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Buonasera vintagisti,
Nei giorni scorsi qui sul forum si discuteva su alcuni dettagli di questo orologio; considerando che ci sono diversi appassionati del modello tra noi -incluso qualche possessore che di tanto in tanto lo pubblica in "oggi al polso"-, ho pensato di presentare il mio esemplare con la speranza di dare il via ad una discussione tecnica che, mediante l'apporto di altri possessori/conoscitori, potrebbe sfociare in un interessante riepilogo storico sulle referenze appartenenti alla famiglia "Barracuda".
Inizierei con un cenno storico sulla Maison (fonte Wikipedia): ______________________________________________________________________ La Langendorf Watch Company SA', abbreviata in Lanco è un’azienda Svizzera produttrice di orologi facente parte del gruppo Swatch, che venne fondata nel 1873 dal colonnello Colonel Johann Viktor Kottmann allo scopo di creare e vendere orologi a Langendorf, cittadina svizzera. Nel 1964 si associò al conglomerato "Schweizerischen Gesellschaft für Uhrenindustrie AG" (SGU) e nel 1965 venne acquistata dalla "Société Suisse pour l'Industrie Horlogère SA" (SSIH). La produzione cessò negli anni ottanta del novecento. Il marchio venne poi venduto ed attualmente una azienda con questo nome produce sistemi di automazione industriale ______________________________________________________________________
Il progetto Barracuda credo sia nato intorno al 1958. Prevedeva una cassa in acciaio dal diametro di 36,5 mm dotata di fondello a vite, corona a pressione e ghiera bidirezionale libera con inserto in bachelite riempito di materiale luminescente. Il lug-to-lug è generoso (46 mm), ma al polso non si fa sentire perchè la forma della cassa -ed in particolare delle anse- è tale da rendere l'orologio molto avvolgente. Il vetro dell'epoca era un domed con (credo) lente datario interna; lo spessore dovrebbe essere di appena 12 mm, pochino per un automatico di quegli anni (dico dovrebbe perchè 12 mm è lo spessore del mio che però monta un vetro di non provata provenienza). Il movimento che anima le varie serie di Barracuda è un automatico di manifattura Langendorf dotato di datario. Il quadrante è con finitura lucida e gli indici/sfere sono di generose dimensioni per garantire un adeguata luminescenza. Voci non ufficiali dicono che gli orologi venissero testati a 30 bar, ma garantiti 20.
In apertura menzionavo la speranza di far partire un topic di carattere tecnico, e spero che un modo stimolante ed allo stesso tempo efficace possa essere appunto presentare il mio esemplare. Il motivo è che il mio non è un vero e proprio Barracuda, ma un pre-serie (senza appunto la denominazione Barracuda sul quadrante).
Questo orologio è in mio possesso da diversi anni, e quando l'ho preso devo dire che non lo conoscevo per nulla. Semplicemente mi è piaciuto molto ed ho deciso di farlo mio. L'ho trovato in un negozietto della mia Trieste, messo li, in vetrina, adagiato sul quella che credo sia la sua scatolina d'origine. C'era montato un cinturino Tropic accoppiato ad una fibbia marcata Lanco, con i caratteri dell'epoca. La scatolina riporta l'adesivo del rivenditore dell'epoca per Trieste (Cavallar) e subito accanto c'è una scritta blu sbiadita che credo sia la data di acquisto (17/4/59).
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La prima referenza del Barracuda (incluso il mio "pre") era la 541.
Gli indici del quadrante, le sfere, ed i numeri/tacche della ghiera girevole sono riempiti di radio. Il movimento di manifattura Langendorf incassato nel mio esemplare non è marchiato, ma da alcune ricerche dovrebbe essere un Langendorf 1233 o 1235. A quanto ne so, l'unica differenza tra il pre-serie e la prima vera serie sta nella presenza o meno della scritta Barracuda sul quadrante. Potrebbe essere inoltre che, a differenza del prima serie, il pre-serie abbia utilizzato un vetro senza lente magnificatrice interna in corrispondenza del datario. In rete ho trovato soltanto traccia di un'altro pre-serie, che a quanto pare è rimasto in vendita solamente nel 59-60. Sembra che dal 1960 fino a circa metà decennio sia stata commercializzata la cosiddetta prima serie.
La seconda serie, referenza 237, è stata introdotta intorno al 1963 ed aggiornata in diversi punti. (potrei pubblicare delle foto comparative ma ritengo più stimolante attendere le foto degli amici forumisti che ne sono in possesso) La cassa innanzitutto era si simile, ma visibilmente più "tozza" e con le bisellature meno accentuate soprattutto lungo le anse. La ghiera non ha più l'inserto in bachelite, sostituito da uno in alluminio con dot riempito di trizio. Il quadrante riporta caratteri delle scritte leggermente diversi, e la finestra del datario ha una cornice dorata. Le cifre luminescenti 12 e 6 sono inoltre più larghe e basse. Il materiale luminescente utilizzato per quadrante e sfere era una miscela a base di trizio; da notare che in tutti i Barracuda seconda serie è presente una "T" cerchiata; a volte la "T" è sotto l'indice ad ore 6, a volte subito sopra, ed alte volte dopo la scritta SWISS MADE. Il movimento è stato aggiornato ad un Langendorf 1146 con due varianti (25 e 30 jewels). C'erano inoltre diverse varianti di quadrante, con presenza o meno di indicazione rubini, e variazioni nell'ordine delle varie scritte (Lanco, Automatic, numero pietre, Barracuda, waterproof) Questa serie veniva equipaggiata in origine con un bracciale in acciaio, accoppiato a dei finali che si adattavano perfettamente alla forma della cassa.
______________________________________________________________________________ Intorno al 1964 è stato introdotto un altro orologio appartenente alla famiglia Barracuda; trattasi di un vero e proprio divers in cassa a due corone Super Compressor; non ho mai acquistato o studiato questo orologio...per ora. ______________________________________________________________________________
Vi lascio con un paio di foto del mio pre-serie.
In primis il bellissimo (a mio avviso) effetto che fa l'insieme di quadrante e ghiera in bachelite con dettagli luminescenti:
(visto che ci sono vi riporto un dettaglio: quando sono venuto in possesso di questo orologio, gli indici ad ore 10 ed 11 erano graffiati da un maldestro orologiaio, oppure da un vetro rotto. qualche mese fa, in fase di revisione, ho mandato il quadrante a noto artigiano italiano che ha proceduto ad un ripristino conservativo, riapplicando della pasta luminescente solamente su questi due indici e sulle sfere che erano già state ritriziate in precedenza) (altro aneddoto: la ghiera era perfetta, immacolata. purtroppo un paio di anni fa, l'orologio mi è caduto sul pavimento di casa e l'inserto in bachelite ha subito un danno in corrispondenza del 45)
In questa foto, presa in controluce, si notano le "ombre" lasciate dal radio dalle sfere sul quadrante; credo che le sfere siano state ferme per molti anni alle ore 2:30 circa:
Al polso:
Dettaglio sulla cassa lato corona:
Secondo me la cassa è uno dei punti forti di questo orologio; ha della lavorazioni notevoli e molto stilose per l'epoca.
Dettaglio quadrante:
Dettaglio della fibbia:
Fondello esterno:
Movimento e fondello interno:
Infine qualche foto del movimento realizzata in fase di revisione:
Mi auguro che questo messaggio possa essere utile a qualcuno, ed allo stesso tempo spero di essere riuscito ad invogliare i vari Barracudisti presenti in questo forum nel pubblicare foto ed informazioni sui loro orologi.
Grazie mille, nicola
Edited by nicola_m60 - 4/4/2020, 18:59
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