Scarpe: pellami, costruzione, tipologie e...

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    Scarpe: qualità dei pellami e...

    Scrivo su richiesta qualche riga riguardo la qualità dei pellami in ambito calzaturiero, cercando di essere chiaro e sintetico e sperando possiate trovare la discussione interessante.

    La qualità dei pellami utilizzati e ancora più in che modo essi vengono utilizzati, è ciò che realmente differenzia fra loro i marchi di calzature e pelletteria.
    (Il resto delle lavorazioni, delle finiture e la scelta dei materiali che "non si vedono" andranno infatti di pari passo con l’attenzione e la cura nella scelta del materiale principe)

    Si parte sempre ovviamente da pellami di ottima qualità, che avranno una concia (cromo, vegetale, etc.) e una finitura (il vero plus) diversa a seconda dell’utilizzo finale.
    Cito alcune fra le concerie più prestigiose: Ilcea, Zonta, d'Annonay, DePuy, Steed, Freudenberg, Horween, etc.
    Vi consiglio di curiosare nei loro siti.

    Ogni conceria seleziona nel mondo i vitelli migliori, e li lavora con metodi e finissaggi propri, spesso con "ricette" vecchie di secoli.

    Partiamo dal primo punto:
    Ogni conceria generalmente avrà diversi gradi di qualità per ogni singolo articolo, dipendenti dagli eventuali difetti, omogeneità, dalla regolarità dello spessore, etc.
    Ed è qui che un’azienda/artigiano fa la prima selezione.

    Secondo punto:
    Ogni vitello, "Hide", può essere diviso in varie zone, che si differenzieranno per qualità meccaniche o estetiche (ogni animale presenterà infatti sul pellame anche i segni della propria vita, graffi, punture di insetti, smagliature etc. che saranno ovviamente difetti visibili sul prodotto finale)
    La parte migliore in assoluto per omogeneità e compattezza delle fibre è quella centrale (Groppone/Culatta), e semplificando più ci si allontana dal centro più la qualità diminuisce.

    X54FmUJ

    a4e3a8a6-s

    Quali parti tagliare ed utilizzare e quali scartare, è la cosa che veramente differenzia un marchio da un altro.
    In una factory tradizionale, quest'operazione può essere effettuata con fustelle a pressa, o dal "Clicker" che con la sua esperienza seleziona e taglia a mano il pellame, col suo bisturi dal particolare "click" appunto.

    Per farmi capire meglio faccio un esempio fra due marchi agli antipodi per differente utilizzo del pellame, Meermin Mallorca (la Suitsupply delle Scarpe Classiche) e John Lobb.

    - Meermin (Retail: da €160) pur utilizzando (per marketing) pellami provenienti dalle migliori concerie al pari dei marchi blasonati, ne utilizza anche l’ultimo centimetro disponibile per ammortizzare i costi, ne deriva ovviamente un prodotto dalla qualità altalenante.
    (foto esempio sotto, notare come le parti principali siano tagliate al centro mentre le parti secondarie o nascoste ai margini)

    jSJVpX0

    - John Lobb (€ 1000 e oltre) è all’esatto opposto, e fra i pochissimi marchi RTW a tagliare un solo paio di scarpe per vitello, scartando tutto il resto, la parte scartata sarà ovviamente in parte ricaricata sul prezzo finale.
    Arrivando anche a virtuosismi come pattern in un unico pezzo, come negli esempi sotto:

    Video

    a0190772_2349345

    La resa finale (in termini di resa estetica, resistenza meccanica, durata, capacità di invecchiare bene, qualità delle pieghe etc.) dipenderà dunque dalla scelta del pellame e soprattutto dalla selezione fatta in fase di taglio: selezionando le parti migliori a seconda del pattern, scartando i difetti superficiali etc.

    Riporto qui alcuni casi tipici:

    Tipico esempio di parte sub-par, utilizzata nella zona occhielli di una francesina:

    2fa92ec3

    Fibre poco compatte:

    2fa92ec3

    Vene:

    64d77dc1

    Smagliature:

    f39f0e94


    - Tornando sul discorso pieghe fatto in altri topic, esse dipenderanno quindi da qualità e taglio del pellame utilizzato, ma va ricordato che non esiste pellame che non farà pieghe, che sono normalissime e che soprattutto non sono prevedibili.
    La "bellezza" della loro resa dipende in larga parte anche dalla fortuna, anche delle Lobb o Gaziano & Girling potranno avere delle pieghe non belle a vedersi, ma difficilmente vedrete mai dei difetti come quelli sopra.

    La loro posizione invece dipenderà da quanto il nostro piede è a suo agio in una determinata combinazione di forma/taglia/calzata.
    Può capitare infatti di vedere brutte pieghe dove non dovrebbero essere, come sulla punta tagliata di una francesina, causati da un taglia sbagliata.

    To be Continued...

    Grazie
    Ale



    Edited by alexOP - 1/3/2015, 20:50
     
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    Tipologie di scarpe e tipo di costruzioni
    Contributo di Pixell78 - tratto da www.scarpe-artigianali.com/- integrato da alexOP e GianMarcoLorusso




    CITAZIONE
    (Contributo di alexOP)

    SEZIONI DELLE TRE COSTRUZIONI PRINCIPALI



    BLAKE:

    GW3KkMV

    BLAKE-RAPID:

    xOlxpLS

    GOODYEAR:

    p1sZKOx

    CITAZIONE
    (Contributo di Pixell78)

    COSTRUZIONE



    Le scarpe con lavorazione Goodyear, lavorazione brevettata da Charles Goodyear nel 1839: il genio che ha inventato le scarpe inglesi: il guardolo, cuoio morbido montato perimetralmente lungo la scarpa, viene cucito al labbro sottopiede di cuoio, fissando insieme anche la tomaia e la fodera. Successivamente viene cucita la suola.

    Nel vuoto che si crea tra sottopiede e suola viene collocata un’intersuola riempitiva, generalmente sughero, ed il risultato è una scarpa elegante, di pregio e comoda al tempo stesso…praticamente indistruttibile.

    Ogni paio di scarpe è tagliato a mano, le solette sono tutte in pelle: l’unico materiale davvero traspirante.

    La costruzione Blake – Rapida è uno dei più antichi, consiste nell’unire la tomaia e la suola con una doppia cucitura, una interna (chiamate per l’appunto Blake) ed una esterna (detta Rapida), che rendono la calzatura molto solida ed elegante, versatile e leggera. La prima assembla sottopiede fodera e tomaio alla prima suola, la seconda, fatta direttamente sulla forma, unisce il tutto alla seconda suola.

    scarpa-su-misura

    goodyear-ita




    FASI DI COSTRUZIONE



    La Forma:

    - misure (lunghezza, circonferenza, circonferenza del sottocollo, circonferenza del collo, passata o entrata del piede)
    - costruzione della forma (partendo da una forma standard in legno, si modella a seconda delle misure prese).

    La Tomaia:

    - modello di carta (sulle misure della forma si prepara un modello in carta che servirà poi per tagliare la pelle)
    - taglio della pelle
    - giuntatura (riunione dei vari pezzi della tomaia e cucitura tra loro e con la fodera)
    - premontatura (montatura provvisoria della scarpa sulla forma con chiodini)

    Il Fondo:

    E’ costituito dalla suola, il sottopiede, la spianatura, il sottile strato di pelle o sughero tra essi interposto, il guardolo, il cambrione, i sottotacchi, i soprattacchi

    Le Operazioni di Montaggio:

    - montatura (assestamento della tomaia sulla forma e tra fodera e tomaia vengono inseriti i rinforzi)
    - suolettatura (affrancatura definitiva della tomaia, inserimento del cambrione tra il tacco e la pianta, spianatura della punta all’attacco del cambrione)
    - cucitura del guardolo (striscia di cuoio morbido che regge le cuciture garantendo impermeabilità)
    - applicazione della suola (spalmata una colla di caucciù lungo il bordo esterno si applica ad esso la suola)
    - costruzione del tacco (costituito di vari strati di cuoio che uno dopo l’altro vengono fissati alla parte posteriore della suola, il tacco viene modellato per ottenere la sagoma desiderata)

    Le Operazioni di “Finissaggio” (finitura):

    - finitura del fondo (tinteggiare il fondo con colori all’anilina, asciugatura per circa 1 ora, levigatura e lucidatura)
    - sformatura (dopo 10 giorni la scarpa può essere estratta dalla forma di legno)
    - lucidatura (pulizia e lucidatura manuale della tomaia e del fondo sono le operazioni finali e conclusive)

    TIPOLOGIE



    Il modello di un paia di calzature viene determinato principalmente da come è stato realizzato, per distinguere i vari tipi di scarpe si operano le seguenti classificazioni.

    architettura1

    Scarpe con stringhe, possono avere l’allacciatura chiusa ed in questo caso si chiamano Oxford o come le chiamiamo noi in Italia: Francesine.

    Quando hanno l’allacciatura aperta prendono il nome di Derby

    Altre due categorie sono classificate in base all’assenza delle stringhe dove troviamo le scarpe con fibbia ed il Mocassino.

    La Oxford o Francesina è di certo il modello più elegante di scarpa da uomo: le stringhe infilate nelle cinque coppie di occhielli chiudono la calzatura in modo cosi perfetto da lasciare vedere solo l’estremità superiore della linguetta.

    Il prototipo di questa calzatura è stato fabbricato per la prima volta nel 1830 e tutt’oggi rappresenta un classico immancabile nel guardaroba di un uomo elegante.

    Questo tipo di scarpa è adatta ad un piede sottile con il collo basso.

    Il modello Derby è l’ideale per gli amanti delle calzature a pianta larga e per chi ha il collo più alto della media infatti grazie all’allacciatura aperta il piede si infila più facilmente ed inoltre la distanza tra i due gambetti dove si infilano le stringhe può essere regolata più efficacemente.

    La Monkstrap o Derby con Fibbia è un modello a se stante e si chiama cosi dall’inglese Monk poiché ricorda i sandali dei monaci.

    La fibbia viene fissata ad uno dei due gambetti mentre l’altro ha il cinturino di pelle con il quale viene allacciata.

    Il grande vantaggio di questa calzatura è la comoda chiusura.

    Il Mocassino nasce come calzatura degli Indiani d’America che utilizzavano un solo pezzo di pelle per la costruzione di questa scarpa leggera e flessibile da sempre, talmente comoda che alle volte ci si dimentica di calzarla.

    In Inglese si chiamano Slipper che deriva dal verbo To Slip: tutto ciò che si deve fare è semplicemente infilare il piede dentro!

    Le decorazioni (Broguering ovvero i fori)

    Inizialmente le scarpe da uomo non prevedevano nessun tipo di decorazione e solo successivamente i calzolai iniziarono a decorare le tomaie con dei piccoli fori.

    La punzonatura sulla punta, il cosidetto fiore o i bordi della macherina e dello sperone: questi elementi diedero vita alle Full-Brogue e alle Semi-Brogue.

    In ogni caso da non indossare mai dopo le 18 come da Galateo del Principe di Galles (negli anni ‘30 del secolo scorso veniva considerato l’uomo più elegante d’Europa).

    INTEGRAZIONI:

    CITAZIONE
    (Contributo di GianMarcoLorusso)

    LAVORAZIONE A TRAMEZZA



    La lavorazione a tramezza, riportata in auge da Ferragamo, è una antica lavorazione che comporta l'introduzione, tra soletta e suola di uno strato di pelle, chiamato appunto tramezza, che andrà a prendere nel giro di poco tempo, la forma del piede, garantendo una comodità difficilmente raggiungibile altrimenti.

    www.immagazine.it/wp-content/uploads/2013/01/ferragamo.pdf

    CITAZIONE
    (Contributo di alexOP)

    Differenza fondamentale fra Handwelting-Lavorazione a guardolo (artigianale) e Goodyear Welting (industriale):

    La cosiddetta "Lavorazione a guardolo" va a tradurre in italiano l'inglese hand-welted, e non è altro che la versione artigianale pura del Goodyear welting (C. Goodyear ideò il suo famoso macchinario appunto per meccanizzare tale lavorazione, utilizzata artigianalmente da secoli).

    -Nella "Lavorazione a guardolo", il guardolo (welt) è cucito a mano contro una scanalatura (holdfast) fatta dall'artigiano sulla soletta (insole) che è generalmente più spessa che nelle scarpe industriali.

    jXyJVmal

    L33Fnsel

    -Nel "Goodyear welting" il guardolo è cucito a macchina (in pochi secondi) contro una strincia in canvas incollata alla soletta (gemming)

    sUm6N04l

    OQBEtwGl


    *La parte di cui sto parlando è quella evidenziata in verde:

    PH4xbRG


    *La parola guardolo è decisamente tecnica e sconosciuta ai più, ed è proprio per questo che molte aziende italiane usano spesso il fuorviante "goodyear a mano" o simile per indicare l'artigianalissima "Lavorazione a guardolo" (cosa che lascia perplessi molti appassionati stranieri)

    __________________________________________________________________________________________________________________







    Grazie ragazzi, sono gli interventi di cui la sezione necessita per elevarsi.

    Edited by Tifeo Pluto - 14/3/2015, 08:08
     
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    :I: :I: :I: :I:

    Sono pazzi da JL... cioè se utilizzano un un itero vitello per ogni scarpa è più la parte da buttare che quella utilizzata...magari ci faranno gli accessori...le cinte spero o li rivendono ad altri calzaturifici
     
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    Bello questo post.
    Grazie
     
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    Sicuramente non la buttano ;) ...
    Altrimenti altro che >1000€
     
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    Vero good :I: :I: :I:
    Domanda: anche per il cordovan è ampliabile lo stesso discorso?
     
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    CITAZIONE (Expert™ @ 22/2/2015, 16:37) 
    :I: :I: :I: :I:

    Sono pazzi da JL... cioè se utilizzano un un itero vitello per ogni scarpa è più la parte da buttare che quella utilizzata...magari ci faranno gli accessori...le cinte spero o li rivendono ad altri calzaturifici

    Si, sicuramente fanno accessori, ma sempre senza utilizzare tutto.
    Per la pelletteria ovviamente non serve la stessa resistenza, compattezza delle fibre ecc, quindi vanno più che bene anche le altre parti.

    La norma nei top brand è comunque fare massimo due paia di scarpa da un solo vitello.
    I marchi di livello inferiore possono arrivare anche a 4-6 paia.

    CITAZIONE (muttley® @ 22/2/2015, 16:44) 
    Vero good :I: :I: :I:
    Domanda: anche per il cordovan è ampliabile lo stesso discorso?

    Parlando di Horween shell, da una coppia di culatte, che sono comunque molto piccole,si ricava un unico paio di scarpe.
    Ha un concia vegetale particolarissima ed è sempre colorato a mano, ma il web è pieno di informazioni a riguardo e non mi dilungo.

    La cosa particolare del Cordovan e spesso ignorata è che è utilizzato in maniera inversa al vitello,
    cioè il fiore che nel vitello è ovviamente all'esterno nel cordovan è all' interno, e viceversa.

    Dal punto di vista del taglio, l'attenzione va posta essenzialmente nel matching del colore fra le vari parti del pattern.

    Edited by alexOP - 23/2/2015, 13:41
     
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    Leggo solo ora tutto, complimenti aleOP, veramente tanta competenza e conoscenza, magari si potrebbero analizzare i pellami e le strutture delle varie aziende, così poi si, che si potrebbe fare una classifica, non solo di prezzo dei vari brand.
    Ale continua ad illuminarci. Grazie.
     
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    CITAZIONE (lorca78 @ 22/2/2015, 21:03) 
    Leggo solo ora tutto, complimenti aleOP, veramente tanta competenza e conoscenza, magari si potrebbero analizzare i pellami e le strutture delle varie aziende, così poi si, che si potrebbe fare una classifica, non solo di prezzo dei vari brand.
    Ale continua ad illuminarci. Grazie.

    quoto perché lorca ha detto ciò che avrei detto io...
     
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    Grazie, post molto utile ed interessante.

    Ciao

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    Ho aggiunto il topic alle perle di sezione

    #entry570181987


    Ricorda che quando vorrai fare la parte inerente la cura, a meno che non avvenga nelle prossime 48/72 ore (non ricordo), dovrai chiedere ad un Mod di cambiare il titolo.
     
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    Complimenti! Questi sono i post che fanno crescere il forum in tutte le sue parti. Lettura piacevolissima. Grazie!
     
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    Grazie a tutti.
    E' sempre un piacere condividere con chi è altrettanto appassionato.

    CITAZIONE (Tifeo Pluto @ 22/2/2015, 21:24) 
    Ho aggiunto il topic alle perle di sezione
    #entry570181987
    Ricorda che quando vorrai fare la parte inerente la cura, a meno che non avvenga nelle prossime 48/72 ore (non ricordo), dovrai chiedere ad un Mod di cambiare il titolo.

    Ho un esame la prossima settimana quindi per i prossimi giorni non ti prometto nulla. :D
    Comunque farla non è un problema, più che una guida passo passo, magari delle linee guida e consigli frutto della mia esperienza d'uso con determinati prodotti, accompagnata da qualche foto. ^_^
     
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    Dai che tanto hai un altro appello a giugno -_-
     
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    Bel post :) da ampliare e sviluppare sicuramente .. Bravo
     
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