Vela ed altri sport acquatici

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    salve. io penso che sarebbe interessante aprire un topic relativo agli sport acquatici (canoa, surf, vela ecc.....). in modo da non andare ad ingombrare quello più specificamente riferito al nuoto, creerebbe confusione immagino...
     
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    dopo tanti anni di uscite amatoriali in kayak ho recentemente scoperto un modo nuovo ed interessante di praticarlo. un modo nuovo che però è anche il più vecchio di andare in canoa, ossia il kayak groenlandese.
    walrus01sc

    è da tanti anni che le industrie cercano di proporre scafi alternativi ai classici kayak inglesi cui siamo abituati. specialmente miracolose dovrebbero essere le controchiglie laterali, cioè i due spigoli paralleli all'asse longitudinale. me lo hanno spiegato in tutti i modi quanto incredibilmente diverso è avere lo scafo composto da superfici piatte anzichè a V con il lati tondi....
    ad essere sincero da principiante non sono mica riuscito a vederla tutta questa differenza :UH:

    poi ho avuto modo di fare una serie di uscite su un kayak in stile groenlandese ed ho capito finalmente cosa fanno questi scafi a spigoli!
    gli scafi classici sono in legno e tela, pelli di foca usavano originariamente i popoli nordici. qui si vede la sezione con lo scafo a 3 spigoli
    inside%20kayak

    erano barche leggere, strettissime, basse e lunghe. veloci ed agili perchè erano usate per la caccia alle foche. questo va chiaramente a sacrificio della stabilità, gli spigoli servono infatti per manovrare e non certo per rendere lo scafo stabile. la parte posteriore è piatta perchè bisogna sdraiarcisi per dare il colpo di remo in caso di ribaltamento. dopo la battuta di caccia serviva per trasportare la foca. comunque è sempre agevole uscire dalla barca capovolta nel caso non si riesca ad eseguire la manovra col remo.
    insomma tecnica da imparare in diverse uscite che è però decisamente divertente.

    il posto di pilotaggio è decisamente meno comodo delle barche classiche, le manovre devono essere molto più veloci per questo bisogna sacrificare un pò di spazio. certo la cosa può stancare su tratte lunghe.
    lo spazio per le borse è veramente limitato e qundi niente campeggio nautico.
    la prima impressione è che la stabilità primaria è minore di quella dei kayak classici, e pure la stabilità secondaria. ci si ribalta facilmente come facilmente ci si raddrizza, per questo è fondamentale fare subito pratica.
    la barca risponde immediatamente, quindi accelera meglio, si inclina in un attimo e gira quasi su se stessa. si gira benissimo rallentando e si riesce a procedere anche di traverso. questa agilità è chiaramente bilanciata da una minore stabilità di rotta, per cui saranno necessarie più correzioni. la velocità di crociera è circa la stessa.
    il comportamento sulle onde è buono, essendo lo scafo basso arriva tanta acqua ma si vede che è fatto per affrontare il mare.

    per sentirsi veramente inuit bisognerebbe avere la canoa in legno e tela, ma oggi ne esistono in pratica resina, sono un pelo più leggere degli scafi classici ma è solo per via delle dimensioni minori. quelle che ho visto infatti erano di ottima qualità e robuste.
    gGl6e1I
     
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    il mezzo marino che sta dalla parte opposta rispetto alla canoa è probabilmente questo
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    diametralmente opposti anche i costi dei due giocattoli. un motoscafo potente è secondo me divertente quanto un kayak od un catamarano a vela, solo in modo diverso.

    anche la storia dei motoscafi è interessante ed avvincente.
    uno dei massimi personaggi che hanno creato questo mondo è il mitico "Don" Aronow
    model-aronow002

    self-made-man geniale, folle, visionario, ribelle. figlio di immigrati russi dopo un breve servizio in marina completò gli studi e si diede al settore immobiliare a miami, approfittando del boom del dopoguerra. probabilmente si trovò a proprio agio in un ambiente non sempre "limpido" e si fece molto amici.

    cominciò ad interessarsi alla nautica per hobby, nel giro di pochi anni fondò alcuni dei cantieri più famosi del mondo: formula, donzi, magnum. ma il suo nome rimane legato agli iconici cigarette 1 di cui ricomprò le quote.
    come i veloci velieri che contrabbandavano merci nell'800 nel secolo successivo i motoscafi veloci servivano il medesimo scopo.
    in particolare le creazioni di aronow erano molto difficili da intercettare con i radar, tengono magnificamente il mare e sono velocissime. i narcotrafficanti le usavano per eludere i controlli delle guardie costiere.

    ironia della sorte aronow, attraverso un'altro cantiere (e l'amicizia di qualche presidente) forniva barche pure alla guardia costiera...
    il modo fantasioso di condurre gli affari, vendendo cantieri per poi aprine altri, mettersi in affari con personaggi loschi ... son tutte cose poco buone per la salute.
    don aronow venne infatti ucciso dal sicario mandato dal tipo cui aveva venduto il cantiere della guardia costiera. entrambi gli accusati patteggiarono, senza rilasciare formale confessione, ed erano già condannati all'ergastolo per altri omicidi. quindi la storia si chiude in un finale da film.

    dopo l'attentato leggenda vuole che un suo operaio sia corso a soccorrerlo, visto che non rimaneva nulla da fare pensò bene di limitarsi a rubargli l'orologio ed andarsene.
     
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    Grazie del bel post! Ho avuto la fortuna anni fa di farmi un giro su un Cigarette ed ancora ne ho uno splendido ricordo, ma lo sport nautico che pratico dai miei 18 anni ancora oggi che ne ho 57 è il windsurf. Lo ho vissuto dagli albori ed ho ripreso dopo una pausa di oltre 20 anni ritrovando le stesse emozioni di allora ma con materiali e tecniche che a suo tempo erano impensabili, tralatro con dei pro e contro rispetto ad allora. Se qualche windsurfer frequenta questa sezione batta un colpo, sarebbe un piacere scambiare opinioni !
     
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    Ho fatto molte regate su i 470 da giovane, poi sono passato a regatare su barche più grandi (Marchi 47). Ho provato tanti anni fa il windsurf ma ero una pippa scatenata e ho lasciato perdere, continuo l'estate a fare qualche giretto in Laser o in hobie cat.
     
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    idem, ho fatto qualche giretto sulle derive singole. ho provato il windsurf 15 anni fa ma non mi piacque, forse perchè subito dopo feci la prima uscita su un hobie 16 e me ne innamorai.
    ad avere tempo/sbattimento sceglierei certamente un cat, mi spiace solo di non aver mai provato il moth o altre diavolerie del genere.

    purtroppo a vivere al nord andare in acqua è complicato, ad usarli sui laghi questi mezzi è come andare in centro con la corvette.
     
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    voglio segnalare un kayak in polietilene che mi ha molto convinto: dag ysak
    altre barche in questo materiale diffuse tra i noleggi hanno prestazioni mediocri. mentre i modelli costruiti dai nomi famosi hanno solitamente prezzi vicini a quelli in resina. il dag in questione si comporta davvero benino in mare ma mantiene un prezzo nettamente inferiore. inoltre sembra molto solido. comunque per precauzione meglio un rimessaggio all'ombra essendo pur sempre in plastica.
     
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    Nessuno che fa regate più assiduamente? 😁 io faccio regate da quando avevo 8 anni, adesso ne ho 23.
     
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    Fatte per anni ora con tre figli, è finita la pacchia!
     
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    ...magari ancora regatare... ormai a 58 anni le uniche regate sono quelle di circolo e solo d'estate. Purtroppo un pò gli anni e molto di più il lavoro da tempo mi hanno strappato al simpatico e goliardico ambiente delle regate e degli allenamenti anche invernali.
    Tu che sei pischello continua finché puoi :P
     
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    I figli si portano a bordo, Marco! :D
    Dochiram, a luglio 2016 ho fatto il campionato italiano ORC altura con un signore di 70 anni a bordo e abbiamo fatto pure quarti 😁 non si è mai troppo anziani per andare in barca
     
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    CITAZIONE (AlexSub94 @ 13/1/2017, 18:33) 
    I figli si portano a bordo, Marco! :D
    Dochiram, a luglio 2016 ho fatto il campionato italiano ORC altura con un signore di 70 anni a bordo e abbiamo fatto pure quarti 😁 non si è mai troppo anziani per andare in barca

    Magari ci venissero, sono grandi.
     
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    io ho corso in 470 dai 15 ai 20 anni, cioè un secolo fa. Ma lo facevo a livello agonistico serio, anche con qualche bel risultato. Poi sono passato ad altri sport ed è una vita che non vado in barca a vela. Mi piacerebbe ritrovarmi su una classe IOR (chissà se si chiamano ancora così) per qualche regata qui nel Lazio ;)

    Daniele
     
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    ho regatato per vari anni sul Garda, su mumm 30 ,dolphin81 e minitonner,ci siamo divertiti e abbiamo vinto tanto tanto ,soprattutto perché a bordo c'erano quelli buoni.
    poi ho cambiato zona ( adesso siamo al mare ), il tempo e' sempre poco ,sono salito sui barconi ( che non mi piacciono )quindi ho smesso e ho deciso di prendermi un surprise, per uscire a fare il bagno con la famiglia e ,uscire in solitario.
    sempre per via del poco tempo, avevo valutato un ferro da stiro, ma, complici amici che me l'hanno chiesta in prestito e il mio piccolo che forse piano piano si appassiona, ho deciso di tenerla e abbiamo ricominciato a regatare e , piano piano ,i risultati cominciano a venire.
    ce' da dire, che si perde un po' il piacere di veleggiare, in quanto continui a guardare i dettagli e forse anche per questo avevo smesso..

    appena pubblicato il messaggio ,ho guardato la foto del mio avatar
    e' un campionato italiano dolphin di 10/12 anni fa
    adesso la tolgo perché e troppo vecchia
     
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    oggi si conclude il 2017.
    mi sembra appropriato ricordare una deriva che ha celebrato i 40 anni di carriera quest'anno: il topper di cui allego una foto ma che immagino tutti conoscano
    5748951_orig
    la mia prima deriva e l'unica che ora possiedo; secondo me è una barchetta semplicemente incredibile anche dopo tutto questo tempo. perfetta per iniziare quando si è troppo grossi per l'optimist, molto propedeutica eppure decisamente sicura, divertente ed economica. lo scafo in polipropilene è robusto, un altro mondo rispetto al polietilene delle canoe economiche, si arma in 2 minuti.
    rispetto al laser paga qualcosina come velocità ma il peso risparmiato permette di caricarlo sul tetto della macchina senza fatica, rispetto allo europe è più abitabile e migliore sull'onda. è una classe molto attiva anche se da noi meno diffusa del laser. le altre derive divertenti son decisamente più pesanti.

    per me è ottimo per portare qualcuno a fare la prima uscita a vela senza suscitare odio. io ricordo le prime esperienze su alcune derive "da famiglia" come la alpa di un conoscente.... una noia incredibile, l'unico risultato raggiunto dopo ore di uscita quello di non aver fatto entrare acqua nella barca. il topper è invece l'opposto, penso che come puro divertimento sia paragonabile al sunfish che però ha la vela latina oppure al cat quando il vento e le onde sono giuste.
     
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208 replies since 1/9/2014, 10:36   4049 views
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