Timex Electric M67: una storia con un risvolto tragico.

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    Era da tempo che mi ero messo alla ricerca di un orologio elettromeccanico particolare. Nella mia lunga lista dei desideri, i pezzi da aggiungere in questo settore sono parecchi, tipo il Seiko Elnix e l'EL-370, il Citizen Electric, l'Helbros Electric con il raro PUW 1000, l'Hamilton Electric, oppure la sua versione più "accessibile" a marchio Vantage, senza dimenticare il LIP R148 e il Timex Electric M67, ma la ricerca di questi modelli comporta molto tempo, molto budget, ma soprattutto molta pazienza.

    Durante la ricerca però, sono riuscito finalmente a mettere le mani su uno dei modelli di questa lista, un modello senz'altro molto particolare nel panorama dell'orologeria elettromeccanica: il Timex Electric M67.


    SuperStock_1895-4058


    Un Timex Electric M67 del 1962. Fonte: SuperStock



    Conosciuto anche come Timex Electric "Back-set", per via della posizione della corona sul fondello (come il Bulova Accutron 214, l'Elgin 725, lo Junghans Astro-Quartz e il meccanico Voumard 2000), esso è stato il primo orologio elettromeccanico prodotto dalla casa Americana, e quello che ha inaugurato la serie "Electric" che tanta fortuna ha portato alla Timex, rendendola leader nel settore degli orologi elettromeccanici di fascia medio-bassa.

    Comunque, è importante dire che questo modello, l'M67, al contrario dei suoi successori, come quelli che montavano il movimento M40 e quelli derivati da esso, non era affatto un modello di fascia medio-bassa, anzi.

    La storia di quest'orologio inizia alla fine degli anni '50, quando il mercato degli orologi elettromeccanici si stava espandendo, dato che era un mercato pieno di potenzialità e di possibili profitti per le case orologiere, e la leader indiscussa del settore era la Hamilton, che aveva portato sul mercato, nel 1957, il primo orologio elettromeccanico dotato di una buona affidabilità e robustezza (il calibro 500), che permise alla casa Americana di assicurarsi un'importante fetta di mercato, cosa che non riuscì a fare la sua rivale, la Elgin, che in realtà era stata colei che aveva realizzato il primo orologio da polso elettromeccanico della storia, il 725, ma che non era riuscito ad imporsi sul mercato a causa della scarsa affidabilità del suo movimento e a causa dei problemi finanziari della casa, che impedirono di realizzare una campagna pubblicitaria adeguata e di poter effettuare miglioramenti sul movimento.

    Il debutto degli Hamilton Electric causò -per restare nel gergo elettrico- una vera e propria scossa nel mondo dell'orologeria, dato che essi furono i primi orologi che non richiedevano di essere caricati per funzionare, e che soprattutto avrebbero continuato a funzionare con regolarità anche quando non sarebbero stati indossati, due fattori che furono ritenuti rivoluzionari per l'epoca: gli unici orologi elettrici che la gente conosceva erano quelli da tavolo, da muro o da camino, e nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe stato possibile realizzare un orologio elettrico da polso!

    La Hamilton così, conquistò un'importante fetta di mercato, diventando la leader del settore. Nonostante i numerosi problemi del calibro 500 (che furono risolti con l'avvento del suo successore, il 505), gli Hamilton Electric erano gli orologi elettromeccanici più venduti negli USA e nel mondo. Vi era anche un'importante concorrenza proveniente dall'Europa, basti pensare per esempio alla LIP, con il suo R100 prima e R148 poi, oppure alla Porta, con il suo calibro PUW1000, alla Svizzera con il Landeron 4750, e molti altri.

    Il solo problema però, era il fatto che gli orologi elettromeccanici non erano per nulla economici, solo pochi fortunati potevano riuscire ad acquistarli, a causa del loro prezzo elevato, dovuto non solo alla tecnologia di cui essi erano dotati, ma anche a causa del fattore novità. Insomma, non esisteva ancora una fascia media nel mercato degli orologi elettromeccanici, ma solo una medio-alta.

    Ma le cose non sarebbero rimaste così a lungo.

    Già quando debuttò sul mercato l'Elgin Electronic 725, nel 1952, la U.S. Time Corporation, la società che in seguito sarebbe stata conosciuta con il nome di Timex Corporation, stava meditando sulla scelta di entrare o meno nel mercato degli elettromeccanici, forte qual'era nella fascia medio-bassa dell'orologeria meccanica tradizionale. La scelta della dirigenza però non era chiara, essi tentennarono per parecchi anni sull'idea di produrre o meno un Timex elettromeccanico. La decisione finale arrivò nel 1957, quando la dirigenza della casa Americana venne a sapere che la Tedesca-Occidentale Laco (Lacher-Durowe) aveva appena iniziato la commercializzazione di un proprio calibro elettromeccanico, il Durowe 861, sotto il nome di Laco Electromat. Così, un anno dopo, la U.S. Time acquistò la Laco, compreso il suo stabilimento di Pforzeim, Germania Ovest, ed i brevetti del calibro 861 (nel 1965 poi, a causa di problemi con la dirigenza Tedesca-Occidentale, il marchio Laco fu venduto alla ESA, e la U.S. Time costruì uno stabilimento a Besancon, Francia).


    jpg


    Un Laco Electromat, primo orologio elettromeccanico della Laco-Durowe, e quello che gettò le basi per il primo Timex elettromeccanico. Fonte: Network54



    Il Laco Electromat non ebbe molto successo sul mercato, a causa del suo movimento molto delicato. Così, la U.S. Time stanziò ingenti finanziamenti alla Laco per migliorare il calibro 861, che con alcune piccole modifiche per renderlo più robusto ed affidabile, debuttò sul mercato col nome di "Laco Electric", risolvendo i problemi di affidabilità presenti sulla precedente generazione.
    Con il miglioramento del calibro 861, anche le vendite migliorarono, e ormai per la U.S. Time, i tempi erano maturi per far debuttare sul mercato il primo Timex elettromeccanico della storia.

    Così, gli ingegneri Americani, procedettero ad una piccola semplificazione del movimento (principalmente legata solo a poche componenti, dato che almeno il 90% del movimento restò inalterato), nel 1962 debuttò sul mercato il primo orologio elettromeccanico realizzato dalla U.S. Time Corporation: il Timex Electric.


    Timex_Ad_zps02dded97


    Pubblicità del Timex Electric M67 del 1962. La comunicazione fu concentrata sul fatto che l'orologio non aveva mai bisogno di essere caricato,
    e anche sul fatto che la corona non si trovava sul lato della cassa,
    bensì sul fondello, dando quasi l'impressione che l'orologio fosse senza la corona. Fonte: Google



    Esteticamente non differiva molto dalla sua controparte a marchio Laco, ma il Timex Electric fu pubblicizzato come il primo orologio elettromeccanico venduto ad un prezzo che poteva rivolgersi ad una fetta di mercato più ampia della concorrenza, solo $39,95, prezzo che all'epoca non era basso, ma comunque lo rendeva più accessibile rispetto ai più costosi Hamilton Electric e concorrenti della stessa fascia di mercato.

    L'orologio inaugurò la fortunata serie "Electric" della Timex, e la prima generazione, che debuttò nel 1962, montava proprio il movimento M67, derivato dal Durowe 861, e fu prodotto dal 1962 al 1965. L'M67 aveva 11 rubini, la bobina mobile (come sugli Hamilton Electric) ed un sistema anti-shock simile all'Incabloc sul bilanciere. Ciò rese l'M67 il movimento più raffinato e dalla qualità più elevata realizzato dalla casa Americana, totalmente agli antipodi rispetto ai rudimentali movimenti meccanici pin-lever automatici e a carica manuale fino ad allora prodotti dalla U.S. Time, rendendo l'M67 il modello top di gamma della casa.

    Ed ecco l'Electric che ieri mi sono aggiudicato all'asta, proveniente dalla Francia:

    Timex_Ebay_1_zpsd86866b3 Timex_Ebay_2_zpsb515071d



    L'orologio è in ottime condizioni, e si è conservato piuttosto bene nel tempo. Secondo quanto mi ha detto la venditrice, il movimento è stato revisionato e la sua precisione, per essere un elettromeccanico, è molto buona. Una particolarità del calibro M67 sta nel fatto che fu il primo movimento elettromeccanico ad adottare la complicazione dei secondi morti (ossia la sfera dei secondi compie uno scatto al secondo, come sui moderni orologi al quarzo), scelta fatta per risparmiare l'energia della batteria. All'epoca pochi erano gli orologi dotati di secondi morti, tra cui alcuni cronometri marini e il famoso Rolex Tru-Beat, ritenuto un grande flop della casa Svizzera, e quindi piuttosto ricercato ai giorni nostri.

    La cassa è monoblocco, ed è di ottone cromato, mentre il fondello, così come la corona e il pozzetto delle batterie, è d'acciaio. Il fondello è saldato alla cassa, quindi per revisionare l'orologio, bisogna estrarre il movimento rimuovendo il vetro, che è acrilico. Il quadrante è lavorato con un particolare effetto, facendolo sembrare quasi di lino, e gli indici sono applicati. Le sfere e gli indici alla loro estremità sono luminescenti. Questo modello, insieme alla sua versione con la cassa placcata oro, fu prodotto per un solo anno, il 1962, per poi essere sostituito da altre varianti.

    Il Timex Electric M67 però, diventò anche famoso per una vicenda molto triste, che segnò profondamente la popolazione Americana, impegnata nei primi anni '60 nella corsa allo spazio contro l'Unione Sovietica. Un Timex Electric M67 come quello che ho acquistato, era l'orologio indossato dall'astronauta Americano Roger Chaffee, che insieme ai suoi compagni Virgil "Gus" Grissom ed Edward "Ed" White, morirono nell'incendio del Modulo di Comando CSM alla Rampa di Lancio 34 della stazione di Cape Kennedy, il 27 di Gennaio del 1967, durante la missione AS-204, ribattezzata in seguito "Apollo-1".

    750px-Apollo1-Crew_01


    L'equipaggio della missione AS-204 (Apollo-1), da sinistra a destra: Gus Grissom, Ed White e Roger Chaffee. Fonte: Wikipedia



    Ma cosa successe esattamente?

    La missione, inizialmente denominata AS-204, prevedeva che il modulo CSM avrebbe dovuto orbitare intorno alla Terra, ed effettuare una serie di test per verificare le operazioni di lancio, le telemetrie e le manovre necessarie per poter successivamente portare l'uomo per la prima volta sulla Luna.

    La capsula del CSM fu pressurrizata con ossigeno puro, così come fu fatto in precedenza durante le missioni Mercury e Gemini, rendendo il modulo molto pericoloso, dato che una minima scintilla avrebbe potuto provocare un incendio al suo interno.
    Pericolo che purtroppo si sottovalutò, perchè a causa probabilmente dello sfregamento di un filo di rame nella parte interna del portellone, che aveva perso il suo isolamento a causa della ripetuta apertura, aveva fatto contatto vicino ad una tubazione che stava espellendo vapori facilmente infiammabili, facendo scatenare un principio di incendio che si rivelò fatale.

    L'incidente avvene in maniera rapidissima. Chaffee, Grissom e White stavano completando il check-list per prepararsi al lancio, quando all'improvvisò Chaffee sentì una puzza di bruciato provenire all'interno dell'abitacolo.

    -Hey...-

    Non ebbe nemmeno il tempo di completare la sua frase, che le fiamme divamparono violentemente.

    -Fire, I smell fire!- (Il fuoco, sento l'odore del fuoco!)

    -We've got a fire in the cockpit!- (C'è un incendio nella cabina!)

    -We've got a bad fire—let's get out. WE'RE BURNING UP!- (C'è un grosso incendio-- usciamo. STIAMO BRUCIANDO!)

    Si susseguirono poi parole confuse, per poi sentire un grido (probabilmente di Chaffee, essendo l'unico che aveva il microfono aperto) e dopo 17 secondi, le trasmissioni si interruppero. I tre astronauti, erano morti.

    800px-Apollo_1_fire


    I resti del Modulo CSM dopo l'incendio. Fonte: Wikipedia



    Nulla si potè fare per salvare i tre astronauti. Il portellone del Modulo, non si potè aprire a causa della pressurrizzazione della cabina, e in ogni caso, ci sarebbero voluti 90 secondi per aprirlo, cosa che non sarebbe stata possibile dato che la loro morte sopraggiunse in non più di 20 secondi.

    Dopo l'incidente, molti furono i cambiamenti effettuati nella progettazione dei moduli. Fu ridotta la quantità di ossigeno puro all'interno della cabina, i cavi elettrici furono rinforzati con ulteriori strati isolanti, e le parti realizzati con materiali infiammabili furono sostituiti da materiali ignifughi, ed il portellone fu riprogettato, per rendere la sua apertura più veloce e far sì che si potesse aprire anche dall'esterno.

    La missione, per volere delle vedove degli astronauti, fu rinominata in Apollo-1, nome che avrebbe dovuto adottare se essa avesse raggiunto gli obiettivi prefissati.

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    Il Timex Electric M67 di Roger Chaffee, inizialmente venduto all'asta, per poi essere donato al Museo della stazione di Cape Kennedy. Fonte: FlickR



    Dopo l'incidente, alla Rampa di Lancio 34 della stazione di Cape Kennedy, furono apposte due targhe in memoria dei tre Astronauti:

    « LAUNCH COMPLEX 34
    Friday, 27 January 1967
    1831 Hours

    Dedicated to the living memory of the crew of the Apollo 1:

    U.S.A.F. Lt. Colonel Virgil I. Grissom
    U.S.A.F. Lt. Colonel Edward H. White, II
    U.S.N. Lt. Commander Roger B. Chaffee

    They gave their lives in service to their country in the ongoing exploration of humankind's final frontier. Remember them not for how they died but for those ideals for which they lived. »


    « COMPLESSO DI LANCIO 34
    Venerdì, 27 gennaio 1967
    Ore 18:31

    Dedicato alla memoria dell'equipaggio dell'Apollo 1:

    U.S.A.F. Lt. Colonel Virgil I. Grissom
    U.S.A.F. Lt. Colonel Edward H. White, II
    U.S.N. Lt. Commander Roger B. Chaffee

    Diedero la loro vita al servizio del loro paese per la continua esplorazione della frontiera finale dell'umanità. Non siano ricordati per la loro morte, ma per gli ideali per cui hanno vissuto. »

    Mentre la seconda targa riportava:

    « IN MEMORY OF THOSE WHO MADE THE ULTIMATE SACRIFICE SO OTHERS COULD REACH FOR THE STARS

    AD ASTRA PER ASPERA
    (A ROUGH ROAD LEADS TO THE STARS)

    GOD SPEED TO THE CREW OF APOLLO 1 »


    « IN MEMORIA DI COLORO CHE HANNO RESO L'ULTIMO SACRIFICIO PERCHÉ ALTRI POTESSERO RAGGIUNGERE LE STELLE

    ATTRAVERSO LE ASPERITÀ ALLE STELLE
    (UNA STRADA DIFFICILE CONDUCE ALLE STELLE)

    BUON VIAGGIO ALL'EQUIPAGGIO DELL'APOLLO 1 »

    Grissom, White e Chaffee, riposate in pace.



    *Come sempre, le impressioni sull'orologio e ulteriore materiale fotografico verranno postate all'arrivo. Grazie per l'attenzione.

    Edited by vpn - 26/6/2014, 16:03
     
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  2. Gabbianom
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    I miei più sinceri complimenti, Ragazzo. E' stato un piacere lasciare per un momento o più un saggio di Foucault e dedicarmi alla lettura della tua recensione; con tanto di storia tragica .......
     
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  3. vpn
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    CITAZIONE (Gabbianom @ 18/7/2013, 12:55) 
    I miei più sinceri complimenti, Ragazzo. E' stato un piacere lasciare per un momento o più un saggio di Foucault e dedicarmi alla lettura della tua recensione; con tanto di storia tragica .......

    Grazie Nico. ;)
     
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    Bell'orologio, complimenti per la recensione... ne ero a conoscenza poiché in occasione dell'acquisto del mio ex Moon 25th Anniversary avevo approfondito maniacalmente tutta la saga delle missioni Apollo..
     
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  5. vpn
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    CITAZIONE (steprem @ 18/7/2013, 13:08) 
    Bell'orologio, complimenti per la recensione... ne ero a conoscenza poiché in occasione dell'acquisto del mio ex Moon 25th Anniversary avevo approfondito maniacalmente tutta la saga delle missioni Apollo..

    Grazie Stefano! :)
    E' stata proprio la tragedia dell'Apollo-1 una delle tante motivazioni che mi ha spinto a ricercare l'M67, tant'è che un giorno vorrei riuscire a trovare un bracciale ad espansione simile a quello usato da Chaffee, come tributo a quella missione mai effettuata.
     
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    Coloro che cadono in servizio meritano tutti gli onori.

    Orologio interessante, soprattutto per il particolare posizionamento della corona.
    Molto bello anche il Laco Electromat.
    Poi ci dirai se il Timex si indossa confortevolmente.......

    CITAZIONE (vpn @ 18/7/2013, 13:10) 
    CITAZIONE (steprem @ 18/7/2013, 13:08) 
    Bell'orologio, complimenti per la recensione... ne ero a conoscenza poiché in occasione dell'acquisto del mio ex Moon 25th Anniversary avevo approfondito maniacalmente tutta la saga delle missioni Apollo..

    Grazie Stefano! :)
    E' stata proprio la tragedia dell'Apollo-1 una delle tante motivazioni che mi ha spinto a ricercare l'M67, tant'è che un giorno vorrei riuscire a trovare un bracciale ad espansione simile a quello usato da Chaffee, come tributo a quella missione mai effettuata.

    ne ho uno quasi uguale...... si trovano molto facilmente.
    Tra l'altro Seiko li produce ancora per i suoi Rail-Road Approved.
     
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  7. vpn
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    CITAZIONE (6309 7040 @ 18/7/2013, 13:14) 
    Coloro che cadono in servizio meritano tutti gli onori.

    Orologio interessante, soprattutto per il particolare posizionamento della corona.
    Molto bello anche il Laco Electromat.
    Poi ci dirai se il Timex si indossa confortevolmente.......

    Grazie Manuel. :)

    A quanto detto dalla venditrice, la corona in posizione neutrale ha poco spessore rispetto al fondello, mentre il pozzetto per la batteria è a filo, dato che è decentrato in prossimità dell'ansa. Una volta che arriverà verificherò quanto questo posizionamento sia ergonomico.

    CITAZIONE (6309 7040 @ 18/7/2013, 13:14) 
    ne ho uno quasi uguale...... si trovano molto facilmente.
    Tra l'altro Seiko li produce ancora per i suoi Rail-Road Approved.

    Bracciale ad espansione in stile vintage aggiunto nella lista dei futuri acquisti! ;)
    Come soluzione "temporanea" provvederò a sostituire il cinturino attuale con uno in pelle dalla larghezza più consona e dallo stile più vintage (sperando che l'ansa sia da 18).
     
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  8. stowa69
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    Complimenti per l'orologio :wub: , e grazie per averci raccontato la sua interessante storia :)
     
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    CITAZIONE (stowa69 @ 18/7/2013, 13:29) 
    Complimenti per l'orologio :wub: , e grazie per averci raccontato la sua interessante storia :)

    Grazie a te per aver letto la presentazione. :)
     
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    Interessante. C'é sempre qualcosa da imparare.
    Grazie.
     
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    Splendida presentazione. Orologio di grandissimo fascino. Complimenti!
    La vicenda dell'Apollo 1 rappresenta ancora uno degli episodi più tristi della storia dell'astronautica, un tragico tassello del lungo percorso che portò alla conquista della Luna due anni e mezzo dopo.cry
    Esiste l'audio di quei drammatici momenti (sconsigliato ai soggetti facilmente impressionabili).
     
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  12. vpn
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    CITAZIONE (colwyin @ 18/7/2013, 13:50)
    Interessante. C'é sempre qualcosa da imparare.
    Grazie.

    Grazie Colwyin. ^_^

    CITAZIONE (simone.tablo @ 18/7/2013, 13:53)
    Splendida presentazione. Orologio di grandissimo fascino. Complimenti!
    La vicenda dell'Apollo 1 rappresenta ancora uno degli episodi più tristi della storia dell'astronautica, un tragico tassello del lungo percorso che portò alla conquista della Luna due anni e mezzo dopo.cry
    Esiste l'audio di quei drammatici momenti (sconsigliato ai soggetti facilmente impressionabili).

    Grazie Simo! Prima di scrivere la presentazione ho ascoltato la registrazione su Youtube, e per un attimo ho provato ad immaginare come si sono sentiti i tre Astronauti, che non avevano praticamente nessuna speranza di sopravvivere. Un fatto tremendo.
     
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  13. Schirra
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    Storia sempre affascinante, che se non erro aveva già raccontato Daredevil.

    Aggiungerei anche la foto dello Speedmaster di Ed White, il primo orologio ad essere uscito nello spazio all'esterno della tuta spaziale (sempre fino a che non scopriremo esattamente la referenza dell'altro orologio che aveva al polso, anche se è piuttosto probabile fosse un Rolex GMT 1675).

    Lo Speedmaster 105.003-65 fu trovato perfettamente funzionante e custodito dal figlio per lungo tempo, nel 1999 è stato venduto all'asta.

    Fortunato chi lo avrà in cassaforte.

    Spring_1999_Space%20Auction_Cover

    Spring_1999_Space%20Auction_Listing

    EdWhiteSpeedmaster

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  14. Wojar
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    Farti i complimenti è ormai ridondante.. ma te li meriti tutti!
    Le tue presentazioni sono sempre più interessanti e complete, sei veramente bravo.
    Inoltre parli di orologi che raramente sono al centro dell'attenzione, sebbene abbiano tanti contenuti tecnici e storici.

    Grazie per i tuoi lavori ;)
     
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    Bella presentazione, come altre alle quali ormai ci hai abituato, e bello l'orologio, di una tipologia che sto cominciando ad apprezzare...
    io sto faticando per rimettere in ordine il mio M85 e un M40 appena arrivato...
     
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121 replies since 18/7/2013, 11:45   7011 views
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