Molnija..... chetelodicoafare.... io indosserei quell'orologio alla rovescia,tanto mi piace vedere quel movimento! ...solido , compatto ed a misura con la cassa.
Preferisco quadranti neri o blu su questa tipologia di orologi,ma devo ammettere che anche il bianco e' particolare...
Intriganti anche i fondelli,molto affollati,col disegno dell'aereo,scritte in cirillico...anche uno che avevo era identico.
Solo per un motivo puramente "storico-geografico",l'unico che mi farebbe titubare e' l'automatico con Eta2824,ma che esteticamente pero' ,mi piace.. quindi :chissenefrega e' bello lo stesso!
Degna di nota anche la deployante su cinturino.
3) Le Foto.... ogni volta che vedo un tuo post,mi torna in mente l'aggettivo (che un tempo non ricordo chi lo uso' e me ne scuso ),che sono al limite della pornografia orologifera ...notevoli!!
La foto in "formazione notturna" e' davvero suggestiva!!!!
A questo punto ,penso che si sia capito che non posso fare altro che i miei piu' sinceri complimenti......
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Wojar .
User deleted
Grazie Sir Carmine!
Uno dei tuoi "soliti" racconti infarciti di orologi che tanto fanno bene al forum
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zevio .
User deleted
Aggiunto anche questo topic aereo di Sir Donald ai più importanti.
Il Molnija, qualsiasi sia l'orolgio ad incassarlo, ha sempre il suo fascino.. -
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...eeehh la miseria!!!
Complimenti stupendo post,grazie!
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Rispetto ad i tuoi lavori, sei davvero troppo gentile...
1) durante la lettura del post "romanzato",a momenti non mi interessava piu' nulla di orologi...
2) La tua flotta e' davvero bella!
La foto in "formazione notturna" e' davvero suggestiva!!!!
Grazie, Herr Kurzschluss...
La scelta delle tue parole mi piace... Romanzo... Flotta... Formazione notturna...
Sono io che faccio i complimenti a te...
Grazie per aver gradito ed essere intervenuto...Grazie Sir Carmine!
Uno dei tuoi "soliti" racconti infarciti di orologi che tanto fanno bene al forum
Grazie a te, Paolo...
Sì, mi piace l'accostamento racconto/orologio...
Inseguire e parlare sempre di numeri e caratteristiche, può risultare insopportabilmente tedioso, cosa che spero/cerco di evitare...
Grazie per il tuo apprezzamento...Aggiunto anche questo topic aereo di Sir Donald ai più importanti.
Il Molnija, qualsiasi sia l'orolgio ad incassarlo, ha sempre il suo fascino.
Ancora grazie...
Grazie a te, breitling, sei molto gentile...
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Spettacolare come sempre Carmine
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Sono monotono se ti faccio i complimenti??? naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Complimenti!!!. -
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Bel lavoro, bravo come sempre, complimenti. . -
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Non so se prevalga l'abilità del narrare, quella del fotografare o quella dell'"orologiare":
poco importa, sono tre modi di raccontare storie, e tu lo sai fare molto bene.
Grazie.. -
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Marco, sei sempre molto gentile...
Grazie a te...Sono monotono se ti faccio i complimenti??? naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Complimenti!!!
Grazie...
Grazie a te...Non so se prevalga l'abilità del narrare, quella del fotografare o quella dell'"orologiare":
poco importa, sono tre modi di raccontare storie, e tu lo sai fare molto bene.
Grazie.
Grazie per avermi dedicato il tuo tempo e per aver gradito...
Non so perché, ma associo il tuo nick a quello di Trevor Pinnock...
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Non sapevo chi fosse, sino a pochi istanti fa.
Il mio nick è una strana storia, sono pianista, il clavicembalo è un mio pallino, un desiderio,
un amore abbastanza recente e costoso come un Rolex, che continuo a posticipare e non ho fretta,
prima o poi lo possiederò; nel frattempo mi crogiolo nel sognarmelo.
Non che sia irrealizzabile, nell'immediato; semplicemente ho deciso che lo esaudirò tra diversi anni.. -
.sono pianista, il clavicembalo è un mio pallino, un desiderio,
prima o poi lo possiederò
Complimenti!
Ti auguro di poter realizzare quanto prima il tuo desiderio...
Se ne hai l'occasione, nel frattempo, ascolta la raccolta "The Harmonious Blacksmith" (etichetta "Archiv", Trevor Pinnock, clavicembalo solo; il CD è fuori produzione ma non dovrebbe essere difficile trovare una riedizione): registrazione mozzafiato e brani assolutamente deliziosi...
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- 11/11/2009
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Prosa eccelsa - come sempre - per un racconto fascinoso - come sempre - costellato da foto superbe, come sempre.
Bravo Carmine
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Poljot in stile Aviator: lancette acrobatiche e ricordi... |
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